Perduellio è Niccolò Zanotelli. Venticinquenne, romano, polistrumentista, incontra la musica già dalla tenera età anche perchè figlio di un cantautore. Sin dal primo giro di do, strimpellato su di un vecchio pianoforte scordato, l’istinto lo porta alla composizione. La musica è il suo linguaggio espressivo. Inizialmente l’attenzione è focalizzata unicamente su di essa, mentre i testi passano in secondo piano, ma con la prima consapevolezza, aquisita un’embrionale maturità, riesce a trovare un maggiore equilibrio fra il messaggio immediato della musica e quello testuale, mediato dal filtro linguistico. Dopo aver suonato con diversi gruppi, fra i quali l’ultimo ancora in attività, chiamato proprio “Perduellio”, dal diritto romano “l’attentato al potere costituito”, acquisita dimistichezza con i registratori multitraccia digitali a seguito di alcuni lavori in studio come arrangiatore e strumentista, incide il suo primo album: nove pezzi che, almeno nelle intenzioni, ricercano sonorità acustiche dalle linee melodiche accessibili ma non scontate, con testi talvolta dai contenuti concreti, altre volte carichi di immagini evocative.
http://www.myspace.com/perduellio