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Autore Caterina Bueno

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O poveri soldati

anonimo
O poveri soldati
[1815 ca.]
Canto popolare della Montagna Pistoiese ripreso da Giuditta Scorcelletti in "Canti popolari toscani"
A Tuscan folksong from Pistoia Highlands reproposed by Giuditta Scorcelletti in "Canti popolari toscani" (Tuscan Folksongs)




"Poveri soldati" potrebbe essere la rappresentazione della ribellione spontanea dei soldati coscritti, contro le azioni repressive del Granduca di Toscana, dopo il suo ripristino in seguito al Congresso di Vienna.
(Da wikipedia)

Tra i canti popolari della Montagna Pistoiese se ne tramanda uno, raccolto nella zona di Rivoreta, probabilmente risalente al tempo del governo di Ferdinando III d'Asburgo Lorena (1814-1824). Il testo (edito in Canti popolari della provincia di Pistoia, incisione discografica e testi, a cura di S. Landini e M. Landini, Pistoia 1978) conserva il ricordo delle tribolazioni dei soldati addetti alla guardia dei confini, sottoposti... (continua)
O poveri soldati,
(continua)
10/8/2009 - 00:24
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Maremma

Maremma
[2007]
Ritornello: Da una canzone popolare toscana
Il resto del testo è di Luca Mirti
Burden: from a Tuscan folksong
The remaining lyrics are by Luca Mirti


Restituendo la Maremma agli Indiani
di Riccardo Venturi

[...] E poi arrivano sul palco, che palco non è, i Delsangre. Luca Mirti e lo Schuster, insomma. Quando cantano le loro canzoni si chiamano Delsangre. I Delsangre sono il gruppo più straordinario che mi è stato dato di ascoltare in lingua italiana in questi ultimi anni. Devono fare soltanto tre canzoni, e le prime due le conosco, le conoscono tutti coloro che li seguono oramai da non so quanto tempo a giro per i posti più improbabili di questo paese. Un giorno a Vertemate con Minoprio, ché bisogna affidarci a un lontano campanile nella pianura Padana per trovarlo; un altro in un capannone a Frosinone; un altro ancora a Gesummorto nel Sannio Inferiore, e quello dopo in via... (continua)
Mio nonno era solito dire,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/10/2007 - 14:16
Una tristissima notizia: il 17 luglio è scomparsa Caterina Bueno. Tutto il nostro sito la vuole ricordare: ne sarà parte per sempre.
Riccardo Venturi 17/7/2007 - 21:52
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Le quattro stagioni (Ecco è l’Aprile)

anonimo
Le quattro stagioni (Ecco è l’Aprile)
Per la serie "Dalle galere del mondo" vi invio questo poetico canto anarchico.

Nota tratta dall’LP del Gruppo Sperimentale di Canto Popolare (con la partecipazione di Margot e di Fausto Cigliano) intitolato “Noi chiamammo Libertà. Antologia di canti politici italiani nati nell’esilio, nella prigione e nei lager dal 1821 al 1948”, a cura di Anton Virgilio Savona, Edizione I Dischi dello Zodiaco (nota riportata dal sito della Union des Amis Chanteurs di Torino, rivista e corretta da B.B.)
In quel disco il canto viene datato precisamente al 1890.



[…] Il canto “Ecco è l’Aprile (Le quattro stagioni)”, conosciuto anche con i titoli di “Lamento del carcerato” e “Canto d’amore anarchico” , è di autore anonimo e risale approssimativamente al periodo che va dal 1888, - anno in cui, nel corso di una manifestazione popolare, fu arrestato e condannato a tre anni di reclusione, benché coperto dall’immunità... (continua)
Ecco è l’aprile, il fiore della vita:
(continua)
inviata da Renato Stecca 26/5/2007 - 17:58
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Sante Caserio [Antologia di canti popolari]

anonimo
Sante Caserio [Antologia di canti popolari]
4. L'interrogatorio di Caserio

Registrazione di Caterina Bueno a Firenze nel 1962, da Stefano Arcidiacono, fiaccheraio (conduttore di fiàcchere, ovvero di fiacre, carrozze a cavallo scoperte pubbliche). A Firenze esistono tuttora alcuni conduttori di tali mezzi, ad uso esclusivo dei turisti. Inciso da Caterina Bueno in Eran tre falciatori e dal Canzoniere Internazionale ne Gli Anarchici.
Entra la corte
(continua)
20/5/2007 - 12:43
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Su fratelli pugnamo da forti

anonimo
Su fratelli pugnamo da forti
Un anonimo canto di sicura formazione toscana (il testo è decisamente in fiorentino rustico) ispirato alla morte di Sante Caserio. Fu raccolto per la prima volta da Caterina Bueno a Bivigliano, frazione del comune di Vaglia (Firenze), dalla voce di un contadino a nome Pietro Zeppi; nel 1964 Roberto Leydi lo registrò a Milano.

Recentemente è stato riproposto da Les Anarchistes nell'album Figli di origine oscura (2003); particolare assolutamente rilevante, è stato dal gruppo dedicato alla memoria di Carlo Giuliani, coetaneo di Sante Jeronimo Caserio (entrambi ebbero 21 anni al momento della morte). La versione proposta da Les Anarchistes nel loro album presenta però una "stranezza" testuale (vedi nota). E ascoltabile e scaricabile parzialmente in Real Audio dal Sito ufficiale de Les Anarchistes; consigliamo comunque di farlo a chi non la conoscesse, data la sua bellezza.




Sante Caserio:

A... (continua)
Su fratelli pugnamo da forti
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 20/5/2007 - 11:00
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Il tragico naufragio del vapore Sirio

anonimo
Il tragico naufragio del vapore Sirio
[1906]
Interpretata da Caterina Bueno
da Francesco De Gregori e Giovanna Marini ne "Il fischio del Vapore"
dalle De' Soda Sisters in "Amore Ribelle tra Ficattole e Zonzelle"


IL NAUFRAGIO DEL "SIRIO": 4 AGOSTO 1906
dal sito della Società Capitani e Macchinisti di Camogli
L'iconografia è tratta interamente da Odissee Migranti - Italiani sulle rotte del sogno e del dolore, il sito di Gian Antonio Stella.

Il piroscafo italiano Sirio scese in mare dal Cantiere Napier di Glasgow il 24 marzo 1883. Lo scafo era in ferro, stazzava 3.635 tonn. ed aveva una macchina alternativa da 3.900 cav. capace d'imprimergli una velocità di 15 nodi. La sua linea snella e affilata rappresentava uno stile innovativo nell'architettura navale del tempo, quando sugli oceani andava in scena lo scontro duro tra due epopee: quella della tradizione velica giunta al suo apice, e quella nascente del vapore.

I due... (continua)
E da Genova
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2007 - 20:57
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Battan le sette e mezzo

anonimo
Si tratta di un canto di galera raccolto da Caterina Bueno in provincia di Grosseto. Il testo proviene da La musica dell'altra Italia.
Battan le sette e mezzo a la mattina,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/4/2007 - 21:44
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Storia di Rodolfo Foscati [Storia del 107]

Storia di Rodolfo Foscati [Storia del 107]
Inseriamo da oggi la "Storia di Rodolfo Foscati", antica e terribile canzone di carcere della tradizione toscana, come canzone autonoma nell'ambito del percorso Dalle galere del mondo; finora era stata presente a complemento della pagina di Affare Dreyfus di Davide Giromini, canzone nella quale ne vengono citati i versi iniziali e finali.

La canzone ha un'origine oscura. C'è un Rodolfo Foscati patriota milanese, imprigionato durante i moti carbonari del 1821. Ce n'è un altro in San Frediano, a Firenze, protagonista di un non meglio precisato fatto di sangue e condannato all'ergastolo. Forse le due figure si sono sovrapposte, forse no; la canzone è sicuramente toscana, e rappresenta in maniera cruda i primi, terribili giorni dell'ergastolano ("Più oscura è invece la storia di Rodolfo Foscati da San Frediano, protagonista di un’altra disperata canzone narrativa sui suoi primi giorni da ergastolano.... (continua)
Caro padre, vi scrivo piangendo,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/4/2007 - 18:45
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Compagni se vi assiste la memoria (Storia di Licio Nencetti Partigiano)

Compagni se vi assiste la memoria (Storia di Licio Nencetti Partigiano)
interpretato da Caterina Bueno in "Se vi assiste la memoria" del 1974

Erroneamente considerato un canto in ottava rima, questo testo è eseguito su una melodia assai simile a quella dei canti "a braccio", ma non ha la struttura classica dell’ottava a rima incatenata. L’esame del testo poetico del canto mostra anche l’intervento di "mani" diverse nella composizione che è, in parte, descritta in prima persona e, in parte, in terza persona.
Non sfugge neppure una certa diversità di linguaggio presente in tutto l’arco della composizione, quasi a testimoniare più interventi in tempi diversi, anche se il canto è attribuito all’improvvisatore A. Casini.
Comunicazione manoscritta di Enzo e Sergio Piccoletti s.i.d. cfr. Caterina: Se vi assiste la memoria, Cetra folk, lpp. 263 (n° 28).
Compagni se vi assiste la memoria
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2006 - 01:24
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Terra Innamorata. 1: Un'introduzione

Terra Innamorata. 1: Un'introduzione
[1978]


Aprile 2001 . IL CANZONIERE DEL VALDARNO, TERRA INNAMORATA

Registrato nel 1978, a Bologna negli studi dell'Harpo's Bazaar, questo disco fu il settimo vinile pubblicato dall'allora (quasi) neo-nata Materiali Sonori. Un disco all'epoca importante, più volte segnalato come uno degli ultimi rilevanti lavori di una stagione in cui si coniugavano bene musica e impegno civile, canzoni e politica. Come si potrebbe definire oggi? Canzone d'autore, neo-folk, forse world music. Chissà. Un'opera comunque giovanile, con qualche ingenuità, che però era rimasta nel cuore di tanti appassionati. Un disco ormai introvabile. Noi però, un po' per pudore e un po' per le differenti strade creative successivamente intraprese, non lo avevamo mai ristampato su digitale. Forse ritenendolo inattuale...
E' stata la caparbietà di Enzo Brogi, mitico sindaco di Cavriglia (uno che ad ogni elezione prendeva... (continua)
Battan l'otto, ma saranno le nove
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/5/2006 - 23:39
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Lasciali fare, gli rompi le zampine

Lasciali fare, gli rompi le zampine
Livorno devastata dalla guerra, dove manca ogni cosa, tranne – forse – i pidocchi. E le zampine di cui si parla nel testo, sono, appunto, quelle dei pidocchi. Comunicata a Caterina Bueno nel 1973 da Giorgio Fontanelli, la canzone fa parte ancora oggi del repertorio dell’attore livornese Attilio Fantolini.

(notizie tratte dall’opuscolo del disco di C.B., Dal vivo [2000] e dall’introduzione che precede l’esecuzione della stessa canzone)

Grazie alla redazione del blog Goyassel La Zucca per averci segnalato questa canzone.

La Rotta è una frazione di Pontedera, in provincia di Pisa.

Nello stesso blog si veda anche la recensione del disco doppio "Eran tre falciatori" di Caterina Bueno (la ristampa di tre dischi degli anni settanta "Eran tre falciatori", "Se vi assiste la memoria" e "Il trenino della leggera").
Lasciali fare, gli rompi le zampine
(continua)
8/3/2006 - 10:29
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Affare Dreyfus

Affare Dreyfus
Da "Apuamater"
[2005]

Tutto il disco di Davide Giromini Apuamater è scaricabile liberamente da Bielle


Testo e musica di Davide Giromini

Voce e fisarmonica di Davide Giromini
Voce: Andrea Parodi
Chitarra: Andrea Landi
Violino: Elia Martellini

L'affaire Dreyfus (1894-1906) fu il primo clamoroso caso politico-giudiziario scoppiato nella Francia della Terza repubblica.
Nel 1894 Alfred Dreyfus (Mulhouse 1859 - Parigi 1935), ufficiale di origine ebraica impiegato presso il ministero della Guerra, fu accusato di aver rivelato segreti relativi alla difesa all'addetto militare tedesco a Parigi.

Arrestato in ottobre, dopo un giudizio sommario Dreyfus fu degradato e condannato alla deportazione a vita nell'isola del Diavolo (Caienna). L'opinione pubblica francese, travolta da un'ondata di antisemitismo, dimenticò il caso finché, nel 1896, il comandante G. Picquart, nuovo responsabile... (continua)
Caro padre, ti scrivo piangendo…
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/8/2005 - 15:01

E a te, Pietro Valpreda

anonimo
E a te, Pietro Valpreda
[sicuramente del 1972]
Sull'aria di Battan le sette e mezzo


Per maggiori notizie sulla strage di Piazza Fontana e sull'arresto di Pietro Valpreda si vedano le introduzioni, rispettivamente, a La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida] e a Valpreda è innocente di Franco Trincale.

In occasione del primo processo-farsa a Pietro Valpreda (febbraio 1972), sull'aria del canto di carcere Battan le sette e mezzo (raccolto anni prima da Caterina Bueno in provincia di Grosseto.
Batton le sette e mezza la mattina
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/7/2005 - 16:26
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Fagioli 'olle 'otenne

Fagioli 'olle 'otenne
[Forse 1946 o 1947?]
Scritta da Attilio Fantolini (con alcuni amici)
Written by Attilio Fantolini (with some friends)
Composée par Attilio Fantolini (avec des amis à lui)
Spettacolo / Spectacle: "O porto di Livorno traditore" [1974]
Album / Albumi: "O porto di Livorno traditore" [Fonè, 1984]
Interpretata e incisa anche da / Also performed and recorded by / Interprétée et enregistrée aussi par:
Caterina Bueno
In: Canti di Maremma e d'Anarchia
Album allegato e pubblicato dalla rivista "Avvenimenti" [1997]
E da / And also by / Et aussi par:
De' Soda Sisters


"Questa canzone la cantava il mio nonno, Attilio Fantolini, membro della compagnia originale dello spettacolo 'O porto di Livorno traditore'. L'ho sentita cantare da quando ero piccolo, e a quanto ne sappia l'ha scritta lui con alcuni amici durante una delle svariate cene con stornelli che facevano da giovani, sull'aria di non... (continua)
Fagioli 'olle 'otenne,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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Contrasto tra l'aristocratica e la plebea sulla guerra di Tripoli

anonimo
Contrasto tra l'aristocratica e la plebea sulla guerra di Tripoli
(1912)

Una canzoncina scritta appena ieri. Dal repertorio di Pardo Fornaciari e di Caterina Bueno.

Queste ottave fanno parte di un contrasto molto lungo, che risale probabilmente al 1911-12.

Il contrasto è una gara fra improvvisatori, legata a regole metriche molto precise (il primo verso di ogni ottava deve trarre la rima dall’ultimo verso della strofa precedente), su argomenti vari.

Questo (probabilmente rielaborato per foglio volante) è stato raccolto a Stia, in Casentino, nel 1965 da Caterina Bueno, in più sedute successive: le strofe qui riprodotte sono quelle che l’informatrice (Maria Ringressi) aveva ricordato in occasione della prima registrazione.

Una versione diversa, in 22 strofe di cui qualcuna simile alle nostre, è stata raccolta da Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti a Populonia (Piombino), inf. Sindelica Rognoni, e dagli stessi pubblicata nel volume Canti socialisti... (continua)
Plebea:
(continua)
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Canto dei coscritti, o Partirò, partirò

Canto dei coscritti, <i>o</i> Partirò, partirò
[ca. 1808]
Composto sulla stessa aria della canzone popolare "Maremma amara"

Canto toscano dell'epoca delle guerre napoleoniche, nato probabilmente quando l'Imperatore istituì la leva obbligatoria anche nelle terre italiane conquistate, sull'esempio di quel che era accaduto in Francia con la rivoluzione.
Sebbene abbia un autore ben preciso, un celebre cantastorie che compose il testo sul motivo della famosa canzone popolare toscana "Maremma amara" ("Tutti mi dicon Maremma, Maremma...") servendosi anche chiaramente della sua struttura testuale (cosa particolarmente evidente nel ritornello), divenne ben presto un canto di guerra e popolare; per primo lo ha raccolto Caterina Bueno; è stato interpretato anche da Riccardo Marasco (nell'album "Chi cerca trova", 1977; ma in una versione abbreviata), ma altri interpreti storici sono stati Fausto Amodei (nell' LP "Il povero soldato"), la stessa... (continua)
Partirò partirò, partir bisogna
(continua)




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