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La chanson du déserteur

anonimo
La chanson du déserteur
3. Version de Planchez (Nièvre), Achille Millien (1887)


La seguente versione, leggermente diversa, è stata raccolta a Planchez (dipartimento della Nièvre, Borgogna) nel 1887 da Achille Millien (1838-1927), poeta e folklorista locale (nacque e morì a Beaumont-la-Ferrière, nello stesso dipartimento della Nièvre). Proviene da questa pagina. E' sostanzialmente identica alla versione riportata a quest'altra pagina. E' stata segnalata da Adriana una terza pagina che la contiene. La versione è interessante perché vi si coglie sempre di più la presenza della “bella ragazza” per la quale il soldato si sarebbe arruolato; questo riporta ad un fatto assai comune negli antichi eserciti, vale a dire la presenza fissa di donne presso i quartieri (fatto che giustifica l' “arruolamento per amore”). Ciononostante, neppure in questa versione (che, quindi, è tra quelle più antiche) si ha traccia della rivalità... (continua)
LA CHANSON DU DÉSERTEUR
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2006 - 22:36
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La ballade du Déserteur

La ballade du Déserteur
Dal Sito ufficiale degli Autour de Lucie

Grazie a Adriana per la "trovaglia"... :-)
THE DESERTER'S BALLAD
(continua)
inviata da Adriana 5/5/2006 - 19:18

Les jardins de Bagdad

Les jardins de Bagdad
Testo di Rémy Bossut
Texte déposé à la SACEM
06 64 77 10 61
03 85 48 72 86
bossut.remi@neuf.fr


Dal Blog di Rémy Bossut


Rémy Bossut è l'autore n° 1500 delle CCG.
Rémy Bossut is the author nr 1500 of AWS.
Rémy Bossut est l'auteur n° 1500 des Chansons Contre la Guerre.

L ' éclair au dessus de leur tête
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2006 - 13:42
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Bamako-Varsovie

Bamako-Varsovie
Testo di Rémy Bossut
Texte déposé à la SACEM
bossut.remi@neuf.fr
06 64 77 10 61
03 85 48 72 86


Dal Blog di Rémy Bossut.
Tu t'en vas au gré du vent
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2006 - 13:07

Allez la France

Allez la France
Testo di Rémy Bossut
Texte déposé à la SACEM
bossut.remi@neuf.fr
06 64 77 10 61



Rémy Bossut è l'autore n° 1500 delle CCG.
Rémy Bossut is the author nr 1500 of AWS.
Rémy Bossut est l'auteur n° 1500 des Chansons Contre la Guerre.

Petite fille de Jenine
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2006 - 12:47

Voleur de banlieue

Voleur de banlieue
[2006]
Testo di Rémy Bossut
Texte déposé à la SACEM


Rémy Bossut è l'autore n° 1500 delle CCG.
Rémy Bossut is the author nr 1500 of AWS.
Rémy Bossut est l'auteur n° 1500 des Chansons Contre la Guerre.



27 ottobre 2005: per tentare di sfuggire alla polizia che li insegue senza che probabilmente abbiano fatto niente, due ragazzo di origine africana, Zyed Benna di 17 anni e Bouna Traoré di 15 anni, di si rifugiano in una cabina elettrica a Clichy-sous-Bois, nella banlieue parigina. Rimangono folgorati a morte. Un terzo ragazzo, Muhttin Altun, di 17 anni, rimane gravemente ferito. E' la scintilla che fa scoppiare la Rivolta delle banlieues, che ben presto dilaga per tutta la Francia ed al quale il governo di Dominique de Villepin non sa, come sempre, che opporre repressione su repressione. Un avvenimento recente che, ne siamo più che certi, ha ispirato Rémy Bossut per la composizione... (continua)
Novembre dans le brouillard
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2006 - 12:25
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Soldatino

Soldatino
[2005]
Dall'album "Naif"

Grazie, come sempre, a Adriana, per aver scovato il testo.
Guarda come marcia questo soldatino
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2006 - 12:19
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À peine 20 ans

À peine 20 ans
Paroles:Rémy Bossut
Musique:Lucjan Kirsling

Testo di Rémy Bossut
Musica di Lucjan Kirsling

Dal Blog di Rémy Bossut


Rémy Bossut è l'autore n° 1500 delle CCG.
Rémy Bossut is the author nr 1500 of AWS.
Rémy Bossut est l'auteur n° 1500 des Chansons Contre la Guerre.



Una canzone sulla rivolta e sulla repressione di Piazza Tien An-Men.
A peine 20 ans
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2006 - 09:48

Faut pas v'nir me chercher

Faut pas v'nir me chercher
Testo di Rémy Bossut
Texte déposé à la SACEM
bossut.remi@neuf.fr
06 64 77 10 61

Dal Blog di Rémy Bossut


Rémy Bossut è l'autore n° 1500 delle CCG.
Rémy Bossut is the author nr 1500 of AWS.
Rémy Bossut est l'auteur n° 1500 des Chansons Contre la Guerre.

J'suis bien chez moi
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/5/2006 - 09:30
Si chiama Rémy Bossut, scrive canzoni e le pubblica sul suo blog. Ne ha scritta una che si chiama come la prima CCG: Le déserteur. E' l'autore n° 1500 del nostro sito.
Riccardo Venturi 5/5/2006 - 08:06

Le déserteur

Le déserteur
Testo di Rémy Bossut
Musica di Lucjan Kirsling

Dal Blog di Rémy Bossut.


Un altro Déserteur, un disertore che nessuno conosce. Come del resto non si conoscono i nomi di migliaia di soldati che hanno disertato in tutte le guerre. Nella canzone, è vero, si avvertono in diversi punti gli echi di quella più famosa; ma non per questo ne risulta sminuita.[RV]



Rémy Bossut è l'autore n° 1500 delle CCG.
Rémy Bossut is the author nr 1500 of AWS.
Rémy Bossut est l'auteur n° 1500 des Chansons Contre la Guerre.

C'est un homme comme moi
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2006 - 21:44
Percorsi: Disertori
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Musicien

Musicien
Testo di Rémy Bossut
Musica di Lucjan Kirsling

Paroles: Rémy Bossut
Musique: Lucjan Kirsling

Dal Blog di Rémy Bossut.


Rémy Bossut è l'autore n° 1500 delle CCG.
Rémy Bossut is the author nr 1500 of AWS.
Rémy Bossut est l'auteur n° 1500 des Chansons Contre la Guerre.

à Lucjan.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2006 - 21:38

Si je te racontais

Si je te racontais
Testo di Rémy Bossut

Texte déposé à la SACEM
bossut.remi@neuf.fr

Dal Blog di Rémy Bossut.

Tutto nasce con una ricerca di immagini per una futura Edizione illustrata de Le déserteur, che sto preparando per la relativa pagina. Cercando le immagini adatte, Google mi rimanda al blog di Rémy Bossut, autore di canzoni, che vi ha inserito i suoi testi, stupendi quanto sconosciuti. Uno di questi suoi testi si intitola Le déserteur. Le CCG sono qui esattamente per questo: raccogliere testimonianze, anche le più nascoste, e portarle alla luce. Spesso in modo del tutto casuale. Ma sarà veramente un caso? [RV]


Rémy Bossut è l'autore n° 1500 delle CCG.
Rémy Bossut is the author nr 1500 of AWS.
Rémy Bossut est l'auteur n° 1500 des Chansons Contre la Guerre.
Tu veux la révision
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2006 - 21:32
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The Innocent

The Innocent
L'INNOCENTE
(continua)
inviata da JESSY92 4/5/2006 - 17:30
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New World Coming

New World Coming
‎[1970]‎
Scritta da Barry Mann e Cynthia Weil
Nell’album Here Comes The Sun ‎del 1971‎

Scritta dalla prolifica coppia di songwriter Barry Mann e Cynthia Weil e proposta da Nina Simone nell'album del 1971 "Here Comes The Sun", che si apre con una cover splendida del celebre brano scritto da George Harrison per "Abbey Road".
There's a new world coming ‎
(continua)
inviata da Alessandro 4/5/2006 - 17:29
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Love and Not Fear

Love and Not Fear
Io guardo ogni cosa nella vita che mi porti qui
(continua)
inviata da SIMO'92 4/5/2006 - 17:26
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Four Women

Four Women
Da "Wild Is The Wind", del 1967.

Quattro donne di colore. Sarah, con la schiena piegata - ma non spezzata - dalle angherie; Siffronia, figlia della violenza dell'uomo bianco; Sweet Thing, il nome d'arte di una prostituta; e Peaches, cosciente e combattente, che non è più disposta a subire... Una canzone che a Nina Simone costò molte critiche anche dall'interno della comunità nera, perché disvelava anche le contraddizioni del sessismo e della doppia discriminazione patita, in quanto donne e in quanto afroamericane:
vedi The Revolutionary Heart of Nina Simone

Vedi anche Wikipedia

I wrote a song, 'Four Women', which we into these feelings a little.
The women in the song are black, but their skin tones range from light to dark and their ideas of beauty and their own importance are deeply influenced by that. All the song did was to tell what entered the minds of most black women in America... (continua)
My skin is black
(continua)
inviata da Alessandro 4/5/2006 - 17:10
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War Babies

War Babies
BAMBINI DI GUERRA
(continua)
inviata da CERXO 4/5/2006 - 17:01
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La ricca signora

La ricca signora
Una canzone contro gli Stati Uniti guerrafondai e consumistici
Eri una donna ahimé bellissima
(continua)
inviata da Carlo 4/5/2006 - 16:45
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Vautres que siatz assemblats

Vautres que siatz assemblats
“Nadalets” - Noëls de Notre-Dame des Doms, 1580-1610 / 1653-1656
Bibliothèque Municipale Ceccano d'Avignon, Mss. 4485, 1250, 1181
1925: Les noëls provençaux de Notre-Dame des Doms (1570-1610), 1-18

Si tratta di un'antica pagina (reca la data del 4 maggio 2006) nata da una serie di circostanze ancor più antiche e, per così dire, pittoresche (come è il caso di parecchie antiche pagine di questo sito). Poiché, in questi giorni, Gianfranco, nell'inserire l'intero album "Lou Pan Crousià" dei Troubaires de Coumboscuro ha causato l'interesse di B.B. che a sua volta è andato a scovare una mia vecchia conversazione telematica con Marco Sopegno “Slowdog”, antico amico perso disgraziatamente di vista, vi devo prima raccontare tutta una storia.

Ai tempi dei “newsgroups” e delle “mailing lists”, molto, molto prima della nascita di questo sito (siamo ancora negli ultimissimi anni del XX secolo, tra... (continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2006 - 15:03
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Revolution (part 1)

Revolution (part 1)
Un'altra splendida "protest song" della grande Nina Simone. Terza traccia dell'album "To Love Somebody" del 1969 (la quarta si intitola "Revolution (part 2)" ma credo sia una prosecuzione strumentale della precedente).
Scritta da Weldon Irvine & Nina Simone

La canzone sembra decisamente una risposta a Revolution dei Beatles (scritta da John Lennon)

“Revolution” was written in response the the Beatles' famous song by the same name, released a year earlier. The lyrics of Simone’s song respond to the themes of the Beatles'. Simone expresses the urgency of the civil rights movement and the necessity of change in contrast to the Beatles' critique of the many social movements in 1960s U.S.


Mi son sempre piaciuti i Beatles come band, anche oggi ma, Cristo, è stato spiacevole essere una giovane rivoluzionaria negli anni ’60 e sentirli uscir con un pezzo contro il movimento rivoluzionario.... (continua)
And now we got a revolution
(continua)
inviata da Alessandro 4/5/2006 - 14:43
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I Wish I Knew How It Would Feel To Be Free

I Wish I Knew How It Would Feel To Be Free
Scritta nel 1954 dal pianista e insegnante di jazz Billy Taylor, la canzone divenne popolare con il sorgere del Movimento per i Diritti Civili. La versione della Simone è inclusa nell'album "Silk & Soul" del 1967.

Interpretata anche da Marlena Shaw.
And I wish I knew how
(continua)
inviata da Alessandro 4/5/2006 - 14:17
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Mississippi Goddam

Mississippi Goddam
[1963]
Written by Nina Simone
Scritta da Nina Simone
Album: Nina Simone in Concert [1964]


Questa incredibile canzone fu scritta da Nina Simone nel 1963, all'indomani dell'attentato razzista alla Sixteenth Street Baptist Church di Birmingham, in Alabama, dove trovarono la morte per mano dei suprematisti bianchi quattro ragazzine afroamericane. I responsabili furono condannati all'ergastolo... quarant'anni dopo!
Ma è anche una canzone su Medgar Evers e sul suo assassinio, avvenuto il 12 giugno dello stesso anno 1963.

(Estrapolato e tradotto da: "I Don't Trust You Anymore": Nina Simone, Culture, and Black Activism in the 1960s, di Ruth Feldstein)


Birmingham, Alabama, September 15, 1963/15 settembre 1963


Mississippi Goddam
Alabama
Birmingham Sunday
Talking Birmingham Jam
The Ballad of Birmingham
Ballad of Birmingham
We Are Alive




Mississippi Goddam is a song written and performed... (continua)
The name of this tune is Mississippi goddam
(continua)
inviata da Alessandro 4/5/2006 - 13:48
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Jesus In Heaven

Jesus In Heaven
Sempre la guerra in VietNam sullo sfondo...
Sempre i mitici Bee Gees dall'album "scandalo" mai ufficialmente uscito, "A Kick In The Head Is Worth Eight In The Pants" (1973). Infatti fu proprio questo brano agnostico, insieme a "Dear Mr Kissinger", a determinare i produttori nel cassare il lavoro - invero complessivamente mediocre - dei fratelli Gibb.
Ah...ah...ah...
(continua)
inviata da Alessandro 4/5/2006 - 09:38
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Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]

Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
4 maggio 2006

Latin version by Riccardo Venturi
May 4, 2006
SŌTĒROS PETRULAS CARMEN
(continua)
4/5/2006 - 03:11
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Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]

Spanish version by Alfonso Sastre
Versión castellana por Alfonso Sastre
CANCIÓN A SOTIRIS PÉTRULAS
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2006 - 02:44
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Στὸν Νικηφόρο Μανδηλαρᾶ

Στὸν Νικηφόρο Μανδηλαρᾶ
Trascrizione fonetica di massima del testo originale:
STO NIKJIFORO MANδILARA
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/5/2006 - 15:05
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Wartime Prayers

Wartime Prayers
dall'album "Surprise" (2006)
Prayers offered in times of peace are silent conversations,
(continua)
3/5/2006 - 15:03
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Mrs. McGrath

anonimo
Mrs. McGrath
Conosciuta anche come Mrs. McGraw.
Folksong di origine irlandese (con una melodia considerata tra le più belle) risalente probabilmente ai primi decenni del XIX secolo (fu pubblicata per la prima volta nel 1815 su una broadside, cioè su foglio volante). È stata recentemente inclusa da Bruce Springsteen nelle sue Seeger Sessions, nell'album We shall overcome, ma nel 1958 fu incisa anche da Burl Ives con il titolo di The Sergeant and Mrs McGrath.
La canzone è indubbiamente di origine popolare e risale al tempo della Peninsular War, vale a dire la parte delle guerre Napoleoniche che si svolsero nella penisola Iberica.

Per ulteriori informazioni e una versione diversa del testo si veda Folk Songs of Ireland.

Per i diversi interpreti si veda Songs of the Seeger Sessions.

"Mrs. McGrath" (also known as "Mrs. McGraw") is an Irish folk song. The song tells the story of a woman whose son enters... (continua)
“Mrs.McGrath,” the sargeant said,
(continua)
3/5/2006 - 14:50
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Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]

Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
German version by Riccardo Venturi
Deutsche Fassung von Riccardo Venturi
3 maggio / May 3 / 3. Mai 2006
SOTIRIS PETROULAS
(continua)
3/5/2006 - 02:30
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Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]

French Version by Riccardo Venturi
Version française de Riccardo Venturi
3 maggio / May 3 / 3 mai 2006
CHANSON POUR SOTIRIS PETROULAS
(continua)
3/5/2006 - 02:21
Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]. Una canzone quasi dimenticata di Mikis Theodorakis sulla morte per mano della polizia di uno studente greco, tradotta in italiano da Anton Virgilio Savona. La storia delle terribili coincidenze con l'assassinio di Carlo Giuliani.
Riccardo Venturi 3/5/2006 - 02:00
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Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]

Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
Italian translation by Paolo Castagnino "Saetta" (1968)


Originariamente ripreso dallo scomparso sito La musica dell'altra Italia, il testo tradotto è stato finora [27.9.2017] erroneamente attribuito a Anton Virgilio Savona; ma l'errore promana probabilmente da un'affermazione contenuta a suo tempo nel sito di reperimento. Si tratta invece di una differente canzone scritta direttamente in italiano e interpretata da Corrado Pani e Odìs Lévy. L'autore della presente traduzione, che in realtà è quella presente nel Disco del Sole DS 51 "Atene in Piazza 1940-1965", del 1968, che contiene l'interpretazione di Theodorakis, è l'ex partigiano Paolo Castagnino "Saetta", che curò l'intero disco. Paolo Castagnino è morto il 16 dicembre 1997. Viene rispettata qui la disposizione originale dei versi della traduzione. Come già segnalato nell'introduzione, la traduzione presenta una strofa non presente... (continua)
CANZONE PER SOTIRIS PETRULAS
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/5/2006 - 01:44
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Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]

Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
Il testo è stato corretto in alcuni punti, adattato alla formattazione qui usata, ed è stata aggiunta [tra parentesi quadre] la traduzione di una strofa mancante.


English version from Maria Farandouri's Official Website.


The translation has been emended in some points and formated accordingly to website praxis. The translation of a [missing stanza] has been added into square brackets.
SOTIRIS PETROULAS
(continua)
3/5/2006 - 00:12
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Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]

Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
Resoconto della manifestazione organizzata ad Atene il 23 luglio 2005 per ricordare i quarant'anni dalla morte di Sotiris Petrulas.
Σωτήρης Πέτρουλας, "αηδόνι και λιοντάρι, βουνό και ξαστεριά"
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/5/2006 - 22:39
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America The Beautiful

America The Beautiful
Dall'ultimo album di Neil Young, interamente composto da canzoni contro la guerra
"Living in War" [2006]
Per un'introduzione all'album vedi la title track




America the beautiful è una canzone patriottica statunitense, dove è considerata quasi un secondo inno nazionale alternativo a The Star Spangled Banner. Le parole furono scritte da Katharine Lee Bates nel 1913. Neil Young ne offre una versione corale a cappella nel suo ultimo album di canzoni contro la guerra. In modo del tutto simile alla Charlie Haden Liberation Music Orchestra (che pure ha ripreso il brano in versione strumentale) il messaggio di Neil Young è chiaro: "sono contro la guerra ma non sono contro il mio Paese".

Nella versione di Neil Young, viene cantata solo la prima strofa.
O beautiful for spacious skies,
(continua)
2/5/2006 - 22:19
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Roger And Out

Roger And Out
Dall'ultimo album di Neil Young, interamente composto da canzoni contro la guerra
"Living in War" [2006]

Testo ripreso da Empty Bottle

Per un'introduzione all'album vedi la title track

Trippin' down that old hippie highway
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/5/2006 - 22:16
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Flags Of Freedom

Flags Of Freedom
Dall'ultimo album di Neil Young, interamente composto da canzoni contro la guerra
"Living in War" [2006]

La canzone è un chiaro omaggio a Chimes Of Freedom e a Bob Dylan

Per un'introduzione all'album vedi la title track

Today's the day our younger son
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/5/2006 - 22:08
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Lookin' For A Leader

Lookin' For A Leader
Dall'ultimo album di Neil Young, interamente composto da canzoni contro la guerra
"Living in War" [2006]
Testo ripreso da questa pagina

Per un'introduzione all'album vedi la title track

Lookin' for a Leader
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/5/2006 - 21:44
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Families

Families
Dall'ultimo album di Neil Young, interamente composto da canzoni contro la guerra
"Living in War" [2006]
Testo ripreso da questa pagina

Per un'introduzione all'album vedi la title track

When you try to bring our spirit home
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/5/2006 - 21:42
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Shock And Awe

Shock And Awe
Dall'ultimo album di Neil Young, interamente composto da canzoni contro la guerra
"Living in War" [2006]
Testo ripreso da questa pagina

Per un'introduzione all'album vedi la title track

Back in the days of shock and awe
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/5/2006 - 21:40
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A Hard Rain's A-Gonna Fall

A Hard Rain's A-Gonna Fall
c'è qualcuno che ha il riassunto in inglese di questa ballata?grazie
(silvia)

Scusa Silvia ma non capiamo esattamente di cosa tu abbia bisogno. "Riassunto in inglese"?... La ballata originaria è già in inglese, ed è appunto il testo originale che puoi leggere in questa pagina, di Bob Dylan. Vi è anche un'introduzione piuttosto dettagliata che puoi utilizzare come più ti piace, noi qui siamo contrari per principio al copyright :-)...insomma mi sembra che ci sia già tutto quello che ti serve! O comunque sii più chiara... [Saluti, RV]
2/5/2006 - 15:37
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Il mio nome è mai più

Il mio nome è mai più
Sarebbe bello se qualcuno la traducesse in inglese per me
2/5/2006 - 13:40
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Non voglio

Non voglio
2006
Musica terapeutica

(S. Bonito)
Non voglio giocare col sole. Non posso nuotare nel mare.
(continua)
1/5/2006 - 23:19

Questa prigione è scura

Questa prigione è scura
[1971]
Parole e musica del proletariato.

Canzone scritta da Lotta Continua nell'ambito del movimento dei Proletari in Divisa. Incisa dal Canzoniere del Proletariato nel 45 giri "Proletari in Divisa", Lotta Continua LC2, contenente sull'altra facciata Da quando son partito militare di Alfredo Bandelli.
Questa prigione è scura non si vede mai nessuno
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/5/2006 - 13:42
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La merda

La merda
[1973]
Testo e musica di Anton Virgilio Savona
tratta da una poesia di Hans Magnus Enzensberger

Nel 1973, dopo i suoi primi due album di delicatissime canzoni al fosforo e allo zolfo che aveva fatto cantare ad altri ("Pianeta pericoloso" a Corrado Pani e Odis Lévy, "Sexus et politica" a Giorgio Gaber), Anton Virgilio Savona rismette i panni dell'intrattenitore del Quartetto Cetra e scrive un altro disco, "È lunga la strada", stavolta interpretandolo in proprio coi "Dischi dello Zodiaco" (numero di matricola: VPA 8163). È lo stesso album in cui è contenuto il famoso "Testamento del parroco Meslier", il prete francese ateo del '700 che si scagliò contro la chiesa cattolica (cui apparteneva!) con parole al vetriolo -La canzone è stata recentemente riproposta da Alessio Lega proprio in uno spettacolo di omaggio a Anton Virgilio Savona. Noi ne riprendiamo questa stupenda "Merda" grazie a Adriana, sempre lei, che ha scovato l'mp3 sul suo Emule sovversivo; il testo, ovviamente introvabile, è stato trascritto all'ascolto. [RV]
Lei così tenera e pulita,
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 1/5/2006 - 11:42

Se così stanno le cose

Se così stanno le cose
Testo e musica di Franco Trincale
Dal suo sito ufficiale.

Una canzone sulla strage dei militari italiani a Nassiriya, in Iraq, il 12 novembre 2003.
Se così stanno le cose
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/5/2006 - 10:37

La kippà e la coscienza

La kippà e la coscienza
Testo e musica di Franco Trincale
Dal suo sito ufficiale.



Canzone ispirata alla visita, con tanto di kippà in testa, che il fascista Gianfranco Fini, in qualità di ministro degli esteri del governo Berlusconi compì alcun tempo fa al sacrario della Shoah, lo Yad Vashem di Gerusalemme. Strani tipi, questi fascisti (specie se riciclati e "democratico-occidentali"): prima sterminano gli ebrei e vi danno il loro avallo storico (ricordiamo che lo stesso Fini ebbe a definire Benito Mussolini, quello delle leggi razziali del 1938 perfettamente modellate su quelle hitleriane, "il più grande statista italiano del XX secolo"; quello che ha cominciato la sua brillante carriera politica come "figlio prediletto" del defunto Giorgio Almirante, redattore della rivista "La difesa della razza"; eccetera), poi vanno a visitare lo Yad Vashem con grandi dichiarazioni di pentimento. Noi persistiamo invece... (continua)
Il padre dei padri
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/5/2006 - 09:55




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