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Autore Ewan MacColl

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The Ballad of Sharpeville

The Ballad of Sharpeville
QUELLI DEL PAN AFRICAN CONGRESS: L'ALTRA ANIMA DELL' ANTIAPARTHEID (Gianni Sartori)

In genere quando si ricostruisce il periodo decisivo per la fuoriuscita dall'apartheid (fine anni
ottanta, primi novanta del secolo scorso) viene privilegiato il ruolo dell' African National Congress
(ANC). Giustamente - da un certo punto di vista - se valutiamo il “peso specifico” di tale
organizzazione, la sua importanza e il ruolo decisivo di personaggi come Nelson Mandela.
Tuttavia non va dimenticato che anche altre organizzazioni dei Neri sudafricani operarono
attivamente, pagando un prezzo non indifferente in termini di uccisioni, detenzioni, torture e
sparizioni.
Tra queste spicca sicuramente il Pan African Congress (PAC).
Per quanto mi riguarda, avendo conosciuto – anni ottanta e novanta - sia molti militanti dell'ANC
che qualcuno del PAC, mi era capitato talvolta di trovarmi in imbarazzo... (continua)
Gianni Sartori 18/6/2021 - 19:51
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Che Guevara

Che Guevara
Nel disco “At The Present Moment” (1973), con Ewan MacColl

2017
Three Score and Ten
The hunt is over, the hounds are weary
(continua)
inviata da Dq82 10/4/2021 - 19:28
Percorsi: Che Guevara
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Lullabies for Strangers

Lullabies for Strangers
2021
The First Farewell

Words & music Peggy Seeger & Kate St. John

First Farewell è un titolo volutamente giocoso per il 24° album solista di Peggy Seeger. Allude alla canzone che il suo defunto marito Ewan MacColl ha scritto per lei, The First Time Ever I Saw Your Face, e il modo in cui ride sulla copertina, i suoi occhi al cielo, suggerisce che non ha ancora finito alla tenera età di 85 anni.
Apparentemente è il suo ultimo album di inediti, scritto e registrato con la sua famiglia (i figli musicisti Calum e Neill MacColl e la compagna di Neill, la compositrice Kate St John).
I live in a room in the grey country
(continua)
inviata da Dq82 10/4/2021 - 18:51
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O How I Long for Peace

O How I Long for Peace
2021
The First Farewell

First Farewell è un titolo volutamente giocoso per il 24° album solista di Peggy Seeger. Allude alla canzone che il suo defunto marito Ewan MacColl ha scritto per lei, The First Time Ever I Saw Your Face, e il modo in cui ride sulla copertina, i suoi occhi al cielo, suggerisce che non ha ancora finito alla tenera età di 85 anni.
Apparentemente è il suo ultimo album di inediti, scritto e registrato con la sua famiglia (i figli musicisti Calum e Neill MacColl e la compagna di Neill, la compositrice Kate St John).
O how I long for peace
(continua)
inviata da Dq82 10/4/2021 - 18:43
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Trafford Road Ballad

Trafford Road Ballad
[1948]
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel disco “New Briton Gazette, Vol. 1” (Folkways, 1960), con Peggy Seeger
Testo trovato su libretto del disco.

Una canzone scritta da MacColl per lo spettacolo teatrale “Landscape with Chimneys”, andato in scena nel 1951.

Trafford Road a Salford è la strada che la lambisce la Central Bay di Manchester con i suoi docks, attraversando il fiume Irwell tra Gnome Island e Pomona…

Il Mark .303 è un famoso fucile di costruzione inglese, prodotto a partire dal 1889 e fino ad oggi.
I've never been out of Salford town
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/5/2018 - 11:05
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Come Fill Up Your Glasses

Come Fill Up Your Glasses
[1960]
Parole di Peggy Seeger, sulla melodia di una tradizionale drinking song
Nel disco “New Briton Gazette, Vol. 1” (Folkways, 1960), con Ewan MacColl
Testo trovato su libretto del disco.
Come fill up your glasses with whiskey and beer
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/5/2018 - 09:57
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The Dead Men

The Dead Men
[1968]
Parole di Peggy Seeger, su di una melodia tradizionale scozzese
Nel disco “At The Present Moment” (1973), con Ewan MacColl
Testo trovato su Mudcat Café
The rain runs down through London town, like tears the rain does fall
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/5/2018 - 11:11

Tall and Proud

Tall and Proud
[1970]
Parole di Ewan MacColl su melodia tradizionale ("Lynchburg Town")
Nel disco “At The Present Moment” (1973), con Peggy Seeger
Testo trovato su Mudcat Café

Una canzone che mi pare molto significativa e che finora c’era sfuggita… “Il bianco arruola il nero per combattere il giallo, per difendere la terra che ha rubato al rosso...”
Our boys are standing tall out there
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/5/2018 - 11:02
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Ten Young Women and One Young Man

Ten Young Women and One Young Man
[1986]
Parole e musica di Ewan MacColl
In “White Wind, Black Tide”, raccolta dedicata alla lotta anti-apartheid in Sudafrica.
Testo trovato su Union Songs

MacColl compose questo brano in onore di Mary Manning e altri lavoratori della catena commerciale Dunnes Stores di Dublino che nel 1984, attenendesi ad una risoluzione adottata dal loro sindacato, si rifiutarono di vendere prodotti provenienti dal Sudafrica razzista. I lavoratori vennero immediatamente licenziati ma entrarono in sciopero, durante il quale ricevettero la solidarietà dell’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu che proprio quell’anno fu insignito del Premio Nobel per la Pace… Il boicottaggio e lo sciopero alla fine ebbero successo: nel 1987 l’Irlanda bandì l’importazione di prodotti sudafricani.
Pause a while my friends and listen to what I'm going to tell to you
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/5/2018 - 08:16
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White Wind

White Wind
[1960?]
Parole e musica di Ewan MacColl
Cinque canzoni che formano quasi un poema epico sulla conquista e la dominazione del Sudafrica da parte di olandesi e britannici e sulla lotta di liberazione dei nativi. Il brano fu in gran parte composto da MacColl dopo il massacro di Sharpeville del marzo 1960 (cui l’autore dedicò anche un’altra canzone, The Ballad of Sharpeville) ma fu registrato solo parecchi anni dopo nell’album “Hot Blast” del 1978. Quindi in una significativa compilation del 1986 intitolata “White Wind, Black Tide”, con Peggy Seeger. Raramente eseguita dal vivo, di certo per la sua lunghezza e complessità.
I
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/5/2018 - 08:32
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The Invader

The Invader
[1978]
Parole e musica di Peggy Seeger
Nell’album “Hot Blast”, con Ewan MacColl

Una canzone contro il nucleare, civile e militare…
On the first six days we lived in trees,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/5/2018 - 14:43
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Emily

Emily
[1978]
Parole e musica di Peggy Seeger
Nell’album “Hot Blast”, con Ewan MacColl

“This song is based on the experience of a woman who spent eighteen months in a battered wives’ refuge in south London, awaiting the decision of the courts and the council to rehouse her.” (Peggy Seeger)
Once we were single, once we were young
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/5/2018 - 14:03
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Blast Against Blackguards (or Some Cautionary Verses Against the Vile Villains Who Would Take Freedom From Its Rightful Owners)

Blast Against Blackguards (<Em>or</Em> Some Cautionary Verses Against the Vile Villains Who Would Take Freedom From Its Rightful Owners)
[1978]
Parole e musica di Ewan MacColl
Nell’album “Hot Blast”, con Peggy Seeger

Canzone senz’altro un po’ prolissa (d’altra parte il buon MacColl era già oltre i sessanta…) ma efficace nel descrivere in modo ironico ed amaro il sistema “liberale” britannico, che nel 1978 (l’anno del cosiddetto “Inverno dello Scontento”, con un governo laburista in piena crisi) volgeva ormai verso il conservatorismo thatcheriano e la sua macelleria sociale...
We have always treasured freedom in this country
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/5/2018 - 12:50
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We Poor Labouring Men

We Poor Labouring Men
[fine 800 / inizio 900]
Una ballata tradizionale che Ewan MacColl apprese nei primi anni 60 da una traveller, una zingara inglese di nome Queen Caroline Hughes
Negli album “The Manchester Angel” (1966) e “Traveller's Songs from England and Scotland” (1977), con Peggy Seeger
Interpretata anche da Steeleye Span e altri artisti inglesi
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Now some do say the weaver's best but I would not say so
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/4/2018 - 11:25
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Just a Note (the Exile Song)

Just a Note (the Exile Song)
La canzone di Ewan MacColl non aveva alcun sottotitolo o titolo alternativo. "The Exile Song" è il titolo che diede alla propria versione Peter Bellamy, nell'album "Second Wind" del 1985.
B.B. 20/4/2018 - 08:19
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The Androids

The Androids
1980
Kilroy was here
Has it ever crossed your mind to ask yourself why Mrs T talks funny,
(continua)
inviata da Dq82 30/3/2018 - 22:05
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Hughie Grame

anonimo
Hughie Grame
(Child #191)
[XVI° secolo?]
Una ballata tradizionale di origine scozzese che Francis James Child riporta in sei o sette versioni (quella che propongo è la prima) nella sua raccolta “The English and Scottish Popular Ballads” (1882-1898), ma che si trova già nel “Minstrelsy of the Scottish Border” di Sir Walter Scott (1802-1803)
Ripresa da Ewan MacColl, senza e con Peggy Seeger, negli anni 50, per esempio in “The English and Scottish Popular Ballads, Volume III” del 1956 e “Classic Scots Ballads” del 1959.
Interpretata poi da molti altri artisti, una su tutti June Tabor

Sir Walter Scott descriveva così le "Border Ballads" di cui "Hughie Graham" è una delle più famose:

"Il tratto di terra nuda e ondulata, a nord del Tyne e delle Cheviot Hills fino agli altipiani scozzesi meridionali, fu per lungo tempo il territorio di uomini che parlavano inglese, ma avevano la visione degli appartenenti... (continua)
As it befell upon one time,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/3/2018 - 22:45
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My Last Farewell to Stirling

anonimo
My Last Farewell to Stirling
[XIX° secolo]
Una ballata compresa in “The Greig-Duncan Folk Song Collection”, raccolta di canzoni del nord-est scozzese curata dai ricercatori Gavin Greig (1856–1914) e James Bruce Duncan (1848-1917), pubblicata poco prima dello scoppio della Grande Guerra.
La versione riportata, tratta dal sito dello Scots Language Centre, è quella di Charlie Murray, classe 1916. Interpretata in seguito da molti altri artisti, tra i quali in particolare Martyn Wyndham-Read e Ewan MacColl. La versione di quest’ultimo si trova in “Scots Street Songs” del 1956.

Un bracconiere – mestiere allora svolto da poveracci per fame – catturato nella tenuta di un signore, viene condannato a 20 anni di colonia penale in Australia, nella Van Dieman's Land, la Tasmania.
Nae lark in transport mounts the sky
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/1/2018 - 11:05
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James Raeburn

anonimo
James Raeburn
[prima metà 800 o precedente]
Canzone tradizionale scozzese che racconta un episodio di trasferimento forzato in una colonia penale in Oceania.
Il riferimento alla (Nuova) Caledonia situa la canzone a prima del 1853, quando quell’isola passò dal controllo britannico a quello francese.
Interpretata artisti come Ewan MacColl, Martyn Wyndham-Read, The Tannahill Weavers, The Corries e molti, molti altri.

Pare che James (o Jamie) Raeburn fosse un panettiere, condannato alla colonia penale per un piccolo furto, benchè si fosse sempre professato innocente. Un reato da poco, o addirittura non commesso, poteva costare allora il trasporto vero le colonie, un metodo sbrigativo con cui le classi dirigenti si procuravano manodopera a basso costo per le loro avventure coloniali.

Nell’edizione del 1901 della raccolta “Vagabond Songs and Ballads of Scotland: With Many Old and Familiar Melodies”, a... (continua)
My name is James Raeburn. In Glasgow I was born,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/1/2018 - 17:06
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Schooldays Over, Come on Then John

Schooldays Over, Come on Then John
[1960]
Parole di Ewan MacColl
Musica di Ewan MacColl e Peggy Seeger
In "The Big Hewer - A Radio Ballad About Britain's Coal Miners", trasmissione radiofonica in onda nel 1960 sulla BBC Radio, prodotta da Charles Parker (1919-1980), scrittore, cantante ed attore teatrale. Il disco è del 1967, poi riedito nel 1999.

Si tratta della quarta di otto emissioni curate da MacColl e dalla Seeger tra il 1957 ed il 1964.
La coppia si avvalse della collaborazione di artisti prestigiosi, come Dave Swarbrick, A. L. Lloyd, Ian Campbell, Isla Cameron e Louis Killen.
Interpreta da molti, tra cui i Dubliners, i Chieftains, Dick Gaughan, Damien Dempsey, i Clancy Brothers,...

Pitman e collier sono entrambi sinonimi di miner, tre modi diversi che l'inglese ha per indicare il minatore del carbone...
Schooldays over, come on then John
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2018 - 21:42
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McCafferty

anonimo
McCafferty
[XIX° secolo]
Una canzone irlandese molto nota – con i titoli di McCafferty, o McCaffery o McKaffery - che trovo nel repertorio di artisti come Dominic Behan, The Spinners, Roy Harris, ma soprattutto Ewan MacColl e The Dubliners
Sulla melodia de The Croppy Boy

Il testo che propongo – quello della versione dei Dubliners – racconta la storia vera di Patrick McCaffery, nato nel 1842 nella contea irlandese di Kildare. Orfano di madre, abbandonato dal padre, Patrick ebbe un'infanzia difficilissima, con il corollario dell'allora inevitabile lavoro precoce in una fabbrica. A 18 anni si arruolò ma, forse per il suo carattere riottoso e insubordinato, forse soltanto perchè irlandese, fu subito accolto male dai suoi diretti superiori. La canzone racconta che gli bastò esitare a compiere l'ordine di identificare dei bambini, figli di militari, che facevano chiasso perchè Patrick McCaffery fosse condannato... (continua)
When I was eighteen years of age
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/1/2018 - 13:41

The Meeting At Peterloo

anonimo
The Meeting At Peterloo
Anche nell’album del 1968 intitolato “Waterloo-Peterloo”, realizzato da The Critics Group, sotto la direzione di Ewan MacColl e Peggy Seeger
Bernart Bartleby 12/12/2017 - 13:32
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Adieu, Farewell Earth's Bliss

Adieu, Farewell Earth's Bliss
[1592-93]
Versi del poeta elisabettiano Thomas Nashe (1567–1601), nella sua opera teatrale “Summer's Last Will and Testament”, pubblicata nel 1600.
Con il titolo “In Time of Pestilence” nell’antologia “The Oxford Book of English Verse: 1250–1900”, a cura di Arthur Quiller-Couch, 1919.
Nel 14° volume della raccolta di AA.VV. intitolata “Poetry and Song”, pubblicata nel 1967 da
James Gibson con la MacMillan and Co. Ltd. I curatori erano Ewan MacColl e Peggy Seeger.

A proposito de 'A livella

William 'Will' Sommers (o Somers, morto nel 1560), protagonista dell’opera di Nashe da cui sono tratti questi famosi versi, era il giullare del re Enrico VIII.
Diversi studiosi sostengono che buona parte della trilogia di William Shakespeare dedicata ad Enrico VI potrebbe essere stata scritta in realtà da Thomas Nashe.
Nell’iconografia dell’epoca, Thomas Nashe viene spesso rappresentato in catene perché la sua attitudine alla satira verso i potenti gli causò alcuni imprigionamenti.
Adieu, farewell earth's bliss!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/12/2017 - 15:58
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A Bushman's Song

A Bushman's Song
This militant unionist ballad was written as a poem by the great Australian bush poet, Banjo Paterson, and published in the Bulletin in 1892 under the name "The Bushman's Song." It has been sung to various tunes, but this one, collected by John Manifold, is the most common.

One of the main targets of union songs is the so-called "scab." A well-known description of a scab, often attributed (probably wrongly) to Jack London, once described scabs as follows: "After God had finished the rattlesnake, the toad, and the vampire, he had some awful substance left with which he made a scab. A scab is a two-legged animal with a corkscrew soul, a water brain, a combination backbone of jelly and glue. Where others have hearts, he carries a tumor of rotten principles. When a scab comes down the street, men turn their backs and Angels weep in Heaven, and the Devil shuts the gates of hell to keep him out... (continua)
B.B. 30/11/2017 - 16:13




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