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Prima del 2010-10-24

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Un matto [Dietro ogni scemo c'è un villaggio]

Un matto [Dietro ogni scemo c'è un villaggio]
Marco Valdo M.I. – 2010
FRANK DRUMMER
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/10/2010 - 11:30
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L'oro del diavolo

L'oro del diavolo
Chanson italienne – L'oro del Diavolo – Del Sangre – 2004
L'OR DU DIABLE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 24/10/2010 - 11:06
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Farsa Nacionalista

Farsa Nacionalista
[1989]
álbum: Brasil
Seu orgulho é totalmente sem sentido
(continua)
inviata da giorgio 24/10/2010 - 09:17
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Maudit

Maudit
i litfiba in questo momento (23.10.2010) fanno cagare anche uno stitico
(clash)

Insomma non sei contento della fantastica reunion?
23/10/2010 - 20:38
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Foi no sábado passado

Foi no sábado passado
Dal sito del centro di documentazione sul 25 aprile (1974) dell'Università di Coimbra (Centro de Documentação 25 de Abril).

La traccia numero 3 è, appunto, "Foi no sábado passado". L'album è "República - Per le cooperative agricole portoghesi", República | Per le cooperative portoghesi.

Da http://www.aja.pt/discografia.htm

"Lotta Continua/Il Manifesto/Vanguardia Operaria (Itália) | 1975 | LP-33 rpm |(Não editado em Portugal) | Tecnico dei suono - Giampaolo Santini | Assistenti - Stefano Di Giovanni, Gianluca Santini, Mauro Palone Traduzioni - Clara Piccone, João de Azevedo | Copertina - João de Azevedo e Fata Morgana coop. graf.

Músicos: José Afonso - voce e chitarra | Francisco Fanhais - voce e chitarra | Sara Modigliani - flauti dolci | Carlo Ciasca - chitarra, chitarra bat e mandolino | Mimmo Mangeri - chitarra, percussioni, berimbau |Giorgio Vivaldi - percussioni"
Foi no sábado passado - Per le cooperative agricole portoghesi de José Afonso e Francisco Fanhais
Federico S. 23/10/2010 - 16:22
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What's Left of the Flag

What's Left of the Flag
[2002]
Album: Drunken Lullabies

The song "What's Left of the Flag" by Flogging Molly speaks to the sufferings of war and the grief it brings to families being torn apart by violence. It speaks to the idea that we must remember those who died in conflict and commemorate them, that their stories must live on with our struggle and fight for freedom. The song is a powerful paean to those who gave their lives for their country, to those who were brave of heart and those whose courage will remain an inspiration throughout generations. The chorus ultimately calls for us to raise what’s left of the flag as a tribute and homage to the ideals of freedom and liberty, and as a reminder of the ultimate cost of war.
His eyes they closed
(continua)
inviata da giorgio 23/10/2010 - 09:19
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Unknown Soldier

Unknown Soldier
[2006]
Album: Phobia
Borderline, dead inside,
(continua)
inviata da giorgio 23/10/2010 - 09:12
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Dal cielo

Dal cielo
Chanson italienne – Del Cielo – Casa del Vento - 2009
DU CIEL
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/10/2010 - 21:29
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Il cielo di Austerlitz

Il cielo di Austerlitz
Version française – LE CIEL D'AUSTERLITZ – Marco Valdo M.I. – 2010
Chanson italienne – Il cielo d'Austerlitz – Roberto Vecchioni – 2007

Le prince André Bolkonski, fauché en pleine charge, est couché sur le sol d'Austerlitz... Il soliloque... Pour les détails, voir le roman de Lev Nikolaévitch Tolstoï, Guerre et Paix.
LE CIEL D'AUSTERLITZ
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/10/2010 - 18:13
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Angel's Punishment

Angel's Punishment
PUNIZIONE DELL'ANGELO
(continua)
inviata da Andrea 22/10/2010 - 14:18
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Ma il cielo è sempre più blu

Ma il cielo è sempre più blu
Chanson italienne – Ma il ciel è sempre più blu – Rino Gaetano – 1975

Dès lors, faisons deux calculs. Cette chanson date de 1975. donc, elle a à présent 34 ans. Son auteur est mort , il y a vingt-huit ans... 34 ans. Mais voyons comment se sont passés ces trente-quatre ans. Pour qui vit dans une baraque (sous les ponts, dans les champs, dans des ghettos écrasés par les bourgmestres, les sécurités et les ordonnances), qui se crève pour un alaire (pour autant qu'il y ait un salaire...), qui vole sa pension (mais tout cela va disparaître rapidement en même temps que la pension, ça va de soi), qui a la mémoire courte (nous avons un pays, qui dans le mépris de la mémoire trouve une forme d'horrible unité), qui mange une fois (mais on a inventé les discounts), qui tire au gibier (en roumain, on dit ţintă), qui veut une augmentation (genre Clemente Mastella), qui se jette sous un train …
34 ans se sont passés et un ciel bleu couvre une terre noire.[R.V.]
LE CIEL EST TOUJOURS PLUS BLEU
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 22/10/2010 - 14:10
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White Dove

White Dove
COLOMBA BIANCA
(continua)
inviata da Andrea 22/10/2010 - 14:05
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Under The Same Sun

Under The Same Sun
SOTTO LO STESSO SOLE
(continua)
inviata da Andrea 22/10/2010 - 14:03
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Metralla y corazón

Metralla y corazón
[2003]
Álbum: Anarkosis
Cuando la muerte lanzaba su ataque
(continua)
inviata da giorgio 22/10/2010 - 08:18
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Brigante se more

Brigante se more
Mi sembra che sulla storia del risorgimento stia nascendo una nuova e più assurda retorica. Quella che studiamo a scuola ci dice che anche i miseri fecero il Risorgimento e oggi sappiamo che non è così, ma vi ricordo che i contadini all'inizio accolsero Garibaldi e i Piemontesi come degli eroi, perché pensavano che gli avrebbero dato la terra ed invece non fu così. Allora si ribellarono e divennero briganti. Che poi ci fossero anche quelli che amavano Franceschiello (Francesco si firmava) non c'è dubbio.
Sono contenta dell'Unità di Italia, ma ammetto che Franceschiello è grande come personaggio storico.
Vi consiglio lo sceneggiato del 1969 "il Re Borbone",che pur prendendo le parti di Garibaldi e Co,tratta con simpatia Francesco e la moglie (la bellissima Incontrera), traditi dallo zio di Lui, che fa comunella con Bixio per mantenere i propri possedimenti
irene 21/10/2010 - 16:50
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Tarantella di via Tibaldi

Tarantella di via Tibaldi
Chanson italienne – Tarantella di via Tibaldi – Canzoniere del Proletariato

Sur les faits de la via Tibaldi, voir aussi Da via Tibaldi (De la Via Tibaldi) et La Ballata di via Tibaldi. (La Ballade de la Via Tibaldi).
TARANTELLA DE LA VIA TIBALDI.
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/10/2010 - 14:13
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
NON SONO NAPOLETANO, MA HO ABITATO IN CAMPANIA, LA MIA COMPAGNA E' CAMPANA E STUDIO IL NAPOLETANO. MI PONGO DELLE DOMANDE E VI PROPONGO DELLE TRADUZIONI IN ALCUNI PUNTI:
(Diego Verdegiglio, Roma dv52@libero.it)

Io nun capisco 'e vvote che succere
e chello ca se vere nun se crere.
E' nato nu criaturo, è nato niro,
e 'a mamma 'o chiamma gGiro,
sissignore, 'o chiamma gGiro.

(IN CAMPANIA SPESSO LA "C" DIVENTA "G", VEDI O' CUNGILIE, IL CONCILIO; ACCUNGIA', ACCONCIARE ECC. QUINDI IL NOME E' CIRO, NON GIRO. ANCHE PERCHE' NON MI RISULTA UN SAN GIRO)

Seh, vota e gira, seh
seh, gira e vota, seh
ca tu 'o chiamme Ciccio o 'Ntuono,
ca tu 'o chiamme Peppe o gGiro,
chillo 'o fatto è niro niro, niro niro comm'a cche...

S''o contano 'e cummare chist'affare
sti cose nun so' rare se ne vedono a migliare.
'E vvote basta sulo 'na 'uardata,
e 'a femmena è rimasta sott''a botta 'mpressiunata.

Seh,... (continua)
Diego Verdegiglio 21/10/2010 - 12:37
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Skibbereen

Skibbereen
[1850 ca]
Album “Rifles of the I.R.A.” (1969).
Canzone attribuita a tal Patrick Carpenter, poeta e nativo di An Sciobairín (Skibbereen), città nella contea di Cork in Irlanda.

Un figlio chiede al padre, immigrato in America dall’Irlanda, di spiegargli perché ha abbandonato la sua bella terra natale. La carestia, la fame, l’affitto e le tasse imposte dai padroni inglesi, le loro angherie e violenze, la morte per stenti della moglie, tutto questo ha spinto quell’uomo prima alla resistenza contro i landlords e i loro scherani e poi all’emigrazione. Ma il figlio tornerà in Irlanda per riprendere la lotta contro gli inglesi che li affamarono, uccisero, scacciarono…



Nel cimitero di Skibbereen ci sono circa 10.000 tombe dove riposano gli abitanti che tra il 1845 e il 1852 morirono di fame nel corso della “Gorta Mór”, la “Grande Fame”.

Se la carestia fu causata da un parassita infestante che... (continua)
O, father dear I often hear you speak of Erin's Isle
(continua)
inviata da Bartleby 21/10/2010 - 11:27
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The Scottsboro Boys

The Scottsboro Boys
[1938-1942]
Canzone inclusa in diverse raccolte, in particolare in “Leadbelly – The remaining Library of Congress recordings, Vol. 5 (1938-1942)”

Ignoro l’anno preciso il cui Leadbelly scrisse questa canzone, ma è dedicata ai nove ragazzi afroamericani che nel 1931, nel profondo e razzista sud degli States, furono ingiustamente accusati di uno stupro mai avvenuto e si fecero svariati anni di carcere rischiando pure di finire impiccati dalla giustizia o, peggio, dai gruppi di linciaggio…

Per una sintesi della vicenda dei nove Scottsboro Boys si veda l’introduzione a Lonesome Jailhouse Blues.
Go to Alabama and ya better watch out
(continua)
inviata da Bartleby 21/10/2010 - 08:52
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Guerra Fría, Paz Armada

Guerra Fría, Paz Armada
[2006]
Álbum: El frío quema
Para garantizar la paz
(continua)
inviata da giorgio 21/10/2010 - 08:13
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La collina, o Dormono sulla collina

La collina, <i>o</i> Dormono sulla collina
Guarda il video, ascolta la canzone, leggi le parole ed i commenti a http://tangoitalia.com/fabrizio_de_and...

Watch the video, listen to the song, read the lyrics and the comments at http://tangoitalia.com/fabrizio_de_and...
Enrico Massetti 21/10/2010 - 03:58
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Dai monti della Savoia

Dai monti della Savoia
This song is included in the box "Effedià. Sulla mia cattiva strada" and is credited to Fabrizio De André in an engraving dated probably late '50s and early '60s. The song is part of a musical research on folk songs but in the absence of proven source for popular and just assumed it was written by the same handful of Fabrizio De André.
FROM THE SAVOIA MOUNTAINS
(continua)
20/10/2010 - 23:40
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Marghera

Marghera
1991
'Na bruta banda
Ogni anno in italia mor 30.000 persone de alcol
(continua)
20/10/2010 - 22:42
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Da via Tibaldi

Da via Tibaldi
Chanson italienne – Da Via Tibaldi – Diego De Palma – 1971

Les locataires sociaux et les sans-logis de la métropole lombarde occupent les maisons, propriétés de l'IACP – Institut Autonome des maisons Populaires ) situées dans la Via Tibaldi.
Dans la nuit du 2 au 3 juin, 4000 agents en armes sont intervenus pour dégager les maisons par al force. La police attaqua en tirant dans le tas un nombre impressionnant de grenades lacrymogènes et ce fut une agression que les témoins ont décrite comme bestiale. [comment pourrait-il en être autrement avec de tels brutes ? demande Lucien l'âne. À Bruxelles, on raconte qu'il n'y a plus de sadiques en ville; ils sont tous dans la police... et je crois bien, d'expérience, que ce doit être vrai dans toutes les villes du monde et même, dans les campagnes.]

Un enfant de sept mois à peine, Massimiliano Ferretti, malade du cœur et souffrant d'une bronchite... (continua)
DE LA VIA TIBALDI
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/10/2010 - 21:24
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La Marseillaise des cotillons

La Marseillaise des cotillons
[1848]
Testo trovato su Chansons historiques de France.

Inno femminista scritto da Louise de Chaumont sull’aria de "La Marseillaise" composta da Rouget de l'Isle nel 1792.
Il testo comparve nel 1848 sul primo numero de “La République des femmes, journal des cotillons” pubblicato a parigi dalle Vésuviennes, gruppo di femministe radicali che si rifacevano al socialismo utopico di Henri de Saint-Simon.
“Cotillon” indica il corpetto usato dalle donne del popolo fin dal Medioevo

Interpretata da Rosalie Dubois (limitatamente alle prime due strofe) nell’album “Chants de révolte - 1796-1935” uscito nel 2008.
Tremblez, tyrans portant culotte !
(continua)
inviata da Bartleby 20/10/2010 - 09:58
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Handlebars

Handlebars
[2005]
Lyrics & Music by Jamie Laurie

Jamie Laurie stated that the song "is about the idea that we have so much incredible potential as human beings to be destructive or to be creative." "And it's tragic to me that the appetite for military innovation is endless, but when it comes to taking on a project like ending world hunger, it's seen as outlandish. It's not treated with the same seriousness. [...] at the same time, I knew there were people at that moment who were being bombed by our own country. And I thought that was incredibly powerful." It is the contrast between these "little moments of creativity, these bursts of innovation," and the way these ideas are put to use "to oppress and destroy people" that the singer feels is both "beautiful and tragic at the same time".
I can ride my bike with no handlebars
(continua)
inviata da giorgio 20/10/2010 - 08:33
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Going Down in Flames

Going Down in Flames
[2002]
Album: Away From The Sun
Don't tell me what to think
(continua)
inviata da giorgio 20/10/2010 - 08:29
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Farewell to the Fairground

Farewell to the Fairground
[2009]
Album: To Lose My Life…
Lights still in our eyes, we're leaving this whole fairground behind,
(continua)
inviata da giorgio 20/10/2010 - 08:17
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Death

Death
[2009]
Album: To Lose My Life…
I love the feeling when we lift up
(continua)
inviata da giorgio 20/10/2010 - 08:14
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Earth Dies Screaming

Earth Dies Screaming
[1980]
Singolo del 1980. Doveva essere incluso nel primo album della band britannica, “Signing Off”, e fu poi recuperato nella raccolta del 1985 intitolata “The UB40 File”.

Il titolo è ispirato all’omonimo film girato nel 1964 da Terence Fisher, regista britannico “de fantascenza e de paura”…
A warm dry wind is all that breaks the silence
(continua)
inviata da Bartleby 20/10/2010 - 08:06
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Indians

Indians
Album: Among the Living - 1987
We all see black and white
(continua)
inviata da Alan Smithee 20/10/2010 - 05:45
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Tears Of God

Tears Of God
Some had on the Rebel grey, Some the Union blue,
(continua)
inviata da Alan Smithee 20/10/2010 - 04:08
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Andrea

Andrea
Watch the video, listen to the song, read the lyrics and the comments at http://tangoitalia.com/fabrizio_de_and...
Enrico Massetti 20/10/2010 - 01:39
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La Ballata di via Tibaldi

La Ballata di via Tibaldi
Chanson italienne – La Balata di via Tibaldi – Anton Virgiliio Savona – 1972

Milan, 6 juin 1971. Dans le délogement des maisons occupées de la Via Tibaldi
meurt Massimiliano Ferretti, un bébé de sept mois.
6 juin 1971. 4000 agents des forces de police procèdent avec violence au dégagement des maisons IACP occupées de la Via Tibaldi. L'agression policière est bestiale. La police tire à l'aveugle des grenades lacrymogènes.
Un bébé d'à peine sept mois, Massimiliano Ferretti, malade du cœur et affecté d'une bronchite, est touché par les gaz. Emmené à la clinique Mangiagalli, il cessa de vivre. Les familles délogées rejoignent al faculté d'Architecture occupée par les étudiants qui les recueillent. Durant l'assemblée, le chantauteur sicilien Franco Trincale déclara quitter le PCI, qui a abandonné les luttes sociales.

Le 9 juin 1971. À Milan, les forces de police procèdent avec violence au... (continua)
LA BALLADE DE LA VIA TIBALDI
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/10/2010 - 20:58
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Direction of the Wind

Direction of the Wind
[2010]
Album "Junky Star"
There's just no time for the agenda
(continua)
inviata da Bartleby 19/10/2010 - 17:53
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La prière des ruines

La prière des ruines
[1917]
Testo di Roland Gaël
Musica di René de Buxeuil

Testo trovato su Histoire de France en chansons: la guerre 1914-1918.

Interpretata recentemente da Tichot nel suo album dedicato alla prima guerra mondiale e intitolato “14-18 avec des mots, une vie d’bonhomme” (2008).
Aux villes martyres - Aux villages détruits
(continua)
inviata da Bartleby 19/10/2010 - 16:27
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Une lettre de France

Une lettre de France
[1942]
Parole e musica di Tristan ed Eliane Richepin
Testo trovato su Chansons historiques de France

Canzone sui prigionieri di guerra francesi in Germania.
Dopo la disfatta totale del giugno 1940 e la capitolazione firmata da Pétain, primo atto del regime collaborazionista di Vichy, 1.600.000 sodati francesi furono avviati alla prigionia in Germania.
Nel 1942, a fronte della richiesta nazista di mano d’opera qualificata per le industrie del Reich, il regime di Vichy chiese la liberazione di 50.000 prigionieri di guerra in cambio dell’invio di 150.000 operai. All’inizio l’operazione fu su base volontaria ma, visto l’assai scarso esito, la cosiddetta “relève” divenne lavoro obbligatorio con annessa deportazione.
Prigionieri in cambio di prigionieri, davvero paradossale.
Un altro paradosso è che alla Liberazione molti di coloro che erano finiti a lavorare in Germania furono sottoposti a processo nel corso dell’epurazione…
Oui c'est bien moi ce matricule
(continua)
inviata da Bartleby 19/10/2010 - 15:32
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Ceux du maquis

Ceux du maquis
[1940/1943]
Testo di Maurice Van Moppès
Musica di F. Chagrin
Testo trovato su Chansons historiques de France

Brano presente, nell’esecuzione di tal Pierre Lefèvre, nella raccolta Les chansons de l'histoire, 1940-1944

Canzone sulla resistenza francese, diffusa da Radio Londra e anche attraverso un libretto, “Chansons de la BBC”, le cui copie venivano massicciamente paracadutate sulla Francia occupata dagli aerei della RAF.
Ils se sont enfuis dans la nuit
(continua)
inviata da Bartleby 19/10/2010 - 14:37
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Instant Karma!

Instant Karma!
[1970]

A 70 anni dalla nascita e a (quasi) 30 anni dalla morte…
Sicuramente una grande canzone per la pace e contro la guerra: “Meglio che tu cominci ad accettare i tuoi fratelli, chiunque tu incontri, perché non siamo al mondo per vivere nella sofferenza e nella paura…”
Instant Karma's gonna get you
(continua)
inviata da Bartleby 19/10/2010 - 13:19
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The Folk Song Army

The Folk Song Army
Beh, il grande caustico Tom Lehrer introduceva questa sua canzone così:

"One type of song that is coming to increasing prominence in recent months is the folk song of protest. You have to admire people who sing these songs -- it takes a certain amount of courage to get up in a coffeehouse or a college auditorium and come out in favor of the things that everybody else in the audience is AGAINST -- like peace, justice, and brotherhood, and so on.

But, the nicest thing about a protest song is that it makes you feel so good. I have a song here which, I realize, should be accompanied on a folk instrument (in which category, the piano does not, alas, qualify) -- so, imagine if you will that I am playing an 88-string guitar."

Quindi, mi pare, che fosse una bella presa per i culo dei folksinger pacifisti di allora e delle loro udienze... Chissà che bella canzoncina avrebbe scritto Lehrer su di noi delle CCG/AWS che tutte quelle canzoni le collezioniamo!?!
Bartleby 19/10/2010 - 13:01
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Two Soldiers

“Two Soldiers” è un arrangiamento che Dylan fece di “The Last Fierce Charge”, una canzone tradizionale risalente alla guerra civile americana. Fu Jerry Garcia dei Grateful Dead a farla conoscere a Dylan nella versione – già intitolata “Two Soldiers” - incisa nel 1973 da Hazel & Alice, ossia il duo composto dalle musiciste Hazel Dickens e Alice Gerrard, moglie di Mike Seeger, fratello di Pete Seeger.
Two Soldiers
Il testo di THE LAST FIERCE CHARGE da The Mudcat Café
(continua)
inviata da Bartleby 19/10/2010 - 11:55

Only a Miner Killed

Only a Miner Killed
[1877]
Testo trovato su Bob Dylan Roots.

Ho attribuito questa canzone all’autore del testo John Wallace Crawford detto "Captain Jack" (1847-1917), avventuriero americano che fu minatore, soldato, cacciatore di indiani, cercatore d’oro, attore nel circo di Buffalo Bill, poeta e commediografo.
Captain Jack scrisse questa poesia all’inizio del 1877 quando tutti i giornali non facevano che parlare della morte del magnate Cornelius Vanderbilt. Invece, in quegli stessi giorni, delle morte sul lavoro di un anonimo minatore solo un trafiletto sul Virginia City Chronicle … “only a miner killed”…
La poesia, pubblicata nella raccolta intitolata “The Poet Scout” divenne una canzone popolare solo una decina di anni dopo e ispirò canzoni successive, come Poor Miner’s Farewell di Aunt Molly Jackson e Only A Hobo di Bob Dylan.
While in Virginia City, in 1877, a wagon passed up Main Street, with a soiled canvas thrown over it. Some curbstone brokers rushed out to investigate, and when they returned were asked what was the matter. "O," replied one, "It's only a miner killed." Old Commodore Vanderbilt died on the same day and the papers were full of accounts concerning this multi-millionaire. A paragraph in the Virginia City Chronicle, referring to the above incident, suggested the following verses:
(continua)
inviata da Bartleby 19/10/2010 - 11:10
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La Dura Realidad

La Dura Realidad
[2006]
Álbum: Donde el frío quema
Te crees el centro del universo
(continua)
inviata da giorgio 19/10/2010 - 08:24
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Que pasó, que pasó

Que pasó, que pasó
Nella versione originale, la parola e "chacina" (massacro), non "chancinha", che non vuol dire niente
jaleo 18/10/2010 - 17:23
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Симфония нp. 13 "Бабий Яр" / Symphony no. 13 "Babi Yar" / Sinfonia n° 13 "Babi Yar"

Симфония нp. 13
La foto, ancora più terribile nella sua interezza, che è diventata il simbolo del genocidio degli ebrei ucraini operato dai nazisti tra il 1941 e il 1944.

Sotto i colpi di fucile dei Sonderkommandos e degli Einsatzkommandos agli ordini di Heinrich Himmler, Hans Adolf Prützmann e Paul Blobel morirono 500.000 ebrei ucraini nel 1941, 700.000 nel 1942 e 200.000 dal 1943 fino al ritiro nazista dall’Ucraina nel 1944. Altre centinaia di migliaia furono deportati e morirono nei campi di sterminio…
Bartleby 18/10/2010 - 16:08
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Kälbermarsch

Kälbermarsch
Brecht non fu il solo a parodiare l'"Horst-Wessel-Lied" nazista. Ci pensò anche Pierre Dac nel corso delle sue trasmissioni su Radio Londra, dedicando questo suo "Chant des Waffen SS" non solo agli occupanti nazisti ma pure ai collaborazionisti del regime di Vichy...

[1944]

CHANT DES WAFFEN SS

Waffen SS, enfants de la milice,
C'est nous les durs, les mecs au coeur de fer,
Et nous n'avons pour utiliser nos services,
Qu'un seul patron, un seul Adolf Hitler.

Pétain, Laval, nos deux chefs responsables,
Nous ont donné Darnand comme Führer,
C'est donc à eux que nous sommes tous redevables
D'avoir l'honneur d'obéir à Hitler.

Du nom « Français » nous n'avons plus que faire
D'être nazis nous sommes bien plus fiers
Et s'il le faut, nous égorgerons père et mère
Car nous tuons au nom d'Adolf Hitler

Bientôt enfin viendra la récompense
Notre vertu recevra son salaire
Lorsque nous serons accrochés à la potence
nous crèverons au nom d'Adolf Hitler.
Bartleby 18/10/2010 - 15:28
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Complainte des nazis

Complainte des nazis
[1943/44]

Una versione completamente diversa, nel testo e nella musica, della La complainte des nazis.
Questa volta sull’aria della Complainte de Mandrin.
Fra le tante canzoni trasmesse da Pierre Dac da Londra, il testo si trova nel libro di Aurélie Luneau “Radio Londres - 1940-1944 - Les voix de la liberté, edizioni Librairie Académique Perrin, 2005.
Ils sont toute une bande
(continua)
inviata da Bartleby 18/10/2010 - 15:09




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