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Autore Daniele Sepe

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Ignazio Jouer

Ignazio Jouer
Bisogna dire che un'idea abbastanza simile (con tanto di "vomito", "stanfelle", "superman", "saltare", "sangue", "piangere", "intestini", "mine", "bersaglio") l'aveva avuta Daniele Sepe, che però era riuscito a metterci dentro anche Strawinsky. La canzone si chiama "L'Uccello di fuoco" dall'album "Anime Candide" e andrebbe probabilmente trascritta!

Scrive a proposito lo stesso Daniele Sepe:

"L'uccello di fuoco" è un pezzo che sta fra James Bond e eumir Deodato, ma che il testo trascina verso la demenzialità di quel Gioca jouer che qualcuno ricorderà. erano gli anni ottanta, e con gioia e allegria Craxi e Pomicino ci trascinavano verso un debito pubblico da catastrofe e verso l' impegno militare della "potenza industriale" italiana. Dove siamo arrivati lo vediamo mo. Il brano è basato su quattro battute de "la danza infernale di Re Katshei" tratta da l' omonimo balletto di Stravinski, di... (continua)
Lorenzo Masetti 7/6/2008 - 14:15
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Padrone mio

Padrone mio
[1954]
Parole e musica di Matteo Salvatore
(Da una canzone popolare siciliana)
Interpretata, tra gli altri, da Auli Kokko in "Senza filtro" di Daniele Sepe

La canzone più famosa e celebrata di Matteo "Zicozico" Salvatore ha delle origini popolari: un canto probabilmente di provenienza siciliana (ma diffuso in tutto il sud). Ciononostante è stato Matteo Salvatore che lo ha reso famoso, e non ci sentiamo certamente di separarlo da lui pur rendendo brevemente conto della sua storia (la quale andrà comunque approfondita).

Fatta questa necessaria premessa, possiamo dire –quale che sia la sua origine- che Padrone mio è la canzone più attuale di questo orripilante "nuovo millennio". Nato in una terribile società contadina, dove un poverissimo bracciante è costretto a dire al padrone che preferisce essere picchiato a morte piuttosto che essere cacciato, dato che ha tre figli che vogliono mangiare... (continua)
Padronə miə, ti vogliə arrecchire,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/12/2007 - 03:24
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L'uccello di fuoco (One Leg Dance)

L'uccello di fuoco (One Leg Dance)
[2002]
Testo di Dario Jacobelli
Musica di Daniele Sepe
Album: Anime Candide



"L'uccello di fuoco" è un pezzo che sta fra James Bond e Eumir Deodato, ma che il testo trascina verso la demenzialità di quel Gioca jouer che qualcuno ricorderà. Erano gli anni ottanta, e con gioia e allegria Craxi e Pomicino ci trascinavano verso un debito pubblico da catastrofe e verso l'impegno militare della "potenza industriale" italiana. Dove siamo arrivati lo vediamo mo. Il brano è basato su quattro battute de "la danza infernale di Re Katshei" tratta dall'omonimo balletto di Stravinski, di cui vi consiglio la versione diretta da E. Ansemet., mentre l'intro è tratta da "Le chant du Rossignol", sempre di Stravinski, di cui vi consiglio la versione diretta da P. Boulez. In coda il buon Bush ci reppa il discorsetto che ci fece, sull'Iraq, con il faccione del Berlusca, sempre sorridente anche quando non c'è niente da ridere, a fare da sfondo per le telecamere.
(Daniele Sepe)
Salve, questa è One Leg Dance!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/10/2007 - 02:21
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Newroz

Newroz
da "Radio Rebelde"

Testo di Dino Frisullo
Il testo è ripreso da FuoriRegistro

È il canto del popolo Curdo per il Capodanno, che coincide con il primo giorno di primavera: una festa per un popolo distrutto e perseguitato nella sua stessa terra. Il testo è di Dino Frisullo, presidente dell’Associazione Azad, che si occupa di dare voce ai Curdi in tutto il mondo. Arrangiato ed eseguito in classico stile MCR, si avvale dei fiati di Daniele Sepe.

(da La Grande Famiglia)

6 giugno 2003
Questa notte ci ha lasciato Dino.

È morto a Perugia assistito dai suoi familiari fino all'ultimo istante. È stato per tutti e tutte noi un esempio, una persona che non ha mai smesso un attimo di aiutare i piu' bisognosi, i migranti, i rifugiati politici e tutti coloro a cui i piu' elementari diritti sono negati, come hanno dimostrato le sue appassionate battaglie per il popolo curdo e per quello palestinese.

Ci... (continua)
Danza nel sole, danza nel vento
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/7/2007 - 14:55
Percorsi: Dal Kurdistan
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A Sante Caserio, o La ballata di Sante Caserio

A Sante Caserio, <i>o</i> La ballata di Sante Caserio
[1894]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Pietro Gori
Musica / Music / Musique / Music: A. Capponi (?) /
"Suona la mezzanotte" (Canzone Popolare toscana)



Quella che è nota come “Ballata di Sante Caserio” reca in realtà il semplice titolo di: “A Sante Caserio”, quello dato dall'autore dei versi, Pietro Gori. La scrisse immediatamente dopo l'esecuzione capitale del giovane anarchico lombardo, nella seconda metà del 1894, poco prima del suo primo esilio. Pietro Gori aveva conosciuto personalmente Sante Caserio a Milano, ricordandolo con parole di affetto; fu proprio dopo il suo gesto a Lione, che Pietro Gori, accusato di esserne stato l' “ispiratore”, dovette fuggire dall'Italia e riparare in Svizzera. La musica del canto è attribuita ad un non meglio precisato “A. Capponi”; con tutta probabilità, è però ripresa dalla melodia di una canzone popolare toscana, “Suona la mezzanotte”. Della... (continua)
Lavoratori a voi diretto è il canto
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/5/2007 - 22:31
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Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]

Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
[1794]



L'Innu de su patriottu Sardu a sos feudatarios fu stampato clandestinamente in Corsica e diffuso in Sardegna, e divenne il canto di guerra degli oppositori sardi, passando alla storia come la Marsigliese sarda. E' composto da 376 ottonari fortemente ritmati, in lingua sarda logudorese, e ricalca contenutisticamente gli schemi della letteratura civile illuministica. L' incipit è costituito da un perentorio attacco alla prepotenza dei feudatari, principali responsabili del degrado dell'isola: Procurad'e moderare, Barones, sa tirannia… (Cercate di moderare, o Baroni, la vostra tirannia…). Il canto si conclude con un vigoroso grido d'incitamento alla rivolta, suggellato da un detto popolare di lapidaria efficacia: Cando si tenet su bentu est preziosu bentulare ("quando si leva il vento, è d'uopo trebbiare").
(Da questa pagina)

Come ci informa DonQuijote82, il canto è stato interpretato,... (continua)
1. Procurade e moderare,
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 5/4/2007 - 18:10
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El derecho de vivir en paz

El derecho de vivir en paz
UN PRESENTE PARA VOSOTROS

Daniele Sepe ha messo in libero scaricamento la versione live di Conosci Victor Jara registrata nel 2000. Da non perdere per nessuna ragione. Grande Daniele!
Lorenzo Masetti 19/1/2007 - 09:44
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Der Kanonen Song

Versione tedesco/italiana di Daniele Sepe, dall'album "Lavorare Stanca"
Der Kanonen Song
Zweisprächige Version (deu/it) von Daniele Sepe aus "Lavorare Stanca"

KANONEN SONG / CANZONE DEI CANNONI
(continua)
2/1/2007 - 16:44
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Bianco e nero

Bianco e nero
Dario Iacobelli / Daniele Sepe

da "Suonarne 1 x educarne 100", il nuovo album di "Daniele Sepe und rote jazz fraktion" interamente dedicato agli anni '70
Spingere il movimento
(continua)
25/12/2006 - 20:00
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Zut A/traverso

Zut A/traverso
(Ivan Della Mea / Daniele Sepe)

da "Suonarne 1 x educarne 100", il nuovo album di "Daniele Sepe und rote jazz fraktion" interamente dedicato agli anni '70
Dai trenta ai quaranta
(continua)
25/12/2006 - 19:27
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El me gatt

El me gatt
'A jatta: La versione napoletana di Gennaro Esposito e Daniele Sepe [1997]
'A jatta: Neapolitan version by Gennaro Esposito and Daniele Sepe [1997]
'A jatta: La version napolitaine de Gennaro Esposito et Daniele Sepe [1997]
'A jatta: Gennaro Espositon ja Daniele Sepen napolinkielinen versio [1997]


In ordine cronologico, ed al netto di altre versioni dialettali di cui non siamo (per ora) a conoscenza, la versione napoletana di Gennaro Esposito e Daniele Sepe è la prima mai effettuata in un dialetto diverso dal milanese. A nostro modestissimo parere rimane la migliore versione del Me gatt mai effettuata al di fuori di Milano: l'adattamento al napoletano è semplicemente perfetto, non solo linguisticamente ma anche musicalmente. Tant'è che la sua incisione è quantomeno singolare: non è infatti contenuta in un album di Daniele Sepe, ma di Ivan Della Mea stesso come “guest song”. L'album è Ho male all'orologio, pubblicato nel 1997 dai Dischi del Manifesto. [RV]

'A jatta
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/5/2006 - 21:52
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Lacreme 'e cundannate

Lacreme 'e cundannate
[5 maggio 1927]
Testo e musica di Alfredo Bascetta
Lyrics and Music by Alfredo Bascetta

"Lacreme 'e cundannate" (Lacrime di condannati) è, forse, la canzone più completa, descrivendo minuziosamente l'episodio. È una vera e propria denuncia: accusa chi ha vigliaccamente infamato Sacco e Vanzetti, dai giurati ai magistrati che non ascoltando le ragioni di chi è innocente, non hanno fatto giustizia, ma solo vendetta. La canzone si conclude con una preghiera al governatore Fuller, poiché è l'unica persona ancora in grado di abolire la sentenza di morte per i due immigrati.
"Lacreme 'e cundannate" è realizzata il 5 maggio 1927, quando ancora non è annunciata la definitiva condanna a morte. Fino alla fine si spera nella conoscenza della verità, nella speranza che la menzogna sia smascherata. Questo brano entra nel repertorio di Gilda Mignonette, anche se la Regina degli Emigranti, per evitare... (continua)
Sta tutt'o munno sano arrevutato,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/1/2006 - 13:42

Saltarella a cannonate

Saltarella a cannonate
(D. Sepe, var. su trad.)
Dall'album "Nia Maro", 2004; il titolo significa "Il nostro mare", o meglio "Mare nostrum" in esperanto.
Nell'album è unita nelle "Saltarelle" iniziali a Brancaleone alle Crociate [Pirulè]
Lu surdate che va a la guerra
(continua)
inviata da laverdure 2/9/2005 - 10:33
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Luglio, agosto, settembre (nero)

Luglio, agosto, settembre (nero)
Una piccola nota sulla musica: lo sanno solo in pochi, ma è stata quasi totalmente tratta da una canzone popolare greca della Macedonia, "Yerakina"... una bella ragazza che non stanca di chiedere al pozzo d'acqua del suo villaggio "Chi è la più bella?". Gli abitanti del villaggio a un certo punto, seccati, la spingono giù... perlomeno questa fu la spiegazione di Daniele Sepe quando lo sentii ri-eseguire lo stesso brano dal vivo. La trovate incisa in "Viaggi fuori dai paraggi"

Saluti

E, a mo' di completezza di questa pagina, riprotiamo anche il testo originale della canzone popolare greca, non in trascrizione come nella pagina linkata:

Η ΓEPAKINA

Kίνηση η Γερακίνα
για νερό κρύο να φέρει

Nτρουν ντρουν ντρουν ντρουν ντρουν
τα βραχιόλια της βροντούν

Kι έπεσε μέσ’στο πηγάδι
κι έβγαλε φωνή μεγάλη

K’έτρεξε ο κόσμος όλος
κ’έτρεξα κι εγώ o καημένος

Γερακίνα θα σε βγάλω
καί γυναίκα θα σε πάρω.

[RV]
Augusto il bibliotecario 14/7/2005 - 17:40
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Ronda das mafarricas

Ronda das mafarricas
(1971)
dall'album "Cantigas do Maio"

“Ronda das mafarricas” fu scritta e registrata da José Afonso, l’autore moderno forse più famoso in Portogallo, durante il suo esilio in Francia nel periodo della dittatura dei colonnelli*. La sua “Grândola, vila morena” servì come segnale alla radio per dare il via alla Rivoluzione dei Garofani, giusto per farvi capire quanto rappresentava per i compagni portoghesi. Il testo è davvero “angosciante”: le quattrocento streghe di cui si parla in realtà sono un riferimento ai quattrocento colonnelli che realizzarono il golpe fascista.
Di José Afonso ricordo che dopo la rivoluzione fece diversi concerti anche in Italia. Non prendeva soldi, si faceva dare un trattore per ogni esibizione, trattore che poi consegnava alle cooperative contadine dell’Alentejo.
(Daniele Sepe - dal libretto del disco "Anime Candide", che contiene una spettacolare versione di questa canzone)

L'ortografia del testo è stata però corretta.

*Qui Daniele si riferisce ovviamente alla dittatura greca.[RV]
Estavam todas juntas
(continua)
18/6/2005 - 15:27
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
[1945]
Testo di Edoardo Nicolardi
Musica di E.A. Mario
Neapolitan Lyrics by Edoardo Nicolardi
Music by E. A. Mario



Nel 1945 Edoardo Nicolardi è dirigente amministrativo di un ospedale di Napoli. Nel reparto maternità succede un fatto "strano": a una ragazza napoletana nasce un bambino dalla pelle nera. Qualcuno cerca delle scuse: forse c'è qualcosa che la scienza non sa spiegare? La realtà è invece chiara. L'anno prima erano entrati a Napoli i soldati americani e fra loro molti uomini di colore: da allora i casi di bambini nati con la pelle nera erano diventati frequenti. Edoardo Nicolardi (che ha già scritto i testi di canzoni napoletane di un certo successo, fra cui la celebre Voce 'e notte del 1904) va a casa e scrive il testo di Tammurriata nera. Il suo consuocero E.A. Mario, celeberrimo musicista (autore fra l'altro della Leggenda del Piave, il più famoso canto storico della... (continua)
Io nun capisco 'e vvote che succere
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/11/2004 - 01:42
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Así como hoy matan negros

Así como hoy matan negros
Riprendo la traduzione di questa canzone dal libretto del disco di Daniele Sepe Anime Candide, dove ci viene offerta una versione cantata da Galo Cadena. Esiste anche una versione letterale italiana "classica" di Ignazio Delogu.
COSÌ COME OGGI UCCIDONO NEGRI
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti
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Chanson d'amour

Chanson d'amour
[2002]
Testo di Dario Jacobelli
Musica di Daniele Sepe
Album: Anime Candide





"Chanson d' amour" è cantata da Giuseppe Naviglio, un basso che troverete spesso nei Cd, bellissimi, della "Cappella della Pietà dei Turchini". È il gruppo di musica barocca in cui milita un altra voce che spesso mi ha dato una mano, Roberta Andalò, e con la sua intercessione Peppe mi ha prestato la voce. Per un brano un po Rossiniano come questo era il meglio. In origine era stato composto per un cartone animato, una scena ambientata in un improbabile inferno, e una voce tonante di basso era il diavolo in persona. Così è. (Daniele Sepe)
Io lo distruggerò
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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Odio

Odio
da "Curre curre guagliò" (1993)

Luca "'o Zulù" Persico - voce
Massimo "Jrm" Jovine - basso
Marco "Kaya Pezz8" Messina - campionatore
Claudio Marino - batteria
Mariano Caiano - percussioni e cori
Daniele Sepe - sax


Un altro giudice è stato ammazzato
(continua)
inviata da nibbles




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