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Autore Sébastien Faure

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Le Père Lapurge, ou Le pharmacien de l'Humanité

Le Père Lapurge, <i>ou</i> Le pharmacien de l'Humanité
[1886]
Testo / Paroles / Lyrics / Sanat: Constant Marie (1838-1910)
Musica / Musique / Music / Sävel: ?



Passa generalmente per un canto popolare (e lo è, senz’altro); ma è una delle ventidue poesie e canzoni scritte da Constant Marie, nato il 27 agosto 1838 a Sainte-Houvrince nel Calvados, comunardo anarchico che rimase ferito alla trincea del Fort de Vanves, calzolaio e perenne sorvegliato speciale dalla polizia. Il 1° luglio 1894 tutte le sue poesie e canzoni vennero sequestrate, portandolo all’arresto e all’incarcerazione “per appartenenza a una banda di malfattori”. Morì poverissimo il 5 agosto 1910 a Parigi, raccomodando e risolando scarpacce e ciabatte da poveri.

Le sue ventidue poesie e canzoni fanno parte del repertorio più classico del canto libertario e anarchico francese, e non si tratta certamente -diciamolo immediatamente a scanso di equivoci- di canzoncine pacifiste e... (continua)
Je suis le vieux père Lapurge
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 4/7/2023 - 09:30

L’Internationale des enfants

L’Internationale des enfants
[Fine 800?]
Versi di Sébastien Faure, pubblicati su di un numero del 1911 del Bulletin de « La Ruche », la scuola libertaria che lui stesso fondò a Rambouillet, Île-de-France, nel 1904
Sull’aria de L'Internationale di Eugène Pottier

Nel 1917 la guerra riuscì ad uccidere l’esperienza della scuola libertaria fortemente voluta e quasi del tutto finanziata da Faure:
« La guerre maudite est venue, soumettant "la Ruche" à la plus rude des épreuves. La mobilisation l'a privée brutalement de la presque totalité de ses collaborateurs ; nos modestes ateliers (...) ont été fermés et le sont restés depuis août 1914. Le droit de réunion étant supprimé, j'ai du renoncer à mes conférences dont le produit constituait 75% environ des recettes qui alimentaient la caisse... En février 1917 "la Ruche" mourut victime comme tant d'autres œuvres amoureusement édifiées, de la guerre à jamais abhorrée »
(da... (continua)
Debout ! les enfants de tout âge,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/6/2015 - 12:02
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La Ravachole

La Ravachole
[1893]
Scritta da Sébastien Faure sull’aria de “La Carmagnole” e del Ah ça ira!.
I testo fu pubblicato per la prima volta nel 1894 sulla rivista anarchica parigina “Le Père Peinard”.
Il titolo fa riferimento a François Claudius Koënigstein, detto Ravachol, militante anarchico, ladro, musicista, contrabbandiere, assassino e dinamitardo.

Nel 1892 Ravachol fu l’autore di due attentati alla dinamite all’indirizzo dei magistrati che l’anno precedente avevano condannato alcuni militanti anarchici dopo gli scontri con la polizia generati da una strage di operai a Fourmies, quando, il 1 maggio 1891, i soldati avevano aperto il fuoco sui lavoratori in sciopero uccidendo 9 persone e ferendone alcune decine…
Individuato da un’informatrice della polizia, Ravachol fu catturato, processato e quindi ghigliottinato l’11 luglio del 1892.
Dans la grande ville de Paris
(continua)
inviata da Bartleby 15/10/2010 - 12:08

Fraternité

Fraternité
L'autore è l'anarchico anticlericale Sébastien Faure (1858-1942).
(Si veda la nota biografica nella sezione a lui dedicata).

Una canzone impressionante che non ha assolutamente perso niente della sua attualità.
Deve essere datata all'incirca a poco prima dello scoppio della "grande guerra".
Ils ont senti passer sur leur têtes altières
(continua)




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