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Autore Francesco Guccini

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Francesco Guccini: Natale a Pàvana

Francesco Guccini: Natale a Pàvana
[2019]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Francesco Guccini
Musica / Music / Musique / Saevel: Mauro Pagani
Album / Albumi: Note di viaggio - Capitolo 1 "Venite avanti..."
Del volte i m'arcordo quíi Nadali
(continua)
inviata da Riccardo Venturi e Daniela -k.d.- 25/12/2023 - 12:01
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21 d'Aprile

21 d'Aprile
[1971]
Στίχοι και μουσική / Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Alexandros (Alex) Devezoglu
Mai pubblicata in un album dall'autore / Never released in Italian by the author / Jamais publiée en album par l’auteur / Kirjoittaja ei koskaan julkaissut italiaksi
Versione originale greca (26 luglio 1967) / Greek original version (26 July 1967) / Version originale en grec (26 juillet 1967) / Alkuperäinen kreikkankielinen versio (26. heinäkuuta 1967)
Versione bilingue di Francesco Guccini (2023) - Francesco Guccini’s bilingual version (2023) – Version bilingue chantée par Francesco Guccini (2023) – Francesco Guccinin kaksinkielinen versio (2023)

Alexandros Devetzoglou, nato al Pireo nel 1945, ha ventisei anni nel 1971. Studia in Italia (a Bologna), come un numero cospicuo di studenti greci durante il periodo della dittatura; scrive canzoni da anni, frequenta... (continua)
Vent’un d’Aprile, la mattina ci svegliò,
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 22/11/2023 - 10:15
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Francesco Guccini: La collina

Francesco Guccini: La collina
Francesco Guccini
1970
L'isola non trovata

"Profonde scuse, ovviamente, a Guido Gozzano e a Salinger, rispettivamente per "L'isola non trovata" e per "La collina". Sarò mai perdonato?"

L'ispirazione della canzone è il libro "Il giovane Holden" (1951) di J.D. Salinger; titolo originale "The Catcher in the Rye". Il riferimento è ad una canzone di Robert Burns citata nel libro.


Holden: "Sai quella canzone che fa «Se scendi tra i campi di segale, e ti prende al volo qualcuno»? Io vorrei ...
Phoebe: "Dice «Se scendi tra i campi di segale, e ti viene incontro qualcuno» è una poesia. Di Robert Burns
Holden: "Lo so che è una poesia di Robert Burns."
Però aveva ragione lei. Dice proprio «Se scendi tra i campi di segale, e ti viene incontro qualcuno». Ma allora non lo sapevo.
Holden: "Credevo che dicesse «e ti prende al volo qualcuno» - dissi - Ad ogni modo, mi immagino sempre tutti questi... (continua)
Dove finisce la città, dove il rumore se ne va,
(continua)
inviata da dq82 21/2/2023 - 15:14
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Extraterrestre

Extraterrestre
[1978]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel : Eugenio Gustavo Finardi
Album / Albumi: Blitz



Alla fine, è andata a finire che tutto il “trip spaziale” di questi giorni ha dato luogo alle Storie dallo spazio profondo, nuovo percorso che potrebbe anche definirsi intergalattico e che viene illustrato direttamente da Bonvi e da Francesco Guccini, da noi appositamente contattati...ah no, scherzavo eh, ahi! Sbòtt! Sbèrl! Ecc. ecc.

Però, esaurita la “trilogia” e costruito un po' il percorso con le canzoni più o meno “spaziali” contenute in questo sito, mi sono accorto che ne mancava una, e parecchio famosa (almeno sul pianeta “Itaglia”). Non solo mancava, ma -a mio parere- va di diritto a far parte non solo del percorso dello Spazio Profondo, ma anche di quello -che mai sarà istituito, vero e proprio “Ghost Song Itinerary”- delle Dimenticanze delle CCG. “Extraterrestre”... (continua)
C'era un tipo che viveva in un abbaino
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/2/2023 - 14:54
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Piccola città

Piccola città
[1972]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Francesco Guccini
Album / Albumi: Radici

I fatti sono abbastanza noti: un giovane (all'epoca della composizione della canzone, circa nel 1972 ma è probabile che essa risalga a qualche anno prima; il 1972 è la data di uscita dello storico album, Radici, che la contiene) racconta la sua infanzia e la sua adolescenza nella piccola città di provincia che lo ha visto nascere e crescere (parecchio, visto che il giovanotto arriva a sfiorare i due metri di statura). Caso volle che il giovanotto in questione, tale Francesco G., vi nascesse, in quella piccola città, esattamente il 14 giugno del 1940, vale a dire soli quattro giorni dopo l'entrata dell' Italia nella II guerra mondiale (“Popolo italiano, corri alle armi!”), ed esattamente lo stesso giorno in cui le truppe hitleriane entravano in Parigi. Sfollato dalla... (continua)
Piccola città, bastardo posto
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/3/2022 - 10:04
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Francesco Guccini: Canzone di notte n.4

Francesco Guccini: Canzone di notte n.4
[2012]
Testo e musica: Francesco Guccini
Lyrics and music by Francesco Guccini
Paroles et musique: Francesco Guccini
Album: L'ultima Thule

Hey notte che mi arrivi di soppiatto
(continua)
inviata da Dq82 10/4/2021 - 20:00
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Francesco Guccini: Canzone di notte n. 3

Francesco Guccini: Canzone di notte n. 3
[1987]
Testo e musica: Francesco Guccini
Lyrics and music by Francesco Guccini
Paroles et musique: Francesco Guccini
Sanat ja sävel: Francesco Guccini
Album / Albumi: Signora Bovary

Esistenza, che stai qui di contrabbando,
(continua)
inviata da Dq82 10/4/2021 - 19:53
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Nostra signora dell’ipocrisia

Nostra signora dell’ipocrisia
Nostra signora dell’ipocrisia
[ 1993 ]

Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Francesco Guccini

Album: Parnassius Guccinii

Parnassius mnemosyne guccinii è una farfalla identificata nell’Appennino tosco-emiliano nel 1992 da Giovanni Sala che la denominò in onore di Guccini. Da qui il titolo e l’immagine di copertina del cd.
Così si espresse Guccini in merito alla canzone: "Nostra signora dell'ipocrisia era un atto d'accusa verso Berlusconi e alcuni politici di allora, oltre che nei confronti della televisione".

Tangentopoli, allora. Il fatto è che la canzone è sempre attuale, conferma che un’opera d’arte vera sfugge agli intenti del suo autore come se a interpretarla , anzi a ricrearla, fossimo chiamati in tanti ciascuno con una voce esile e un pezzettino di vita, in coro, ragazzi di oggi e orfani di una stagione che ha cambiato pelle ma non si eclisserà mai.
[Riccardo Gullotta] 
Alla fine della baldoria
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 7/1/2021 - 23:58
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Francesco Guccini: Canzone dei dodici mesi

Francesco Guccini: Canzone dei dodici mesi
[1972]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Francesco Guccini
Album / Albumi: Radici

Buon anno, anzi ri-buonanno a tutte e tutti. Oppure, come solgo dire da tanto tempo giocando sul cognome di un vecchio e indomito anarchico catanese, Alfredo Maria a tutti quanti e tutte quante voi! Ieri sera, mi è pure capitato di rivederlo brevemente, il Guccini, in collegamento oramai ultraottantenne dalla sua casa di una Pàvana deserta, mentre specificava che, comunque, a Pàvana non c'è un gran traffico nemmeno senza i locchi dàuni e i coprifuochi. E così, mentre io e la Daniela festeggiavamo un capodanno deliziosamente belga, con le endives al forno col formaggio e la birra trappista, e mentre passavano un commovente streaming da una Fosdinovo derelitta e più deserta di Pàvana (con il Giromini, il Lega e Matteo Procuranti) e il Guccini dagli schermi di Propaganda... (continua)
Viene Gennaio silenzioso e lieve,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/1/2021 - 10:53
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Odysseus

Odysseus
Odysseus
[ 2004 ]

Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Francesco Guccini

Album: Ritratti

Il topos del viaggio è talmente coperto dalla letteratura universale ed analizzato che eventuali altre considerazioni sarebbero superflue ripetizioni.
Nei commenti alla canzone Asia si proponeva un approccio multiforme di lettura, si intravedeva un relativo ottimismo.
Secondo la mia striminzita chiave di lettura oggi Ulisse affronta il viaggio in un conflitto permanente tra l’infinitamente piccolo e l’infinito grande, tra una guerra molecolare e una globale. In quella molecolare agenti patogeni senza forme di intelligenza sfidano l’intelligenza universale del pensiero e della conoscenza, in quella globale la pandemia sta rendendosi organica e funzionale al rovesciamento di secoli di diritto, di coscienza e forse di autocoscienza. Ulisse non soltanto non sa... (continua)
Bisogna che lo affermi fortemente
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 13/9/2020 - 17:37
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Roberto Vecchioni e Francesco Guccini: Ti insegnerò a volare (Alex)

Roberto Vecchioni e Francesco Guccini: Ti insegnerò a volare (Alex)
Roberto Vecchioni e Francesco Guccini: Ti insegnerò a volare
Infinito (2018)

La canzone mette in musica i versi di un celebre poeta greco, Costantinos Kavafis "se partirai per Itaca..." e si tratta di un testo che racconta la storia di Alex Zanardi, un uomo che "se non può correre imparerà a volare". Con Ti insegnerò a volare i due padri della canzone d’autore si rivolgono alle nuove generazioni, invitandole a sfidare l’impossibile. La storia di Alex Zanardi evocata nel testo è la metafora della "passione per la vita che è più forte del destino". “Questo brano - racconta Vecchioni - si specchia direttamente in quella che è stata chiamata la 'canzone d’autore' e che non c’è, non esiste più dagli anni 70. In realtà l’intero disco è immerso in quell’atmosfera perché là è nato e successo tutto. Là tutto è stato come doveva essere, cioè immaginato, scritto e cantato alla luce della cultura,... (continua)
La stanza ad Indianapolis
(continua)
inviata da Dq82 19/6/2020 - 22:56
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Shomèr Ma Mi-Llailah

Shomèr Ma Mi-Llailah
Shomèr Ma Mi-Llailah
[ 1983 ]

Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Francesco Guccini

14 Giugno 2020
Buon compleanno a Francesco Guccini !


ישעיהו 21
יא מַשָּׂא, דּוּמָה אֵלַי קֹרֵא מִשֵּׂעִיר שֹׁמֵר מַה-מִּלַּיְלָה שֹׁמֵר מַה-מִּלֵּיל
יב אָמַר שֹׁמֵר אָתָה בֹקֶר וְגַם-לָיְלָה; אִם-תִּבְעָיוּן בְּעָיוּ שֻׁבוּ אֵתָיוּ. {פ}

maś-śā dū-māh; ’ê-lay qō-rê miś-śê-‘îr, šō-mêr mah-mil-lay-lāh, šō-mêr mah-mil-lêl.
’ā-mar šō-mêr, ’ā-ṯāh ḇō-qer wə-ḡam- lā-yə-lāh; ’im- tiḇ-‘ā-yūn bə-‘ā-yū šu-ḇū ’ê-ṯā-yū s

A prophecy against Dumah: Someone calls to me from Seir, "Watchman, what is left of the night? Watchman, what is left of the night?"
The watchman replies, "Morning is coming, but also the night. If you would ask, then ask; and come back yet again [Isaiah 21, 11-12]

Oracolo contro Duma. Mi si grida da Seir: “Sentinella, quanto resta della notte?... (continua)
La notte è quieta senza rumore, c'è solo il suono che fa il silenzio
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 13/6/2020 - 21:27
5 giugno 2020: Chiude simbolicamente il Canzoniere del Coronavirus con una famosa vecchia canzone sull'Asia (leggere l'introduzione).
Riccardo Venturi 5/6/2020 - 10:23
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Asia

Asia
[1970]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Francesco Guccini
Album / Albumi : L'isola non trovata

La foto sopra è stata colta ieri sera, 4 giugno 2020, alla trattoria siciliana La Burrasca, a Firenze in San Lorenzo, e più precisamente in Via Panicale. Testimonia un momento particolare: è l'espressione, tipicamente un po' diabolica, che ho fatto quando mi è venuto in mente di chiudere simbolicamente il Canzoniere del Coronavirus con questa vecchia canzone del quasi ottantenne Francesco Guccini. Espressione diabolica, perché a detto canzoniere era stato dato inizio lo scorso 22 febbraio (il giorno dopo l'oramai famoso Paziente Uno di Codogno [Lodi]) proprio con il détournement di una canzone di Francesco Guccini, e terminarlo un po' cripticamente con una canzone del genere, nella sua versione pienamente originale, intende a suo modo chiudere un cerchio.... (continua)
Fra fiori tropicali, fra grida di dolcezza
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/6/2020 - 09:35
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Francesco Guccini: Ophelia

Francesco Guccini: Ophelia
[1970]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Francesco Guccini
Album / Albumi: Due anni dopo

A meno di quindici anni, in quarta ginnasio, avevo lasciato il Diario Vitt delle medie per il Diario di Panorama. Allora, “Panorama” era una rivista di sinistra (col tempo è diventata una merda di una delle tante destre schifose di questo paese), c'erano pure le vignette di Chiappori e faccio qui pubblico appello a chi se le ricorda. Il Diario di Panorama ci aveva anche delle foto; me ne ricordo una in particolare, con Renato Curcio ammanettato dopo l'arresto, mentre faceva il saluto a pugno chiuso. Glielo ebbi persino a dire, tanti anni dopo, mentre gli davo un passaggio in automobile dalla stazione di Firenze a un certo posto. Il diario scolastico, ovviamente, per un quindicenne serviva a tutto fuorché per scriverci i compiti da fare, le interrogazioni e, in... (continua)
Quando la sera colora di stanco
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/5/2020 - 22:37
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Francesco Guccini: Al trist, poi Al trést

Francesco Guccini: Al trist, <i>poi</i> Al trést
[1970]
Parole e musica / Lyrics and Music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Francesco Guccini
Album / Albumit:
1. Al trist, Francesco, "Due anni dopo" [1970]
2. Al trést, Francesco Guccini, "...quasi come Dumas..." [1988]

Giornata all'improvviso piovosa, mi pioveva anche dentro al bagno, le bestemmie continuavano senza sosta e non cessavo di ritirar fuori misconosciuti capolavori del Modenese Volgare. Questo qua più modenese degli altri, perché, appunto, è in dialetto modenese. L'unica canzone mai scritta e cantata in modenese da Guccini, a quanto mi risulta (se si eccettuano le frasi pronunciate in modenese dal Padreterno nella Genesi). Già da questo risulta una canzone altamente singolare: e non ne è l'unico motivo. Quasi tutti (me compreso), quando ci pensano la riportano quasi automaticamente all'Opera buffa, l'album “goliardico” di Guccini, forse per una sorta di “transfert”... (continua)
A m sun desdé stamatëina,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/5/2020 - 20:34
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Canzone della vita quotidiana

Canzone della vita quotidiana
[1974]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel : Francesco Guccini
Album / Albumi : Stanze di vita quotidiana

L'album Stanze di vita quotidiana, che Francesco Guccini dice di avere sempre detestato per motivi suoi (non ultimi, se ben mi ricordo, dei dissidi con Pier Farri, che produceva l'album), è del 1974. Viene considerato generalmente tra gli album più deprimenti della canzone in lingua italiana, ma lo stesso si diceva anche dei primi album di Leonard Cohen per la canzone in lingua inglese. A mio parere, invece, è uno dei capolavori di Guccini; ma, ripeto, è una mia opinione personale e tale resta. Contiene, tra le altre cose, questa Canzone della vita quotidiana quasi omonima dell'album, nel quale mi piace immaginare il termine Stanze come ambiguo: le stanze come strofe poetiche o unità di versificazione (come le Stances à un cambrioleur di Brassens,... (continua)
Inizia presto all' alba o tardi al pomeriggio,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/5/2020 - 12:04
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I Ricchi

I Ricchi
1977

Una canzone fatta come un pezzo teatrale, con le parti assegnati ai componenti del gruppo e una intro un po farsesca con ospite Guccini
INTRO
(continua)
20/1/2020 - 22:42

Vent’anni dopo. La pagina di Auschwitz cambia pelle

Antiwar Songs Blog
Vent’anni dopo. La pagina di Auschwitz cambia pelle
La pagina di Auschwitz (Canzone del bambino nel vento) compie vent’anni. È una delle due (assieme a quella dell’Internazionale) che sono pre-esistenti all’intero sito, e che vi sono trasmigrate in seguito. Risale, quindi, al fatidico anno 2000 (o “Dumila”), quello dei famigerati “Millennials”. E’ una pagina “Millennial” pure lei, quindi. Nell’anno Dumila, il quattordici di […]
Antiwar Songs Staff 2020-01-09 14:01:00
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Edoardo Bennato: Marzo 1821

Edoardo Bennato: Marzo 1821
[2003; composta forse nel 1990]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Marzo 1821 di Alessandro Manzoni [1821 ; 1848]
Con una strofa dalla Prima Romanza delle Fantasie di Giovanni Berchet [1829]
E con la presenza fantasma di Francesco Guccini
Musica / Music / Musique / Sävel: Edoardo Bennato
Album / Albumi: L'uomo occidentale (Traccia fantasma / Ghost Track)



Nel 2003, Edoardo Bennato, idolo degli adolescenti degli ultimi anni '70 (tra i quali, lo ammetto, chi scrive), pubblica un album di inediti, intitolato L'uomo occidentale; è l'album che contiene A cosa serve la guerra. Al termine dell'ultima traccia (che è Love Me, un tributo a Elvis Presley) c'è una traccia fantasma; e va a finire che questa semisconosciuta traccia fantasma, che non ha nemmeno un titolo ben preciso, diventa una delle cose più belle, particolari e esilaranti concepite dal cantautore e bluesman napoletano. Si diceva... (continua)
O compagni sul letto di morte,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/12/2019 - 03:56




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