Francesco Bertelli nasce a Vecchiano nel 1840 circa; nel 1873 è presidente della Unione Democratica Sociale (Pontasserchio) con forti istanze comunarde. Ex volontario garibaldino in Francia, è autore di una ricca produzione di poesie e sonetti in cui traduce i propri sentimenti libertari. Per maggiori notizie sulla vita politica di F. Bertelli, sull'ambiente sociale in cui è intervenuto, sulla nascita dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori e sui canti da lui prodotti, vedi Franco Bertolucci, Anarchismo e lotte sociali a Pisa 1871-1901.. Pisa, Biblioteca Franco Serantini, 1988.
"Francesco Giuseppe Bertelli nasce a Vecchiano (Pisa) il 1° febbraio del 1836. Volontario nella Terza Guerra d’Indipendenza (1866). Tenente garibaldino a Mentana (1867). Segue Garibaldi in Francia nella guerra Franco-Prussiana.
Dopo gli eventi della Comune di Parigi torna a Vecchiano (1871).
A Vecchiano promuove la costituzione dell’Unione Democratica Sociale. Sempre sorvegliato dalla polizia viene ripetutamente arrestato per la sua propaganda definita “sovversiva”. Nel 1875 viene incarcerato perché sorpreso a distribuire copie di una sua poesia contro la pena di morte.
L’esperienza francese e gli echi della tragedia dei comunardi lo tocca profondamente e a testimonianza di ciò scrive una celebre poesia dal titolo “Esame d’ammissione del volontario alla Comune di Parigi” della quale resta nella memoria locale vecchianese una libera riduzione dal titolo “Dimmi bel giovane”: «Dimmi bel giovine/ onesto e biondo/ dimmi tuo dio tua patria qual è/ Adoro il popolo/ mia patria è il mondo/ il pensier libero è la mia fe’/ (…)». Scrive numerose altre poesie in parte perdute."
(Dal Dizionario bibliografico degli anarchici pisani. AA.VV., Edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa 2003 o più probabilmente da " "Dizionario biografico degli anarchici italiani" diretto da Maurizio Antonioli ... et al . - Pisa, 2003-2004)"