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Autore Libero Bovio

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Carceri ca me teniti carceratu

anonimo
[Anni 30?]
Canto raccolto dal ricercatore Brizio Montinaro e da Roberto Licci (Canzoniere Grecanico Salentino) nel 1978 a San Foca di Melendugno, Lecce, dalla voce di Niceta Petrachi, detta Teta, conosciuta anche come “la Simpatichina”
Testo e traduzione italiana trovati su La Putea. Cultura e artigianato del Salento
Interpretata dagli Aramiré, compagnia di musica salentina, nel loro disco intitolato “Mazzate Pesanti”.
L’ultima strofa tra parentesi è presente nella versione dei Gèkos, gruppo di giovani salentini che cerca di “rifondare” il folk di quella terra con la musica reggae, jazz, ska e blues.
Il testo potrebbe aver ispirato (o essere stata ispirata da) una canzone napoletana risalente al 1933 intitolata “Carcere”, scritta da Libero Bovio con musica di Ferdinando Albano: anche questa inizia infatti con il verso “Carcere ca mme tiene carcerato” e l’intera prima strofa è molto simile alle prime due del canto salentino…
Carceri ca me teniti carceratu
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/12/2013 - 18:00
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Fuoco e mitragliatrici e Valzer dei disertori

anonimo
Fuoco e mitragliatrici <i>e</i> Valzer dei disertori
[1915-1916]
Musica: Ernesto De Curtis, per la canzone "Sona, Chitarra"

Canto di protesta risalente al primo conflitto mondiale, raccolto da Roberto Leydi ad Alfonsine, in provincia di Ravenna.
Canto di protesta contro le terribili condizioni della guerra in cui, per conquistare pochi metri di terra, si devono perdere tanti compagni.
Fu scritto probabilmente tra il 16/12/1915 (episodio della "Trincea dei raggi" o "dei razzi", che gli eroici fanti della Brigata Sassari riuscirono a conquistare con un assalto alla baionetta), ed il 29/3/1916 (quinta battaglia dell'Isonzo).

Questa canzone, dalla melodia assai suggestiva, tuttora è suonata a valzer nelle Quattro Province (Piacenza, Genova, Alessandria e Pavia) con strumenti tradizionali come piffero (oboe popolare ad ancia doppia) fisarmonica cromatica e cornamusa.

Canto della Grande Guerra composto sull’aria della canzonetta napoletana... (continua)
Non ne parliamo di questa guerra
(continua)




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