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Lingua Portoghese

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Quando a alegria for de todos

Quando a alegria for de todos
Versi di André Varga (poeta portoghese di cui non so altro)
Musica di Fernando Lopes-Graça, in una delle varie stesure successive del suo work in progress sulla resistenza alla dittatura salazarista e sulla Rivoluzione intitolato “Canções Heróicas”
Quando a alegria for de todos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/9/2015 - 13:36
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Hino do homem

Hino do homem
Versi di Armindo José Rodrigues (1904-1993), medico, traduttore e poeta portoghese. Fiero oppositore della dittatura, fu più volte detenuto e partecipò a diverse organizzazioni clandestine antifasciste.
Musica di Fernando Lopes-Graça, in una delle varie stesure successive del suo work in progress sulla resistenza alla dittatura salazarista e sulla Rivoluzione intitolato “Canções Heróicas”
Homem, se homem queres ser
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/9/2015 - 13:35
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Ó pastor que choras

Ó pastor que choras
Versi del poeta portoghese José Gomes Ferreira, sicuramente da una delle sue raccolte pubblicate tra anni 60 e 70, comunque prima della Rivoluzione
Messi in musica da diversi autori: José Almada, nell’album “Homenagem” del 1970; Carlos Fausto Bordalo Gomes Dias, nel suo disco d’esordio “Fausto”, sempre del 1970; Fernando Lopes-Graça, nel suo “Canções Heróicas II” del 1976.
Ó pastor que choras;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/9/2015 - 11:28
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Écloga em tempo de guerra

Écloga em tempo de guerra
[secondo dopoguerra]
Versi di David de Jesus Mourão-Ferreira (1927-1996), scrittore e poeta portoghese, autore di alcune delle canzoni più famose di Amália Rodrigues, come Abandono (Fado Peniche) e Libertação.
Nella raccolta “Tempestade de Verão” pubblicata nel 1954.

Messi in musica da Luís Cília nel 1971
Nel suo album intitolato "Penumbra - A poesia de David Mourão Ferreira" pubblicato nel 1987
Só grilos desafinados
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/9/2015 - 15:03

A guerra

A guerra
Versi di Nicolau Tolentino de Almeida (1740-1811), poeta portoghese
Musica di José Luís Cerqueira de Mattos e Silva Tinoco (1932-), architetto, artista, musicista polistrumentista, compositore ed autore.
In “Saga” (1976), unico lavoro del gruppo rock progressive portoghese “Homo Sapiens”

Poesia satirica, illuminista, che denuncia la mentalità guerrafondaia del tempo, accentuando ironicamente il contrasto tra le definizioni retoriche ed antisonanti che celebrano la guerra e la verità di tutto l’orrore (morti, feriti, mutilati, straziati, storpiati,…) che invece provoca…

«Vejo a Europa em armas; ouço o flagelo da guerra ao redor os confins da minha pátria; e parece-me que não desaprovaria esta sátira aquele ministro hábil que, debaixo da direcção dos seus soberanos. intenta manter uma paz profunda no meio dos fogos das nações armadas».
(dalla dedica dell’autore al visconte di Vila Nova de Cerveira.)
Musa, pois cuidas que é sal
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/9/2015 - 11:57

Invasão

Invasão
[1940-41]
Versi di José Gomes Ferreira (1900-1985), scrittore e poeta, militante antifascista.
Musica di José Luís Cerqueira de Mattos e Silva Tinoco (1932-), architetto, artista, musicista polistrumentista, compositore ed autore.
In “Saga” (1976), unico lavoro del gruppo rock progressive portoghese “Homo Sapiens”
(Legenda escrita com sangue num
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/9/2015 - 10:59
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Lutaremos, meu amor

Lutaremos, meu amor
[1961]
Versi di Daniel Damásio Ascensão Filipe (1925-1964), poeta capoverdiano
Sesta parte della poesia “Canto e lamentação da cidade ocupada”, nella raccolta “A invenção do amor e outros poemas” pubblicata nel 1961
Musica di Manuel Freire, in apertura di un suo 45 giri del 1968
Poi anche nell’album “Dedicatória” del 1971, in collaborazione con Fernando Alvim e Pedro Caldeira Cabral




Emigrato con la famiglia in Portogallo che era ancora un bambino, Daniel Filipe fece gli studi liceali a Lisbona, Divenne poi giornalista e poeta e veemente oppositore della dittatura salazarista, cosa che gli valse arresti e torture. Morì prematuramente, a soli 39 anni, nel 1964.
Pelo silêncio na planície
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/9/2015 - 09:11
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Violeta Parra: El Amor

Violeta Parra: El Amor
Versão portuguesa de Riccardo Venturi
Versione portoghese di Riccardo Venturi
Firenze, 26 agosto 2015

Due parole del traduttore. Non poche traduzioni che ho fatto sono nate camminando. Non di rado, camminando mi viene da cantarmi una canzone che conosco, ma in una lingua diversa da quella in cui è stata scritta. In questo caso mi sono accorto che, in portoghese, le parole quasi si sovrapponevano a quelle di Violeta Parra; e se non si sovrapponevano, cantavo liberamente come mi veniva. E' un meccanismo mentale del tutto personale che non saprei spiegare bene; appena possibile devo trascrivere tutto perché è qualcosa che svanisce all'improvviso come all'improvviso arriva. E' chiaro poi che ho un rapporto del tutto speciale, anzi unico, con questa canzone; e anche questo non è facile da spiegare.

O AMOR
(continua)
26/8/2015 - 10:45
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Lamento sertanejo (Forró do Dominguinhos)

Lamento sertanejo (Forró do Dominguinhos)
[1975]
Scritta da Gilberto Gil e José Domingos de Morais, in arte Dominguinhos (1941-2013), compositore, cantante e fisarmonicista del Pernambuco.
Nell’album di Gilberto Gil intitolato “Refazenda”
Por ser de lá
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/7/2015 - 10:18
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Oh Beja, Terrível Beja

Oh Beja, Terrível Beja
[1977]
Album "Os Malteses"

Rievocazione del servizio militare di leva che l'autore ha prestato nella cittadina di Beja.
Oh Beja, terrível Beja
(continua)
inviata da Andrea 14/7/2015 - 14:40
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Ave Maria no Morro

Ave Maria no Morro
[1942]
Parole e musica di Herivelto de Oliveira Martins (1912-1992), compositore, cantante, musicista ed attore brasiliano.
Interpretata dal Trio de Ouro, fondato dallo stesso Martins nel 1937, insieme all’orchestra di Otaviano Romeiro Monteiro, detto Fon-Fon (1908-1951), compositore, polistrumentista e direttore.

Una delle più famose canzoni brasiliane di sempre, interpretata da una miriade di artisti locali e latinoamericani e di ogni angolo della Terra, compresi gli italiani Mino Reitano, Fausto Leali, Andrea Boccelli e Zucchero.
Barracão de zinco
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/6/2015 - 14:14

Ferreira Gullar: Eles eram poucos

Ferreira Gullar: Eles eram poucos
Poesia di Ferreira Gullar, dedicata ai nove fondatori del Partito comunista brasiliano. Scritta nel 1982 in occasione dei 60 anni del PCB. Pubblicata nella raccolta di versi Barulhos (Rio de Janeiro, J. Olympio, 1987).

I nove fondatori del Partito comunista brasiliano, a Niterói (Rio de Janeiro) il 25 marzo 1922. Da sinistra, in piedi: Manuel Cendón, Joaquim Barbosa, Astrojildo Pereira, João da Costa Pimenta, Luís Peres, José Elias da Silva; seduti: Hermogênio da Silva Fernandes, Abílio de Nequete, Cristiano Cordeiro.
Eles eram poucos.
(continua)
inviata da Leonardo Licheri 16/6/2015 - 10:15

Luís Veiga Leitão: Cagliari – Ria

Luís Veiga Leitão: Cagliari – Ria
Cari ragazzi, chiedo ospitalità agli Extra per i versi che un poeta portoghese, nei suoi giorni d’esilio, volle dedicare alla mia amata Cagliari.

Luís Veiga Leitão (1912-1987) era un poeta portoghese. Subì la prigione e l’esilio a causa della sua opposizione alla dittatura dello Estado Novo. In carcere, con il solo ausilio della memoria, compose la raccolta Noite de pedra (1955).

Trascrivo da Poemas do último século antes do homem (Porto, 1979, pag. 117), una raccolta di poesie della resistenza di autori portoghesi e di autori stranieri tradotti da poeti portoghesi. [Si osservi che il titolo riprende quello del poemetto di Ghiannis Ritsos L’ultimo secolo prima dell’uomo (Ἡ τελευταία π.Α. ἑκατονταετία, 1942, di cui v. la bella traduzione del Pontani nello «Specchio» mondadoriano Prima dell’uomo, 1972).]
Salina Todo o mar
(continua)
inviata da Leonardo Licheri 1/6/2015 - 10:20
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Pablo Neruda: La lámpara marina

Pablo Neruda: La lámpara marina
È il testo utlizzato nella campagna internazionale per la liberazione di Álvaro Cunhal, nel 1954. Si discosta in alcuni punti dall’originale.
A LÂMPADA MARINHA
(continua)
inviata da L.L. 27/5/2015 - 18:05
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Anedota búlgara

Anedota búlgara
[1930?]
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano, in una della sue prime raccolte poetiche, “Alguma Poesia” del 1930.
Musica di Ernst Widmer (1927-1990), compositore, pianista e docente svizzero-brasiliano", nella sua opera “Três ciclos de 4 canções II, no. 1” del 1964 (“Anedota Búlgara”, op. 32 no. 5, per voce e pianoforte.

C’era una volta uno zar, un vero zar, che cacciava esseri umani. Quando gli dissero che si poteva cacciare anche altro, non so, farfalle, o rondini, lui si stupì molto e disse che era una vera barbarie…
Era uma vez um czar naturalista
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/3/2015 - 15:10

Além da Terra, além do Céu

Além da Terra, além do Céu
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano. La poesia si trova in “Poésia completa” del 2002 (1.600 pagine!) ma ignoro di quale raccolta originaria faccia parte. Quindi non sono riuscito a datarla.
Musica di Sérgio di Sabbato, compositore di Rio de Janeiro, per voce e pianoforte.
Além da Terra, além do Céu,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/3/2015 - 14:35
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A Federico

A Federico
[1946]
Versi di Carlos Drummond de Andrade (1902-1987), poeta brasiliano, nella raccolta del 1954 intitolata “Fazendeiro do ar”
Musica di Ricardo Tacuchian, per voce e pianoforte (1973)

dedicata a Federico Garcia Lorca
Sobre teu corpo, que há dez anos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/3/2015 - 14:07
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Libera nos Domine

Libera nos Domine
Tradução para português de Riccardo Venturi
17.1.2014



A tradução é dedicada à memória de

JOSÉ SARAMAGO
escritor de fala portuguesa

Luz na Cegueira do obscurantismo religioso.

Obrigado.

LIVRE-NOS O SENHOR
(continua)
17/1/2015 - 12:27

O bicho

O bicho
[1947]
Versi di Manuel Bandeira (1886-1968), poeta ed intellettuale brasiliano, nella raccolta intitolata “Belo, belo” pubblicata nel 1948
Poesia musicata da diversi artisti, tra i quali Raimundo Fagner (1949-), cantante, musicista e produttore musicale brasiliano
Vi ontem um bicho
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2014 - 14:08
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Revolta

Revolta
[1989]
Scritta da José Olissan e Domingos Sérgio
Nell’album “Do Nordeste do Saara ao Nordeste brasileiro”
Retirante ruralista, lavrador (1)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/12/2014 - 16:36
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Meu povo que jaz

Meu povo que jaz
Versi di César Pratas (che possibilmente oggi è un vecchio “principe del foro” in Portogallo)
Musica di Francisco Fernandes (?)
Nel disco di Padre Fanhais intitolato Canção da Cidade Nova
Meu povo que jaz
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/11/2014 - 21:56
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De serra, de terra e de mar

De serra, de terra e de mar
[1968]
Scritta da Geraldo Vandré con Théo de Barros ed Hermeto Pascoal
Nel disco “Canto geral”

“Ho sempre voluto essere felice, ho sempre voluto soltanto cantare, portare a tutti quanti la voglia di abbracciarsi… Ma poi un giorno tutto cambiò, la vita si trasformò e così la nostra canzone.”

Forse la vicenda umana ed artistica di Geraldo Vandré sta tutta in questi versi…
Eu sempre quis ser contente
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2014 - 15:13

Na terra como no céu

Na terra como no céu
[1970]
Parole e musica di Geraldo Vandré
La preghiera che apre il disco intitolato “Das terras de Benvirá”, pubblicato in Brasile nel 1973.

Il “Padre Nostro” secondo Geraldo Vandré, che lo scrisse durante l’esilio (in Cile, Germania e infine in Francia) cui l’aveva costretto il regime militare. Tornato in Brasile nel 1973, stanco, disilluso e amareggiato, Vandré non sarebbe mai più stato quello di prima. “Das terras de Benvirá” è di fatto il suo ultimo disco.
Não viemos por teu pranto
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2014 - 14:50
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Cordão

Cordão
[1971]
Parole e musica di Chico Buarque de Hollanda
Nel disco intitolato “Construção

“Nessuno mi può rinchiudere finchè potrò cantare, finchè potrò sorridere... E tutti coloro che non hanno nulla da perdere formeranno insieme a me un immenso cordone umano... Voglio vedere la tempesta, voglio vedere il carnevale...”
Ninguém
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/11/2014 - 21:35
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Fado tropical

Fado tropical
[1972-73]
Scritta da Chico Buarque con il cineasta Ruy Guerra (che era stato anche il primo marito di Nara Leão)
Testo trovato sul sito di Chico Buarque

Nel disco intitolato “Calabar: o elogio à traição”, colonna sonora di uno spettacolo teatrale dedicato alla figura di Domingos Fernandes Calabar (1600-1635), un mulatto, facoltoso imprenditore zuccheriero del Pernambuco brasiliano che tradì gli spagnoli (che in quel periodo dominavano il Portogallo) per allearsi con i nemici olandesi. Catturato, finì malamente garrotato e poi squartato...

Dopo aver “annientato” Geraldo Vandré, i militari brasiliani si trovarono subito un altro artista da perseguitare con particolare accanimento. Oltre a soffrire un anno di esilio in Italia, Chico Buarque vide censurate parzialmente o totalmente molte sue canzoni, come Apesar de você

Quella di “Calabar” era una vera e propria operazione di “sovversione”.... (continua)
Oh, musa do meu fado
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/11/2014 - 21:18
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Bom conselho

Bom conselho
[1972]
Parole e musica di Chico Buarque de Hollanda
Scritta per la colonna sonora della commedia musicale “Quando o carnaval chegar” diretto da Cacá Diegues e interpretato dallo stesso Chico Buarque con Nara Leão e Maria Bethânia.
Poi inclusa in parecchi dischi successivi, a partire da “Caetano e Chico. Juntos e ao vivo”, sempre del 1972, insieme a Caetano Veloso.
Ouça um bom conselho
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/11/2014 - 20:36
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Illegal Alien

Illegal Alien
Uma versão para aqueles que falam o Português.
O IMIGRANTE ILEGAL
(continua)
inviata da Rita Menina 29/10/2014 - 07:31
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Eu marchava de dia e de noite (Canta o comerciante)

Eu marchava de dia e de noite (Canta o comerciante)
[1930/1974]
Versi ispirati al dramma “didattico” di Bertolt Brecht intitolato “Die Ausnahme und die Regel” (“L'eccezione e la regola”) nell’adattamento di Luiz Francisco Rebello (1924-2011), avvocato, drammaturgo, critico e storico del teatro e saggista portoghese.
Musica di José Afonso
Nel disco intitolato “Coro dos Tribunais”

11 aprile 2003, Nassiriya, Iraq centrale. È l’alba. Al check-point i liberatori garantiscono l’ordine di ciò che resta. Dopo ricostruiranno. Si avvicina un minibus: undici persone a bordo, anche due bambini sul sedile anteriore, a dimostrare intenzioni pacifiche. Il conducente non capisce che deve fermarsi, forse è terrorizzato dalle armi dei marines. «Ad alta velocità», dirà poi l’ufficiale che comanda il posto di blocco, il minibus «si è infilato nel tratto a zig zag delimitato da ostacoli». Non abbastanza velocemente, però, da evitare la punizione immediata.... (continua)
Eu marchava de dia e de noite
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/10/2014 - 16:15
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The Return Of The Giant Hogweed

The Return Of The Giant Hogweed
Aqui você tem a minha versão do Hogweed. Muito obrigado a aquele que criou este site. Muito, muito, muito obrigado a você !!!
O RETORNO DA GIGANTESCA HOGWEED
(continua)
inviata da Rita Menina 27/10/2014 - 07:36
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Libertação

Libertação
[1954]
Versi di David de Jesus Mourão-Ferreira (1927-1996), poeta, romanziere, saggista, autore teatrale e cinematografico, critico letterario, direttore di importanti giornali e ministro della cultura tra il 1976 ed il 1979.
Musica di Santos Moreira, compositore e violista portoghese.

Canzone che Amália Rodrigues interpretò dal vivo nel 1955. Censuratissima dal regime salazarista, fu pubblicata in Francia nel 1956 (nel disco “Album n° 2: Fado Et Flamenco”) e in Portogallo solo dopo la Rivoluzione del 1974 (“Amália Rodrigues ‎no Café Luso, 1955”).
Si dice che Amália Rodrigues sia stata connivente con il regime: canzoni come questa e come Abandono (Fado Peniche) parrebbero non confermare a pieno quell’opinione. E si tenga pure conto che la celebre cantante nel suo disco intitolato “Com que voz” del 1970 interpretò Trova do vento que passa, la poesia di Manuel Alegre messa in musica da Adriano Correia de Oliveira, due artisti non certo amati dalla dittatura.
Fui à praia, e vi nos limos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/10/2014 - 15:17
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Abandono (Fado Peniche)

Abandono (Fado Peniche)
[1962]
Versi di David de Jesus Mourão-Ferreira (1927-1996), poeta, romanziere, saggista, autore teatrale e cinematografico, critico letterario, direttore di importanti giornali e ministro della cultura tra il 1976 ed il 1979.
Musica di Alain Oulman (1928-1990), compositore franco-portoghese

Singolo tratto da un LP del 1962 intitolato con il solo nome dell’artista ma meglio noto come “álbum do Busto”, per via dell’immagine in copertina, una scultura che ritrae il volto della stessa Amália Rodrigues.

La Praça-forte de Peniche è una fortezza cinquecentesca che sorge, su una scogliera a picco sull’oceano, nel distretto di Leiria, Portogallo. Già negli ultimi anni dell’800, esaurita la funzione difensiva, la piazzaforte di Peniche fu convertita in prigione. Durante la prima guerra mondiale vi furono rinchiusi soldati tedeschi ed austriaci prigionieri. Con l’avvento della dittatura di Salazar,... (continua)
Por teu livre pensamento
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/10/2014 - 14:19
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O charlatão

O charlatão
[1971]
Parole e musica di José Mário Branco
Nel disco intitolato “Mudam-se os tempos, mudam-se as vontades”
Interpretata anche da Sérgio Godinho nel suo disco “Os sobreviventes” del 1972

Descrizione del Portogallo come ridotto sotto la dittatura di António Salazar, il ciarlatano (e affamatore e assassino).
Numa ruela de má fama
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/10/2014 - 13:44
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Com uma arma, com uma flor

Com uma arma, com uma flor
[1975]
Parole e musica di José Niza
Con l’arrangiamento e l’orchestra di José Calvário
Canzone presentata al XII Grande Prémio Tv Da Canção 1975
Nasci num país de silêncio e luta
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/10/2014 - 13:15
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Fadinho do pobre

Fadinho do pobre
[800]
Canzone popolare portoghese – credo originariamente delle contadine del Beira Baixa all’epoca della battitura (“Coro das maçadeiras”) - ripresa e adattata da Tonicha in un suo EP del 1975.
Ó minha mãe dos trabalhos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/10/2014 - 15:09
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Cantaremos / Lutaremos

Cantaremos / Lutaremos
[1975]
Versi di Gonçalves Preto
Musica di Braga Santos
Canzone che dà il titolo ad un EP del 1975.
Agora companheiros cantaremos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/10/2014 - 14:21
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A cidade

A cidade
Versi di José Carlos Ary dos Santos
Musica di José Afonso
Nel disco intitolato “Contos velhos rumos novos” del 1969


A cidade é um chão de palavras pisadas
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/10/2014 - 11:45
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Qualquer dia

Qualquer dia
[1969]
Versi di Fernando M. Bernardes (1929-), ingegnere, matematico, scrittore e poeta portoghese
Musica di José Afonso
Nel disco intitolato “Contos velhos rumos novos”
No inverno bato o queixo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/10/2014 - 11:20
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Canção tão simples

Canção tão simples
[1967]
Versi del poeta Manuel Alegre, nella raccolta “O Canto e as Armas” pubblicata nel 1967.
Musica di António Portugal
Nel disco intitolato “Gente de aqui e de agora” pubblicato nel 1971
Quem poderá domar os cavalos do vento
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/10/2014 - 10:41
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País de Abril

País de Abril
[1965]
Versi del poeta Manuel Alegre, nella raccolta “Praça da Canção” pubblicata nel 1965.
Musica di Luis Cília
Nel disco intitolato “Portugal Resiste” pubblicato in Francia nel 1965.
São tristes as cidades sob a chuva
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/10/2014 - 09:19

Minha pena minha espada

Minha pena minha espada
[1965]
Versi del poeta Manuel Alegre, nella raccolta “O Canto e as Armas” pubblicata nel 1967.
Musica di Luis Cília
Nel disco intitolato “Portugal Resiste” pubblicato in Francia nel 1965.
Dois países num país
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/10/2014 - 09:07
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?אלי, אלי, למה עזבתני

?אלי, אלי, למה עזבתני
MEU DEUS, MEU DEUS, POR QUE ME ABANDONASTE?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/10/2014 - 14:11
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Chico Mendes

Chico Mendes
Composed in 1989; Recorded in 1993

Acre, no BRasil, nasceu Chico Mendes
(continua)
inviata da Donquijote82 9/10/2014 - 20:53
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Fotos do fogo

Fotos do fogo
[1993]
Letra e música: Sérgio Godinho
Lyrics and music: Sérgio Godinho
Testo e musica: Sérgio Godinho
Album: Tinta Permanente

Pochi giorni fa ho ricevuto la seguente mail da Guido Baldoni:

"Ti scrivo perché per il Club Tenco 2014 sto preparando con Alessio Lega, Rocco [Marchi], Francesca (Baccolini] e altri due musicisti, una carrellata di cantautori stranieri dissidenti, concentrandosi su paesi dell'est (Vysotskij, Okudžava, Kryl, Kaczmarski) e Portogallo (Zeca Afonso, Fausto, Branco, che sarà ospite e canterà con noi, e Godinho). Proprio di quest'ultimo, Godinho, suoneremo Fotos de Fogo, un brano che sarebbe bello entrasse fra le tue Canzoni contro la guerra per il suo contenuto anticolonialista."

Guido Baldoni, oltre ad essere il figlio di Enzo Baldoni (che noi continuiamo, imperterriti, a non dimenticare), è oramai da tempo tra gli accompagnatori (alla fisarmonica) di Alessio Lega;... (continua)
Chega-te a mim
(continua)
inviata da Guido Baldoni (per tramite di RV) 21/9/2014 - 20:40
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Brincadeira de Angola

Brincadeira de Angola
[1967]
Scritta da Sérgio Ricardo e Francisco de Assis Pereira, meglio conosciuto come Chico de Assis (1933-), drammaturgo.
Nel disco intitolato “A grande música de Sérgio Ricardo”

La “Brincadeira de Angola” è un metodo d’insegnamento, particolarmente rivolto ai più piccoli, della “capoeira de Angola”, una variante che si oppone alla cosiddetta “capoeira Regional”, e che fu sviluppata negli anni 30 a Salvador de Bahia da Mestre Pastinha, uno dei capoeiristi storici brasiliani…

Bisogna ricordare che la capoeira in Brasile si sviluppò, a partire da rituali di lotta e di danza degli schiavi africani, soprattutto nel periodo dei “quilombos” (si veda al proposito la canzone Zumbi di Jorge Ben Jor), i villaggi costruiti e difesi dagli schiavi fuggiaschi cui i portoghesi davano una caccia feroce. In documenti della prima metà del 600 questi ultimi raccontavano di uno strano modo di combattere... (continua)
No tempo em que o negro era escravo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/7/2014 - 15:29
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A praça é do povo

A praça é do povo
[1967]
Scritta da Sérgio Ricardo e Glauber Rocha (1939-1981), grande regista e sceneggiatore, esponente del Cinéma Nôvo brasiliano, autore di pellicole come Deus e o Diabo na terra do sol, alla cui colonna sonora collaborò Sérgio Ricardo.
Nel disco intitolato “A grande música de Sérgio Ricardo”

“A praça é do povo como o céu é do condor” sono versi del poeta Antônio de Castro Alves (1847-1881), uno dei più importanti di quel secolo, capostipite della cultura democratica e convinto abolizionista in un Brasile dove la schiavitù venne abolita (ma solo ufficialmente) nel 1888.
A praça é do povo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/7/2014 - 15:19
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Araguaia

Araguaia
[1979]
Parole e musica di Ednardo
Nell’album che porta come titolo il nome dell’autore.

Ednardo non è certo stato uno dei nomi più noti della MPB, ma nel 1979 scrisse questa canzone su fatti di cui all’epoca forse nemmeno il grande Chico Buarque sapeva nulla…

“Araguaya - A conspiração do silêncio” è il titolo emblematico di un film abbastanza recente (2004) diretto da Ronaldo Duque… Già, perché nella selva amazzonica, lungo il fiume Araguaia, a metà degli anni 60 venne creato un focolaio guerrigliero di matrice castrista-maoista, a partire dal quale il Partito Comunista brasiliano intendeva lanciare la Rivoluzione generale nel paese. Per l’esercito del regime fascista salito al potere con il golpe del 1964 la guerriglia di Araguaia divenne subito un’occasione di studio e di elaborazione delle tecniche contro-insurrezionali, affinate con gli istruttori statunitensi a Panama… Infatti,... (continua)
Quando eu me banho no meu Araguaia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/7/2014 - 14:30
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Clube da esquina nº 2

Clube da esquina nº 2
[1972]
Scritta da Lô Borges, Márcio Borges e Milton Nascimento
La canzone che dà il titolo all’album “Clube da esquina” di Milton Nascimento.

Una canzone piuttosto esplicita che parla di ragazzi nelle strade, di uomini e di sogni che non invecchiano, di fiumi di gente sull’asfalto bollente e di gas lacrimogeni…
Porque se chamava moço
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/7/2014 - 11:31
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Somos todos iguais nesta noite (É o circo de novo)

Somos todos iguais nesta noite (É o circo de novo)
[1977]
Scritta da Ivan Lins e Vitor Martins
Nel disco di Ivan Lins dallo steso titolo, “Somos todos iguais nesta noite”

La vita nel circo come metafora della vita nel Brasile sprofondato nella notte della dittatura, dove gli attori sono inevitabilemente o domatori o domati…
Somos todos iguais nesta noite
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/7/2014 - 11:06
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Como nossos pais

Como nossos pais
[1976]
Parole e musica di Antonio Carlos Belchior o, semplicemente, Belchior (1946-), cantautore nordestino.
La canzone che apre il disco di Elis Regina intitolato “Falso Brilhante”

Un’esortazione ai giovani suoi contemporanei a smetterla di vivere come i loro genitori, apatici, indifferenti, chiusi in casa a contare i soldi, ma a prendere coscienza e a lottare contro la dittatura…
Não quero lhe falar, meu grande amor
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/7/2014 - 10:23
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Eu quero é botar meu bloco na rua

Eu quero é botar meu bloco na rua
[1972]
Parole e musica di Sérgio Sampaio, misconosciuto e “maledetto” esponente della MPB.
E’ la canzone cha dà il titolo al suo disco d’esordio, pubblicato nel 1973.

Negli anni della dittatura le città brasiliane erano militarizzate, pattuglie ad ogni angolo di strada per impedire, assembramenti, manifestazioni e proteste.

In questa sua canzone Sérgio Sampaio, misconosciuto e “maledetto” esponente della MPB, esprimeva la sua speranza che le strade tornassero alla gente, ai “blocos de samba”, e che i militari, chiamati con satira e disprezzo Durango Kid, la finissero con la loro violenza e tracotanza da cowboys e sparissero per sempre…
Há quem diga que eu dormi de touca
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/7/2014 - 09:57
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Tocaia

Tocaia
[1973]
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album - dalla copertina inequivocabile - che porta come titolo il nome dell’artista.

Tocaia, ovvero imboscata, agguato. Una canzone che, nel pieno di una feroce dittatura militare, facendo ricorso alla poesia e alla metafora ma senza nascondere nulla, nemmeno il nome, celebrava colui che fino a due anni prima era stato il nemico pubblico n. 1 del regime, il capitano dell’esercito, il disertore, il guerrigliero comunista Carlos Lamarca (1937-1971).

Fino al 1969 Lamarca non aveva dato alcun segno di insofferenza alla vita militare o di non condividere l’azione dell’esercito golpista. Poi, improvvisamente, disertò portando con sè un camion carico di armi e munizioni e si unì al gruppo armato Vanguarda Popular Revolucionária (VPR). Con la sua nuova divisa Lamarca firmò parecchie azioni eclatanti, come il sequestro dell’ambasciatore svizzero Giovanni... (continua)
Baixava a noite na mata
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/7/2014 - 22:01
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Calabouço

Calabouço
[1968]
Parole e musica di Sérgio Ricardo
Nell’album che porta come titolo il nome dell’artista, pubblicato nel 1973

Si veda anche Menino di Milton Nascimento, dalla cui pagina riprendo l’introduzione.

Una canzone dedicata a Edson Luís de Lima Souto (1950-1968), il primo giovane vittima della repressione della dittatura brasiliana.

Edson Luís era originario del Pará, veniva da una famiglia povera che con molti sacrifici l’aveva mandato a Rio de Janeiro per frequentare le superiori.

Il 28 marzo del 1968 gli studenti di Rio inscenarono una protesta nella mensa scolastica, il Restaurante Central dos Estudantes detto “Calabouço”, perchè i prezzi dei pasti erano aumentati in modo insostenibile. La polizia militare, intervenuta in forze, disperse gli studenti davanti all’edificio, ma non quelli che si erano asserragliati dentro il Calabouço, resistendo con bastoni e lanci di pietre. Mentre... (continua)
Olho aberto ouvido atento
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/7/2014 - 18:38
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Núcleo Base

Núcleo Base
Dall'album "Mudança de Comportamento" (1988)

Scritta dal cantante Edgard Scandurra durante il servizio militare, è un vero e proprio manifesto anti-arruolamento.
Meu amor eu sinto muito, muito, muito, mas vou indo
(continua)
22/7/2014 - 22:34
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Chegança

Chegança
[1997]
Parole e musica di Antonio Nóbrega.
Nel disco intitolato “Madeira que cupim não rói - (Na Pancada do Ganzá II)”.
Sou Pataxó
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/7/2014 - 15:23
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Pânico em SP

Pânico em SP
[1982]
Una delle prime canzoni di questa seminale band punk rock di SP (São Paulo).
Dapprima in una compilação del 1982 intitolata “Grito Suburbano”, poi nel mini-LP “Pânico em SP” del 1986.

La canzone si riferisce a quanto accaduto proprio nel 1982 a San Paolo dove, alla fine di novembre, fu organizzato un grande festival di musica punk chiamato “O Começo do Fim do Mundo”. L’intento degli organizzatori era quello di provare a riappacificare attraverso la musica le diverse fazioni del movimento punk della regione, spesso in lotta anche violenta tra loro. L’obiettivo fu raggiunto ma ci pensò la polizia della dittatura a creare il “pânico em SP” intervenendo violentemente il secondo giorno della manifestazione con la scusa di sequestrare materiale contro il regime...
As sirenes tocaram
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/6/2014 - 20:47
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Cartomante

Cartomante
[1978]
Scritta da Ivan Lins e Vítor Martins
Nel disco intitolato “Nos dias de hoje”, inequivocabile fin dalla copertina.

“State buoni, state tranquilli, pensate ai fatti vostri, non cacciatevi nei guai e vedrete che andrà tutto bene... Dio è con noi, con noi fino al collo, lo dicono le carte e le stelle... State calmi e non accadrà nulla...” (Dittatura militare in Brasile: 1964-1984)
Nos dias de hoje é bom que se proteja
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 21:12
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Que as crianças cantem livres

Que as crianças cantem livres
[1973]
Parole e musica di Taiguara.
Nel disco intitolato “Fotografias”

Considerato uno dei simboli della resistenza alla censura durante la dittatura militare brasiliana, Taiguara fu uno dei compositori più censurati nella storia della MPB, con ben una settantina di canzoni bandite. Proprio i problemi con la censura lo indussero infine ad auto-esiliarsi prima in Inghilterra, nel 1973, e poi in vari paesi di Africa ed Europa. Fece ritorno in Braile solo a metà degli anni 80, ma non ebbe più il successo di prima...

Per quanto riguarda “Che i bambini cantino liberi”, credo che allora la commissione di censura si sia fermata al titolo, che non ebbe bisogno nemmeno di leggere le strofe per emettere il suo verdetto...
O tempo passa e atravessa as avenidas
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 20:33
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Mosca na sopa

Mosca na sopa
[1973]
Parole e musica di Raul Seixas
Nel suo album d’esordio intitolato “Krig-há, Bandolo!” (“Attenzione, ecco il nemico!”, grido di allarme di Tarzan nei comics pubblicati all’epoca in Brasile)

La mosca nella minestra è il popolo nel piatto dei ricchi, dei potenti, dei militari che all’epoca governavano il Brasile con pugno di ferro: “Non serve l’insetticida, nemmeno il DDT, mi potete anche sterminare perchè per una che ammazzate ne verrà sempre un’altra al mio posto...
Raul Seixas morì prematuramente nel 1989 a soli 44 anni, stroncato dall’alcol e dal diabete... Si veda qui la canzone dedicatagli da Tom Zé, A chegada de Raul Seixas e Lampião no FMI.
Eu sou a mosca
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 14:44
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Primavera nos dentes

Primavera nos dentes
[1973]
Versi del poeta João Apolinário (1924-1988), poeta e giornalista portoghese, fiero oppositore del fascismo tanto nella sua terra natale che nel suo esilio in Brasile.
Musica di João Ricardo, figlio del poeta e integrante dei Secos & Molhados.
Nell’album d’esordio del gruppo brasiliano, intitolato semplicemente “Secos & Molhados”

Dal Portogallo di Salazar al Brasile dei colonnelli: João Apolinário non smise mai di combattere dittature e fascismo e passò il testimone al figlio João Ricardo con poesie come questa.
Quem tem consciência pra se ter coragem
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/6/2014 - 14:21
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Priggiuniero 'e guerra

Priggiuniero 'e guerra
Lembrei-me da estrada e do número
(continua)
inviata da Laís Figueiredo 14/6/2014 - 00:24

Copa de Sangue

Copa de Sangue
O GIGANTE voltou, mas não pra manifestação
(continua)
inviata da adriana 12/6/2014 - 09:37
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Rap da Rua #NãoVaiTerCopa

Rap da Rua #NãoVaiTerCopa
[2014]
A rua é de quem?
(continua)
inviata da adriana 8/6/2014 - 11:04
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Desculpe, Neymar

Desculpe, Neymar
Il cantautore brasiliano dà voce alla parte critica del Paese, che si oppone alla Coppa del mondo e invita a boicottarla
Articolo
Desculpe, Neymar
(continua)
inviata da adriana 8/6/2014 - 09:33
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Louvor a Chico Mendes

Louvor a Chico Mendes
1989
Simone

(Almir de Araújo / Marquinhos Lessa)
Chico
(continua)
inviata da Donquijote82 23/4/2014 - 17:05
Percorsi: Chico Mendes
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L'estaca

L'estaca
PORTOGHESE [ Coro da Achada - Lisbona ]
PORTUGUESE [ Coro da Achada - Lisbon ]



Mi sembrava strano che de L'Estaca non si trovasse una traduzione portoghese. Eccola infatti dal repertorio del Coro da Achada. Anche e soprattutto per gli anni in cui è stata composta (e per il fatto che proprio Lluís Llach ha scritto quella che, forse, è la più bella canzone non portoghese sulla rivoluzione dei Garofani, Abril '74. Il Coro da Achada del Centro Mário Dionísio di Lisbona è una “corale aperta” nel cui repertorio rientrano canti di lotta e sociali portoghesi e di altri paesi, canti di momenti rivoluzionari e canti di lavoro. L'autore esatto della versione portoghese non è indicato; questo riflette senz'altro lo spirito della Corale, alla quale senz'altro si attribuisce la versione. [RV]
A ESTACA
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/3/2014 - 18:06




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