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Autore Marco Sonaglia

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17 fili rossi

17 fili rossi
2023
17 fili rossi + 1. Ricordando Piazza Fontana




17 fili rossi + 1

L’album si compone di 16 tracce, undici brani musicali e cinque interventi attoriali. Delle canzoni che raccontano la strage nella Banca dell’Agricoltura, la title track, come si è detto, è stata scritta da Renato Franchi partendo da un testo di Fulvio Mario Beretta. Come sovente accade nelle composizioni del cantautore legnanese, un evento tragico come quello dell’esplosione della bomba è raccontato con delicatezza: la canzone si apre infatti rievocando una Milano invernale, avvolta in una fitta nebbia e illuminata dalle luci di Natale, e seguono alcuni “quadretti” che descrivono la quotidianità dei protagonisti, inconsapevoli del proprio crudele destino. In conclusione, vengono ricordati i nomi delle 18 vittime, “17 cuori in cielo con Pino Pinelli”. Dal punto di vista musicale, i timbri di chitarra, pianoforte, violino... (continua)
I vecchi la raccontano la nebbia di Milano
(continua)
inviata da Dq82 26/12/2023 - 11:37
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La mia classe

La mia classe
2021
Ballate dalla grande recessione
recessione

Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia



L’album si chiude con “La mia classe”, che è una vera e propria riflessione sugli ideali smarriti di una certa sinistra, di un certo sindacato e del movimento operaio, ideali che tuttavia rifioriranno in un futuro forse non troppo lontano (“La mia classe riavrà tutto quando Classe riavrà nome, quando l’altra classe, come classe, avrà odiato e distrutto, e da niente, sarà tutto”); potrebbe sembrare una chiusura senza speranza ma proprio l’ultimo verso ci indica il futuro…e da niente, sarà tutto. Anche qui la voce e la chitarra sono i padroni della scena e grazie al loro ritmo incalzante forniscono ancora più vigore e più significato alle parole di Lo Galbo.
estatica.it
La mia classe, nelle sere (continua)
inviata da Dq82 13/11/2023 - 17:18
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Ballata dell’articolo 18

Ballata dell’articolo 18
2021
Ballate dalla grande recessione
recessione

Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia



La penultima canzone, “Ballata dell’articolo 18”, affronta , partendo da una intervista ad un operaio emiliano, gli effetti derivati dallo smantellamento dell’Articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (ad ogni denuncia di questi effetti alla fine “non dico il nome, scrivi “un operaio”); musicalmente sembra quasi un valzer con le denunce di tali effetti evidenziate dalla chitarra ritmata.
estatica.it
Fino al 2008 un proprietario (continua)
inviata da Dq82 13/11/2023 - 17:16
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Ballata per Cuba

Ballata per Cuba
2021
Ballate dalla grande recessione
recessione

Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia



“Ballata per Cuba” indaga i tradimenti della rivoluzione socialista castrista da parte dei vari apparati burocratici e chiude sul finale con la speranza che tali ideali vengano restituiti alle masse per fare una nuova rivoluzione (“Compagno, è la tua radio che ti parla di nuovo. Nuova la risoluzione: perché l’hai fatta, ora sai rifarla. Questo resta della rivoluzione”). Musicalmente parlando è una ballata dal sapore guthriano/dylaniano/springsteeniano con la chitarra e l’armonica che danno ritmo e velocità al brano.
estatica.it
La radio clandestina di battaglia
(continua)
inviata da Dq82 13/11/2023 - 16:58

Ballata della vecchia antropofaga

Ballata della vecchia antropofaga
2021
Ballate dalla grande recessione
recessione

Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia



Si arriva a metà album con la “Ballata della vecchia antropofaga”, che sta a simboleggiare la società capitalistica che non hai mai smesso di fare degli uomini carne per altri uomini; qui la voce e la chitarra del cantautore marchigiano hanno quasi un andamento psichedelico, quasi a voler sottolineare il potere ‘cannibalesco’ della vecchia antropofaga.
estatica.it
Bardato con il ferro il cuore hai?
(continua)
inviata da Dq82 13/11/2023 - 16:44
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Ballata per Sacko

Ballata per Sacko
2021
Ballate dalla grande recessione
recessione

Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia



Si va verso il trittico finale con “Ballata per Sacko” dedicata al sindacalista Sacko Soumaila, ucciso a soli 29 anni con una arma da fuoco il 2 giugno 2018 mentre cercava di aiutare i suoi compagni di sfruttamento a costruire un giaciglio di fortuna con delle lamiere (“E’ che lo Stato è il primo che ti spolpa!/Gli sembra sangue il mio finché sono vivo?”); la canzone inizia con una chitarra ritmata che ricorda la Tracy Chapman degli inizi (a me l’inizio ha ricordato “Mountains of things”) e successivamente è un crescendo dolente fino alla fine, dove la tragedia di Sacko esplode in tutta la sua crudeltà fino agli ultimi istanti della sua vita.
estatica.it
Guardi, i proverbi han sempre ragione!
(continua)
inviata da Dq82 13/11/2023 - 16:41
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Ballata dello zero

Ballata dello zero
2021
Ballate dalla grande recessione


Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia


Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe


Con “Ballata dello zero” ritorniamo ai giorni nostri, ossia alla figura dell’ex Sindaco di Riace Mimmo Lucano, in particolar modo ad un episodio del giugno 2018 quando l’allora Ministro degli Interni Salvini diede dello “zero” all’allora Sindaco di Riace. Con questo brano, oltre a prendere le parti di Lucano, si rivendica con orgoglio un modo rivoluzionario di concepire l’intera comunità/umanità in contrapposizione al potere costituito da politici senza umanità e senza cuore (“quando non ci sarà un primo e un secondo e, tutti zeri, faremo uno zero, un cerchio solo, un girotondo:... (continua)
Mimmo Lucano è uno zero zero
(continua)
inviata da Dq82 27/8/2021 - 10:32
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Tina

Tina
Versione live di Marco Sonaglia

Dq82 9/8/2021 - 10:27
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Ballata per Claudio

Ballata per Claudio
2021
Ballate dalla grande recessione
recessione

Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia



Con “Ballata per Claudio” Marco Sonaglia rende omaggio ad uno dei cantautori italiani più sottovalutati: Claudio Lolli, scomparso il 17 agosto 2018. Il brano è un vero e proprio omaggio oltre che al cantautore bolognese, anche e soprattutto ai suoi ideali rivoluzionari mai sopiti (“E chi ha più visto zingari felici?”). Anche qui la chitarra è la protagonista, come lo era nelle canzoni di Lolli, insieme ad inserti elettronici di Paolo Bragaglia ben calibrati.
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Godot(1) è venuto e d’occhi ha avuto i tuoi
(continua)
inviata da Dq82 3/7/2021 - 10:50
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Ballata per Stefano

Ballata per Stefano
2021
Ballate dalla grande recessione
recessione

Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia



“Ballata per Stefano”, dedicata a Stefano Cucchi, è una delle prime canzoni che Sonaglia ha inciso prima della pubblicazione dell’album, e narra le tristi vicende riguardanti l’uccisione di Cucchi, avvenuta a 31 anni il 22 ottobre del 2009. Qui l’uso preponderante della chitarra elettrica serve a narrare la drammaticità dell’evento e l’uso distorto dello strumento serve ad evidenziare tutte le distorsioni presenti in questa vicenda.
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Quello m’ha detto che sembravo Auschwitz.
(continua)
inviata da Dq82 3/7/2021 - 10:28
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Primavera a Lesbo

Primavera a Lesbo
2021
Ballate dalla grande recessione
recessione

Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia



Si parte con “Primavera a Lesbo” (singolo scelto per il lancio dell’album), brano dedicato alle migliaia di profughi in fuga dai bombardamenti delle guerre confinati nell’isola di Lesbo in Grecia; oltre all’indifferenza di tutta la comunità europea i profughi devono anche fare i conti con la pandemia da Covid-19 e per loro il destino è doppiamente segnato (molto significativo a tal proposito l’ultimo verso “Lavatevi le mani!/Teneteci a distanza!”). La chitarra di Sonaglia è la protagonista assoluta della canzone con il suo incedere spedito mitigato dal lamento vero e proprio del violoncello, a sottolineare la drammaticità della situazione.
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Piccola che in un’asola
(continua)
inviata da Dq82 2/7/2021 - 20:18
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Fiorella Mannoia: Il cielo d'Irlanda

Fiorella Mannoia: Il cielo d'Irlanda
1992
Nell'album di Fiorella Mannoia: I treni a vapore

Testo e musica di Massimo Bubola
che lo pubblicherà successivamente in "Dopo il lungo addio" (1994)

Questa è una di quelle canzoni che ti rimangono dentro.... forse la prima canzone irlandese che abbia sentito, o più correttamente di sapore "irish", una di quelle canzoni che mi ha fatto scoprire e innamorare dell'Irlanda e della musica irlandese quando avevo 14 anni. Si aggiunga che è stata interpretata da praticamente tutti i gruppi che ho seguito da ragazzo, e che talvolta seguo ancora, quelli per cui ho macinato e macino chilometri.
L'hanno interpretata negli anni Nomadi, Danilo Sacco, Stefano "Cisco" Bellotti, Meneguinness, Servi Disobbedienti, Francesco Moneti con Marco Sonaglia
Il cielo d'Irlanda è un oceano di nuvole e luce
(continua)
inviata da Dq82 13/10/2017 - 17:14
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Il piccolo soldato

Il piccolo soldato
2013
Il pittore è l’unico che sceglie i suoi colori…
Ho visto la fine dei miei giorni,
(continua)
inviata da DonQuijote82 27/8/2014 - 10:02




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