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Schlag sie tot

Schlag sie tot
[1997]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Fürchten wir das Beste”, con Barbara Peters
Testo trovato su georgkreisler.info
Wenn dich kleine Kinder stören, schlag sie tot,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2018 - 14:41
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Ohne Krieg

Ohne Krieg
[1981]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Gruselkabinett”, con Barbara Peters
Testo trovato su georgkreisler.info
Waffen, überall Waffen, Männer wie Affen oder Tiger auf'm Sprung
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2018 - 13:40
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Das neue Spiel

Das neue Spiel
[1979]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Mit dem Rücken gegen die Wand”, con Barbara Peters
Testo trovato su georgkreisler.info

Una canzone che fa il paio con Wir sind alle Terroristen. Qui siamo però nel periodo più cruento del terrorismo e della strategia della tensione, gli anni immediatamente successivi il sequestro da parte della Rote Armee Fraktion di Hanns-Martin Schleyer, un ex ufficiale delle SS che nel dopoguerra era diventato addirittura il capo della Confindustria tedesca. Quando Andreas Baader, Gudrun Ensslin e Jan-Carl Raspe, terroristi della RAF detenuti a Stammheim, vennero “suicidati” in carcere il 18 ottobre 1977, Hanns-Martin Schleyer venne ucciso per rappresaglia.

La classe dirigente di allora, in buona parte uscita in Germania come in Italia dalle fila degli ex nazifascisti... (continua)
Wir spielen jetzt ein neues Spiel,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2018 - 10:11
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Schieß mit mir

Schieß mit mir
[1979]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Mit dem Rücken gegen die Wand”, con Barbara Peters
Testo trovato su georgkreisler.info
Ein Gardeoffizier, ein junger Leutenant,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2018 - 09:21
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Spielen wir Unfall im Kernkraftreaktor (Frühlingslied)

Spielen wir Unfall im Kernkraftreaktor (Frühlingslied)
[1979]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Mit dem Rücken gegen die Wand”, con Barbara Peters
Testo trovato su georgkreisler.info
Schatz, das Wetter ist wunderschön,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2018 - 09:13
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Das Begräbnis der Freiheit

Das Begräbnis der Freiheit
[1976]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Rette sich wer kann”
Testo trovato su georgkreisler.info
Vergangenen Montag Morgen war Begräbnis.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/6/2018 - 08:44
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Der Furz

Der Furz
[1972]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Vorletzte Lieder”
Testo trovato su georgkreisler.info

Caro Riccardo, se ti sei divertito a tradurre Wir sind alle Terroristen e Die kleinen Männer mit der riesengroßen Macht, allora con questa ti scompiscerai, anzi, ti cagherai addosso dal ridere!
E se non ti pare abbastanza CCG/AWS, puoi anche metterla negli Extra. Comunque io comincio col proporla nel percorso di “Nostra Sorella la Merda”...
Alles nichts wie Scheiße,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/6/2018 - 13:50
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Der General

Der General
[1964]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
nell’album "Nichtarische Arien" ("Arie non ariane") del 1966
Testo trovato su georgkreisler.info

Canzone antimilitarista nel consueto stile di Georg Kreisler… Al più sfaccendato, pigro e incapace dei figli, l’unica professione che gli è riuscita di fare è… il generale! Che vergogna!
Der Vater ist Vertreter und ein ehrenwerter Mann,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2018 - 16:10
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Wir sind alle Terroristen

Wir sind alle Terroristen
[1985]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Wo der Pfeffer wächst”, con Barbara Peters, pubblicato nel 1985
Testo trovato su georgkreisler.info

Lo Stato è il più grande dei mali che gli uomini hanno creato nei secoli, e ogni singolo essere umano è solo un gancio in cui lo Stato pianta il chiodo della sua onnipotenza. E’ lo Stato che ha reso tutti gli uomini terroristi: terroristi contro l’amore, contro l’aborto, conto i gay, contro il sogno, contro i poeti, contro i cantanti e le loro chitarre, contro il sesso… Lo Stato ci ha resi tutti terroristi contro tutto ma… non uno contro lo Stato!
Wir sind doch alle, alle, alle Terroristen.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2018 - 13:10
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Meine Freiheit, deine Freiheit

Meine Freiheit, deine Freiheit
[1983]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese.
Nell’album intitolato “Wo der Pfeffer wächst”, con Barbara Peters, pubblicato nel 1985
Testo trovato su georgkreisler.info

La famiglia di Georg Kreisler, di religione ebraica, fu costretta a fuggire dopo l’Anschluss hitleriano nel 1938. Ripararono negli USA. Georg divenne cittadino americano nel 1943, si arruolò e combattè in Europa contro i nazisti. Nel dopoguerra lavorò anche con Charlie Chaplin ma la sua fortissima vena satirica non trovò consenso negli USA, fu considerata “anti-americana”, sicchè nel 1955 lui se ne tornò verso casa, vivendo poi tra Austria e Germania.
Freiheit hat mit Deutschland selbstverständlich was zu tun,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2018 - 12:54
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Weg zur Arbeit

Weg zur Arbeit
[1968]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese, statunitense d’adozione. Infatti la sua famiglia, di religione ebraica, fu costretta a fuggire dopo l’Anschluss hitleriano nel 1938.
Nel suo album intitolato “Everblacks Drei”, pubblicato nel 1980.
Testo trovato su georgkreisler.info

La famiglia di Georg Kreisler fuggì da Vienna nel 1938, l’anno dell’Anschluss hitleriano. Divenne cittadino americano nel 1943, si arruolò e combattè in Europa contro i nazisti. Nel dopoguerra la sua fortissima vena satirica non trovò consenso negli USA, fu considerata “anti-americana”, sicchè nel 1955 lui se ne tornò verso casa, vivendo tra Austria e Germania.

A 10 anni dalla fine della guerra e dell’orrore, con lo sguardo distaccato di chi era stato lontano per parecchio tempo, Georg Kreisler riusciva a giudicare meglio di tanti altri se la Germania avesse davvero fatto i conti col suo passato...
Jeden Morgen gehe ich zirka acht Minuten lang,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2018 - 10:43
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Die kleinen Männer mit der riesengroßen Macht

Die kleinen Männer mit der riesengroßen Macht
[1979]
Parole e musica di Georg Kreisler (1922-2011), scrittore satirico e di cabaret e compositore viennese, statunitense d’adozione. Infatti la sua famiglia, di religione ebraica, fu costretta a fuggire dopo l’Anschluss hitleriano nel 1938.
Nel suo album intitolato “Mit dem Rücken gegen die Wand”, con Barbara Peters.
Testo trovato su georgkreisler.info

“Gli uomini piccoli con un grande potere non ci hanno portato mai molto lontano… Posso solo dire: caro popolo, stai attento agli uomini piccoli con un potere enorme!”
Die kleinen Männer mit der riesengroßen Macht
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/6/2018 - 13:34
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Die Wahrheit ist, man hat mir nichts getan

Die Wahrheit ist, man hat mir nichts getan
Versi di Theodor Kramer (1897-1958), uno dei più importanti poeti austriaci del 900.
Nella raccolta “Wien 1938. Die Grünen Kader Gedichte", pubblicata nel 1946
Trovo il brano recitato da Topsy Küppers (1931-), cantante, attrice e militante antifascista austriaca.
Nel suo album del 1973 intitolato “Immer Wieder Widerstand”

Theodor Kramer fu soldato durante la prima guerra mondiale, da cui uscì vivo ma gravemente invalido. Dopo l’Anschluss, la sua famiglia fu perseguitata perchè ebrea (la madre poi morì nel 1943 internata a Theresienstadt) ma nel 1939 Theodor Kramer riuscì a fuggire in Inghilterra, dove per due anni visse in un campo come “straniero di nazionalità nemica”. Solo dopo la guerra ebbe la cittadinanza britannica e visse a Guildford facendo il bibliotecario. Gravemente malato, nel 1957 ritornò a Vienna dove morì l’anno seguente.

Topsy Küppers, nell’introduzione alla sua interpretazione... (continua)
Die Wahrheit ist, man hat mir nichts getan.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/6/2018 - 09:14
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's Ist Wieder März Geworden

anonimo
's Ist Wieder März Geworden
[1848-49]
Testo di autore anonimo, composto dopo la sanguinosa repressione dei moti del 1848, noti anche come “Primavera dei Popoli”… Ecco il motivo del richiamo ai nomi di molte specie di fiori primaverili…
Nel repertorio del duo folk tedesco Zupfgeigenhansel, costituito da Erich Schmeckenbecher e Thomas Friz. Nel loro album “Volkslieder 3 - Im Krug Zum Grünen Kranze” del 1977-78.
Testo trovato su Volksliederarchive
‘s ist wieder März geworden
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/6/2018 - 08:29
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Mein blaues Klavier

Mein blaues Klavier
[1937]
Versi di Else Lasker-Schüler (1869-1945), poetessa tedesca, ebrea
La poesia che dà il titolo alla sua ultima raccolta, pubblicata nel 1943. Else Lasker-Schüler, esule dalla Germania fin dal 1933, morì a Gerusalemme nel 1945.
Trovo la poesia messa in musica dall’Ensemble Belcanto con Dietburg Spohr ‎nel loro album del 2001 intitolato “Come un'ombra di luna”
Ich habe zu Hause ein blaues Klavier
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/6/2018 - 10:30
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Wojna

Wojna
DER KRIEG
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/6/2018 - 16:49
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Fordre niemand, mein Schicksal zu hören

anonimo
Fordre niemand, mein Schicksal zu hören
[metà 800]
Canzone di autore anonimo, probabilmente sulla melodia della popolare francese “D’un héros que la France revére”
Interpretata dal duo folk tedesco Zupfgeigenhansel, nel loro album del 1978 intitolato “Volkslieder 3 - Im Krug Zum Grünen Kranze”.
Fordre niemand, mein Schicksal zu hören
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2018 - 13:30
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Ein Krampenschlag vor Tag

Ein Krampenschlag vor Tag
[1934]
Versi di Theodor Kramer (1897-1958), uno dei più importanti poeti austriaci del 900.

Musica del duo folk tedesco Zupfgeigenhansel, in “Andre, die das Land so sehr nicht liebten”, loro ultimo album prima dello scioglimento nel 1985. Il lavoro è interamento dedicato alle opere di Theodor Kramer

La semplicità della quotidianità contadina e artigiana della Bassa Austria, la ricerca istintiva del colorito locale in tutte le sue sfumature e la quasi maniacale insistenza descrittiva del particolare in forma lirica non rimangono mai circoscritte al solo mondo della campagna austriaca, ma si estendono anche alla sfera della periferia industriale di una metropoli come Vienna dove Kramer, silenziosamente, senza perdersi in digressioni autoriali, ritrae la miseria del proletariato e del suo vivere incerto.
È il caso della poesia “Ein Krampenschlag vor Tag” (Una picconata in pieno giorno,... (continua)
Was bin ich nur so jäh erwacht?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2018 - 13:18
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Der Ofen von Lublin

Der Ofen von Lublin
[1939]
Versi di Theodor Kramer (1897-1958), uno dei più importanti poeti austriaci del 900.
Nella raccolta “Wien 1938”

Una poesia messa in musica da Norbert Glanzberg (1910-2001), compositore francese di origine polacca. La trovo in “Holocaust Lieder : 9 Lieder pour baryton et piano” (1983) e anche in “Sounds Of Memory” (1996).

Theodor Kramer fu soldato durante la prima guerra mondiale, da cui uscì vivo ma gravemente invalido. Dopo l’Anschluss, la sua famiglia fu perseguitata perchè ebrea (la madre poi morì nel 1943 internata a Theresienstadt) ma nel 1939 Theodor Kramer riuscì a fuggire in Inghilterra, dove per due anni visse in un campo come “straniero di nazionalità nemica”. Solo dopo la guerra ebbe la cittadinanza britannica e visse a Guildford facendo il bibliotecario. Gravemente malato, nel 1957 ritornò a Vienna dove morì l’anno seguente.

Questa poesia parla dei campi di sterminio... (continua)
Es steht ein Ofen, ein seltsamer Schacht,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2018 - 11:19
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Le Drapeau Rouge

Le Drapeau Rouge
DIE ROTE FAHNE
(continua)
inviata da Paweł Dembowski 27/5/2018 - 23:58
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Wir wollen keinen Krieg

Paul Burmann & AGB Band
Wir wollen keinen Krieg
[2014]

A volte, diciamolo francamente, ci chiediamo se esistano ancora le “canzoni contro la guerra”, quelle semplici, quelle pacifiste, quelle col no alla guerra, con l'amore che circonda la terra (!!!), con i popoli e col “no war”. La risposta è sì: ci sono ancora. Un esempio ci viene dalla Germania, con questa canzone di Paul Burmann e la sua Band: una canzone contro la guerra assolutamente classica, senza fronzoli, con tanto di video che si apre con il bambino che porge al padre musicista il precetto di chiamata alle armi e la scena in un (autentico) cimitero di guerra, con la giovane vedova che piange e getta i fiori sulla tomba, e il bambino biondo diventato orfano di padre. Da dire però che, in questo contesto assolutamente “classico”, almeno una cosa assolutamente vera e importante questa canzone la dice, e vi insiste sopra: la guerra fomentata e istigata dalle menzogne dei “media”,... (continua)
Seit Jahrzehnten gehen Kriege übers Land
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/5/2018 - 10:32
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Malbrough s'en va-t-en guerre, ou Mort et convoi de l'invincible Malbrough

anonimo
Malbrough s'en va-t-en guerre, <i>ou</i> Mort et convoi de l'invincible Malbrough
Malbruck zieht aus zum Kriege, la versione tedesca di Emanuel Geibel (1872)
Malbruck zieht aus zum Kriege, deutsche Umdichtung von Emanuel Geibel (1872)
Malbruck zieht aus zum Kriege, the German version by Emanuel Geibel (1872)
Malbruck zieht aus zum Kriege, la version allemande d'Emanuel Geibel (1872)
Malbruck zieht aus zum Kriege, Emanuel Geibelin saksankielinen versio


Sebbene reinserita, questa sezione dedicata alla traduzione tedesca di Emanuel Geibel (1815-1884) è stata attribuita anche a Holger Terp, che aveva però sbagliato l'anno di attribuzione (è il 1872, non il 1782; Geibel era d'altronde nato nel 1815). La dizione “germanizzata” Malbruck è quella tradizionale nei paesi di lingua tedesca, ma nei testi disponibili si trovano anche grafie come Marlbrough, Marlbruck, Malbruch ecc.
MALBRUCK GEHT AUS ZUM KRIEGE
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/4/2018 - 11:22
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La exiliada del sur

La exiliada del sur
Deutsche Übersetzung von iKeisarik (L.Trans.)
DIE EXILIERTE DES SÜDES
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/4/2018 - 10:13
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Si chiamava Gesù

Si chiamava Gesù
Deutsche Übersetzung von Michi und Herbert Killian aus dieser Seite
ER HIEß JESUS
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/4/2018 - 17:32
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Me queda la palabra

Me queda la palabra
The original poem is called
"En el principio" => "IM PRINZIP"
instead of "MIR BLEIBT DAS WORT ÜBRIG".
IM PRINZIP
(continua)
inviata da Disposable Hero 25/3/2018 - 04:23
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Sandino

Sandino
SANDINO
(continua)
inviata da B.B. 18/3/2018 - 22:15
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נולדתי לשלום

נולדתי לשלום
You can't sing to it.
It's just translated
ICH WURDE FÜR DEN FRIEDEN GEBOREN.
(continua)
inviata da K 4/3/2018 - 15:07
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Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]

Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
PARODIA TEDESCA / GERMAN PARODY [4]

Ancora una parodia tedesca / One more German parody / Encore une parodie allemande / Nochmal eine deutsche Parodie
Autore sconosciuto / Author unknown / Auteur inconnu / Verfasser unbekannt [JR]
VOR DEN TOREN MOSKAUS
(continua)
inviata da Juha Rämö 2/3/2018 - 11:25

Der KKW Nein! Rag

Der KKW Nein! Rag
[1974]
Parole di Walter Mossmann, che nell’occasione si firmava Joß Fritz, come il contadino ribelle del 500
Sulla melodia del Draft Dodger Rag di Phil Ochs (1965)
Nell’EP “Die Wacht am Rhein”
Testo trovato su LyricWiki

Ovviamente “La Guardia del Reno” di Mossman era questa:

e non quest’altra:
Beim Frühstück sitzen drei Kapitalisten
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/2/2018 - 08:44
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Ballade von Joß Fritz

Ballade von Joß Fritz
[1973]
Parole e musica di Franz Josef Degenhardt
Nel suo album intitolato "Kommt An Den Tisch Unter Pflaumenbäumen"

Joß Fritz (1470-1525) è stato uno dei leader delle rivolte contadine contro la chiesa e l'aristocrazia nelle campagne della Germania sud-occidentale, in particolare nel Baden-Württemberg, tra la fine del 400 e l'inizio del 500. Il simbolo dei rivoltosi, sollevatisi in armi contro tasse, privilegi, abusi e feudalesimo ancora imperanti allora, era il Bundschuh, la tipica scarpa da lavoro allacciata sopra la caviglia. Joß Fritz fu protagonista di almeno tre rivolte, tutte schiacciate nel sangue. Ignoro se morì malamente pure lui oder di morte naturale.

Quel che è certo è che le rivolte contadine furono un'interpretazione "dal basso" della riforma protestante e della sua critica alla chiesa cattolica. Ma ovviamente quel modo di intendere la Riforma non piacque ai vertici e ai... (continua)
Das ist die Bailade vom Bauernführer Joß Fritz, oder, Legende von der revolutionären Geduld und Zähigkeit und vom richtigen Zeitpunkt.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/2/2018 - 21:47

Renitent

Renitent
[1967]
Parole di Walter Mossmann
Musica di Walter Mossmann e Michel Werner
Nell'album d'esordio di Mossmann, intitolato "Achterbahn Chansons"
Testo e informazioni trovate qui

Una canzone ispirata a Thomas M., un obiettore di coscienza tedesco, un contadino di Welschensteinach, nella Foresta Nera, che nel 1967 oppose strenua resistenza al reclutamento, tanto che la sua "battaglia" passò alla storia come "Welschensteinacher Bauernkrieg", ossia la guerra dei contadini di Welschensteinach.
Vor der Gewissenskommission
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/2/2018 - 20:54
Percorsi: Disertori
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Faaterland

Faaterland
[1983]
Parole di Hansi Frank
Musica di Dick Städtler e Vridolin Enxing
Una delle ultime canzoni del collettivo politico-musicale tedesco Floh De Cologne, scioltosi proprio nel 1983 dopo più di 15 anni di esistenza.
La traccia che dà il titolo all'ultimo album del gruppo
Mein Opa hatte ein Häuschen klein
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/2/2018 - 18:37
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Frühling In Chile

Frühling In Chile
[1974]
Parole di Gerd Wollschon
Musica di Dick Städtler e Vridolin Enxing

Wollschon, Städtler ed Enxing sono stati tutti e tre membri del collettivo politico musicale tedesco Floh De Cologne, attivo tra il 1966 ed il 1983
Nell'album intitolato "Mumien"
Die Armee
(continua)
inviata da Bernart Bartelby 5/2/2018 - 18:22
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Kleinstadtlehrlinge

Kleinstadtlehrlinge
[1973]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nel suo album eponimo del 1973

Non mi pare che le cose stiano oggi tanto diversamente che nel 1973, anzi...
In der netten, kleinen, dummen Stadt
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/2/2018 - 14:40
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Lied vom Nutzen

Lied vom Nutzen
[1970]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Süverkrüps Hitparade”
Testo trovato su LyricWiki
Denn was dem Unternehmen nützt
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/2/2018 - 14:22
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Lied

Lied
[1970]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Süverkrüps Hitparade”
Testo trovato su LyricWiki
Wenn dieser Morgen kommt und dieser Tag
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/2/2018 - 14:16
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Schnee zu Ostern

Schnee zu Ostern
[1984]
In Die Erde war nicht immer so, album dei Cochise, folk-rock band si Dortmund attiva tra il 1979 ed il 1988
Der erste Tag dieser Reise
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/2/2018 - 21:38
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Die Erde war nicht immer so

Die Erde war nicht immer so
[1984]
La canzone che dà il titolo ad un album dei Cochise, folk-rock band si Dortmund attiva tra il 1979 ed il 1988
Wer immer ihr seid, ganz gleich wo ihr lebt
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/2/2018 - 18:10
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Stolpersteine

Stolpersteine
[2015]
Scritta da Klaas Heufer-Umlauf e Mark Tavassol
Nell’album “Geister”

Stamattina ho inciampato in una “Stolpersteine”, una “pietra d’inciampo” che ancora non conoscevo. Sta davanti all’ingresso del civico 70 in corso Vittorio Emanuele II a Torino.

E’ quella dedicata a Umberto Nizza, nato a Torino nel 1893 da Teodoro Nizza e Elena Ottolenghi. Umberto Nizza fu arrestato il 3 novembre 1943 e rinchiuso alle Nuove per via del suo “crimine”: essere ebreo. Un mese dopo, il 6 dicembre, fu imbarcato a Milano su un convoglio che arrivò ad Auschwitz l’11. Umberto Nizza sparì in quei giorni. Non esiste nemmeno la registrazione del suo arrivo ed il numero di matricola che veniva tatuato ai prigionieri. Probabilmente morì nel viaggio o fu avviato subito alle camere a gas...
Die ersten Strahlen sind gekommen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/2/2018 - 14:05
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Ballade Vom Zufälligen Tod In Duisburg

Ballade Vom Zufälligen Tod In Duisburg
[1974?]
Parole di Walter Mossmann (1941-2015), cantautore, giornalista e regista tedesco
Sulla melodia de Le roi a fait battre tambour
Nell’album “Frühlingsanfang” del 1979
Testo trovato su LyricWiki

Una canzone dedicata al sociologo tedesco Christian Sigrist (1935-2015), più volte arrestato e processato all’epoca per la sua condanna di omicidi politici da parte della polizia.
Infatti questa canzone parla di Günter Routhier, militante comunista che nel 1974 a Duisburg, durante i disordini scoppiati nel corso di un’udienza, fu fermato dalla polizia e trascinato giù per le scale, riportando lesioni alla testa tali da ucciderlo dopo due settimane di ricovero. Le due perizie ordinate arrivarono a conclusioni diametralmente opposte, ma i giudici accolsero quella favorevole alla polizia e stabilirono che fosse denunciato chiunque sostenesse la tesi dell’omicidio in custodia.

Nel testo si... (continua)
Im Jahre dreiundsiebzig kam
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/1/2018 - 16:25
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Nach der endgültigen und vollständigen Einführung und Inkrafttretung der Notstandsgesetze werde ich allen leichtfertig-gutgläubigen Wählern ein Liedchen singen. Vorsichtshalber singe ich es schon jetzt!

Nach der endgültigen und vollständigen Einführung und Inkrafttretung der Notstandsgesetze werde ich allen leichtfertig-gutgläubigen Wählern ein Liedchen singen. Vorsichtshalber singe ich es schon jetzt!
[1967]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp (1934-), cantautore e pittore tedesco di grande talento.
Nel suo album intitolato “Die widerborstigen Gesänge des Dieter Süverkrüp”
Testo trovato su LyricWiki



Come già in Lagerlied - paradossale descrizione della Germania occidentale negli anni 60 come un grande campo di concentramento hitleriano - anche qui Süverkrüp saluta l’imminente avvento delle leggi emergenziali per contrastare la ribellione studentesca, che poi furono effettivamente adottate – guarda caso - all’indomani del grave ferimento di Rudi Dutschke ad opera di un invasato anticomunista, episodio che privò il movimento del suo leader…

Una canzone che ritengo sia pure di grande attualità, alla luce di quanto si può leggere, per esempio, sul recente rapporto di Amnesty International intitolato Dangerously disproportionate. The ever-expanding national security State in Europe (gennaio... (continua)
Ich gratuliere euch zu den Gesetzen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/1/2018 - 14:32
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Lied vom Tod

Lied vom Tod
[1967]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp (1934-), cantautore e pittore tedesco di grande talento.
Nel suo album intitolato “Die widerborstigen Gesänge des Dieter Süverkrüp”
Testo trovato su LyricWiki
Es hat der Tod ein glatt Gesicht und trinkt Champagnerwein
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/1/2018 - 13:36
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Lagerlied

Lagerlied
[1967]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp (1934-), cantautore e pittore tedesco di grande talento.
Nel suo album intitolato “Die widerborstigen Gesänge des Dieter Süverkrüp”

Immagino che Süverkrüp volesse utilizzare un paradosso paragonando i campi di concentramento naziste alle leggi speciali che la Germania per prima in Europa varò per contenere e reprimere il movimento sessantottino. Comunque, secondo Süverkrüp l’unica differenza tra la “democrazia” tedesca (parliamo della Repubblica Federale) ed il totalitarismo hitleriano era che negli anni 60 si poteva esprimere liberamente la propria opinione, ma la repressione del dissenso restava comunque feroce.
Du da, bist du der, den man um elf hier eingeliefert hat?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/1/2018 - 13:26

Abend

Abend
[12.XII.941]
Versi di Selma Meerbaum-Eisinger (Černivci, 1924 – campo di lavoro nazista di Michajlovka, 1942).
Musica del Music World Quintet, dallo spettacolo "Tutto ciò che mi resta", concerto per il Giorno della Memoria, Roma, 2015, a cura di Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese.

Pochi giorni dopo che Selma ebbe terminato la decima classe della scuola secondaria, la Romania entrò in guerra a fianco delle potenze dell'Asse (giugno 1941). Il 7 luglio 1941 venne incendiata la sinagoga di Černivci; il 30 luglio 1941 un'ordinanza a firma del colonnello Alexandru Rioşanu (ministro di Ion Antonescu e governatore della Bucovina) dichiarò gli ebrei come sovversivi e pericolosi per la sicurezza dello Stato e pertanto vietò loro di uscire di casa e li obbligò ad appuntare sui vestiti la stella di David. L’11 ottobre 1941 venne decretata la costituzione del ghetto e l’obbligo per tutti gli... (continua)
Wie eine Linie dunkelblauen Schweigens
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/1/2018 - 21:18
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Tom Dooley

Tom Dooley
Interpretata dai Die Nilsen Brothers (1959)
Das ist die Geschichte von Tom Dooley aus Tennessee und seinem Ende.
(continua)
inviata da Dq82 21/1/2018 - 17:21
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Le vent nous portera

Le vent nous portera
DER WIND TRÄGT IHN DAVON
(continua)
inviata da Dq82 18/1/2018 - 13:20

Soldatenlied Im Osten

Soldatenlied Im Osten
[1944]
Versi di Erich Fried (1921-1988), in “Deutschland”, raccolta di poesie scritte tra il 1943 ed il 1944, quando già il poeta austriaco, ebreo, si trovava esule a Londra da alcuni anni.
Es dunkelt schon in der Heide,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/1/2018 - 14:44
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Noël des enfants qui n’ont plus de maisons

Noël des enfants qui n’ont plus de maisons
Chiedo a Riccardo verifica sulla corretta grafia. Danke schön!

Traduzione tedesca dal libretto della raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”)
WEIHNACHTSLIED DER KINDER, DIE KEIN ZUHAUSE MEHR HABEN
(continua)
inviata da B.B. 15/1/2018 - 10:29
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Die weiße und die rote Rose

Die weiße und die rote Rose
[1915]
Versi di Klabund, nella raccolta "Dumpfe Trommel und berauschtes Gong. Nachdichtungen chinesischer Kriegslyrik". Si tratta della traduzione (o della libera interpretazione) di versi di Li Bai, o Li Po (白 李), poeta cinese vissuto all'epoca della dinastia T'ang (618-907)
Musica di Hanns Eisler, che egli compose, insieme ad altre melodie su versi di Klabund (per esempio, Der müde Soldat), nel 1917, mentre si trovava in prima linea.
Anche il compositore ungherese Béla Reinitz mise in musica questa ed altre poesie di Klabund.
Testo trovato nella raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”)
Während ich mich über meine Stickerei am Fenster bückte,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/1/2018 - 22:01

Fieber

Fieber
[1915]
Versi di Erwin Weill (1885-1942), poeta austriaco, ebreo.
Musica di Lehár Ferenc, meglio conosciuto con il nome tedesco di Franz Lehár (1870-1948), compositore austriaco di origine ungherese. Tondichtung für Tenor und grosses Orchester nel suo ciclo intitolato "Aus eiserner Zeit", 1915.
Brano compreso nella raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”), nell’interpretazione di Karola Theill (pianoforte), Fionnuala McCarthy (soprano) e Klaus Häger (baritono)

In "Febbre" Erwin Weill descriveva le allucinazioni di un soldato morente. Il compositore Lehár sapeva bene di cosa Weill parlasse, perchè suo fratello, gravemente ferito al fronte, si trovava all'epoca ricoverato in un ospedale di Vienna. Questa circostanza personale gli suggerì la scelta del testo per la sua composizione.

Nel 1915 sia Weill... (continua)
Licht! Schwester, Licht!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/1/2018 - 22:22
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In Flanders Fields

In Flanders Fields
AUF FLANDERNS FELDERN
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/1/2018 - 20:29

Nacht im Felde

Nacht im Felde
[1915]
Versi di Ernst Lothar (1890-1974), scrittore moravo, ebreo, che nel 1938 fuggì negli USA per scampare alla persecuzione nazista
Musica di Josef Bohuslav Foerster (1859-1951), compositore cecoslovacco, nella sua “Drei Lieder aus der Kriegszeit, Op. 97”
Trovo il brano nella raccolta “Maudite guerre (Les musiciens et la Grande Guerre, Vol. 22)” (“Ihr verfluchten Kriege! Liederabend zum Ersten Weltkrieg”), nell’interpretazione di Karola Theill (pianoforte), Fionnuala McCarthy (soprano) e Klaus Häger (baritono)
Stern über mir, grüß Weib und Kind.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/1/2018 - 14:12
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Das Knie

Das Knie
[1905]
Versi del poeta tedesco Christian Morgenstern (1871-1914), nella raccolta intitolata “Galgenlieder” (“Le Canzoni della Forca”), pubblicata nel 1905 (con le illustrazioni di Bruno Cassirer).
Musica di Paul Graener (1872-1944), compositore e direttore d'orchestra tedesco.

La solitudine di un ginocchio, unico pezzo sopravvissuto del corpo di un malcapitato, dilaniato in guerra dalla mitraglia…

Negli anni 30 il compositore Paul Graener condivise il nazismo, tanto da venir nominato successore di Wilhelm Furtwängler alla vice presidenza della Reichsmusikkammer. Ma nel 1941 si dimise da ogni incarico pubblico senza dare spiegazione alcuna. Certamente la sua amicizia con molti compositori ed editori ebrei l’aveva posto in grande difficoltà e contraddizione...
Ein Knie geht einsam durch die Welt.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/1/2018 - 15:19
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Das feurige Männlein

Das feurige Männlein
[1915]
Versi di Alfons Petzold (1882-1923), poeta austriaco, nella raccolta “Gesang von Morgen bis Mittag”, pubblicata nel 1922.
Musica di Franz Schreker (1878-1934), compositore e direttore d’orchestra austriaco, nel ciclo “Lieder aus der Reifezeit”, 1916

1915. La guerra infuoca l’Europa. Terrore e pianto sono ovunque. Solo lo spirito della guerra ghigna in modo orribile…

Il compositore Franz Schreker era ebreo. Nel 1932 fu costretto a dimettersi dalla carica di direttore del Conservatorio di Berlino. L’anno seguente perse pure l’incarico come professore all’Accademia d’Arte. Il suo cuore non resse e morì il 31 marzo 1934, risparmiandosi molti altri dolori. La famiglia fuggì subito in Argentina.
Ein feuriges Männlein reitet über die Welt,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/1/2018 - 11:35

5. Klaviersonate (Op. 45, Meiner liebern Frau Elisabeth / In memoriam Theresienstadt)

5. Klaviersonate (Op. 45, <em>Meiner liebern Frau Elisabeth / In memoriam Theresienstadt</em>)
[1943]
Una Sonata che Viktor Ullmann compose a Theresienstadt e che rielaborò in cinque versioni successive, mentre contemporaneamente scriveva la sua opera più famosa, “Der Kaiser von Atlantis”, nella quale alla fine confluirono parecchie delle intuizioni per la Sonata.
Nella prima versione, in sei movimenti, il quinto, intitolato “Notturno” è incentrato sulla prima strofa di “Vor dem Schlaf”, poesia scritta nel 1919 da Karl Kraus (nella raccolta “Ausgewählte Gedichte” pubblicata nel 1920), importantissimo scrittore satirico austriaco, ebreo anche lui, che dopo aver previsto lucidamente la mortifera parabola del nazismo si era spento nella sua Vienna nel 1936, evitandosi così anche di assistere all’Anschluss avvenuto due anni più tardi.

Ullmann non ha incluso le due strofe successive, forse perché esse non introducono elementi di contraddizione o alterazione rispetto alla prima, ma si... (continua)
So spät ist es, so späte,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/1/2018 - 08:40
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Song (XXXI. Soldier, Rest! Thy Warfare O'er)

Song (XXXI. Soldier, Rest! Thy Warfare O'er)
RASTE, KRIEGER! KRIEG IST AUS
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/1/2018 - 08:23
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Andreas Gryphius: Menschliches Elende

Andreas Gryphius: Menschliches Elende
[1637]
Versi di Andreas Gryphius, nella raccolta intitolata "Lissaer Sonette", pubblicata nel 1637.
Un brano caro a parecchi gruppi metal teutonici, ma interpretato in musica anche da Barbara Sukowa, attrice prediletta del regista tedesco "maledetto" Reiner Werner Fassbinder. Nell'album "Devouring Time" del 2010, con il gruppo jazz avantgarde The X-Patsys.

Il poeta e drammaturgo tedesco aveva nel 1637 solo 21 anni, eppure il suo sguardo era già quello di un vecchio al termine dell'esistenza... Ciò che può produrre sulla psiche umana l'attraversamento di un lungo periodo oscuro e feroce come fu quello della Guerra dei 30 anni, in cui Gryphius e i suoi contemporanei furono loro malgrado sprofondati per quasi tutta la vita...
Was sind wir Menschen doch! Ein Wohnhaus grimmer Schmerzen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/1/2018 - 14:34
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Rezept

Rezept
[1966]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Nella raccolta "Die paar leuchtenden Jahre", 2003
Una poesia molto nota della Kaléko, proposta in musica, per esempio, dal Metronome Quintett con Gert Westphal.

Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la censura nazista.

Nel... (continua)
Jage die Ängste fort
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/1/2018 - 10:53
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Kein Kinderlied

Kein Kinderlied
[1968]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia musicata, per esempio, da Jörg Hofmann nel suo album "Mascha Kaléko - Den Herbst im Herzen, Winter im Gemüt"

Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la censura nazista.

Nel 1938 Mascha Kaléko fuggì negli USA... (continua)
Wohin ich immer reise,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/1/2018 - 10:28




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