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Autore Rudyard Kipling

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The Boys in Palestine

anonimo
The Boys in Palestine
[1918]
Sull’aria della popolare “From Greenland's Icy Mountains”
Nella raccolta curata da Frederick Thomas Nettleingham, sottoufficiale si Sua Maestà, e intitolata “More Tommy's Tunes: An Additional Collection of Soldiers' Songs, Marching Melodies, Rude Rhymes and Popular Parodies, Composed, Collected, and Arranged on Active Service with the B.E.F.”, pubblicata a Londra nel 1918.

Canto di soldati britannici (provenienti dall’area di Richmond, Greater London) spediti a combattere nella campagna del Sinai e della Palestina durante la Grande Guerra. In quattro anni di guerra, con almeno tre grandi battaglie combattuta nei pressi di Gaza, le truppe alleate distrussero completamente quelle ottomane, ma a che prezzo! Solo gli inglesi persero più di 50.000 uomini, il 90% dei quali di malattia. La Palestina divenne un protettorato britannico e gli inglesi, già nel 1917, vi favorirono la creazione... (continua)
We came from Turkey's mountains
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/5/2018 - 11:36
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The Young British Soldier

The Young British Soldier
[1890-92]
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “ Barrack-Room Ballads.”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, in una musicassetta inedita intitolata “Soldiers Three”, realizzata nel 1990. Poi il brano è stato incluso nella riedizione del 2012 del disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, originariamente pubblicato nel 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

Fondamentali rudimenti del veterano di guerra alla recluta di Sua Maestà. Qui non c’entra nulla la retorica dell’eroismo ma solo la pragmatica della sopravvivenza. Uomo avvisato, mezzo salvato. Ed è curioso che soltanto le ultime quattro raccomandazioni riguardino la battaglia in sé e per sé. La maggioranza invece sono inviti a fare attenzione ai venditori di liquori a buon mercato, al colera (che ne uccide più lui che i nemici), al sole ed ai colpi... (continua)
When the 'arf-made recruity goes out to the East
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/10/2017 - 14:15
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Cholera Camp

Cholera Camp
[1890-92]
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “The Seven Seas”, pubblicata nel 1896.
Musica di Peter Bellamy, in una musicassetta inedita intitolata “Soldiers Three”, realizzata nel 1990. Poi il brano è stato incluso nella riedizione del 2012 del disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, originariamente pubblicato nel 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

Alle “Feste della Vedova” si moriva in molti modi. E per un soldato di Sua Maestà rimanere ucciso nel corso di una battaglia non era nemmeno quello peggiore. Fu proprio la colonizzazione britannica, con il movimento continuo di truppe e merci, a dare la stura alla più vasta e duratura epidemia di colera che la storia ricordi. Iniziata sulle rive del Gange nel 1817, veicolato proprio dalle truppe inglesi, il colera raggiunse la Cina e il Medio Oriente e nel... (continua)
We've got the cholerer in camp—it's worse than forty fights;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/10/2017 - 08:38
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That Day

That Day
[1890-92]
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “Barrack-Room Ballads”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, in una musicassetta inedita intitolata “Soldiers Three”, realizzata nel 1990. Poi il brano è stato incluso nella riedizione del 2012 del disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, originariamente pubblicato nel 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

La poesia racconta della battaglia di Maiwand, località nella provincia afghana di Kandahar, combattuta il 27 luglio 1880 tra gli invasori britannici e le tribù afghane guidate da Ghazi Mohammad Ayub Khan, governatore di Herat. Le truppe inglesi, costituite da circa 2.500 uomini, furono accerchiate dai combattenti afghani in numero 10 volte superiore, i quali morirono come mosche ma inflissero agli invasori quasi 1.000 morti, vincendo la battaglia... (continua)
It got beyond all orders an' it got beyond all 'ope;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/10/2017 - 13:36
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The Widow's Party

The Widow's Party
[1890-92]
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “Barrack-Room Ballads”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, nel suo disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

“A Tommy's attitude to Empire was perhaps not quite that of the stay-at-home Englishman; there is pride in this song, but it is by no means the complacent “Right to Rule” imperialism which was prevalent at the time and which is so often mistakenly attributed to Kipling by his modern critics. […] As in the previous song [The Widow at Windsor], this piece suggests the ambivalence of attitude which a Tommy might have felt about Empire and his role in winning and maintaining it. The form is once again that of the traditional Question/Answer ballad, and the whole fits admirably to the old North Country tune Doli-A,... (continua)
“Where have you been this while away,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/10/2017 - 12:11
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Shillin' a Day

Shillin' a Day
[1890-92]
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “Barrack-Room Ballads”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, nel suo disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

A protest song. Not much evidence here of the unthinking flag-waving jingoism so often attributed to Kipling today. Place names—Birr: Ireland; Hong Kong: China. All the rest are in India, except Leeds, which isn't. “To go commissarin” means to join a corps of ex-soldiers who acted as messengers in London to supplement their miserable pensions. The tune is mine, but any jig or double-jig would match the rhythms of the verse.
(Peter Bellamy)

Uno scellino al giorno, una paga ben misera per il soldato che per anni ha combattuto e rischiato ogni giorno la vita per il grande Impero inglese… I reduci erano costretti ad improvvisarsi corrieri per integrare la pensione di guerra.
My name is O'Kelly, I've heard the Revelly
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/10/2017 - 11:15
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Troopin'

Troopin'
[1890-92]
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “Barrack-Room Ballads”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, sulla base di un’aria tradizionale già utilizzata da Thomas “Tommy” Armstrong (1848-1920) per la sua canzone sul disastro minerario di Trimdon Grange (1882)
Nel disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

“Four-pence a day was the retaining fee of soldiers returned to England after six years in India. The Jumna and the Malabar were two of the transports which each September brought the “new draft” ro India and the “old draft” back home. The tune is traditionally from the North of England, these days usually associated with the Tommy Armstrong composition The Trimdon Grange Explosion.”
(Peter Bellamy)

Sei anni di ferma in India, quattro miseri penny di paga al giorno per i reduci…
Jumna e Malabar erano i nomi delle due navi che trasportavano le truppe dalla Gran Bretagna all’India e viceversa...
Troopin', troopin', troopin' to the sea:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/10/2017 - 10:25
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Soldier, Soldier

Soldier, Soldier
[1890-92]
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “Barrack-Room Ballads”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, nel suo disco del 1976 intitolato “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

Un soldato, appena sbarcato dalla nave che lo ho riportato dal fronte, viene interrogato da una ragazza sul destino del suo fidanzato, soldato pure lui. Il protagonista prima fa finta di non sapere nulla, ma intanto invita la donna a trovarsi un nuovo amore. Poi, di fronte all’insistenza di lei, piano piano le rivela che il suo uomo è morto in combattimento e che è stato sepolto in una fossa comune, insieme a molti altri. La giovane è affranta dal dolore ed il reduce la invita ancora una volta a cercarsi un nuovo amore e, alla fine, si propone lui stesso.
“Soldier, soldier come from the wars,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/10/2017 - 09:55
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Norwich Gaol

Norwich Gaol
[1977]
Parole e musica di Peter Bellamy
In “The Transports. A Ballad Opera.”
Con la crema dei folksinger inglesi dell’epoca, tra cui The Watersons, Martin Carthy, Nic Jones, A.L. Lloyd, June Tabor, Martin Winsor, Cyril Tawney e Dave Swarbrick.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

Un’opera che racconta una storia vera, quella di Henry Cabell e Susannah Holmes, “two poor fellows” che nel 1783 furono condannati alla deportazione per aver commesso dei furti a causa della miseria. I due erano amanti e dalla loro relazione era nato un bimbo ma ai due non fu in un primo momento concesso di sposarsi e la famigliola corse il serio rischio di essere smembrata. Uno dei loro carcerieri s’impietosì e intercesse per loro presso il ministro dell’interno.

Così Henry e Susannah poterono unirsi in matrimonio e nel 1787, dando corso alla sentenza, furono imbarcati con il... (continua)
The food is foul, the air is bad, the company not choice;
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2015 - 14:02
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Us Poor Fellows

Us Poor Fellows
[1977]
Parole e musica di Peter Bellamy
In “The Transports. A Ballad Opera.”
Con la crema dei folksinger inglesi dell’epoca, tra cui The Watersons, Martin Carthy, Nic Jones, A. L. Lloyd, June Tabor, Martin Winsor, Cyril Tawney e Dave Swarbrick.

Un’opera che racconta una storia vera, quella di Henry Cabell e Susannah Holmes, “two poor fellows” che nel 1783 furono condannati alla deportazione per aver commesso dei furti a causa della miseria. I due erano amanti e dalla loro relazione era nato un bimbo ma ai due non fu in un primo momento concesso di sposarsi e la famigliola corse il serio rischio di essere smembrata. Uno dei loro carcerieri s’impietosì e intercesse per loro presso il ministro dell’interno.

Così Henry e Susannah poterono unirsi in matrimonio e nel 1787, dando corso alla sentenza, furono imbarcati con il figlioletto su uno degli 11 vascelli del convoglio battezzato “First... (continua)
The times they are hard and the wages are poor
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2015 - 13:42
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My Boy Jack

My Boy Jack
‎[1915]‎
Musica per voce e pianoforte della compositrice inglese ‎‎Betty Roe, 1993.‎



Con Gethsemane e A Dead Statesman, un’altra poesia di Kipling dedicata alla prima guerra mondiale e, in ‎particolare, al figlio John, ucciso a diciott’anni nel 1915 nel corso delle prime fasi della battaglia di ‎Loos, nel Nord-Pas-de-Calais francese.‎
Il corpo di John Kipling fu ritrovato solo nel 1992 in una sepoltura comune e la definitiva certezza ‎che quei resti fossero proprio del figlio del grande scrittore inglese si è avuto solo nel 2010, quasi ‎cento anni dopo l’orribile morte che, come tanti, trovò in quella terribile battaglia…‎
‎“Have you news of my boy Jack?”
(continua)
inviata da Bartleby 9/2/2012 - 11:45
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A Dead Statesman

A Dead Statesman
‎[1918]‎
Da “Epitaphs of the War”, raccolta di epitaffi in memoria di coloro che caddero nel primo conflitto ‎mondiale.‎
Prima pubblicazione nel 1919 nella raccolta intitolata “The Years Between”.‎
Musica del compositore americano Ned Rorem da ‎‎“Evidence of Things Not Seen” (1997), trentasei canzoni per soprano, alto, tenore, baritono e ‎pianoforte.‎
Trovata su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive.‎

Canzone del vecchio uomo politico che, una volta trapassato, è costretto ad incontrare nell’aldilà ‎tutti i giovani che, grazie alle sue menzogne, hanno tovato una morte orrenda nelle trincee ‎d’Europa… E si chiede quale balla raccontare ancora a quei ragazzi incazzati ed ingannati…‎


Non dimentichiamoci che Kipling perse un figlio nel corso della prima guerra mondiale: John era ‎giovanissimo, voleva arruolarsi ma non era idoneo per via di una forte miopia. Così suo padre si ‎rivolse... (continua)
I could not dig: I dared not rob:‎
(continua)
inviata da Bartleby 9/2/2012 - 11:19
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Gethsemane

Gethsemane
[1919]
In “Epitaphs of the War”.
Musica composta nel 2004 da Gary Bachlund, cantante lirico e compositore che vive tra Los Angeles e Berlino. Quinto brano da “Songs of War”, sette canzoni per baritono e pianoforte.

Rudyard Kipling fu senz’altro uno dei portabandiera dell’imperialismo britannico ma nel 1915 le sue certezze dovettero vacillare. Suo figlio John, il destinatario della famosa poesia “If”, fu tra i quasi 8000 morti della battaglia di Loos-en-Gohelle, una disfatta per i britannici nonostante che, per la prima volta sul fronte occidentale, avessero fatto pure uso dei gas.
Il giardino del Getsemani, dove Gesù attese consapevole il tradimento di Giuda e l’arresto, è qui la Piccardia, ad indicare quelle regioni del nord est francese dove ebbero luogo alcuni tra i più cruenti combattimenti della Grande Guerra, come appunto quello di Loos (che si trova nel Nord-Pas-de-Calais)… E’... (continua)
1914-18
(continua)
inviata da Bartleby 3/1/2011 - 15:53
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Lettera al figlio (Se)

Lettera al figlio (Se)
2010
Brano inedito dall'album dal vivo "Rolling live"

Liberamente ispirata alla poesia If di Kipling

"Se viaggi lontano da mafie ed eroi"

“Scrissi LETTERA AL FIGLIO qualche anno fa, giusto per i diciotto anni di mio figlio. E gli feci trovare la prima registrazione sul tavolo, giusto prima che sia io che sua madre ce ne andassimo e gli lasciassimo disporre di quel suo giorno importante come meglio gli piaceva. Il testo era ovviamente debitore di una celebre poesia di Kipling che io tanto avevo amato e che lui stesso considerava come un frammento importante dove ogni tanto mettere l’occhio. Fu dunque il mio modo di augurargli buon viaggio in quel giorno così speciale per lui. La poesia, per quanti non la conoscano, si intitola If ed è una sorta di traduzione di un modo di stare al mondo e di affrontare la vita. Che continuo ad amare. Il senso se volete è nel difendere quanto si ritiene... (continua)
Se tu sarai vero, tra chi non lo è mai
(continua)
inviata da DonQuijote82 1/12/2010 - 09:33




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