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Autore Hazel Dickens

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Coal Miner's Grave

Coal Miner's Grave
[1970s]
Nella colonna sonora del film "Harlan County, USA", di Barbara Kopple. In seguito nell'LP They Will Never Keep Us Down, 1984.
Testo trovato sulla Raymond's Folk Song Page

Una canzone dedicata a Francis F. Estep e Cleve Woodrum, due minatori uccisi dalle guardie della miniera Baldwin-Felts a Paint e Cabin Creek, West Virginia, durante un lungo sciopero nel 1912-13.

Il documentario, vincitore di un premio Oscar nel 1977, racconta la storia di un gruppo di minatori del carbone che, insieme alle loro famiglie, nel 1973 furono protagonisti di un lunghissimo e durissimo sciopero contro lo sfruttamento e le paghe da fame loro imposte dai padroni della Duke Power Company.

La Contea di Harlan, nel Kentucky, è stata per più di un secolo un fulcro dell'industria carbonifera americana e fin dai primi anni del XX° secolo fu teatro di scontri sanguinosi tra i lavoratori e le compagnie, sostenute... (continua)
Up there on that hillside there's an old miner's grave
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/9/2019 - 18:25
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Fire in the Hole

Fire in the Hole
[1987]
Parole di John Sayles (1950-), regista, sceneggiatore e attore, e Mason Daring (1949-), musicista e compositore, autore di tutte le colonne sonore dei film di Sayles.
Musica di Mason Daring
Interpretata da Hazel Dickens nella colonna sonora del film di John Sayles “Matewan”, 1987.

Di John Sayles ho visto molti film, tutti belli e coraggiosi: “Fratello da un altro pianeta” (1984, un divertente ed ironico “sci-fi” anti-razzista), “Otto uomini fuori” (1988, sull’avidità dell’uomo e la corruzione nel mondo dello sport), “Stella solitaria” (1996, un western sui generis sui grandi temi della verità, della giustizia e della legge - che non sempre coincidono) e soprattutto lo splendido e misconosciuto “Angeli armati” (1997, sul genocidio dei nativi in Guatemala negli anni della dittatura e della guerra sucia)...

Purtroppo non ho mai visto “Matewan” ma, cercando canzoni sulla Battle of... (continua)
You can tell them in the country, tell them in the town
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/12/2014 - 23:18
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Are They Gonna Make Us Outlaws Again?‎

Are They Gonna Make Us Outlaws Again?‎
‎[1976]‎
Album “Tryin' Like the Devil”‎
Testo trovato su Mudcat Café
Interpretata anche da Hazel Dickens
So you never picked no peaches
(continua)
inviata da Dead End 5/9/2012 - 11:58
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Black Lung

Black Lung
‎[1969]‎
Nel disco collettivo “Strange Creek Singers” pubblicato nel 1970 dalla Arhoolie Records.‎
La Dickens era qui in formazione con Mike Seeger, Tracy Schwarz, Alice Gerrard e Lamar Grier.‎
Testo trovato su YouTube

Una canzone autobiografica giacchè la Dickens fu costretta ad assistere alla terribile agonia del fratello Thurman, minatore, morto di pneumoconiosi e di povertà, non avendo i soldi per potersi curare. (da "Working Girl Blues‎", autobiografia di hazel Dickens pubblicata nel 2008)

Sulla “malattia del polmone nero”, la pneumoconiosi, antracosi, silicosi e le altre malattie ‎professionali che colpiscono i minatori, in specie quelli del carbone si vedano anche, per esempio, ‎‎Black Lung Blues, Black Lung Song, Il minatore di Frontale, He Fades Away e Dogs at Midnight.
He's had more hard luck than most men could stand
(continua)
inviata da Dead End 5/9/2012 - 09:11

America’s Poor

America’s Poor
‎[2002]‎

“Ho cominciato a scrivere questa canzone nel 2002 durante tutti quegli scandali in cui i ‎colletti bianchi delle grandi banche rubavano alla gente che li pagava per proteggerli e mentre un ‎sacco di lavoratori venivano sbattuti fuori dalle imprese che delocalizzavano appena oltre la ‎frontiera col Messico. E tutto questo solo per denaro, potere ed avidità.”
Dal libro “Working Girl Blues”, scritto insieme a Bill C. Malone e pubblicata nel 2008, ‎autobiografia di questa straordinaria cantautrice e musicista bluegrass del West Virginia, scomparsa ‎nel 2011.‎
Well you don't know my name
(continua)
inviata da Dead End 4/9/2012 - 11:21
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Working Girl Blues

Working Girl Blues
‎[1975]‎

Canzone sul lavoro femminile scritta da questa importante cantautrice e musicista bluegrass del ‎West Virginia.‎
In “Working Girl Blues”, la sua autobiografia scritta insieme a Bill C. Malone e pubblicata nel ‎‎2008.‎
Hey I got the early Monday morning working blues
(continua)
inviata da Dead End 3/9/2012 - 15:47
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The Yablonski Murder (Cold Blooded Murder)‎

The Yablonski Murder (Cold Blooded Murder)‎
‎[1969]‎

Joseph Albert "Jock" Yablonski (1910-1969), figlio di immigrati polacchi, è stato per due decenni il ‎leader del sindacato dei minatori United Mine Workers in Pennsylvania. Suo padre, anche lui ‎minatore, morì per un’esplosione in galleria. Leader carismatico e molto vicino alla base, già dai ‎primi anni 60 Yablonski si scontrò con i vertici federali del sindacato ed in particolare con il ‎presidente W. A. "Tony" Boyle, accusato di una gestione clientelare, corrotta e di essere più attento ‎agli interessi delle compagnie che non a quelli dei lavoratori. Nel 1969 Yablonski sfidò apertamente ‎Boyle candidandosi alle elezioni presidenziali del sindacato. Boyle sconfisse Yablonski ma questi ‎denunciò al Ministero del Lavoro la natura fraudolenta di quella consultazione.‎
Il 31 dicembre 1969 tre killer assassinarono Jock Yablonski, la moglie Margaret e la figlia ‎venticinquenne Charlotte... (continua)
Clarksville Pennsylvania is not too far from here
(continua)
inviata da Dead End 3/9/2012 - 14:30
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Disaster At The Mannington Mine

Disaster At The Mannington Mine
[1969]
Lyrics & Music by Hazel Dickens

[1968]‎

Alle 5.30 del 20 novembre del 1968 un pozzo di una miniera di carbone situata tra Farmington e ‎Mannington, Marion County, West Virginia, saltò in aria con un’esplosione che fu udita molte ‎miglia più lontano. Dei 99 minatori che si trovavano in quelle gallerie solo 21 riuscirono a trarsi in ‎salvo, gli altri 78 morirono nelle viscere della terra, ridotti come il carbone che scavavano. Ci ‎vollero più di 10 anni per riportare in superficie i resti di quei poveretti…una ventina di corpi non ‎furono mai nemmeno più ritrovati… ‎
La deflagrazione era stata così devastante che neppure fu possibile capire esattamente da cosa fosse ‎stata provocata… Quel che fu chiaro è che il livello di sicurezza in cui i minatori erano costretti a ‎lavorare erano pressochè pari a zero. Con un intervento un po’ tardivo, almeno per quei 78 morti ‎ammazzati,... (continua)
We read in the paper and the radio tells
(continua)
inviata da giorgio 15/4/2010 - 11:19




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