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Autore Manic Street Preachers

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Didn’t My Lord Deliver Daniel?

Didn’t My Lord Deliver Daniel?
Uno degli standard spiritual più famosi risalente ai tempi della schiavitù.
Dovrebbe di regola essere attibuito ad autore anonimo ma tuttavia preferirei assegnarlo al grande cantore nero e comunista Paul Robeson, che interpretò questo brano molto spesso, essendo presente in parecchi suoi dischi degli anni 50 e 60.
Da ricordare anche l’interpretazione di Colette Magny, nel suo disco “Les Tuileries” del 1964, e la cover offerta dai Manic Street Preachers in accompagnamento al singolo Let Robeson Sing del 2001, non a caso dedicato proprio al grande baritono-basso afroamericano.

Se nell’Antico Testamento è scritto che il Signore salvò il profeta Daniele dato in pasto ai leoni dal re persiano Ciro II, e poi salvò il profeta Giona che gli aveva disubbidito ed era finito inghiottito da un grosso pesce, e poi salvò Shadrach, Meshach e Abednego, tre giovanissimi ebrei che il re babilonese Nabucodonosor... (continua)
Didn’t my Lord deliver Daniel
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/12/2015 - 13:16
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Emily

Emily
[2003]
Parole di Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Nell’album intitolato “Lifeblood”, pubblicato nel 2004

“Even when Lifeblood is at its most political, it remains highly emotional and personal. ‘Emily’ is possibly the peak of the album’s political engagement, but in focusing principally on women’s suffrage icon Emmeline Pankhurst (1858 – 1928), it remains firmly rooted in human experience. In the succinct line “the relics, the ghosts are down so many roads”, the song recalls not only the ghosts mentioned in other Lifeblood tracks but also the history and geography of the struggle for women’s suffrage in the UK and elsewhere.”
(tratto da Manic Street Preachers. A Critica Discography)

Canzone dedicata ad Emmeline Goulden Pankhurst, leader del movimento suffragista femminile britannico.
Emily, Emily your gift to me
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2015 - 16:29
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A Design for Life

A Design for Life
[1996]
Parole di Nicky Wire, la prima canzone da lui scritta senza Richey Edwards, appena scomparso nel nulla (sarà dichiarato ufficialmente morto nel 2008, dopo anni di vane ricerche)
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Singolo poi incluso nell’album “Everything Must Go”

The song’s lyrics are usually thought to be themed around working class solidarity, and make specific reference to the value of libraries, which have historically allowed poorer people to learn on their own terms through books – by contrast, owning books has historically been the preserve of the educated rich (and books of course remain expensive today, particularly factual ones). This line was directly inspired by the band’s time in public libraries when they were young. The lines “we don’t talk about love / we only want to get drunk” are a play on upper class assumptions about poor people – the idea that the... (continua)
Libraries gave us power
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2015 - 15:09
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Montana/Autumn/78

Montana/Autumn/78
[1998]
Parole di Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
B-side del singolo “If You Tolerate This Your Children Will Be Next”, estratto dall’album “This Is My Truth, Tell Me Yours”

Nell’autunno del 1978 Theodore Kaczynski - americano di origine polacca, precoce genio matematico e brillante docente alla prestigiosa Università di Berkeley fino al 1969, anno in cui si era dimesso da ogni incarico senza alcuna spiegazione – si isolò dal mondo ritirandosi a vivere in una capanna di legno, priva di luce e di acqua corrente, nei boschi intorno a Lincoln, nel Montana.
Kaczynski, che avrebbe potuto far parte dell’élite intellettuale statunitense, aveva deciso invece di sopravvivere di caccia e lavoretti occasionali, prendendo le distanze da tutto e da tutti.
Si seppe in seguito che buona parte del tempo l’aveva trascorsa scrivendo un documento, un vero e proprio manifesto, intitolato... (continua)
Luddite lover
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2015 - 13:31
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First Republic

First Republic
[1996]
Parole di Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
B-side del singolo “Kevin Carter”, estratto dall’album “Everything Must Go”

Un’altra canzone ferocemente anti-monarchica, tema cui i Manics sono sempre stati particolarmente affezionati. Si vedano anche Repeat (UK) e We Her Majesty's Prisoners.
You are so alone
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2015 - 10:34
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Charles Windsor

Charles Windsor
[1987]
Scritta da Tim Gane e Malcolm Eden
Nell’album d’esordio dell’indie band inglese, intitolato “I Am a Wallet”
Nel 1994 i Manic Street Preachers ne hanno proposto una loro versione nell’EP intitolato “Life Becoming a Landslide”

La costante vena anti-monarchica dei Manics non poteva non adottare questa canzone dei loro predecessori McCarthy. Una versione aggiornata e anglofona del « Ah ça ira! ça ira ça ira / Les aristocrates à la lanterne », ovvero « La vendetta è così dolce per coloro che non hanno mai conosciuto nulla di dolce »

I Manics coverizzarono anche un’altra canzone dei McCarthy, We Are All Bourgeois Now.
Charles Windsor, who's at the door?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2015 - 16:17
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Sculpture of Man

Sculpture of Man
[1994]
Parole di Richey Edwards (che qui si firma Richey James) e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Una delle B-sides di “Faster”, singolo estratto dall’album “The Holy Bible”
War censored, no blood on TV
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2015 - 14:50
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Us Against You

Us Against You
[1993]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Canzone che accompagna il singolo “Roses in the Hospital”, estratto dal secondo album dei Manics. “Gold Against the Soul”

Una canzone sull’informazione asservita al potere, un’associazione a delinquere molto diffusa in ogni angolo del globo e che crea danni enormi.
Laddove invece i giornalisti non sono disponibili a stare sui libri paga dei potenti si sa bene cosa può loro capitare… Sono 1.153 quelli uccisi dal 1992 ad oggi

La Londra che i Manics avrebbero bombardato volentieri era quella dei John Major, primo ministro dal 1990 al 1997, e delle Virginia Hilda Brunette Maxwell Bottomley, Baroness Bottomley of Nettlestone, più volte ministro e “dama di carità”, due dei maggiori esponenti dei Tories nell’era post-Thatcher… Non che poi la Londra dei laburisti alla Tony Blair sia stata molto meglio…
From journalist to video to Channel 4 TV
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/11/2015 - 13:13
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New Art Riot

New Art Riot
[1990]
La traccia che dà il titolo all’EP del 1990, uno dei primissimi parti della band gallese.

Già ai loro esordi la poetica dei manics appariva già molto chiara: “Le chiusure degli ospedali uccidono molta più gente che non le auto-bomba, e in più fanno risparmiare soldi perché le persone sono sacrificabili… Il terrorismo è solo un pretesto ad uso della classe dirigente…”

Niente di più attuale.
Vintage aromas and vintage ideals
(continua)
inviata da Bernart Barleby 26/11/2015 - 17:43
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R.P. McMurphy

R.P. McMurphy
[1991]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire,
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Sul lato B del singolo “Stay Beautiful”, tratto dal debut album “Generation Terrorists”

R.P. McMurphy è il nome del protagonista del racconto del 1962 di Ken Kesey “One Flew Over the Cuckoo’s Nest”, magistralmente interpretato da Jack Nicholson nell’adattamento cinematografico del 1975 per la regia di Miloš Forman.

Una canzone contro il sistema capitalistico che aliena l’uomo, lo tiene imprigionato dietro le sbarre dei bisogni e dei consumi indotti e, se si ribella, lo annienta.
“No more pills and no more drugs”, ovvero, della necessità di non assoggettarsi, di rifiutare l’imbonimento e la narcosi, di lottare contro il sistema, anche se fosse inutile…
Straight jacket your own beauty
(continua)
inviata da Bernart Barleby 26/11/2015 - 15:24
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Baby Elián

Baby Elián
[2001]
Parole di Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield e Sean Moore
Nell’album intitolato “Know Your Enemy”

Una canzone che racconta della politica statunitense verso Cuba, a partire dal famoso episodio che nel 2000 vide protagonista involontario il piccolo Elián González (nato nel 1993). Nel 1999 la madre di Elián lo portò con sé, all’insaputa del padre, in un tentativo di raggiungere clandestinamente gli USA. La piccola imbarcazione su cui effettuarono la traversata si rovesciò e diversi occupanti, compresa la madre del bimbo, morirono annegati. Il piccolo Elián fu salvato da alcuni pescatori che lo consegnarono alla guardia costiera. I parenti della madre, anticastristi residenti a Miami, invocarono anche per Elián l’asilo politico, secondo la giurisprudenza del “wet feet, dry feet” in base alla quale tutti i cubani che riuscivano a mettere piede, in un modo o nell’altro, sulla... (continua)
Blockades won't win you more votes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/11/2015 - 14:54
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Archives of Pain

Archives of Pain
[1994]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield and Sean Moore
Nell’album intitolato “The Holy Bible”

Una canzone controversa, solo apparentemente un’invocazione del ritorno ad una giustizia ottocentesca e all’applicazione della pena di morte. Si tratta in realtà della prosecuzione del discorso di Of Walking Abortion sul totalitarismo, sul suo essere possibile solo grazie al sostegno delle masse, sulla fascinazione del male che non è presente solo nei potenti ma anche nell’uomo comune.
Infatti il lungo elenco di killer seriali, contro i quali è diretta la furia di Richey Edwards, include personaggi politici molto noti (Boris Yeltsin, i neonazisti Vladimir Zhirinovsky e Jean-Marie Le Pen, il leader dei paramilitari segregazionisti sudafricani Eugene Terre’Blanche, sanguinari dittatori come l’ugandese Idi Amin ed il serbo Slobodan Milosevic) accanto ad efferati... (continua)
I wonder who you think you are
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/11/2015 - 15:38
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Little Baby Nothing

Little Baby Nothing
[1992]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield and Sean Moore
Nell’album d’esordio della band gallese, dal titolo emblematico di “Generation Terrorists”




Un duetto tra James Dean Bradfield e Traci Lords, attrice americana che ebbe una breve ma intensa carriera nel porno quando ancora era minorenne. Si pensi che delle decine di film pornografici da lei interpretati tra il 1984 ed il 1986 l’unico legale è “Traci, I Love You” girato a Parigi 2 giorni dopo il suo 18° compleanno…

Inserirei la canzone non solo nel percorso “Guerra alle donne” ma anche in quello sulla “Guerra alla Terra”, perché nel brano la violenza sulle donne e quella sulla natura sono messe sullo stesso piano: “Usata, usata, usata dagli uomini / Tutto ciò che loro si lasciano dietro è il denaro / Carta fatta di alberi abbattuti e macerati…”
No one likes looking at you
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/11/2015 - 11:39
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Slash 'N' Burn

Slash 'N' Burn
[1992]
Parole di Richey Edwards e Nicky Wire
Musica di James Dean Bradfield and Sean Moore
Nell’album d’esordio della band gallese, dal titolo emblematico di “Generation Terrorists”

Una canzone contro i colossi multinazionali che nel loro agire sono paragonati, fin dal titolo, alla pratica dell’agricoltura di sussistenza, o di rapina, di sterminare e bruciare le foreste per far spazio alle coltivazioni. Guarda caso la stessa espressione “Slash 'n' Burn” fu adottata dagli USA durante la guerra in Indocina, quando l’US Air Force riversò su Vietnam, Laos e Cambogia circa 400.000 tonnellate di bombe al napalm e oltre 75 milioni di litri di defolianti, in particolare il famigerato Agente Arancio (ma c’erano anche il Blu, il Bianco, il Porpora e il Rosa), che continuano ancora oggi, a 40 anni dalla fine del conflitto, a mietere vittime da quelle parti…
You need your stars, even killers have prestige
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/11/2015 - 10:50
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Small Black Flowers That Grow in the Sky

Small Black Flowers That Grow in the Sky
[1996]
Parole di Richey Edwards
Musica di Nicky Wire, James Dean Bradfield e Sean Moore
Nell’album intitolato “Everything Must Go”

Gli animali selvatici imprigionati nelle gabbie degli zoo, privati della loro libertà e del loro destino, costretti ad una morte lenta per malinconia, consunzione e follia, sono qui una metafora dello stato d’animo dell’autore Richey Edwards, il vero motore del gruppo gallese. Depresso, frustrato, imprigionato, Richey Edwards sparì nel nulla prima dell’uscita di “Everything Must Go”… Si suppone si sia suicidato ma il suo corpo non fu mai ritrovato… Fu dichiarato morto nel 2008.
Credo che i MSP non abbiano mai più raggiunto in seguito il livello artistico dell’era di Richey Edwards…

C’è una poesia di Rainer Maria Rilke, del 1902 o 1903, che forse ha fornito ispirazione a Richey Edwards. S’intitola “Der Panther”, sottotitolo “Im Jardin des Plantes, Paris”:

Sein... (continua)
You have your very own number
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/11/2015 - 09:41
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Kevin Carter

Kevin Carter
[1996]
Parole di Richey Edwards
Musica di Nicky Wire, James Dean Bradfield e Sean Moore
Nell’album intitolato “Everything Must Go”

Kevin Carter (1960-1994) è stato un fotografo sudafricano, vincitore del premio Pulitzer nel 1994.

Kevin Carter era nato a Johannesburg in una famiglia della media borghesia bianca.
Come capitava alla maggior parte dei ragazzi bianchi in un paese militarizzato, in cui la minoranza al potere conduceva una guerra feroce contro la maggioranza nera, anche Kevin fu chiamato per un lungo servizio militare. Nel 1980, al suo quarto anno di ferma in aeronautica, Kevin fu testimone dell’aggressione ingiustificata di alcuni militari ai danni di un cameriere nero. Lui prese le difese del malcapitato e fu a sua volta massacrato di botte dai suoi commilitoni: Kevin era un “Kaffir-boetie”, un “Nigger-brother”, un bianco che stava dalla parte dei negri, ancora più spegevole... (continua)
Hi Time magazine hi Pulitzer Prize
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/11/2015 - 14:57
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Rendition

Rendition
2007
Send Away the Tigers

The song "Rendition" concerns the act of extraordinary rendition, which has been described as a global system of human rights violations. The song is partly inspired by the academy award-winning 1982 film Missing starring Jack Lemmon.

Extraordinary rendition or irregular rendition is the apprehension and extrajudicial transfer of a person from one country to another. During the United States war on terror under the administration of President George W. Bush, the term became associated with US practices of abducting and transferring terrorism suspects to countries known to employ torture for the purpose of interrogation. The process has continued under the Barack Obama administration, though new rules have been put in place that claim to prevent torture of abducted individuals; in August 2009, U.S. Attorney General Eric Holder accepted the results of the Special... (continua)
Rendition, rendition, blame it on the coalition
(continua)
inviata da Donquijote82 13/5/2014 - 13:37
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30-Year War

30-Year War
[2013]
Scritta da James Dean Bradfield, Nick Jones e Sean Moore.
Nell’album intitolato “Rewind the Film”

“E’ la più duratura e ricorrente barzelletta della Storia, quella che le classi lavoratrici vengono massacrate in nome della Libertà…”

La Guerra dei Trent’anni cui alludono qui i “folli predicatori di strada” gallesi non è quella che squassò l’Europa tra il 1618 ed il 1648 (da cui, fra l’altro, la Gran Bretagna fu risparmiata) ma quella condotta nella “perfida Albione” (ma anche ovunque) dalle classi dominanti contro quelle dei lavoratori a partire dal 1979, ossia dall’ingresso sulla scena politica di Margaret Thatcher: “30-Year War starts with the miners' strike and moves through Hillsborough, and it's a critique of the attack on the working classes over the last 30 years. It's the most spiteful, angry track on the album” (Nick Wire dei MSP)
“The lies of Hillsborough” si riferisce... (continua)
It’s the longest running joke in history
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/4/2014 - 09:37
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Les corbeaux

Les corbeaux
Gribouille è l’ennesima vittima (e misconosciuta, infatti non compare in nessun elenco) della cosiddetta “maledizione del 27”, che colpì artisti come Robert Johnson, Jim Morrison dei Doors, Jimi Hendrix, Brian Jones dei Rolling Stones, Janis Joplin, Alan Wilson dei Canned Heat, il nostro Ringo De Palma, batterista di Litfiba e CCCP, Kurt Cobain dei Nirvana, Kristen Pfaff delle Hole, Richey Edwards, il leader dei Manic Street Preachers (misteriosamente scomparso nel 1995 e mai ritrovato) e, da ultima, Amy Winehouse (solo per citarne alcuni… E a vedere ‘sta sfilza di nomi ci sarebbe pure da crederci alla maledizione…)
Bernart Bartleby 19/12/2013 - 13:40
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The Intense Humming of Evil

The Intense Humming of Evil
‎[1994]‎
Album “The Holy Bible”‎


Come Mausoleum, un’altra canzone scritta da Nick Wire dopo la visita che fece ai campi di sterminio ‎nazisti di Belsen e Dachau ed anche al museo della pace ad Hiroshima.‎

‎“Mausoleum and The Intense Humming of Evil: these two can be twinned together, because ‎they were both inspired in the same way. Last year we visited Dachau, Belsen and the peace ‎museum in Hiroshima, and those three places had quite an intense influence on us, and on the whole ‎album. Dachau is such an evil, quiet place. There's no grass, and you don't even see a worm, let ‎alone any birds. all you can hear is this humming of nothing. In the museum at Belsen, there's the ‎original sign which hung there. It says, 'Welcome to Belsen Recreation Camp'. It's the same with ‎the peace museum in Hiroshima. When you're young, you're brought up to think that the americans ‎dropped the bomb... (continua)
You were what you were
(continua)
inviata da Dead End 26/7/2012 - 12:16
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Mausoleum

Mausoleum
‎[1994]‎
Album “The Holy Bible”‎



Canzone ispirata dalla visita che Nick Wire fece ai campi di sterminio nazisti di Belsen e Dachau.‎
Una fotografia dell’ingresso del campo di Dachau compare anche sulla copertina interna del disco.

Wherever you go I will be carcass
(continua)
inviata da Dead End 26/7/2012 - 11:34
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Of Walking Abortion

Of Walking Abortion
‎[1994]‎
Album “The Holy Bible”‎

‎"There is little hope..." East European truths - Horthy + Tisu (anti-Semitic/Fascist) - revived ‎and brought back home. Facts ignored. Carve your mortal certainty there. Should we have been ‎born/still born/walking sideways unable to make a decision of any consequence. Modern life makes ‎thought an embarrassment. Your true reflection = Junkies, winos, whores. Who's ‎responsible?"
‎(Richey James, The Holy Bible-Tour Book) ‎
‎"There's a line: 'Horthy's corpse screened to a million'. Horthy was a hungarian fascist ‎military dictator before the Second World War, and the devotion that a fascist dictator can achieve ‎just shows such a terrible flaw in human nature. There's always a chance that it'll be revived, ‎because there's a worm in human nature that makes us want to be dominated."
‎(Nicky Wire, Melody Maker, 27 August 1994)‎
Una canzone sul totalitarismo... (continua)
I knew that someday I was gonna die
(continua)
inviata da Dead End 26/7/2012 - 11:19
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La Tristesse Durera (Scream to a Sigh)‎

La Tristesse Durera (Scream to a Sigh)‎
‎[1993]‎
Album “Gold Against the Soul” ‎




La rabbia ed il dolore di un veterano di guerra…‎
Il titolo fa riferimento alle parole pronunciate in punto di morte da Vincent Van Gogh, “La ‎tristesse durera toujours”…‎
Life has been unfaithful
(continua)
inviata da Dead End 25/7/2012 - 11:46
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Born to End

Born to End
‎[1992]‎
Album “Generation Terrorists”‎

Get some pain and I feel alive - born to end
(continua)
inviata da Dead End 25/7/2012 - 11:25
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NatWest-Barclays-Midlands-Lloyds

NatWest-Barclays-Midlands-Lloyds
‎[1992]‎
Album “Generation Terrorists”‎



NatWest, Barclays, Midlands e Lloyds sono i nomi di alcune delle più importanti banche inglesi…‎
Economic forecast soothe our dereliction
(continua)
inviata da Dead End 25/7/2012 - 11:21
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Canto dei morti invano

Canto dei morti invano
SONG OF THOSE WHO DIED IN VAIN
(continua)
inviata da Dead End 25/7/2012 - 10:07
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We Are All Bourgeois Now

We Are All Bourgeois Now
‎[1986/88]‎
Nella compilation “That's All Very Well But...” pubblicata nel 1996‎


‎“This is perhaps the song of ours I prefer, especially from the point of view of the recording. I think ‎the rest of the group all like it too. It's about a woman who wanders around Thatcher's Britain with ‎no money and two or three children, trying to understand what the hell is going on. She meets a ‎Thatcherite spokesman who tells her that there's no such thing as class anymore, only free ‎consumers.” (Malcolm Eden dei McCarthy)‎

Il brano è stato ripreso dai Manic Street Preachers nel loro album "Know Your Enemy" del 2001.

(Bartleby)
There's something wrong somewhere here
(continua)
inviata da Bartleby 8/3/2012 - 14:23
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Let Robeson Sing

Let Robeson Sing
[2001]
Album "Know Your Enemy"
Scritta da James Dean Bradfield, Sean Moore e Nicky Wire.

Brano dedicato a Paul Robeson, il grande baritono-basso, attore ed attivista per i diritti civili afromaericano.
Where are you now
(continua)
inviata da Alessandro 3/2/2010 - 11:36
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Freedom Of Speech Won't Feed My Children

Freedom Of Speech Won't Feed My Children
[2001]
Album "Know Your Enemy"

"[...] What they are saying is we demand so many rights, but we make such pathetic use of them. Freedom of expression so we can watch porn, freedom of movement so we can go to our malls. They're saying after all these rights, what use have we made of them? The homeless still go hungry. [...]"

"[...] It is a sarcastic song about western hypocrisie. It is song about how capitalist media celebrates the virtues of western consumerist life, while at the same time it is build on lies. It sings about vices, that are celebrated by capitalism just becouse consumerism is the root of the contemporary system; even though those vices are actually real vices.
In fact it isn't against freedom, it is against a perverted kind of consumerist freedom. "Freedom of speech won't feed my children", is also a call to arms against leaders who use democracy to legitimate certain illegitimate power relations."

Un paio di commenti al testo da Songmeanings.
Liberty, sweet liberty
(continua)
inviata da Alessandro 31/3/2009 - 09:02
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Dead Yankee Drawl

Dead Yankee Drawl
Scritta all'epoca dell'album d'esordio "Generation Terrorists" (1992).
Infatti accompagna il singolo Little Baby Nothing estratto proprio da quel primo lavoro.

"[...] This particular song is notable mainly for an incredibly dense set of lyrics. The central idea of the song is simple enough – like a number of songs from the period, it works to expose and attack what the band saw as the worst aspects of American culture (greed, insincerity, environmental destruction and historical short-sightedness, mainly). [...]" (da Manic Street Preachers. A Critical Discography)

(Bernart Bartleby)
Bill and Ted and Wayne's World drawl
(continua)
inviata da Alessandro 31/3/2009 - 08:49
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Imperial Bodybags

Imperial Bodybags
Mi è capitato di ascoltare questa canzone in un posto dove mai e poi mai mi aspetterei di trovare una canzone contro la guerra: un volo intercontinentale della British Airways sulla rotta Londra-Vancouver.
Non so se la principale compagnia aerea britannica sa di proporre, tra gli album scelti per intrattenere i passeggeri, una canzone che racconta una semplice e tristissima verità su come tornano a casa, su altri aerei, giovani avvolti in inutili bandiere. Ho poi letto su "The Guardian" di un giovane soldato inglese morto a diciott'anni in un incidente in Afghanistan il primo giorno di servizio. Spero che al signor Blair, durante il prossimo viaggio per andare a trovare il suo amico Bush, capiti di ascoltare questa canzone. Ma probabilmente non ci farebbe caso oppure sceglierebbe di ascoltare Norah Jones (con tutto il rispetto per Norah Jones).
(Lorenzo Masetti)
Imperial bodybags, coming home in dribs and drabs
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 10/9/2007 - 00:41
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Ofiarom Hiroszimy - Tren

Ofiarom Hiroszimy - Tren
[1960]
Opera per archi

"Lasciate che la trenodia esprima la mia ferma convinzione che il sacrificio di Hiroshima non sarà mai dimenticato e perso". - Krzysztof Penderecki, 12 ottobre 1964.

Dedicata alle vittime di Hiroshima (e Nagasaki) e composta nel 1960 con una straordinaria partitura per 52 archi, la Trenodia per le vittime di Hiroshima del compositore polacco Krzystof Penderecki è considerata uno dei capolavori musicali dell'intero XX secolo (e da parecchi il capolavoro assoluto). La sua stessa, particolarissima, partitura accentua il suo carattere drammatico, e non è un caso che brani di essa siano stati spesso utilizzati per colonne sonore di film (lo stesso Penderecki è del resto un autore di musiche filmiche). Da sottolineare anche che un brano della Trenodia è stato utilizzato dai Manic Street Preachers nel singolo You Love Us. [RV]
(strum.)
inviata da Renato Stecca & CCG Staff 27/4/2007 - 21:43
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IfwhiteAmericatoldthetruthforonedayitsworldwouldfallapart

IfwhiteAmericatoldthetruthforonedayitsworldwouldfallapart
Next Thursday you're invited to watch Rising Tide's live coverage
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/10/2005 - 19:34
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The Love Of Richard Nixon

The Love Of Richard Nixon
Album: Lifeblood (2004)
The world on your shoulders
(continua)
inviata da alex 17/2/2005 - 17:53




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