Stratos Payoumtzìs, detto Tembelis/Vagabondo (Στράτος Παγιουμτζής (Τεμπέλης)) uno dei maggiori interpreti e autori del rebetico, nacque nel 1904 ad Aivalik, Asia Minore e giunse al Pireo dopo la catastrofe di Smirne. Andò prestissimo a lavorare come salariato, ma subito si appassionò alla musica rebetica, tanto da entrare a far parte dello storico complesso di Markos Vamvakaris, Anestis Deliàs e Yorgos Batis, il "Quartetto del Pireo", di cui diventò la voce fondamentale, finché Spiros Peristeris, il "maestro" del gruppo, stabilì che la sgradevole voce di Vamvakaris era invece un'immensa risorsa rebetica, specie nelle produzioni discografiche. Stratos canta, dunque, le canzoni di Markos sul palco, mentre, nei dischi, si limita a eseguire le canzoni di Yorgos Batis e, dal 1936, di Anestis Deliàs.
Nell'ambiente rebetico la voce del Tembelis è già mitica (nella sua voce aveva nidi d'usignolo, si diceva) verso la metà degli anni Trenta, tanto che si può permettere di firmare i dischi con il solo nome proprio e di avere contratti con altri compositori di rebetico, come Panayotis Toundas, Kostas Skarvelis e, dal 1938 - 39, con i grandi Manolis Hiotis, Bayaderas e Vassilis Tsitsanis, con i quali riprende a collaborare dopo i difficili anni dell'Occupazione, pur prestandosi anche a compositori nuovi come Apostolos Kaldaras e Yorgos Mitsakis. Negli anni Sessanta diventa una delle voci preferite da Yorgos Zambetas. Accompagna il rinnovamento del rebetico anche proponendo riedizioni di canzoni "classiche" d'anteguerra. Nel 1971 riesce finalmente a "conquistare" un passaporto, sempre negatogli dopo un arresto per uso di hashish nel 1937, e a incontrare il suo pubblico greco-americano, che lo adora. Morì infatti New York durante un'esibizione, a soli 67 anni. Era povero, come ogni vero rebetis; e il trasporto in patria, così come i funerali furono pagati con una colletta e dall'amico Zambetas. (gpt)