Pino Bertelli

Canzoni contro la guerra di Pino Bertelli

Pino Bertelli (1943-) è un anarchico, scrittore, fotografo, regista e critico cinematografico.

Pino Bertelli è nato in una città-fabbrica della Toscana, tra Il mio corpo ti scalderà e Roma città aperta.

Dottore in niente, giornalista, fotografo di strada, film-maker, critico di cinema. I suoi lavori sono elaborati su temi della diversità, della libertà, dell'emarginazione, dell'amore dell’uomo per l’uomo e per la difesa del Pianeta Azzurro come utopia possibile.

È uno dei punti centrali del neosituazionismo italiano.

Nel 1993, il regista tedesco Jürgen Czwienk, ha girato un film-documentario sulla vita politica e l'opera fotografica di Pino Bertelli: Fotografare con i piedi.

Il regista Bruno Tramontano ha realizzato un cortometraggio, (Adoro solo l'oscurità e le ombre), tratto dal suo libro: Cinema della diversità 1895-1987: storie di svantaggio sul telo bianco. Mascheramento, mercificazione, autenticità, 1988. Il pittore Fiormario Cilvini, ha illustrato lo stesso testo in una cartella di 18 disegni a colori e una scultura. I suoi scritti sono tradotti in diverse lingue. L'“International Writers Association” (Stati Uniti), lo ha riconosciuto scrittore dell'anno 1995, per la “non-fiction”.

Nel 1997 i suoi ritratti pasoliniani di “fotografia di strada” sono esposti (unico fotografo) in una mostra con 16 maestri d'arte a Villa Pacchiani (Santa Croce sull'Arno), che aveva come contenuto il tema Le figure delle passioni. Pier Paolo Pasolini, amico e maestro, gli ha regalato la prima macchina fotografica quando aveva quindici anni.

È direttore responsabile della rivista di critica radicale Tracce, de Il libro volante, direttore editoriale della casa editrice Traccedizioni, collabora con Le monde diplomatique, Fotographia, «Sicilia libertaria» e altre testate. Ha diretto la regia del documentario Franco Leggio, un anarchico di Ragusa (2006), della durata di 42 minuti, proiettato in anteprima in occasione dei trent’anni di «Sicilia libertaria».

Nel 1999 gli è stato conferito il Premio “Castiglioncello” per la fotografia.

Nel 2004 ha ricevuto il Premio Internazionale Orvieto, per il miglior libro di reportage: Chernobyl. Ritratti dall’infanzia contaminata. I suoi fotoritratti di strada si trovano in gallerie internazionali, musei e collezioni private. Il suo archivio fotografico è depositato all’Università di Parma. Un'antologia delle sue fotografie si trovano presso la Galleria degli Uffizi a Firenze. Una sua opera contro tutte le guerre (Nostra bambina delle guerre. Avete fatto un deserto di morti e l'avete chiamato pace!) è stata esposta alla mostra d'arte Biennale di Venezia, 2011. Fa parte di Reporters sans frontières.

È stato inoltre autore, insieme a Massimo Panicucci, di Ravachol: il cavallo zoppo della libertà (edizioni Anarchismo, 1987), una storia a fumetti ambientata in Italia che racconta del cavallo di nome Ravachol, che rifiuta di farsi ammazzare nel macello e irrompe violentemente nella vita sociale di una sonnacchiosa periferia italiana degli anni '50.

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