Bisogna dire che Jan Werich (Praga 1905 – Praga 1980) è ancor oggi considerato un grande artista ed ha sempre avuto molti ammiratori. Tuttavia, la sua figura è un po' contradditoria. Iniziò la sua carriera con spettacoli teatrali e cabarettistici in coppia con Jiří Voskovec. Durante la seconda guerra mondiale era emigrato negli Stati Uniti dove lavorava come attore e, sempre con Voskovec, fece alcune trasmissioni contro il nazismo in lingua ceca mandate in onda dalla stazione radiofonica Voice of America. Dopo il ritorno in Cecoslovacchia, la sua posizione rispetto al regime comunista fu un po' ambigua. In alcune delle sue opere (ad esempio nella canzone Hodné štěně) espresse una critica al regime a tal punto che queste furono bandite dalla censura, fu però anche autore di alcune canzoni “di sinistra”: canzoni che in altre epoche e altrove potrebbero anche essere giudicate positivamente (dal punto di vista ideologico, giudizio artistico a parte), ma considerando la situazione in cui furono scritte si potrebbero definire come le classiche canzoni “da ruffiano”, con luoghi comuni ed espressioni svuotate di significato, come quelle che utilizzava la propaganda. Per questo, Werich fu parzialmente tollerato, anche se ovviamente non sfuggiva alla censura. Sembrerebbe che egli fosse stato anche coinvolto nell'azione della Anticharta, atto propagandistico contro la Charta 77. Dopo giravano voci che Werich avesse chiesto il ritiro della propria firma ma non è ben chiaro com'erano andate le cose.