Anche questa bellissima canzona risulta collegata in qualche modo al boccaccesco "Decamerone", ma non è stata tradotta finora nella lingua di Petrarca, ohimè(é)...
Krysiek, è la lingua italiana. "Finché" vuole il verbo al negativo, ma ha senso affermativo. "Finché non le venne una fame tremenda e non se ne tornò a casa", hai rozumiato...? Salud.
La canzone si riferisce alla sconfitta di Napoleone a Waterloo il 18 giugno 1815. E' stata interpretata da Norma Waterson con il titolo Poor Boney e da Martin Carthy con il titolo The Eighteenth of June
In 1786 Robert Burns, national poet of Scotland, booked a ticket for a ship’s passage to Jamaica… In 2015 Jamaican singers and musicians began recording Robert Burns’ songs…
Adapted from The Slave's Lament by Robert Burns – Additional lyrics and Arrangement by Subrina Ward, Kieran C Murray
It was in sweet Senegal that my foes did me enthrall, (continua)
Esistono molte varianti della canzone a testimonianza della sua vasta popolarità e diffusione. Una vecchia bothy ballad che affonda nella materia medievale dei canti dei vaganti, quel vasto sottobosco di umanità un po’ artistoide, un po’ disadattata, un po’ morta di fame che si arrabattava a sbarcare il lunario esercitando i mestieri più improbabili e spesso truffaldini.
Probabilmente già lo stesso Richard Brome si ispirò a questi canti dei mendicanti per la sua commedia “A Jovial Crew, or the Merry Beggars” (1640), in cui scrive il coro “The Beggar” detto anche The Jovial Beggar, con il refrain:
And a Begging we will go, we’ll go, we’ll go,
And a Begging we will go.
Come sia la melodia raggiunge una notevole popolarità moltiplicandosi in tutta una serie di “clonazioni” A bowling we will go, A fishing we will go, A hawking we will go, and A hunting we will go e così via. Terre celtiche
segue grossomodo il testo riportato in “Folk Songs of Lancashire” (Harding 1980).
La protesta contro il “sistema” all’insegna del sex-drinks&piping s’incanala in uno specifico filone di canti popolari (britannici e irlandesi) sul mestiere di mendicante, uno spirito libero che vagabonda per il paese senza radici e vuole solo essere lasciato in pace.
Esistono molte varianti della canzone a testimonianza della sua vasta popolarità e diffusione. Una vecchia bothy ballad che affonda nella materia medievale dei canti dei vaganti
In Bretagna, è stato Patrick Ewen a registrarla tra il Novembre e il Dicembre del 1973 proponendola nell'Lp omonimo presso l'eroica Cooperativa di Espressione Popolare NEVENOE' (della quale faceva parte anche la mia carissima, compianta amica Kristen Nogues). La versione fu appresa da Patrick Heslip, folk singer scozzese che a sua volta la imparò dal proprio nonno. Il testo ricalca abbastanza quello proposto da Martin Carthy con però alcune varianti, inoltre le strofe recano un ordine differente e due sono omesse. Da notare anche che la prima strofa inizia con Scotland al posto di England e nell'ultima il luogo viene sostituito con "O' a' the trades a man can try the beggin' is the best"