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Prima del 2007-1-26

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Island Of No Return

Island Of No Return
[1984]
Lyrics and music by Billy Bragg
Testo e musica di Billy Bragg
Album: Brewing Up with Billy Bragg

Una canzone sulla guerra delle Falklands/Malvinas.
Dal secondo album di Bragg, "Brewing Up with Billy Bragg", del 1984.
Digging all day and digging all night
(continua)
inviata da Alessandro 26/1/2007 - 22:50
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Black Boys On Mopeds

Black Boys On Mopeds
Un'altra canzone contro la "Lady di Ferro", Margaret Thatcher.
Dall'album "I Do Not Want What I Haven't Got" del 1990 (pensa un po', lo stesso del tormentone "Nothing Compares 2 U" scritto per Sinead da Prince...)

Dedicata a Colin Roach, ragazzo nero inglese ucciso dalla polizia della Thatcher nel 1983 e anche a Nicholas Bramble, ucciso nel 1989 in circostanze simili.
Margareth Thatcher on TV
(continua)
inviata da Alessandro 26/1/2007 - 22:27
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Renaud: Le petit chat est mort

Renaud: Le petit chat est mort
[1994]
Paroles et Musique: Renaud Séchan
Testo e musica: Renaud Séchan
Album: A la belle de mai

Questa è la CCG/AWS n° 4999. La prossima sarà la n° 5000, un traguardo importantissimo per il nostro sito; e mi sono detto: ora o mai più. Ora o mai più per inserire questa canzone che segna probabilmente un record difficilmente battibile: quello della canzone più fuori tema, più "off topic", più "extra" di tutto il sito. Perché parla di un gatto, di un gattino che non c'è più, e anche di un amore che sta per non esserci più. Una canzone bella, e commovente; ma di quel tipo di commozione che, da un lato, ti prende alla gola, e dall'altro ti fa alzare un pugno al cielo e dire che in qualche modo si va avanti. Una canzone di Renaud, insomma. Renaud conosce il nostro sito; ci ha anche, una volta, lasciato un commento. Beh, questa canzone mi piace troppo. E mi piace troppo anche il signor Séchan, che mi permetto di salutare casomai...E allora, come dicevo, ora o mai più! E W i gatti e l'anarchia![RV]
Va donc pas pleurer
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/1/2007 - 22:24
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All She Wants To Do Is Dance

All She Wants To Do Is Dance
Dall'album "Building the Perfect Beast" del 1984.
Una canzone contro la politica estera di aggressione del governo USA, negli anni '80 particolarmente impegnato a massacrare sandinisti in Nicaragua...

"The lyrics are a personal commentary, critical of Americans for being more concerned with self-gratification than with the domestic and foreign policies of their government."
English Wikipedia
They're pickin' up the prisoners
(continua)
inviata da Alessandro 26/1/2007 - 22:09
- 3 ....
Riccardo Venturi 26/1/2007 - 22:07
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(We Don't Need This) Fascist Groove Thang

(We Don't Need This) Fascist Groove Thang
Da "Penthouse and Pavement", album di debutto del gruppo (1981).
(Everybody move to prove the groove)
(continua)
inviata da Alessandro 26/1/2007 - 21:44
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La ballata del Capitano Neri

La ballata del Capitano Neri
Dall'album : Fantasmi

"Il Capitano Neri e la Gianna, si incontrarono, si innamoraronoe lottarono insieme sui monti del comasco durante la Resistenza.
La loro scomparsa è tuttora un mistero...
C'è chi dice che siano ancora in fondo al lago..."
Erano tempi di contrabbandieri e bricolle e attorno il profumo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/1/2007 - 20:07
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Terra e libertà

Terra e libertà
Dall'album "L'involuzione della specie"
Aveva la pelle segnata dal vento portato dai mari del nord
(continua)
inviata da adriana 26/1/2007 - 18:25
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
20. Bella Ciao (versione romena)
20. Bella ciao (Romanian version)


...ecco anche la variante romena che mancava :))

Mulţumim pe Olivia şi Cristina pentru traducerea lor frumoasă! [RV]
Azi-dimineaţă când m-am trezit
(continua)
inviata da Olivia Rusu & Cristina Cretu 26/1/2007 - 01:26
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Novembre '43

Novembre '43
Dall'album "L'involuzione della specie"
La nebbia di novembre come un angelo caduto
(continua)
inviata da adriana 25/1/2007 - 18:28
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Ora basta

Ora basta
[2003]
Album: Aquí Estamos

"L’utilizzo indiscriminato delle mine antiuomo:
il gesto più infame."
Per quanto tempo ancora dovremo indignarci
(continua)
inviata da adriana 25/1/2007 - 17:56
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Rabbia dentro il cuore

Rabbia dentro il cuore
Album: Guardo Avanti 2001
Quante volte rivedrò
(continua)
inviata da adriana 25/1/2007 - 17:19
Percorsi: Genova - G8
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Plaza de Mayo

Plaza de Mayo
[2003]
Album: Aquí Estamos
Mi hanno detto che Pablo è scomparso
(continua)
inviata da adriana 25/1/2007 - 16:47
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Johnny I Hardly Knew Ye

anonimo
Johnny I Hardly Knew Ye
A me invece non pare giusto che la Seat utilizzi questa canzone così cruda per vendere una macchina, perchè la maggioranza della gente non saprà mai che canzone è questa. L'unica certezza è che lo schifo della guerra ci perseguiterà sempre.
(Bizio)

La politica del nostro sito è di accettare qualsiasi tipo di commento, ma è chiaro che -per quel che riguarda questa canzone, sottoscrivo in pieno quel che hai detto. Trovo assolutamente aberrante che un'antica (e cruda) ballata antimilitarista come questa sia sfruttata per vendere altri strumenti di morte (non esito un attimo a definire così le automobili, visto che il numero di persone che ogni anno muoiono in incidenti stradali è paragonabile a quello di una guerra). E mi fa piacere, caro Bizio, che ci sia ancora gente come te, che non ha perso la capacità di ragionare con la propria testa. Saluti. [RV]
25/1/2007 - 16:00
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Lettera da lontano

Lettera da lontano
Nella versione originale di questo brano (ossia quella contenuta nell'album "Come gli aeroplani" del 2001, pubblicato da Ala Bianca), la "lettera a Carlo Giuliani" era una "lettera per Silvia Baraldini/non servirà a niente ma almeno saprà che le siamo vicini"); successivamente Jannacci ha iniziato a sostituire il verso dedicato alla Baraldini con quello dedicato a Carlo Giuliani.
(Alberta Beccaro)
Lettera da lontano
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/1/2007 - 15:47
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Che il Mediterraneo sia

Che il Mediterraneo sia
che bellezza il suo concerto a sestri levante...il palco sul mare e noi tutti che ballavamo con le gambe nell'acqua.
grazie bennato e grazie al mediterraneo che ci circonda e ci vizia.
Clara, una genovese
Clara 25/1/2007 - 14:50

Almirante al Cantagallo

Almirante al Cantagallo
Canzone scritta da Piero Nissim e pubblicata in "Canti di lotta dura" (1974). Antonio Giordano la cantava assieme a Nissim nel Teatro Operaio e poi con il Canzoniere di Salerno.
(informazioni provenienti da una mail dello stesso Antonio Giordano inviata alla mailing list de Il Deposito il 23 gennaio 2007).

La canzone ricorda lo stesso episodio descritto da Janna Carioli (del Canzoniere delle Lame) in Allarmi siam digiuni. Grazie a Antonio per avere inviato il testo, che è stato, ovviamente, inserito anche nel Deposito, il nostro "sito gemello" del compagno e amico Sergio Durzu, che salutiamo con molto piacere.
L'altro giorno sull'autostrada
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/1/2007 - 14:34
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Nuovi crociati

Nuovi crociati
2006
Ancora non è finita

Unici depositari della cultura e della civiltà, soldati a stelle e strisce esportano la loro democrazia ipocrita e la impongono con le armi, forti di un presunto credito maturato dopo l' attacco alle torri gemelle. Il tutto visto da chi il fuoco lo subisce.
I nuovi crociati avanzano senti i loro cingoli che stridono... Vedi i loro uomini che marciano con i loro missili devastano
(continua)
inviata da adriana 25/1/2007 - 14:08
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Una tristezza che si chiamasse Maddalena

Una tristezza che si chiamasse Maddalena
Testo e musica di Enzo Iannacci
dell'album JANNACCI ENZO (1972), forse il più raro tra tutti i - purtroppo ancora numerosi - vinili mai ristampati di Enzo Jannacci.

Una canzone terribile e delicata al tempo stesso, nel quale il riferimento alla strage di Piazza Fontana sembra quasi sospeso, buttato là nella quotidianità della vita. Ed è quello che fu. [RV]
Una tristezza che si chiamasse Maddalena
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/1/2007 - 13:14
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Quelli che

Quelli che
[1975]
Testo e musica di Enzo Jannacci
Edizioni musicali RCA/IMPALA
Album: Quelli che

Questa ve la lasciamo così com'è. Senza nessun commento. Si suggerisce solo di leggerla bene, di sviscerare i vari "quelli che". Per un certo periodo diventò famosa come sigla di "Quelli che il calcio", quando c'era ancora Fabio Fazio; ma certi "quelli che" non venivano detti. Qui ci sono tutti, ma proprio tutti!

Non resta che aggiungere che la canzone servì alla grande Lina Wertmüller come colonna sonora per il suo capolavoro Pasqualino Settebellezze (che ottenne una nomination come miglior film straniero all'Oscar del 1976 e che vide come protagonista un'impareggiabile Giancarlo Giannini), un film contro la guerra per eccellenza. La scena iniziale del film, con gli orrori e le devastazioni della guerra, è stata definita tra le più belle di tutta l'arte cinematografica. [RV]

Quelli che cantano dentro nei dischi perche' ci hanno i figli da mantenere, oh yes!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/1/2007 - 13:07
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Il bonzo

Il bonzo
[1974]
Testo di Aurelio Ponzoni e Dario Fo
Musica di Dario Fo
Edizioni musicali Impala/Supersonic

Scritta originariamente da Jannacci e Fo per lo spettacolo di Georges Michel La passeggiata della domenica, fu incisa per la prima volta da Cochi & Renato nell'album E la vita, la vita, scritto e arrangiato da Enzo. Fu poi incisa più volte sia da Jannacci che dallo stesso Dario Fo. Una breve canzone che ricorda i "bonzi", i monaci buddhisti che, durante la guerra nel Vietnam (nel 1974 ancora in corso, vorrei ricordarlo) si cospargevano e si davano fuoco per protestare contro l'invasione americana. Accaddero diversi episodi del genere. Ci ricordiamo solo (e poco) di Ján Pálach. Chissà se qualcuno sa appena chi sia stato Trich Quang Duc. [RV]
La canzone era stata finora inserita esclusivamente con pochi versi di apertura, che erano stati quelli sinora reperibili in rete. Grazie a Alberta... (continua)
A un, a du, a un du tri quatr...
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/1/2007 - 12:45
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Gli zingari

Gli zingari
Testo e musica di Enzo Jannacci
ripreso da questa pagina

Tra breve, il 27 gennaio, sarà la Giornata della memoria. Vorremmo, con questa canzone di Enzo Jannacci, fare presente che nei lager nazisti non ci morirono "soltanto" sei milioni di ebrei. Anche circa un milione di zingari vi trovarono la morte come "popolo inferiore", come "Untermenschen", in quello che viene detto l' "olocausto gitano" o Porrajmos (una parola in lingua romanes che significa, alla lettera, "l'essere divorati").

Gli zingari. Per loro nessuno Yad Vashem. Nessun film di grandi registi che ricordi il Porrajmos. Niente di niente. Sono rimasti, e rimarranno, l'oggetto del più diffuso razzismo spicciolo, quel razzismetto di tutti i giorni che si sente dal pizzicagnolo, dalla parrucchiera, sugli autobus, dovunque. Il razzismuccio delle "fiaccolate contro i campi nomadi", il vomitevole razzismolino della "brava gente"... (continua)
Parlato:
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/1/2007 - 12:19
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
SWAHILI
Oğuz Tarihmen

Thank you for your wonderful page about "Where Have All the Flowers Gone?" I am the Turkish translator on your page. my name is Oğuz Tarihmen.

Now I would like to contribute to your page with another translation: into Swahili. This language is very common in East Africa and a lingua franca in broad parts of Africa. You can say, it is the most common African language on earth.

I used to live in Uganda for 14 months and learned Swahili there. Now I am doing professional translations from Swahili into Turkish for the first time in my country.

Even though, Swahili is not my mother tongue, I suppose I have got a good work at the end of the day.

Again, like the Turkish version, the Swahili version is singable...
Oğuz Tarihmen, 24/01/2007
WAPI MAUA YALIENDA?
(continua)
25/1/2007 - 09:27
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Unknown Soldier

Unknown Soldier
Qui "unknown soldier" non sta per milite ignoto, ma è lo "zombie" che per ordine del governo massacra la sua stessa gente, nascosto dalla cappa di impunità che il governo stesso gli accorda...
Dall'omonimo lavoro del 1979.
Il testo l'ho trovato a questa pagina

(Alessandro)
Fela: Make you no go when you hear.
(continua)
inviata da Alessandro 25/1/2007 - 07:48

Song For Brad

Song For Brad
Written by Stephanie Rogers
http://www.hipchick.com

Un'altra canzone per Brad Will, reperita da Adriana sul Blog a lui dedicato.
36 years
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 25/1/2007 - 01:11

Another Song For Brad Will (Wherever We May Find Him)

Written by Mitchel Cohen
Brooklyn, New York
mitchelcohen@mindspring.com

Un'altra canzone per Brad Will reperita da Adriana sul Blog a lui dedicato.
More than anything in this world
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 25/1/2007 - 01:08
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Il mio nome è mai più

Il mio nome è mai più
NON CI STIAMO DENTRO PIÙ - La parodia

Poco tempo dopo la pubblicazione della canzone è apparsa su internet una sua divertente parodia (firmata JavaLiscaPerù) che su alcune emittenti, come ad esempio Radio Popolare, si è guadagnata molti più passaggi dell'originale.

Nella parodia viene ovviamente insinuato che la canzone sarebbe stata una mera operazione commerciale per promuovere gli ultimi album dei tre... ma viene presa di mira anche la banalità della canzone. Il tutto finisce poi con i tre che litigano... ma ve la lasciamo ascoltare. La trascrizione del testo potrebbe essere un po' approssimativa.

La parodia si può scaricare da www.radiodrome.com o da comicissimo.com
(Lorenzo Masetti)
NON CI STIAMO DENTRO PIÙ
(continua)
24/1/2007 - 17:49
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Terroriststämplar

Terroriststämplar
Text och musik: Jan Hammarlund
Testo e musica: Jan Hammarlund
Album: Grässtrån och gatsten

In questa canzone, il nostro Jan Hammarlund passa in rassegna tutti, o quasi tutti, i modi in cui, in questo fantastico mondo d'inizio millennio e post-undicisettembre, si può essere considerati "terroristi". Sembrano battute di spirito, ma non lo sono; "terrorista" è chiunque si oppone allo status quo, ed è quindi logico che gli si muova guerra (la "guerra al terrorismo", ovviamente). Va da sé che i terroristi, quelli veri, sono i signori che vediamo ogni giorno in tv a pontificare, i "capi di stato e di governo", le "personalità di alto rango"...con i "democratici parlamenti" ad obbedire pedissequamente ai diktat delle consorterie, oligarchie, lobbies, e chi più ne ha, più ne metta. A Jan Hammarlund prende un groppo alla gola, e come dargli torto.

Una canzone che è anche un autentico pezzo di... (continua)
Man kan bli kallad terrorist om man har sänt en slant
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/1/2007 - 16:39
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Zombie

Zombie
Zombie è il poliziotto o il soldato, colui che risponde agli ordini come un automa. E come un robot "go and quench" (che significa spaccare tutto), "go and kill", "go and die"...
E' il brano che apre e che dà il titolo all'album del 1977.
Zombie-o, zombie
(continua)
inviata da Alessandro 24/1/2007 - 08:15
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Den barnløse moders dans

Den barnløse moders dans
Tekst og musik: Bent A. Warburg
Lyrics and music: Bent A. Warburg
Testo e musica: Bent A. Warburg

En ung prins der var nået til skelsår og alder, og derfor var på vej til at skulle forlade sit barndomshjem, bad sin far om et råd han kunne tage med sig. Faderen tænkte sig om et øjeblik, og bad derpå knægten hente et bundt spyd. Han bad så drengen om at lægge et af dem over knæet, og knække det. Det gjorde han. Derpå bad faderen ham om at knække resten af spydene på een gang. Drengen lagde spyddene over knæet, forsøgte sig, men måtte give op. Han løftede hovedet, kiggede på faderen, og begyndte efter et øjeblik at smile. Så vendte han sig og gik ud i verden...

En utopi: Hvis du og jeg og alle andre almindelige mennesker, talte så højt med den samme stemme, at taburetterne begyndte at danse under politikerne, ville der rejse sig en storm. Og måske ville der ikke mere behøve at være mødre... (continua)
Kvindens krop ligger udstrakt på jorden,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/1/2007 - 22:17
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Il mio nome è mai più

Il mio nome è mai più
Il testo rispecchia chiaramente l'orrore provocato dalla guerra e soprattutto invita tutti ad attuare uno sforzo collettivo per cercare di attuare una buona convivenza. Ma in fondo a cosa serve la guerra se non ad attuare un processo di autodistruzione da parte dell'uomo? Eppure basterebbe davvero poco per convivere, basterebbe solo un po' di rispetto per l'altro, eliminando tutta la sete di potere, un potere che cesserà anche perchè siamo o non siamo tutti uguali di fronte all'onnipotenza di Dio? Amate e rispettate il prossimo perchè l'Amore è l'unico valore, l'unico sentimento per il quale vale davvero la pena vivere!
Amo la mia vita, perchè la mia vita sei tu :* 23/1/2007 - 20:43

All The Tea In India

All The Tea In India
[1994]
Words and music by Jennifer Cutting
Album: "High Tea"
From far away the planters came
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/1/2007 - 17:47
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Don't You Go

Don't You Go
dall'album Glorious Fool del 1981
al piano: Phil Collins

Interpretata anche dai New St. George nell' album "High Tea".
The army and the navy
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/1/2007 - 17:40
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Our Captain Cried All Hands

anonimo
Our Captain Cried All Hands
Oh the captain cried all hands, and away tomorrow
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/1/2007 - 17:35
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Leonard Peltier Free!

Leonard Peltier Free!
[1999]
Album: Brigadistak Sound System
Parole e musica (hitzak eta musika): Fermin Muguruza

Brigadistak Sound System is a studio album from Basque artist Fermin Muguruza. It was released in 1999 and produced by Esan Ozenki Records. The title track refers to the International Brigades. Some themes featured in the other songs include globalisation, American imperialism and Basque nationalism. Most of the lyrics are sung in euskera. Almost every track is a collaboration with another artist or band. Tracks 3,5 and 13 were recorded in Los Angeles (Cherokee Studios), tracks 6 and 12 in Azkarate, track 1 in Rome, track 2 in Caracas, track 4 in Biarritz, track 7 in Paris, track 8 in Barcelona, track 9 in Montreuil, track 10 in Havana, track 11 in Buenos Aires and track 15 in London.

en.wikipedia
Leonard Peltier free!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/1/2007 - 16:07
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Maputxe

Maputxe
[1999]
Album: Brigadistak Sound System
Parole e musica (hitzak eta musika): Fermin Muguruza

Brigadistak Sound System is a studio album from Basque artist Fermin Muguruza. It was released in 1999 and produced by Esan Ozenki Records. The title track refers to the International Brigades. Some themes featured in the other songs include globalisation, American imperialism and Basque nationalism. Most of the lyrics are sung in euskera. Almost every track is a collaboration with another artist or band. Tracks 3,5 and 13 were recorded in Los Angeles (Cherokee Studios), tracks 6 and 12 in Azkarate, track 1 in Rome, track 2 in Caracas, track 4 in Biarritz, track 7 in Paris, track 8 in Barcelona, track 9 in Montreuil, track 10 in Havana, track 11 in Buenos Aires and track 15 in London.

en.wikipedia


Canzone dedicata al popopo Mapuche contro il suo sfruttamento.
Maputxeak
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/1/2007 - 16:01




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