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Povero tempo nostro

Povero tempo nostro
2019
Prezioso
paroles et musique de Gianmaria Testa

Quasi due anni dopo la morte arriva un disco di inediti di Gianmaria Testa, 'Prezioso'. Pensate fra le mura della casa di Castiglione Falletto o di Alba per album futuri o per altri artisti, undici nuove canzoni registrate per lo più in forma di appunti sonori per voce e chitarra, formano un racconto che si mescola a un commiato pieno di affetto. Paola Farinetti, moglie di Gianmaria, e Roberto Barillari, ingegnere del suono, presentano questo materiale proprio come se stessimo assistendo, accanto a Gianmaria Testa, alla gestazione di un nuovo disco, come se fossimo testimoni e compagni di un lavoro meticoloso, quotidiano, intimo. A partire dal brano che apre il disco, 'Povero tempo nostro' i registi Silvia Luzi e Luca Bellino, autori, tra le altre cose, di 'Il Cratere', presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2017 con grande successo,... (continua)
Povero tempo nostro
(continua)
inviata da Dq82 8/1/2019 - 18:38
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Radioattività

Radioattività
(2018)
Album: Undici canzoni di merda con la pioggia dentro

Un bolero disperato dei nostri tempi pieni di guerre, odio e gente meschina. E anche lei non c'è.

Cominciamo con Radioattività, leggero tappeto musicale di chitarra elettrica e distante batteria, che evolve poi in una delicata marcetta. Il brano, intimista, parla di un uomo che ha perso la propria donna, o comunque l’amata, in un mondo andato allo sfascio successivamente ad una guerra nucleare. È strutturato in climax ascendente: la radioattività viene nominata molto in avanti nel brano, ed è un quid per parlare di personaggi disperati in una Padania distrutta-il protagonista, un meteorologo, un terrorista jihadista. Le piogge acide, col loro vento, hanno lavato via l’amata dell’uomo.
indiemusic.it
Che ti aspetti se non nuvole
(continua)
5/1/2019 - 19:46
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Colors of the Wind

Colors of the Wind
COLORI DEL VENTO
(continua)
inviata da Dq82 5/1/2019 - 11:09
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Перемен! [Хочу перемен!]

Перемен! [Хочу перемен!]
Итальянский перевод: Давиде Джиромини (2009)
Italian version by Davide Giromini
Version italienne de Davide Giromini
Davide Girominin italiankielinen versio



[2009]
Featuring Gianny Symbolo, ovvero Fabio Ghelli
Testo e musica di Davide Giromini
Album: Giromini Redelnoir, Ballate di fine comunismo




Giromini Redelnoir: Ballate di fine comunismo (o di comunismo fine)
Recensione di Giorgio Maimone dalla "Brigata Lolli"
Giromini Redelnoir MySpace


"Questo lavoro nasce dalla mia vita notturna e dal bisogno di trovare un canale comunicativo per alcuni sfoghi personali. Nei miei lavori precedenti non ho mai messo in campo il mio 'io narrante', ma sempre mediata la mia visione del mondo attraverso altri personaggi usati allo scopo.
Riguardo alla fine del comunismo, che dire? Come mi fa notare la mia compagna, molto più giovane e rivoluzionaria di me, il nome 'fine' associato al comunismo può... (continua)
PEREMEN
(continua)
inviata da Riccardo Venturi [originariamente: 6.5.2010] 5/1/2019 - 10:11
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Bullet

Bullet
PROIETTILE
(continua)
4/1/2019 - 20:27
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Дальше действовать будем мы

Дальше действовать будем мы
ENTREREMO IN AZIONE DA ORA IN POI
(continua)
4/1/2019 - 13:38

Juan Rodolfo Wilcock: A mio figlio

Juan Rodolfo Wilcock: A mio figlio
Sta negli “Extra” perché è una poesia, non una canzone; a quanto ne so, l'unico ad avere “messo in musica” e cantato una poesia di Juan Rodolfo Wilcock, sono stato io (ma mi piacerebbe essere smentito). Quale tipo di relazione io abbia con Juan Rodolfo Wilcock fin dall'adolescenza, traspare -penso- da quella pagina; nella quale si trova anche, in una ”piccola postfazione” (persino tradotta in francese da Marco Valdo M.I.), un'altra poesia dell'argentino che scriveva “in una specie di italiano” (parole sue) nascosto tra le nebulose romane e Lubriano in provincia di Viterbo. Quella poesia, proveniente da un qualche anno '60, fa parte di un mannello intitolato: “Per il gatto”; del medesimo mannello fa parte questa. Juan Rodolfo Wilcock doveva avere un figlio, io non ce l'ho. Ho, come dire, rischiato di averne un paio, addirittura da due donne diverse; il primo, fatti ragionevoli conti, avrebbe... (continua)
Abbi fiducia nella vita
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/1/2019 - 10:28
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Dendrocronologia

Dendrocronologia
[2017]
Cosma / Maroccolo / Casacci / Sinigaglia
Album: Botanica

La cronologia cosmica del viaggio di un raggio di luce, espressa in Travelling, trova il suo perfetto contraltare in questo brano dedicato alla cronologia vegetale: qualcosa che ci fa sentire infinitamente piccoli, effimeri. Poca differenza tra i nostri ottant'anni medi e i venti minuti di un batterio, in confronto alle specie vegetali che hanno visto non soltanto tutto lo scorrere della nostra storia conosciuta e della preistoria, ma anche gli albori di un pianeta quando la specie umana era ben al di là dal venire. Botanica è uno spettacolo che i Deproducers hanno portato in giro a partire dal 2017; cosa più importante di tutte, lo hanno portato anche in molte scuole sotto la supervisione scientifica del prof. Stefano Mancuso, botanico di prestigio mondiale, docente all'Università di Firenze e direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (LINV). [RV]
I batteri possono vivere 20 minuti.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/1/2019 - 07:47

La ballata della RWM

La ballata della RWM
Testo tratto da Il Deposito

"La prima bozza del canto nasce nell'aprile del 2018 da una manciata di componenti dell’Indecoro ubriachi al bancone di Nello, sulle note di "Son la mondina son la sfruttata", poi rivisitata da tutto il coro. Dal testo traspare la presa di posizione netta contro la fabbrica di morte di Domusnovas, la RWM, spesso citata nella cronaca per la vendita di bombe all’Arabia Saudita che le sgancia nello Yemen compiendo innumerevoli atrocità.

È quindi un canto contro chi vive di guerra, e ne abbiamo tanti esempi qui in Sardegna, ma che dichiara guerra ai padroni di tutta la terra, con la volontà di lottare per un mondo libero".
Son bombardata, sono sfruttata
(continua)
3/1/2019 - 17:03
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C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones

C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
C'ERA UN RAGAZZO CHE COME ME AMAVA I BEATLES E I ROLLING STONES
(continua)
3/1/2019 - 05:24
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Tulipani

Tulipani
[2015]
Parole di Stefano Benni
Musica di Fausto Mesolella
Dall'album "Canto Stefano - Fausto Mesolella Canta Stefano Benni"

extra
Non occorre parlare
(continua)
inviata da Krzysiek 2/1/2019 - 23:27
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Travelling

Travelling
[2012]
Cosma / Maroccolo / Casacci / Sinigaglia
+ Howie B / Dodo Nkishi
Album: Planetario

Almeno metà di questo sito, che il prossimo mese di marzo compirà sedici anni di vita ed è quindi nel fiore dell'adolescenza, è nato smanettando a casaccio per la Rete sulla base di idee seminali d'una data sera, o mattina, o notte. Sedici anni che andiamo alla ricerca di canzoni e musiche provenienti da tutta una palla sperduta nell'Universo, di qualsiasi epoca, in qualsiasi lingua, suonate con qualsiasi strumento o con la semplice voce, che in sé è lo strumento più perfetto e inimitabile. Così, ad esempio, stasera, tarda serata del primo giorno dell'anno 2019, mi sono imbattuto nella signora o signorina Maria Chiara Pomarico, che almeno nel 2015 scriveva articoli per Odysseo – Navigatori della Conoscenza. Non ho idea alcuna chi sia questa persona, come naturalmente lei non avrà idea alcuna di chi... (continua)
La luce viaggia a 300.000 km al secondo.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/1/2019 - 09:24
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Alba meccanica

Alba meccanica
[1977]
Nell'album "Disoccupate le strade dai sogni"
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
L'alba s'inventa una ruota a Torino
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2019 - 20:46
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La ballata dell'uomo di merda

La ballata dell'uomo di merda
[15 maggio 2015]

Io, invece, per “inaugurare” questo non buon 2019 qua sul sito, ho scelto questa canzoncina trovata, lo ammetto, smanettando sul Tubo nella tarda sera di capodanno. La deve avere scritta il 15 maggio 2015, quindi tre anni e mezzo fa (come si evince dallo spartito presente nel filmato), Piero Milanesi: ma notizie certe sull'autore non ne ho purtroppo trovate (un tastierista di Rozzano Milanese?). Comunque sia, l'uomo di merda descritto da Piero Milanesi nella sua ballata non si è certo fermato a tre anni e mezzo fa: tutt'altro. Ha prosperato, si è espanso, diffuso, propagato capillarmente. Lo si può, attualmente, trovare non appena si mette il naso fuori di casa. Nell'anno appena trascorso, il 2018, secondo la logica è andato al potere in questo e in altri paesi di merda, simboleggiato e rappresentato perfettamente da tutta una serie di figure rappresentate nel filmato, e... (continua)
L'uomo di merda non è un termine volgare,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/1/2019 - 20:25

War an aod

War an aod
SULLA SPIAGGIA
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 1/1/2019 - 16:45

Zuppa di Gemona

Zuppa di Gemona
[1975]
Nell'album "La luna e i falò"
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
La leggenda popolare già ce lo racconta
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2019 - 01:58
Percorsi: Terremoti

Anna, la terra e l’acqua

Anna, la terra e l’acqua
[1975]
Nell'album "La luna e i falò"
Testo (ri)trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.

Eppure io questa canzone sono sicuro di averla già contribuita... chissà che non sia andata desaparecida... ma forse mi sbaglio e la confondo con qualche altra... comunque la (ri)propongo ora perchè mi pare bellissima...
Anna la terra e l’acqua vivi se le conosci
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2019 - 01:21
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Canzone scritta su un muro

Canzone scritta su un muro
[1977]
Nell'album "Disoccupate le strade dai sogni"
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.

Mi sono preso una licenza, ho cambiato un "carnevale" in un "capodanno", tanto Claudio è morto lo scorso agosto e non può più protestare. E forse sarebbe stato comunque d'accordo con me...
In ogni caso, di certo non una canzone immediata, facile e bellissima, ma un magnifico testo, pieno di verità, ancora oggi.
Salve ragazzo che passi il giorno
(continua)
inviata da Bernart Bartelby 1/1/2019 - 00:49
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La canzone del capodoglio

La canzone del capodoglio
[2011]
Scritta da Maggi e Marchitelli

Per tutti quelli che, come me, festeggiano il capodoglio e non il capodanno...

("13 balene spiaggiate in Germania, i loro stomaci erano pieni di plastica.", 16 agosto 2016)
stamattina mi sono spiaggiato
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2018 - 16:05

Io voglio stare bene

Io voglio stare bene
[1977]
Scritta da Ricky Gianco e Gianfranco Manfredi
Singolo che costituiva al sigla di apertura del programma TV "Di chi è la salute"
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
Il mio male non conosco
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2018 - 14:00
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Ospedale militare

Ospedale militare
[1976]
Nell'album intitolato "Alla Mia Mam..."
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
(Non sono riuscito a trascrivere all'ascolto alcuni intermezzi parlati non presenti nel testo reperito)
Ma perché il mio letto devo farlo così?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2018 - 13:43
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Giro, giro, tondo

Giro, giro, tondo
[1976]
Parole di Gianni Sassi (non accreditato), produttore e fondatore della Cramps Records
Musica di Patrizio Fariselli e Paolo Tofani
Nell'album "Maledetti (maudits)" (dove la copertina è dello stesso Gianni Sassi)
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
Gioco, gioco
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2018 - 11:57
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Senza domande

Senza domande
2015
Breviario Partigiano 1945-2015

Testo: Massimo Zamboni
Musica: Massimo Zamboni, Francesco Magnelli, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo
Delle antiche canzoni, non rimane che il suono.
(continua)
inviata da DQ82 29/12/2018 - 18:08
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Breviario partigiano

Breviario partigiano
2015
Breviario Partigiano 1945-2015

Testo: Massimo Zamboni
Musica: Massimo Zamboni, Francesco magnelli, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo
Breviario partigiano
(continua)
inviata da Dq82 29/12/2018 - 17:55
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Il nemico

Il nemico
2015
Breviario Partigiano 1945-2015

Testo: Massimo Zamboni
Musica: Massimo Zamboni, Francesco Magnelli, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo
Ma io ho visto i morti sconosciuti, i morti repubblichini. Sono questi che mi hanno svegliato. Se un ignoto, un nemico, diventa morendo una cosa simile, se ci si arresta e si ha paura a scavalcarlo, vuol dire che anche vinto il nemico è qualcuno, che dopo averne sparso il sangue bisogna placarlo, dare una voce a questo sangue, giustificare chi l’ha sparso. Guardare certe morti è umiliante. Non sono più faccenda altrui; non ci si sente capitati sul posto per caso. Si ha l’impressione che lo stesso destino che ha messo a terra quei corpi, tenga noialtri inchiodati a vederli, a riempircene gli occhi. Non è paura, non è la solita viltà Ci si sente umiliati perché si capisce – si tocca con gli occhi – che al posto del morto potremmo essere noi: non ci sarebbe differenza, e se viviamo lo dobbiam... (continua)
inviata da Dq82 29/12/2018 - 17:38
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Anaciclosi

Anaciclosi
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Sara Benvenuti: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Anaciclosi, con Sara Benvenuti, rientra in ranghi molto placati a livello sonoro, con la chitarra classica che detta i ritmi e il flauto che aggiunge qualche nota più acuta.

La descrizione degli ultimi giorni dell’occupazione tedesca dentro Roma città aperta, quando la città diventa un triste luogo per avvoltoi, i soli a nutrirsi a sazietà. Qualche anno dopo, nel 1947, la guerra è finita; ma non la rabbia e la disperazione di Davide, che in un’osteria tiene un lungo discorso sull’anarchia e... (continua)
Negli alberghi di lusso
(continua)
inviata da DQ82 29/12/2018 - 17:14
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L'anarchia

L'anarchia
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Marco Rovelli: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Brano che narra la storia di Giuseppe Ramundo (il padre di Ida), maestro anarchico calabrese.

Di famiglia contadina, da bambino rimane leggermente storpio a causa di un incidente in campagna. Successivamente i genitori si arrangiano in modo da farlo studiare, mandandolo ad istruirsi dai preti: ma l’esperienza pretesca e padronale non farà che attizzare la sua fede ostinata verso l’anarchia (professarla gli era negato, perfino dalla moglie fra le mura della propria casa).

Giuseppe Ramundo esce... (continua)
Nei campi quando il sangue
(continua)
inviata da DQ82 29/12/2018 - 16:57
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Classe borghese

Classe borghese
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Nicola Pecci: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Classe Borghese (con Nicola Pecci) torna a toni drammatici, con un inizio tranquillo a livello di suoni e un climax drammatico inevitabile. Il personaggio centrale, così come nella precedente Classe operaia, è Davide Segre.

È il racconto di una delle prime ferite di Davide Segre, che segnerà per sempre la sua esistenza con l’inizio dell’odio nei confronti della propria famiglia. A soli 11 anni prende coscienza di far parte di una classe, quella borghese, che definisce teppa del mondo al cospetto... (continua)
Davide ha un ricordo:
(continua)
inviata da DQ82 29/12/2018 - 16:39
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Gang: Paz

Gang: Paz
Dedicata all'esperienza di Frigidaire, e quindi indirettamente anche ad Andrea Pazienza, questa canzone sempre di Marco Cantini, nel medesimo album:
Marco Cantini in "Siamo noi quelli che aspettavamo" (2016)

feat. Erriquez e Luca Lanzi

CINQUE RAGAZZI
(continua)
inviata da Dq82 29/12/2018 - 12:50
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Presente

Presente
2005
Presente

Si tratta di una raccolta contenente alcuni pezzi della sua carriera solista più un paio di inediti, tra i quali la title-track. Una dichiarazione d’amore nei confronti dei principali punti di riferimento artistici del cantante dei Litfiba, quasi un pantheon nel quale trovano spazio scrittori come Primo Levi o John Fante, rivoluzionari del calibro del Sub Comandante Marcos e musicisti quali Kurt Cobain e Chuck Berry. A colorare il tutto il ricordo di Andrea Pazienza, presente anche lui.
Si affolla strana gente
(continua)
inviata da DQ82 28/12/2018 - 15:45
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Strano paese

Strano paese
2014
Strano Paese

Il Paz amava dire d’essere nato a San Menaio, e di vivere tra Bologna e l’America. Al suo Gargano ha lasciato una struggente poesia, che la generosità di sua madre Giuliana Di Cretico, e l’estro di Umberto Sangiovanni e della Daunia Orchestra hanno trasformato in una canzone disperatamente attuale che racconta la Montagna del Sole nelle sue contraddizioni e nelle sue speranze e che speriamo diventi simbolo dell’orgoglio e della dignità del Gargano che non vuole arrendersi, un inno di futuro e di solidarietà.
A cantarla sono tanti grandi attori che hanno prestato gratuitamente la loro voce e le loro espressioni al progetto Il Mio Gargano. L’idea lanciata dall’impareggiabile Mario De Vivo e da Luigi Damiani, amico personale di Andrea Pazienza, è stata immediatamente raccolta da Nerì Marcorè e Paolo Sassanelli.
Protagonisti del progetto sono l’ensamble musicale della... (continua)
Sull’ asfalto delle tue autostrade
(continua)
inviata da Dq82 28/12/2018 - 15:34
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Altalena

Altalena
Natale 2018

Solo un passaggio del brano 'Altalena': cantato dagli alunni dell'Istituto Trento 6, le elementari della Vela, ha spopolato sui social. Suona come una replica alle parole della consigliera provinciale leghista Katia Rossato - mamma di un alunno della scuola - secondo la quale "i bambini dei migranti si appropriano dei giochi del parco". Cantata alla festa natalizia della scuola, è stata scritta e composta dal maestro di musica e inglese Alessio Zeni. "I bambini conoscono i loro diritti e ne sono testimonianza - scrive in una nota la dirigente scolastica Paola Pasqualin - Spesso siamo noi adulti a scordarli, dimenticando anche i doveri che ogni diritto richiama".
Portami su, portami giù
(continua)
inviata da Dq82 28/12/2018 - 13:19
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Solidarity Forever

Solidarity Forever
SOLIDARIETÀ PER SEMPRE
(continua)
inviata da ZugNachPankow 27/12/2018 - 23:08
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Sevda değil

Sevda değil
NON E' AMORE
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 27/12/2018 - 18:00
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Fughe

Fughe
2018
Il coraggio della rivoluzione
Laura, presto, andiamo! Che la vita corre in fretta, non c’è tempo, stiamo andando alla rovina
(continua)
27/12/2018 - 16:02
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Un posto nuovo

Un posto nuovo
2018
Il coraggio della rivoluzione
I voucher, i progetti
(continua)
27/12/2018 - 15:59
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Thoughts about Sacco and Vanzetti

Thoughts about Sacco and Vanzetti
PENSIERI SU SACCO E VANZETTI
(continua)
inviata da Dq82 27/12/2018 - 11:39
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La Barunissa di Carini

La Barunissa di Carini
LA BARONESSA DI CARINI: L'amaro caso, in versi e strofe
di Mimmo Mòllica.

In questa appassionata filastrocca, Mimmo Mòllica mette in versi, per la prima volta in lingua italiana, il triste caso della Signora di Carini, vicenda divenuta di dominio pubblico solo in tempi moderni. Pietro La Grua Talamanca, Barone di Carini, il 4 dicembre 1563, dava la morte alla figlia Caterina, con le proprie mani e nel suo stesso Castello di Carini, credendola "rea di fallo venereo avuto con uno di Casa Vernagallo": è «il triste Caso della figlia di Carini».
Caterina venne uccisa dal suo stesso padre e la Giustizia non ardì proferir verbo. Vincenzo Vernagallo, suo segreto spasimante, dovette nascondersi in un convento fuori dall’Isola. Il Vernagallo scampò alla morte nascosto in un quartiere di Palermo ma, poi, pentito si consacrò a Dio. Certo non rimase in Sicilia, dove il feroce Pietro Talamanca La... (continua)
LA BARONESSA DI CARINI
(continua)
inviata da Mimì 26/12/2018 - 19:08
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Za Za Za (Viva Ruggeru Settimu)

anonimo
[+1848]
Canzone popolare siciliana
A folksong from Sicily
Chanson populaire de Sicile
Sisilian kansanlaulu

VINNI CU VINNI - Mimmo Mòllica - Distribuzione Phonogram S.p.A. - ® 1978 Polydor

"Ethno Folk Italia Gli Anni '70"
The Universal Music Collection, 2010
6 × CD, Compilation, Remastered,
0602527475271 - Limited Edition

Rivoluzione siciliana del 1848 e Risorgimento in Sicilia, dai moti del 1848-49 alla confluenza nello Stato unitario. Za za za intende simulare il rumore delle zappe, delle pale e dei picconi, al lavoro febbrile e rabbioso per scavare barricate e trincee. Il grido Za za za distingueva i liberali dai borbonici.
Ruggero Settimo fu protagonista della Rivoluzione siciliana del 1848. Presidente del comitato insurrezionale, fu scelto dal Parlamento Siciliano a presiedere il Consiglio del Governo siciliano. Il 10 maggio 1848 fu dichiarato "padre della Patria siciliana".... (continua)
Ora câ c’è la ‘Talia, fannu la ‘Talia,
(continua)
inviata da Musicante 26/12/2018 - 15:09

La mattina del sette di agosto

La mattina del sette di agosto
[1983]
Sull'aria di Gorizia
La mattina del sette di agosto
(continua)
inviata da adriana 26/12/2018 - 11:11

A Comiso

A Comiso
Roberto lo incontrai per primo, che sgusciava le sue cozze, comprate al mercato dell’amore!
(continua)
inviata da adriana 26/12/2018 - 11:00
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Vinni cu vinni

anonimo
VENNE CHI VENNE
(continua)
24/12/2018 - 22:42
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Eine kleine deutsche Kantate in C major, oder Kleine Freimaurerkantate, K619

Eine kleine deutsche Kantate in C major, <i>oder</i> Kleine Freimaurerkantate, K619
Amelia Maria Imbarrato [2005]
(lieder.net)


Margaret Price : Soprano
James Lockhart: Conductor - Piano

UNA PICCOLA CANTATA TEDESCA
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/12/2018 - 16:01
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Fuoco e mitragliatrici e Valzer dei disertori

anonimo
Fuoco e mitragliatrici <i>e</i> Valzer dei disertori
Lezione vicentina di FUOCO E MITRAGLIATRICI

(in AL ROMBO DEL CANNON, Neri Pozza, pag.612)
FUOCO E MITRAGLIATRICI
(continua)
23/12/2018 - 18:04

Sebben che abbiam le basi

Sebben che abbiam le basi
(2018)
Testo tratto da Il Deposito

"Sebben che abbiam le basi" usa la melodia de "La lega", canto delle mondine nato nella valle Padana tra il 1890 e il 1914.

Il testo è stato modificato collettivamente col desiderio di rappresentare la realtà sarda, teatro di giochi di guerra di interesse mondiale, tra basi militari e fabbrica di bombe. Ma soprattutto per cantare che noi antimilitariste a tutto questo ci ribelliamo.

E se la libertà non viene senza la ribellione, cantando ci si ribella con più gioia!".
Sebben che abbiam le basi,
(continua)
23/12/2018 - 17:59
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Homo fugit velut umbra (Passacaglia della vita)

Homo fugit velut umbra (Passacaglia della vita)
Perché fortunatamente anche il Buio deve finire e il vecchio oramai anno 2018 deve morire :-)
Sol varma, förbarma!

XVII secolo
anonimo

La composizione classica "Passacaglia della vita" (erroneamente attribuita a Stefano Landi nel cd monografico dedicato allo stesso musicista, e registrato da L'Arpeggiata di Cristina Pluhar) compare come anonimo nella raccolta: Canzonette/ Spirituali e Morali, /che si cantano nell'Oratorio di/ Chiavenna, eretto sotto la/ Prottezione di S. Filippo Neri./ Accomodate per cantar à 1.2.3. voci come/ più piace, con lettere della Chitarra/ sopra Arte communi, e nuove date in/ luce per trattenimento Spirituale/ d'ogni persona. IN MILANO, Per Carlo Francesco/ Rolla Stampatore vicino al Verzaro,/ con licenza de' superiori./ 1657.

Nessuna attribuzione a Landi appare plausibile né possibile; il disco citato ha tuttavia legittimato l'autore, senza alcun fondamento scientifico. (da it.wikipedia)
Oh come t'inganni
(continua)
inviata da Krzysiek 23/12/2018 - 15:07
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Durup dururken

Durup dururken
Improvvisamente
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 23/12/2018 - 13:57
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The Lord's Prayer

The Lord's Prayer
PADRE NOSTRO
(continua)
23/12/2018 - 12:06
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Tomten

Tomten
Questa deliziosa poesia, che descrive la misteriosa pace e la quiete di una notte d'inverno, fu pubblicata per la prima volta nel Ny Illustrerad Tidning (“Nuovo Giornale Illustrato”) nel 1881. La parola svedese tomten indica una creatura mitologica del folklore nordico tipicamente associata al solstizio d'inverno e al periodo natalizio. Generalmente lo si descrive come non più alto di 90 cm, con una lunga barba bianca e con sulla testa un berretto conico o di maglia, rosso o di un altro colore vivace.

Secondo la tradizione, vive nelle abitazioni e nelle stalle della fattoria, e fa loro segretamente da guardiano. Se viene ben trattato, protegge la famiglia e gli animali dal male e dalla sventura, e può anche aiutare nei lavori di casa e agricoli. Tuttavia è noto anche per il suo caratteraccio, specie se viene offeso. Se insultato, gioca di solito brutti scherzi, ruba delle cose e addirittura... (continua)
TOMTEN
(continua)
23/12/2018 - 05:47
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My Way

My Way
(in pratica dalla versione francese e inglese, io non parlo il tedesco, scusami, pardon)
A MODO MIO
(continua)
22/12/2018 - 22:32
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Christmas Card From a Hooker in Minneapolis

Christmas Card From a Hooker in Minneapolis
CARTOLINA DI NATALE DA UNA PROSTITUTA A MINNEAPOLIS
(continua)
inviata da Alex 22/12/2018 - 16:54
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Non mi scorderò di te

Non mi scorderò di te
[2018]

Canzone della Banda POPolare dell'Emilia Rossa & Massimo Ovo Gilioli dedicata a Giuseppe, Rosario, Bruno, Antonio, Rocco, Angelo e Roberto, operai morti ammazzati nella strage avvenuta alla Thyssenkrupp di Torino nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007.

Perchè il genocidio di lavoratori che ogni anno avviene nelle nostre fabbriche non sia taciuto e non resti impunito!
Trionfi la giustizia proletaria!

2020
La goccia e la tempesta
Volevo dirti tante cose ancora
(continua)
inviata da adriana 22/12/2018 - 11:54
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Please Mr. Gunman

Please Mr. Gunman
LA PREGO SIGNOR PISTOLERO
(continua)
21/12/2018 - 22:14
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Hard-On For War

Hard-On For War
EREZIONE BELLICA
(continua)
21/12/2018 - 22:01
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Sotto il segno dei pesci

Sotto il segno dei pesci
(1978)
Testo e musica di Antonello Venditti
Dall'album omonimo

Siamo arrivati anche al quarantennale di questo storico disco di Venditti, un album che in questi ultimi mesi è stato riproposto integralmente e cantato con vari ospiti. E' forse l'album della svolta definitiva verso il pop ma nella semplicità dei testi riesce a raccontare le storie, gli ideali e le illusioni di quegli anni in cui inevitabilmente il personale era politico e il politico era personale.

Esemplare in questo senso la canzone che dava il titolo e che apriva l'album, una canzone sulla fine di quel sogno collettivo di "meritarsi un'altra vita più giusta e libera", un sogno di cui si presagisce la fine nell'individualismo e imborghesimento che caratterizzerà il decennio successivo. Così nel 1978 un Venditti non ancora trentenne poteva cantare la nostalgia dei suoi vent'anni quando si era stupidi davvero, ma tra discussioni,... (continua)
Ti ricordi quella strada, eravamo io e te,
(continua)
21/12/2018 - 20:04
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Costellacion

Costellacion
COSTELLAZIONE 
(continua)
inviata da Dq82 21/12/2018 - 15:33

Il Disertore

Il Disertore
Immagina non ci siano nazioni, non è difficile da fare,
niente per cui uccidere e morire e nessuna religione.
Immagina tutta la gente che vive in pace...
(John Lennon, Imagine)


Diamo una possibilità alla pace.

«Il Disertore» di Mimmo Mòllica - Proprietà letteraria Molica Colella Domenico ©2018 – ® Tutti i diritti sono riservati
A che serve disperarsi
(continua)
inviata da Mimì 20/12/2018 - 15:07
Percorsi: Disertori
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Senso dire rien

Senso dire rien
2014
Scritta in occasione dello spettacolo TRE STORIE DI RESISTENZA, omaggio a Willy Jervis e ai partigiani caduti il 5 agosto 1944.
Valeria Tron, cantautrice originaria delle Valli Valdesi che scrive e canta in lingua patois, ha scritto per l’occasione un testo inedito, cantato per la prima volta sotto l’olmo che sovrasta la lapide ai caduti a Villar Pellice.

La canzone originale "Senso dire rien" sarebbe in Occitano, in attesa di trovare o trascrivere il testo originale inserisco la traduzione italiana tratta da assembleateatro.com

 Il 29 luglio 1944 viene affidata a un reparto di Waffen-Grenadier-Brigade der SS comandato dal colonnello Otto Jungkunz una vasta operazione di rastrellamento che si distingue da tutte le precedenti per l’ampiezza della manovra. Sono coinvolti anche numerosi reparti della Wehrmacht, della Polizia tedesca e della Repubblica Sociale Italiana per un totale... (continua)
Non mi rimane che una manciata di strade e piazze gioiose di bambini che, come chiodi appuntiti , han riempito di risa le rugiade…
(continua)
inviata da Dq82 19/12/2018 - 10:22
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Night and Fog

Night and Fog
NOTTE E NEBBIA
(continua)
18/12/2018 - 20:44
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Rondinella pellegrina

Rondinella pellegrina
[1834]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Tommaso Grossi
Musica / Music / Musique / Sävel: Alessandro D'Ancona

Rondinella pellegrina è una romanza di Tommaso Grossi inserita nel cap. XXVI della sua opera Marco Visconti, pubblicata del 1834; nel testo è indicata come Rondinella o Il lamento della prigioniera. La romanza è descritta da Tommaso Grossi come «una canzone che correva a quei tempi sul lago di Como, e dicevasi composta nel castello di Rezzonico da una principessa che v'era stata confinata a morir d'inedia dalla brutale gelosia del marito». Fu particolarmente nota e diffusa nel XIX secolo. Fu ripresa da Enrico Mayer nel 1840 scritta mentre era incarcerato a Castel Sant'Angelo a Roma per sospetto di propaganda rivoluzionaria, col titolo de "La Rondinella (messaggera)" e musicata da Alessandro D'Ancona. Nel 1849 l'aria de La Rondinella fu ripresa per una strofetta livornese.

Nel... (continua)
Rondinella pellegrina
(continua)
inviata da Dq82 17/12/2018 - 11:45
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Жди меня и я вернусь

Жди меня и я вернусь
ASPETTAMI
(continua)
inviata da B.B. - originariamente il 18/6/2018 - 16:08 17/12/2018 - 09:37
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Perché gli va

Perché gli va
2018
Musica di Fela Kuti
Testo di Giorgia Meloni e Lorenzo Cherubini

Giorgia Meloni diventa "paroliera" per Jovanotti. Suo malgrado. E' successo nel corso del programma "Propaganda Live", su La7, dove il cantautore romano ha messo in musica l'ultimo video pubblicato su Facebook dalla leader di Fratelli D'Italia, durante il quale si scagliava contro il Global Compact. Il primo a fare di questo video messaggio una hit musicale era stato Fabio Celenza, sempre nel corso dello show di La7 Il Global Compact for Migration è un documento che definisce le linee guida da seguire per la gestione dell'immigrazione e dell'accoglienza dei richiedenti asilo, basandosi su studi e considerazioni di studiosi e operatori del settore.
lastampa.it

Non credo che il Global Compact serva a granché, rischia di restare una delle tante dichiarazioni di intenti prive di risultati che vengono firmate dai governi,... (continua)
Oh Giorgia, oh Giorgia
(continua)
inviata da Dq82 16/12/2018 - 17:22




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