Dimitris "Gimis" Panussis (Τζίμης Πανούσης) è non solo un cantautore greco, ma anche un attore del teatro musiacale, famoso (e anche famigerato) per la sua vena satirica caustica e volentieri sboccata.
E' nato ad Atene il 14 febbraio 1954 da genitori profughi dall'Asia Minore ed è cresciuto nel demos di Holargòs (oggi Papagos - Holargòs). Trovò la sua prima occupazione in una compagnia teatrale itinerante, poi si impiegò nella Banca Nazionale, da cui quasi immediatamente fuggì.
Come musicista è un autodidatta. Esordì nel 1980 con una musicassetta fatta in casa intitolata "Disco Tsoutsouni" (tsoutsouni è la denominazione infantile corrispondente a "pisello") , più tardi trasferito in disco. Ma l'ingresso di Panussis sulla scena musicale è legato al locale "Skylab" di Plaka e soprattutto al disco "Mousikès Taxiarchìes/Legioni Musicali " del 1982: un disco di provocazione, che portava il nome di un complesso formatosi alla metà degli anni Settanta, nel quale egli fungeva da voce e da autore sia dei testi, sia della musica. Con Musikès Taxiarchìes, Panussis fece anche i dischi "Αν η Γιαγιά μου είχε Ρουλεμαν / Se mai nonna aveva i cuscinetti a sfera" (1984), "Hard Core" (1985), e "Κάγκελα Παντού/Inferriate dappertutto" (1986), ma nel 1983 il gruppo aveva partecipato al primo volume della silloge rock "Made in Greece" con il falso nome "Alamana's Bridge" (il ponte di Alamana, luogo di un successo militare della Resistenza) per eludere l'esclusiva concessa alla casa Minos-Emi.
Dopo "Inferriate" Panussis decide di proseguire da solo, con "Χημεία και Τέρατα/Chimica e mostri" (1987), sua ultima collaborazione con Minos-Emi. Sono infatti le case Music Box International e Warner a pubblicare, la prima "Δουλειές του Κεφαλιού / Dolori di testa/ The Greatest Kitsch Live!" (1990) e "Ο Ρομπέν των Χαζών/Robin degli Sciocchi" (1992) e la seconda "Vivere Pericolosamente" (1993), il cui titolo è in italiano.
Dopo un intervallo di sette anni seguì "Με Λένε Πόπη/Il mio nome è Popy" (2000), mentre la rivista Metro fece dono ai suoi lettori di una piccola silloge della produzione di Panussi, segno di una presenza ormai riconosciuta nel panorama musicale.
Del 2009 è un DVD con la registrazione della versione cinematografica dell'opera teatrale "Της Πατρίδας μου η Σημαία/La bandiera della mia Patria", messa in scena l'anno precedente al Teatro musicale di Vetro, che ebbe strascichi giudiziari.
Nel frattempo aveva svolto intense attività radiofoniche e televisive, subendo anche pesanti censure dai canali statali. Diede collaborazioni musicali al cinematografo, come in "Il Dracula delle banlieues" di Nikos Zervòs, e fu anche attore protagonista in pellicole di Damianòs, di Perakis e di Reppas- Papathanasiou.
Gimis Panoussis ha scritto e pubblicato sei libri, dei quali molti riprendono le trasmissioni radiofoniche, con storie fantastiche, biografie femminili, i testi delle sue canzoni, le interviste, e le satire politiche che non risparmiano nessuna posizione ideologica né schieramento internazionale (americani, taliban, ecc.).
L'atteggiamento sarcastico e la sua "troppo" libera espressione hanno portato sovente Panussis in tribunale, soprattutto prima della abolizione della censura (1984), ma anche dopo, per querele di personaggi ritenutisi offesi. E' famosa la diatriba scoppiata nel 1997 tra Panussis e il divo della canzone Yorgos Dalaras, che non sopportò di venire imitato come avido lucratore di denaro sulle disgrazie della stirpe greca. Condannato in primo grado a cinque mesi, fu assolto nei gradi successivi, aditi fino all'Areopago (la Cassazione).
Non da meno furono l'imputazione di vilipendio della religione, promossa dall'arcivescovado ateniese, e quella per vilipendio della bandiera nazionale per la rappresentazione teatrale del 2008, finita anch'esse con altrettante assoluzioni in appello.
Ancora è aperto un procedimento avviato da un poliziotto in pensione di Patrasso, che si sentì offeso da uno scherzo telefonico del vivace comico.
(A cura di gpt dalla corrispondente voce in Wikipedia http://el.wikipedia.org/wiki/Τζίμης_Πανούσης)