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Prima del 2015-5-19

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Teče mi, teče vodica

anonimo
Teče mi, teče vodica
A orecchio direi che la seconda versione è delle Slovenia nord-occidentale (Caporetto).
Piero Purini 19/5/2015 - 17:45
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Workers of the World, Awaken

Workers of the World, Awaken
Traduzione svedese 4 / Swedish translation 4 / Svensk översättning 4: Jacob Branting
VÄRLDENS ALLA SLAVAR, VAKNA
(continua)
inviata da Juha Rämö 19/5/2015 - 17:40
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Non siamo tutti eroi

Non siamo tutti eroi
Version française – NOUS NE SOMMES PAS TOUS DES HÉROS – Marco Valdo M.I. – 2015
Chanson italienne – Non siamo tutti eroi – Piero Ciampi – 1962
NOUS NE SOMMES PAS TOUS DES HÉROS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/5/2015 - 17:05
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Factory Town

Factory Town
[1988]
Parole e musica di Danny Wayland "Dan" Seals (1948-2009), country singer e songwriter.
Nel suo album “Rage On” del 1988.
Billy came by this morning
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/5/2015 - 15:32
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The trumpets of Jericho

The trumpets of Jericho
La Storia dovrebbe insegnarci qualcosa
(continua)
inviata da dq82 19/5/2015 - 14:57
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Harlan County Blues

Harlan County Blues
[1940]
Parole e musica di George Davis (1906-1992), minatore, cantautore, conduttore radiofonico, testimone della lunghissima lotta dei minatori del Kentucky e, in particolare, di quelli della contea di Harlan, detta non a caso “Bloody Harlan County”, dove il confronto sanguinoso tra lavoratori, compagnie e strikebreakers durò quasi ininterrottamente dai primi del 900 fino agli anni 70 e alla crisi mondiale dell’estrazione del carbone.

Nel disco di George Davis intitolato “When Kentucky Had No Union Men”, pubblicato nel 1967 dalla Folkways Records.

Interpretata anche da Mike Seeger nel disco “Tipple, Loom & Rail - Songs Of The Industrialization Of The South” (Folkways Records, 1966)

Poi anche nella raccolta “Songs And Ballads Of The Bituminous Miners” edita nel 2002 dalla Biblioteca del Congresso USA.

Sono moltissime le canzoni già presenti sul sito dedicate alla “Harlan War”. Se... (continua)
A bunch of fellers the other day
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/5/2015 - 14:52
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Spinning Room Blues

Spinning Room Blues
[1936/1965]
Canzone scritta da Dorsey Dixon e interpretata col fratello Howard, i Dixon Bothers. Entrambi furono operai tessili dall’adolescenza fino alla pensione. Le ultime tre strofe (indicate tra parentesi) furono aggiunte nel 1965, a mo’ di attualizzazione)
Un brano in qualche modo gemello di Weave Room Blues

Interpretata da Mike Seeger nel disco “Tipple, Loom & Rail - Songs Of The Industrialization Of The South” (Folkways Records, 1966)

Poi in diverse raccolte dedicate alla riscoperta dei Dixon Brothers.

Infine nel disco collettivo “Poor Man, Rich Man - American Country Songs Of Protest” (1989).
About the old spinning room I'm a-going to tell a tale
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/5/2015 - 13:28
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Death Of Mother Jones

Death Of Mother Jones
[1930]
Canzone di autore anonimo.
La prima incisione è di Gene Autry, 1931.
In alcune compilation, come “Brother, Can You Spare A Dime?: American Song During The Great Depression” (1977) e “Poor Man, Rich Man - American Country Songs Of Protest” (1989).
Testo trovato su Union Songs

Ripresa anche da Joe Glazer nel suo “Down In A Coal Mine” del 1974.

Quindi David Rovics – cui la canzone è stata impropriamente attribuita in origine – è solo l’ultimo arrivato in ordine di tempo…

Nel 1930 moriva, ultranovantenne, la leggendaria Mary Harris "Mother" Jones, insegnante ed ‎agitatrice sociale, organizzatrice dell’United Mine Workers e fondatrice dell’Industrial Workers of ‎the World, in prima linea in tutti i grandi scioperi dalla seconda metà dell’800 fino al massacro di Paint Creek (1912), a quelli di Ludlow‎‎ (1914) e Matewan (1920) e alla battaglia di Blair Mountain.

Quando scioperare significava davvero qualcosa e chi lo faceva sapeva cosa rischiava (non solo qualche ora di paga sulla pelle degli altri)…
Bernart Bartleby 19/5/2015 - 12:20
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Money Cravin' Folks

Money Cravin' Folks
[1929]
Parole e musica di Blind Alfred Reed.
Testo trovato sull’imprescindibile Mudcat Café
Nel disco collettivo “Poor Man, Rich Man - American Country Songs Of Protest”, pubblicato dalla statunitense Rounder Records nel 1989

Poi nella raccolta interamente dedicata a Blind Alfred Reed intitolata “Complete Recorded Works In Chronological Order (1927-1929)”, pubblicata dall’austriaca Document Records nel 1998.

Ripresa anche da Frank Tovey, in arte Fad Gadget, nel suo dico del 1989 intitolato “Tyranny And The Hired Hand”

I ricchi, gli avidi, gli usurai e gli affamatori, che il diavolo se li porti!
Let me tell you 'bout the money cravin' folks
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/5/2015 - 10:43
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The Crow On The Cradle

The Crow On The Cradle
KORPPI KEHDOLLA
(continua)
inviata da Juha Rämö 19/5/2015 - 09:54
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When I'm Gone

When I'm Gone
SE KAI TÄYTYY TEHDÄ NYT
(continua)
inviata da Juha Rämö 19/5/2015 - 09:52
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El derecho de vivir en paz

El derecho de vivir en paz
OIKEUS RAUHAAN JA ELÄMÄÄN
(continua)
inviata da Juha Rämö 19/5/2015 - 09:50

Piero dei Fossi

Antiwar Songs Blog
Piero dei Fossi
È forse la prima volta in questo sito che la vera introduzione a una canzone viene affidata piuttosto al blog che alla pagina che la contiene e, in fondo, non ve n’è nessuna precisa ragione. Del resto, di fronte a Piero Ciampi, alla sua vita e alle sue canzoni è sempre bene non invocare troppe […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-18 23:29:00

La ballata di Piero dei fossi

La ballata di Piero dei fossi
May 14-19, 2015
Traduzione inglese integrale di Riccardo Venturi
14-19 maggio 2015

This long ballad by the anarchist Pino Bertelli tells about Piero Ciampi, Livorno and several other things.

Dear English-speaking reader. You are not supposed to know Piero Ciampi, his life, his poems, his songs and his wine. Should any of his songs one day be translated into English, you'd probably discover and/or think he was sort of poète maudit, but this wouldn't be fully correct; there's one article on him in the Italian Wikipedia, and one -God only knows why- in Polish. But the only thing one could reasonably say is that he was Piero Ciampi, and that's all. So, before some of his songs are finally translated, perhaps you won't object to some kind of presentation. In my opinion, the following, long ballad by Pino Bertelli is Piero Ciampi's best presentation ever written in any form, much better than... (continua)
THE BALLAD OF PIERO OF THE FOSSI
(continua)
18/5/2015 - 22:58
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A Maid That's Deep In Love

A Maid That's Deep In Love
Manca la traduzione e propongo quella di Musica & Memoria
Un brano romantico e molto semplice, parla di una ragazza che per seguire il suo innamorato nel Nuovo Mondo si traveste da uomo e si imbarca come mozzo su una nave, ma il suo capitano si innamora di lei; a riva svela il suo segreto e il capitano le giura amore eterno e la implora di sposarlo.
UNA FANCIULLA PERDUTAMENTE INNAMORATA
(continua)
inviata da Cattia Salto 18/5/2015 - 22:48

Le défilé de l'Empire

Le défilé de l'Empire
La dedica è ad un amico appartenente alla goguette della “Lice chansonnière”, una delle più celebri di Parigi, nata nel 1831 e scioltasi nel 1967.

A dicembre del 1851, a soli due anni e mezzo dopo la Rivoluzione repubblicana del 1848 ed il relativo bagno di sangue, si era consumato il colpo di Stato di Luigi Napoleone Bonaparte il quale, dopo aver sospeso ogni diritto democratico e proceduto ad un’ondata indiscriminata di arresti, si era cucito addosso la legittimazione con il plebiscito di dicembre. A gennaio dell’anno seguente, la monarchia e la sua corte di ufficiali, magistrati, accademici, banchieri e porporati sfilavano in pompa magna, ancora una volta restaurati, tra le nebbie dell’inverno parigino, quasi una processione di morti viventi…
Bernart Bartleby 18/5/2015 - 14:33
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Le Bal et la guillotine

Le Bal et la guillotine
[1849]
Versi di Gustave Leroy (1818-1860), celebre chansonier e goguettier amico di Charles Gille e con lui nella goguette parigina “des Animaux”.
Sull’“Air des faux dieux, faux timbre des Trois Couleurs”(ignoro di quale brano musicale si tratti).

Canzone che parla della repressione della “Primavera dei Popoli” in Francia, l’ennesima rivoluzione tradita. Infatti tra le forze che avevano travolto la monarchia prevalsero quelle più conservatrici, anti-popolari. Cosicchè nel giugno Parigi insorse di nuovo e la rivolta operaia fu schiacciata nel sangue dalle truppe del generale Louis Eugène Cavaignac.

Nel brano il racconto dell’esecuzione di due insorti, proprio mentre all’Eliseo il presidente – quel grande “repubblicano” di Carlo Luigi Napoleone Bonaparte, poi Napoleone III imperatore - dà un grande ricevimento di gala…

Nella vignetta – impostata come una scena dalla mitologia greca – il... (continua)
C'est aujourd'hui qu'eut lieu le sacrifice,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/5/2015 - 13:48

Tuer l'ennui !

Tuer l'ennui !
[giugno 1848]
Versi di Eugène Pottier in “Chants révolutionnaires”, edizione del 1887.
Musica non indicata.
La dedica è ovviamente di molto successiva alla canzone (Pottier era del 1816 mentre Zola del 1840)
A Émile ZOLA.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/5/2015 - 13:08

Le Peuple

Le Peuple
[1848]
Versi di Eugène Pottier in “Chants révolutionnaires”, edizione del 1887.
Musica non indicata.
Quand tombait la pluie fine et qu’un manteau de glace
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/5/2015 - 12:54

Kumar Gautan: An Open Letter From Aruna Shanbaug

Kumar Gautan: An Open Letter From Aruna Shanbaug
[2011]
Versi di Kumar Gautan, poeta indiano.

Aruna Shanbaug – che l’autore fà parlare in prima persona in questa poesia – è morta oggi nell’ospedale King Edward Memorial Hospital di Mumbai dove si trovava ricoverata da 42 anni, quarantadue anni in stato vegetativo. La sua vita si era di fatto fermata nel 1973 quando, giovane infermiera, in quello stesso ospedale, era stata aggredita, violentata e strangolata da tal Sohanlal Bhartha Walmiki, un addetto alle pulizie. Costui, prima di brutalizzarla, era riuscito a passarle una catena intorno al collo, causandole così asfissia e danno spinale.
Lo stupratore se la cavò con sette anni di galera per aggressione e rapina, nel processo nemmeno rilevarono il tentato omicidio e la violenza sessuale.
La pena per Aruna Shanbaug è stata molto più lunga.

Nel 2010 la Corte Suprema indiana ha rigettato la richiesta di consentire l’eutanasia per Aruna... (continua)
Please help me, I want to die…
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/5/2015 - 11:45
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Take Me to Church

Take Me to Church
PORTAMI IN CHIESA
(continua)
17/5/2015 - 23:41

302.0

Antiwar Songs Blog
302.0
Questa canzone è dedicata all’Organizzazione Mondiale della Sanità, è una canzone sulla medicina e riguarda una malattia la cui classificazione secondo la Classificazione Internazionale è 302.0. Con queste ironiche parole, alla fine degli anni ’70, la Tom Robinson Band introduceva una trascinante canzone intitolata Glad to be Gay. La dedica introduttiva si riferisce al fatto […]
Antiwar Songs Staff 2015-05-17 19:55:00
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Он не вернулся из боя

Он не вернулся из боя
Finnish version by Kaj Chydenius
Kaj Chydeniuksen suomenkielinen versio
HÄN EI PALANNUT TAISTELUSTA
(continua)
inviata da Juha Rämö 17/5/2015 - 19:06
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The Ballad of Ho Chi Minh

The Ballad of Ho Chi Minh
Interpretazione di Tomoya Takaishi, data di registrazione 9/6/1969 all'Osaka Festival Hall.
ホーチミンのバラード
(continua)
inviata da dq82 17/5/2015 - 06:49

La Pécheresse aux jolis doigts

La Pécheresse aux jolis doigts
La Pécheresse aux jolis doigts

Chanson française – La Pécheresse aux jolis doigts – Marco Valdo M.I. – 2015

ARLEQUIN AMOUREUX – 7



Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.

Je pense avoir déjà dit que notre déserteur, notre Arlequin amoureux n'avait que de brèves rencontres avec son Arlecchina, laquelle suit son théâtre ambulant. Il ne la voit que très rarement et entretemps, il y rêve. Mais pour donner un peu de consistance à ces égarements songeurs, il s'est procuré une image, un portrait de sa belle. Ce portrait est une pièce de toile peinte qu'il a découpée... (continua)
Cette pièce de toile roulée
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 16/5/2015 - 17:58
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Him

Him
LUI
(continua)
inviata da Eleonora 16/5/2015 - 15:21

Unser täglich Brot (Der Lied von der Kuhle)

Unser täglich Brot (Der Lied von der Kuhle)
[1944]
Parole e musica di Emil František Burian (1904-1959), poeta, scrittore, cantante, musicista e compositore ceco.
Testo trovato su Volkslieder Archiv
Nella raccolta intitolata “Und weil der Mensch ein Mensch ist – Lager – Lieder – Widerstand” realizzata nel 2015 dal quartetto tedesco Die Grenzgänger (Michael Zachcial, Annette Rettich, Felix Kroll e Frederic Drobnjak).

Emil František Burian, che era pure un militante comunista, fu arrestato dai nazisti nel 1941 e venne internato a Theresienstadt, a Dachau e infine a Neuengamme. Questa canzone - che credo egli scrisse in tedesco perchè non mi pare ci sia traccia in Rete di un testo in ceco - fu composta proprio a Neuengamme, dove Emil František Burian era stato attivissimo nell’organizzare spettacoli clandestini di intrattenimento per gli internati (tra i quali quelli di lingua tedesca erano i più numerosi, dopo sovietici, polacchi... (continua)
Unser täglich Brot
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/5/2015 - 14:51
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Zombie

Zombie
ITALIANO / ITALIAN [3]

Traduzione italiana di Cattia Salto

Ci sono già due traduzioni in italiano di Zombie, e sembrerebbe esagerato aggiungerne una terza, diciamo che la versione che propongo è quella "commentata". Aggiungo anche delle osservazioni sul VIDEO

Nel video la canzone viene “messa in scena” con la O’Riordan, tutta spruzzata di pittura dorata e con un abito lungo di taglio classicheggiante, a impersonare una divinità; presso i Greci e poi i Romani, il dio della guerra era maschile, ma non così per i Celti, che avevano una dea dal triplice volto (tanto per gradire sull’altare troneggia anche una croce di legno): è la guerra una divinità immortale e disumana.. ai suoi piedi un girotondo di amorini anche loro spruzzati d’oro e con tanto di frecce e arco. Sono i putti che scoccano le frecce e seminano la follia umana; un pensiero che mi è venuto a forza di ragionarci sopra: e se... (continua)
ZOMBIE
(continua)
inviata da Cattia Salto 16/5/2015 - 14:23
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Sunday Bloody Sunday

Sunday Bloody Sunday
DOMHNACH, FUILTEACH DOMHNACH
(continua)
inviata da dq82 16/5/2015 - 10:27
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Sunday Bloody Sunday

Sunday Bloody Sunday
Mi sono soffermata sul significato del testo aggiungendoci delle note, propongo anche una traduzione non proprio letterale
Non riesco a credere alla notizia di oggi,
(continua)
inviata da Cattia Salto 15/5/2015 - 21:18
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Est-il bien vrai que je veille

anonimo
Est-il bien vrai que je veille
[1789]
Versi di anonimo rivoluzionario francese sull’aria di “Aussitôt que la lumière”, canzone del poeta seicentesco Adam Billaut.
Canzone composta in occasione della presa della Bastiglia il 14 luglio 1789.

L’imponente fortezza medievale della Bastiglia a Parigi era per i rivoluzionari il simbolo stesso dell'ancien régime e, inevitabilmente, andava conquistata e abbattuta. Peccato che la sua distruzione fosse già stata decisa anni prima dalla stessa monarchia, dato che la fortezza era ormai da tempo diventata inutile e costosa. Il paradosso è che Luigi XVI, dopo aver rinviato per anni l’ordine di demolizione, si decise qualche settimana prima dell’assalto. E il 14 luglio nella Bastiglia si trovavano solo 7 prigionieri, di cui due pazzi fatti lì rinchiudere dai loro familiari.

Ciò nonostante, nell’inutile difesa della fortezza trovarono la morte il suo governatore, il marchese Bernard-René... (continua)
Est-il bien vrai que je veille
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/5/2015 - 10:11
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Us of Hate

Us of Hate
2013
Generation Kennedy No More
No phones in Tokyo for callin' London,
(continua)
inviata da dq82 15/5/2015 - 10:08
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Peace to the World

Peace to the World

Morto B.B.King, leggenda del Blues

Il musicista si è spento nella sua casa di Las Vegas per le conseguenze del diabete che pativa da anni. A settembre avrebbe compiuto 90 anni. Autore di hit internazionali, ha influenzato generazioni di chitarristi, a cominciare da Eric Clapton

'Lucille' piange silenziosamente : il re del blues, il leggendario B.B.King, è morto nella notte nella sua casa di Las Vegas. La notizia è stata ufficializzata dai suoi legali. Il musicista aveva 89 anni. Malato di diabete, anche di recente era stato ricoverato in ospedale a Los Angeles. Nella sua lunghissima carriera ha inciso 50 album in studio e girato il mondo in tour che lo hanno portato più volte anche in Italia. Alcuni suoi brani, come The thrill is gone, sono diventati del successi planetari. Gli U2 lo avevano voluto accanto sul palco per l'incisione della sua When love comes to town. Con la sua Gibson,... (continua)
dq82 15/5/2015 - 09:48
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Den okände soldaten

Den okände soldaten
TUNTEMATON SOTILAS
(continua)
inviata da Juha Rämö 15/5/2015 - 08:41
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Dziś do ciebie przyjść nie mogę

Dziś do ciebie przyjść nie mogę
Finnish version by Paul Holm
Suomennos Paul Holm

Audio link to the song performed by Matti Salminen: https://www.youtube.com/watch?v=F0dUCJ7DQrU
PARTISAANIVALSSI
(continua)
inviata da Juha Rämö 15/5/2015 - 08:39

Papier à cul

Papier à cul
Versi di François Henri Jolivet (1875-1955), operaio, poeta, chansonnier, goguettier de La Muse Rouge, pacifista e libertario parigino.
Sull’aria di “Envolez-vous mes billet doux” di Jane Evrard
Ignoro l’anno di composizione di questa divertente canzone. Jolivet raccolse le sue creazioni nel volume “Chansons sociales et satiriques” edito l’anno seguente la sua scomparsa.
Testo trovato sul sito de Les éditions Touchalon
Lorsque vous faites défaut dans mes poches
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/5/2015 - 08:37
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Skibbereen

Skibbereen
La prima pubblicazione della canzone si ritrova nel The Irish Singer’s Own Book (Noonan, Boston, 1880) e la paternità è stata attribuita a Patrick Carpenter nativo di Skibbereen. Ci sono un certo numero di differenti versioni di questo canto tradizionale, tuttavia sostanzialmente simili. In particolare nella versione di Sinéad O'Connor e The Chieftains in Long Journey Home (1998 Mini-serie per la Televisione) si tralasciano la V e la VI strofa che rispettivamente ricordano la ribellione del 48 e la promessa di una nuova rivolta.
ulteriori osservazioni http://terreceltiche.altervista.org/sk...

Alla traduzione riportata aggiungo solo alcune osservazioni

1)Isola di Erin:"L'Irlanda viene chiamata Erin in gaelico: questa parola significa "terra di Ériu", l'antica dea-terra della verde isola. [...] Maga senza pari, viveva sopra una collina al centro dell'isola. Man mano che invecchiava la collina... (continua)
Cattia Salto 15/5/2015 - 01:35
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Quaranta soldati, quaranta sorelle

Quaranta soldati, quaranta sorelle
Chanson italienne – Quaranta soldati, quaranta sorelle – Piero Ciampi – 1971
Texte : Piero Ciampi
Musique : Gianni Marchetti
QUARANTE SOLDATS, QUARANTE SOEURS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/5/2015 - 21:53
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Boolavogue

Boolavogue
Il testo della canzone riesce a riassumere la rivolta di Wexford in poche strofe dense di storia, accompagnate da una vecchia melodia irlandese, una slow air dal nome “Calad n-Eocaill” o anche “Eochaill” (“Youghal Harbour“). Boolavogue è un brano diventato subito popolare ed è quasi un inno per la contea di Wexford, ieri come oggi è cantata dalla gente irlandese anche se negli arrangiamenti più recenti si tende a tagliare la V e la VI strofa/

ulteriori considerazioni in
Terre celtiche
I
(continua)
inviata da Cattia Salto 14/5/2015 - 21:38
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C'è un re

C'è un re
Cover dei Folkstone da "Il confine" 2012

dq82 14/5/2015 - 18:01
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Le drapeau de l'Humanité

Le drapeau de l'Humanité
[1981]
Parole di Claude Lemesle
Sulla melodia di “It's Five O'Clock”, grande successo degli Aphrodite's Child della fine dei 60, un brano composto da Richard Julian Francis e Evangelos Papathanassiou, in arte Vangelis.
Nell’album di Milva intitolato “Moi, je n'ai pas peur” del 1981
C'est, de clocher en clocher,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/5/2015 - 16:33
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Avant le départ

Avant le départ
Il testo della canzone non è dei Tichot (e forse nemmeno la musica). Si tratta infatti di una poesia scritta da Eugène Bizeau all'inizio della Grande Guerra...
(fonte: “Eugène Bizeau et Gaston Couté, deux poètes paysans anarchistes à la fin du 19ème siècle”, a cura di Michel Di-Nocera)
Bernart Bartleby 14/5/2015 - 15:31

Premier Mai

Premier Mai
[1911]
Versi di Gaston Couté (composti poche settimane prima della sua prematura scomparsa) sull’aria de Le temps des cerises di Jean-Baptiste Clément.
C'est le Premier Mai. Debout, camarades !
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/5/2015 - 15:07
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La Paysanne

La Paysanne
“La Paysanne” è anche chiamata “Marseillaise anarchiste”, e infatti Gérard Pierron la adattò sull’aria della “Marseillaise” di Rouget de l'Isle (1792).
Bernart Bartleby 14/5/2015 - 14:52




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