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Auteur Ewan MacColl

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Join The British Army

Join The British Army
Tra le irish rebel song di non precisata data che viene fatta risalire all’epoca vittoriana e alle barrak songs (i canti da caserma) “Joint the British Army”, lungi dall’essere un’esortazione all’arruolamento, è stata riportata in auge nel canto folk di protesta degli anni 60 da Ewan McColl, che ne fece una versione ripresa dagli interpreti successivi. Ma ognuno che la canta ci mette del suo..

Al contrario di quanto riportato su Wikipedia la melodia NON è la scozzese “Braes o’ Killiecrankie”, ma la scozzese “The Lass O’ Killiecrankie” (apro una parentesi, addentrarsi nell’ascolto della musica folk è come il gioco delle scatole cinesi o se si vuole è come risolvere un puzzle fatto di tanti tasselli e rimandi)
Cattia Salto 21/8/2016 - 21:38
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Bruton Town

Bruton Town
Un’antica murder ballad inglese, raccolta da Cecil Sharp tra le su “100 English Songs”, volume pubblicato nel 1904.
Nota anche con i titoli “The Bramble Briar” e “The Murdered Servantman”.
Tutti i testi (e informazioni più dettagliate) sono reperibili su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

Interpretata da Martin Carthy (in “Second Album”) e da Ewan MacColl (in “The Manchester Angel”, con il titolo “The Bramble Briar”) nel 1966. In seguito anche dai Pentangle (nel loro disco d’esordio) e da Maddy Prior (in “Folk Songs of Old England Vol. 1”) nel 1968, e poi da Sandy Denny in alcune esibizioni del 1972 raccolte innanzitutto nell’antologia “Who Knows Where the Time Goes?” pubblicata nel 1986.
Comunque è impossibile citare tutti gli artisti che hanno interpretato “Bruton Town”…

La fonte originaria della canzone parrebbe addirittura essere il “Decamerone” del Boccaccio e,... (continuer)
In Bruton Town there lived a noble,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/3/2016 - 16:10
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Blackbirds and Thrushes

anonyme
Blackbirds and Thrushes
Canzone ottocentesca presente nella raccolta “English Folk Song” (1907?) curata da Cecil J. Sharp (1859-1924), protagonista del folklore revival in Inghilterra ai primi del 900.
Su di una melodia molto simile a quella di un’altra canzone tradizionale, “Hares on the Mountain”
Trovo il brano nel repertorio di Shirley Collins (in “Sweet England” del 1959) e di Ewan MacColl (in “English And Scottish Love Songs”, 1959, con Isla Cameron).


As I was a-walking for my recreation,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 26/8/2015 - 08:56
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Champion at Keeping Them Rolling

Champion at Keeping Them Rolling
[1965?]
Scritta da Ewan MacColl
Nell’album di Andersen intitolato “'Bout Changes and Things” del 1966.

“Voi cantate sempre dei vostri soldati e marinai così coraggiosi, ma ci sono tanti eroi di cui nessuno racconta, campioni a saltare sui treni in corsa…”
I am an old-timer, I travel the road
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/8/2015 - 15:34
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Four-Minute Warning

Four-Minute Warning
Parole e musica di Peggy Seeger
Nel disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Ewan MacColl




Four-Minute Warning” è il nome del sistema pubblico di allarme attivo in Gran Bretagna tra il 1953 ed il 1992 per allertare – inutilmente – la popolazione in caso di attacco nucleare sovietico.

La Guerra Fredda ed il terrore nucleare (!) sono rimasti impressi nella cultura popolare inglese fino ai giorni nostri e ai “4 minuti” hanno fatto riferimento molti artisti nelle loro canzoni, dai Chaos UK a Roger Waters, da Brian Eno ai Radiohead.
Si veda anche, già presente sul sito, Four Minutes to Midnight.
Estimation of distance and effect were taken from a small report in The Guardian. The places are in and around London.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/7/2015 - 10:34
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The Vandals

The Vandals
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel suo disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Peggy Seeger
The wind is so hot and it blows with such fury
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/7/2015 - 09:26
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Lullabye for a Very New Baby

Lullabye for a Very New Baby
Parole e musica di Peggy Seeger
Nel disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Ewan MacColl

Una ninna nanna che nel suo tragico epilogo mi ha subito ricordato Dormi, piccolo amore mio di Jóhann Sigurjónsson, magistralmente introdotta e tradotta di recente dal nostro Ríkarður V. Albertsson (Riccardo Venturi)
Oh the summer was long and the autumn too
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/7/2015 - 09:13
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Seven Days of the Week

Seven Days of the Week
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel suo disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Peggy Seeger

Una canzone che non può non ricordare la Domande di un lettore operaio di Brecht.
My old man got up on Monday morning,
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/7/2015 - 08:59
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Ladybird

Ladybird
Parole e musica di Ted Edwards, folksinger del Lancashire
Alcuni termini sono in “lanky”, il dialetto della regione (childer per children, telly per TV, tha per you, thi per your, wom per home, ecc.)
Nel disco di Ewan MacColl del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Peggy Seeger

Un ritornello che più recentemente è stato ripreso dai Tears For Fears nella loro “Ladybird” contenuta nell’album “Everybody Loves a Happy Ending” del 2004.

“Ladybird” è il nome inglese della “Coccinella Magnifica”…
Ladybird sat on me hand
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/7/2015 - 15:14
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In Praise of Famous Men (and Women)

In Praise of Famous Men (and Women)
[1979-80]
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel suo disco del 1980 intitolato “Kilroy Was Here”, con Peggy Seeger

Canzone in “lode” dei grandi uomini che alla fine degli anni 70 si apprestavano a guidare la “perfida Albione” per oltre un decennio, i Tories di “Attila The Hen” (Attila la Gallina), di “Mag The Knife” (al posto del personaggio brechtiano Mackie Messer / Mack The Knife), della “Cast-Iron Lady” amica di Pinochet, della “Hitler in drag”, ossia – come sarà capito – “The Right Honourable The Baroness Margaret Thatcher”.

A far da paggetti alla Lady di Ferro una corte di “grandi uomini”, come Sir Edward Heath, altro pezzo grosso dei conservatori negli anni 60 e 70, e tutta la “press-gang” del Conservative Monday Club, la lobby incaricata di essere “The Guardian of the Tory Conscience”, gente come Lord Soames (ultimo governatore della Rhodesia prima che diventasse indipendente come... (continuer)
Praise famous men and Attila the Hen
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 30/7/2015 - 14:15
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Kilroy Was Here

Kilroy Was Here
Parole e musica di Ewan MacColl
Il brano che dà il titolo al suo disco del 1980, con Peggy Seeger

Una canzone tremenda, che fra l’altro mi ha ricordato una scena di un bellissimo film, “The Shawshank Redemption” (“Le ali della libertà”, 1994), protagonisti Tim Robbins e Morgan Freeman, quella in cui il vecchio ergastolano Brooks (interpretato da James Allen Whitmore, Jr.), viene rimesso in libertà dopo oltre 50 anni passati in galera e non riesce più a sopportare la realtà fuori dalle mura del carcere. “Brooks was here”, incide sulla trave della sua squallida stanza prima di impiccarsi…

Brooks e Kilroy sono stati qui, con le loro divise ed il loro numero, questo è il segno che sono passati di qui, nessuno li ha visti?
Who was here when they handed out the heavy jobs
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/7/2015 - 11:29
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My Old Man

My Old Man
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel disco intitolato “Kilroy Was Here” del 1980, con Peggy Seeger

Canzone dedicata da Ewan MacColl (nato James Henry Miller) al padre William Miller, operaio forgiatore e battilastra, militante socialista, uno che fu bandito da gran parte delle fabbriche scozzesi per via del suo attivismo sindacale. Con la Grande Depressione William Miller perse defitivamente il lavoro, ormai ultracinquantenne. Il giovane James Henry, nato nel 1915, non potè più andare a scuola e cominciò una vita fatta di lavoretti saltuari, tirando su qualche soldo cantando per le strade e costruendosi da solo l’istruzione che la società gli aveva negata frequentando assiduamente la biblioteca comunale di Manchester. William Miller, classe 1884, morì ancora giovane nel 1947.
My old man was a good old man
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 29/7/2015 - 11:03
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Danny Deever

Danny Deever
[1890]
Una delle più celebri “Barrack-Room Ballads” di Kipling (prima edizione 1892)
Originariamente concepite da Kipling su motivi militari tradizionali, le ballate furono in seguito rimusicate da Walter Damrosch (1862-1950), compositore e direttore di origine tedesca.
Esistono delle versioni (ignoro se su musica originale) di Peter Dawson (1962) e di Peter Bellamy (1976)
(Il disco “Barrack Room Ballads” di Ewan MacColl non ha invece nulla a che vedere con Kipling)

L’esecuzione di un soldato britannico di stanza in India, condannato per omicidio (un vero paradosso se si pensa al “lavoro” che normalmente compiono i soldati), raccontata da un’incredula e turbata recluta nel dialogo con un suo superiore.
"What are the bugles blowin' for?" said Files-on-Parade.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 28/7/2015 - 13:12
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The Old Mark II

The Old Mark II
[1961]
Parole di Stan Kelly (1929-2014), songwriter e scienziato informatico nato a Liverpool ma di origine irlandese.
Su di una melodia irlandese tradizionale
Testo trovato sul sito dell’autore
Nel disco collettivo “Revival In Britain Volume 1”, prodotto da Ewan MacColl e pubblicato dalla Folkways Records nel 1962, dove Stan Kelly è accompagnato da Peggy Seeger.

Non ho trovato riscontri precisi ma “Mark II” dovrebbe indicare un fucile da guerra britannico.
Nelle note al brano Stan Kelly riferisce che un suo conoscente, congedato da militare dopo una lunghissima ferma, gettò il suo “Mark II” dal finestrino del treno che lo riportava a casa: fu multato di tre sterline a settimana fino a concorrenza del costo dell’arma.
L’NCO nel postscriptum è l’acronimo per “non-commissioned officer”, ossia i sottoufficiali come caporali e sergenti.
Oh, there's sorrow in me heart, oh me old Mark Two
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 17/7/2015 - 13:20
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The Ballad of Ho Chi Minh

The Ballad of Ho Chi Minh
Interpretazione di Tomoya Takaishi, data di registrazione 9/6/1969 all'Osaka Festival Hall.
ホーチミンのバラード
(continuer)
envoyé par dq82 17/5/2015 - 06:49
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And a-Begging I Will Go (or the Begging Song)

And a-Begging I Will Go (<Em>or</Em> the Begging Song)
[XVII sec.]
Una ballata che deriva probabilmente dal The Beggars Chorus de “A Jovial Crew, or the Merry Beggars”, una commedia scritta dal drammaturgo inglese Richard Brome intorno al 1640.
Nella sua carriera Martin Carthy ne ha offerto più versioni, tutte riconducibili al testo accolto nella raccolta “Vagabond Songs and Ballads of Scotland” a cura di Robert Ford (Londra, 1899), dove però la paternità è attribuita al poeta scozzese settecentesco Alexander Ross.
Nel disco d’esordio, eponimo, di Martin Carthy del 1965.
Martin Carthy s’ispirò ad una precedente versione di Ewan MacColl (che incise la canzone nel suo disco del 1966 “The Manchester Angel”, con Peggy Seeger) che però non sono riuscito ad identificare con certezza tra le tante presenti in Rete. Contribuisco quindi qui innanzitutto il testo adottato da Carthy nel 1965, così come riportato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Of all the trades in England the beggin' is the best
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/4/2015 - 08:43
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The Ballad of Ho Chi Minh

The Ballad of Ho Chi Minh
Finnish translation by Elvi Sinervo
Suomennos Elvi Sinervo
BALLADI HO TŠI MINHISTÄ
(continuer)
envoyé par Juha Rämö 22/3/2015 - 00:19
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Oh Dear Me (The Jute Mill Song)

Oh Dear Me (The Jute Mill Song)
Prima ancora del Ian Campbell Folk Group fu Ewan MacColl a interpretare e rendere popolarissima questa canzone. Il titolo era semplicemente "Oh, Dear Me"
Da "Second Shift", con Peggy Seeger, 1958
Bernart Bartleby 3/11/2014 - 10:25
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Freeborn Man

Freeborn Man
[1964]
Parole e musica di Ewan MacColl
Scritta per “The Travelling People”, l’ultima serie delle “Radio Ballads” curate e trasmesse da MacColl sulla BBC.
Ripresa in seguito da diversi artisti, quali Noel Murphy, Nigel Denver, Dave Burland, Tony Capstick e Dick Gaughan.
La canzone compare in alcuni dischi di MacColl con Peggy Seeger, compresa la compilation “Freeborn Man” del 1983.
I'm a freeborn man of the travelling people
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/10/2014 - 09:51
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Go, Move, Shift

Go, Move, Shift
Miguel Martínez traduce anche la testimonianza che ispirò la ballata scritta da Ewan MacColl e che nella trasmissione radiofonica originale precedeva la sua esecuzione. Si tratta del racconto di una traveller del Kent di nome Minty Smith.
“Stava per nascere uno dei miei figli, e mio marito va a chiamare l’ostetrica e mentre lui è via, arriva il poliziotto. “Forza, spostati. Muoviti”, dice, “non ti voglio qui nel mio territorio.” E allora mio marito dice, “Guarda, lasciami stare”, dice, “mia moglie sta per partorire.” “Non importa”, dice, “andate via”. Hanno fatto spostare mio marito, e il mio bambino è nato per strada e mio marito è rimasto nella carovana e mio figlio è nato all’incrocio nella mia carovana. Il cavallo era bardato e noi viaggiavamo e il poliziotto ci seguiva, mandandoci via, e il figlio è nato, nato all’incrocio”.

(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 31/10/2014 - 09:22
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The Second Front Song

The Second Front Song
[1944 o 45?]
Scritta da Ewan MacColl e firmata col suo vero nome, James Henry Miller.
Il testo di MacColl è però certamente basato su di una canzone soldatesca.
La melodia è quella della popolare scozzese “Musselburgh Fair”.
Nel disco intitolato “Barrack-Room Ballads” (o “Bundook Ballads”) pubblicato per la prima volta nel 1958, con Peggy Seeger, Jimmie MacGregor e John Cole.
Testo trovato sull’immancabile Mudcat Café

Non proprio una CCG, piuttosto una canzone che descrive una delle tante miserie delle guerre…
Il “secondo fronte” è quello di casa, dove chi resta – madri, mogli, compagne e figli – è costretto a combattere a sua volta contro i razionamenti, contro le imposte di guerra, contro una vita sempre più difficile man mano che il conflitto prosegue, e anche contro la solitudine…
Non proprio una CCG ma senz’altro una canzone ben poco patriottica…
Now, my boys, if you will listen, I'll sing you a little song.
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 7/8/2014 - 09:14
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The Ballad of Five Fingers

The Ballad of Five Fingers
This good song is recorded as,
Ballad of Five Fingers - Ewan MacColl & Peggy Seeger Songs Against the Bomb Topic 12001 1960
Holger Terp
Holger Terp 23/6/2014 - 11:49

That Bomb Has Got To Go!

That Bomb Has Got To Go!
This good song is recorded on,
That Bomb Has Got to Go - Ewan MacColl & Peggy Seeger
London Youth Choir Songs Against the Bomb Topic 12001, 1960.
Holger Terp
Holger Terp 22/6/2014 - 20:34
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Coal Owner and Pitman's Wife

Versione italiana come interpretata da Maria Carta nel suo album intitolato “Vi canto una storia assai vera” del 1976 (crediti: Bellugi-Ghiglia)
Coal Owner and Pitman's Wife
IL PADRONE DEL CARBONE E LA MOGLIE DEL MINATORE
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/6/2014 - 13:26
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Browned Off

Browned Off
Potrebbe darsi che MacColl si sia qui ispirato a Stung Right di Joe Hill? I ritornelli mi sembramo parecchio simili...
Bernart Bartleby 23/4/2014 - 21:04
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Von der Kindsmörderin Marie Farrar

Versione inglese che Mudcat Café attribuisce a Ewan MacColl (ma potrebbe invece trattarsi della traduzione di H.R. Hays, autore di “Selected Poems Bertolt Brecht”, 1947).
Von der Kindsmörderin Marie Farrar
CONCERNING THE INFANTICIDE, MARIE FARRER
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 19/2/2014 - 13:52
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Poor Paddy on the Railway

anonyme
This song has been performed by numerous musicians and singers, including Ewan MacColl, Authority Zero, The Dubliners, The Tossers, The Kelly Family and The Pogues.

"Poor Paddy Works on the Railway" is a popular Irish folk and American folk song. Historically, it was often sung as a sea chanty. The song portrays an Irish worker working on a railroad.

There are numerous titles of the song including, "Pat Works on the Railway" and "Paddy on the Railway". "Paddy Works on the Erie" is another version of the song.

In The American Songbag, the writer Carl Sandburg claims that the song has been published in sheet music since the early 1850s. The earliest confirmed date of publication is from 1864 from a manuscript magazine. Ernest Bourne recorded the first version, released in 1941, by Alan Lomax for the Library of Congress in 1938.

"Paddy on the Railway" is attested as a chanty in the earliest... (continuer)
In eighteen hundred and forty one
(continuer)
envoyé par DoNQuijote82 10/12/2013 - 12:37
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Turpin’s Rant

anonyme
Turpin’s Rant
‎[1739]‎
Testo trovato sul bel sito Outlaws and Highwaymen ‎curato da Gillian Spraggs, autore di un volume dallo stesso titolo pubblicato a Londra nel 2001.‎
Essendo parecchio antica, la ballata ha – of course – numerose versioni, quasi tutte intitolate ‎‎“Turpin Hero”: Shirley Collins ne incise una nel 1959 nel suo disco “Sweet England”; ‎‎Ewan MacColl e Peggy Seeger la proposero nel loro “Chorus from the Gallows” ‎‎(un titolo da approfondire!) dell’anno seguente; nel 1972 ‎‎Roy Harris la incluse nel suo ‎‎“The Bitter an the Sweet”.‎





‎“Impiccheranno Geordie con una corda d'oro,
è un privilegio raro.
Rubò sei cervi nel parco del re
vendendoli per denaro”. ‎
‎(Geordie, di Fabrizio De André)‎

Non fu d’oro la corda, e sicuramente non fu soltanto un bracconiere ma anche un rapinatore ed un ‎assassino, ma Richard “Dick” Turpin (1705-1739), forse il più famoso tra gli “highwayman”... (continuer)
A New Song
(continuer)
envoyé par Bernart 5/9/2013 - 13:17
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Jack of All Trades

Jack of All Trades
Scopro sul sempre ottimo Mudcat Café che il Boss potrebbe qui aver tratto ‎ispirazione da una ballata ottocentesca inglese intitolata proprio ‎‎Jack of All Trades e della quale esistono numerose ‎versioni con localizzazioni diverse: Londra, Dublino, Birmingham, Nottingham, ecc…‎

Una versione che vorrei qui proporre è quella scritta da John Hasted (1921-2002, un fisico atomico ‎con la passione per le folksong) e incisa da Ewan MacColl con The Critics Group nel loro ‎disco del 1967 intitolato “Sweet Thames Flow Softly”. Poi anche da Leon Rosselson e ‎‎Roy Bailey in “Songs of Life from a Dying British Empire” del 1981. La melodia è quella ‎di una canzone di strada irlandese, “Dublin Jack of All Trades”, per l’appunto.‎

La propongo come contributo “filologico” al brano di Bruce Springsteen e anche per gli ultimi ‎versi: “Sono uno che ha girato dappertutto ed ha imparato ogni mestiere. E se... (continuer)
Bernart 28/8/2013 - 13:46
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The Manchester Rambler

The Manchester Rambler
‎[1932]‎
Una delle prime canzoni di MacColl, presente in diverse raccolte come, per esempio, “The World ‎Of Ewan MacColl and Peggy Seeger, Vol.1” del 1970.‎
Testo trovato su Mudcat Café‎

‎Nei primi decenni del secolo scorso, nel Regno Unito era vietato agli escursionisti di attraversare i ‎terreni in aperta campagna. Di fatto ciò impediva a chicchessia di visitare a piedi alcuni dei posti ‎più belli del paese. Nel 1932 la Ramblers' Association, la più grande associazione escursionistica ‎inglese, lanciò una campagna di disobbedienza civile affinchè fosse finalmente affermata la libertà ‎degli individui di muoversi liberamente a piedi sul territorio nazionale. ‎

Il 24 aprile 1932, guidati dal loro leader Benny Rothman, attivista politico e conservazionista, 3.000 ‎Ramblers attuarono un “mass trespass”, un’irruzione di massa nella zona del Peak District, oggi ‎parco nazionale, nel Derbyshire... (continuer)
I've been over Snowdon, I've slept upon Crowden
(continuer)
envoyé par Bernart 26/7/2013 - 11:44
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Peggy Seeger: The First Time Ever I Saw Your Face

Peggy Seeger: The First Time Ever I Saw Your Face
[1957]
Parole e musica di Ewan MacColl, una struggente canzone d’amore diretta proprio a Peggy Seeger, conosciuta a Londra nel 1956.
Credo che i due la incisero per la prima volta nel 1962 nel disco intitolato “The New Briton Gazette, Vol. 2”
Il brano vanta centinaia di cover, che Ewan MacColl odiava dalla prima all’ultima e conservava in qualla che chiamava “stanza degli orrori”. La più detestata fra tutte era quella offerta da Elvis Presley.
La canzone divenne universalmente famosa nel 1972 nella - secondo me - straordinaria interpretazione della cantante nera Roberta Flack, scelta da Clint Eastwood per la colonna sonora di “Play Misty for Me” (“Brivido nella notte”), il suo debutto alla regia. La Flack l’aveva originariamente incisa nel 1969 nel suo debutto discografico intitolato “First Take”.



Cari, perfidi ma sensibili Admins, vi prego e scongiuro di approvare questo Extra perchè... (continuer)
The first time ever I saw your face
(continuer)
envoyé par Bernart 25/7/2013 - 23:15
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The Colour-Bar Strike

The Colour-Bar Strike
‎[1948?]
Scritta da Charlie Mayo ed Ewan MacColl
Incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger nel disco del 1958 intitolato “Second Shift”.‎

Nel secondo dopoguerra, quando segretario della National Union of Railwaymen britannica (NUR, ‎oggi dissolta) era Jim Figgins, ci furono tra i lavoratori delle ferrovie alcune tensioni di matrice ‎razziale. Parecchi bianchi rifiutavano di lavorare fianco a fianco con i dipendenti di pelle nera. Alla ‎stazione di King’s Cross venne proclamato uno sciopero per chiedere l’allontanamento dei neri ma ‎la NUR non diede il suo sostegno e Jim Figgins disse che il simbolo del sindacato era una stretta di ‎mani e che non importava se quelle mani erano bianche o nere o di qualunque altro colore…‎

My union badge shows two joined hands
(continuer)
envoyé par Bernart 25/7/2013 - 16:55
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Treadmill Song (or Gaol Song)‎

Treadmill Song (or Gaol Song)‎
‎[fine 800?]‎
Una canzone raccolta intorno al 1906 nel Dorset.‎
Incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger (e dopo di loro da altri artisti, in ‎‎differenti versioni) nel disco del 1957 ‎intitolato “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals”.‎



Prigionieri, con l’animo piegato dalla monotonia e dalla durezza del lavoro, dall’alba al tramonto, ‎ed il corpo segnato dal cibo scarso e schifoso… Una delle non frequenti canzoni popolari inglesi sul ‎tema del carcere, quasi sicuramente composta da chi l’esperienza l’aveva vissuta sulla sua pelle…‎
‎“Step in, young man, I know your face,
(continuer)
envoyé par Bernart 25/7/2013 - 16:18
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Van Dieman's Land

Van Dieman's Land
‎[prima metà dell’800]‎
Una “broadside ballad” di anonimo autore irlandese incisa da Ewan MacColl con Peggy ‎Seeger (e prima e dopo di loro da molti altri, in ‎‎differenti versioni) nel disco del ‎‎1957 intitolato “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals”.‎

Se nel Regno britannico di 6-700 il destino di un “poacher”, un bracconiere, poteva essere la morte ‎per impiccagione (vedi Geordie, resa celeberrima anche grazie alla versione di Fabrizio De André), ‎nei primi decenni dell’800 la giustizia preferiva non sprecare un paio di braccia e spediva i ‎condannati nelle colonie penali e nelle fattorie-prigioni della Terra di Van Diemen, Tasmania.‎
Un modo piuttosto spiccio per colonizzare nuove terre ed ampliare i confini dell’Impero a costo ‎zero o, meglio, facendo pagare il prezzo a poveracci, criminali comuni e prigionieri politici…‎
Al proposito si vedano anche Van Diemen's Land, Back Home In Derry e Bunch of Damned Whores.‎
Come all you gallant poachers,
(continuer)
envoyé par Bernart 25/7/2013 - 15:09
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Spence Broughton

Spence Broughton
‎[fine 700 / inizio 800]‎
Una “broadside ballad” di autore anonimo incisa da Ewan MacColl con Peggy Seeger nel ‎disco del 1957 intitolato “Bad Lads And Hard Cases - British ballads of crime and criminals”‎

Una canzone sulla ferocia della “giustizia”, tanto più cattiva quanto più sfigato è colui sul quale si ‎abbatte, così crudele da inseguire le proprie vittime anche dopo la morte per esecuzione…‎

Spence Broughton era un contadino del Lincolnshire, sposato con tre figli.‎
Ad un certo punto, intorno ai 40 anni, probabilmente decise che si era scassato le palle di quella vita ‎di stenti, mollò la famiglia e si trasferì a Sheffield vivendo di gioco d’azzardo e piccoli furti.‎
All’inizio del 1791 Spence Broughton decise che era venuto il momento di dare una svolta alla sua ‎meschina carriera criminale e con un complice progettò una rapina alla diligenza postale che serviva ‎tra Sheffield... (continuer)
To you my dear companions accept these lines I pray;
(continuer)
envoyé par Bernart 25/7/2013 - 13:14
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The Wark O' The Weavers

The Wark O' The Weavers
David Shaw di Forfar, Scozia – autore pure di The Forfar Soldier già presente su questo sito – era un ‎‎“weaver”, un operaio tessile che amava comporre canzoni. Siccome pare sia morto intorno al 1856, ‎fu sicuramente testimone, se non protagonista, del grande sciopero armato che i lavoratori scozzesi, ‎i tessili in testa, proclamarono nel 1820 per protestare contro le condizioni di lavoro, le paghe da ‎fame e la disoccupazione galoppante dovuta alla crisi successiva alla fine delle guerre napoleoniche ‎e all’avvento dei primi telai meccanici. ‎

Più che uno sciopero fu proprio un’insurrezione in nome della fine dello sfruttamento e per ‎l’eguaglianza dei diritti, insomma una protesta armata ispirata ai valori della Rivoluzione francese. ‎Nei primi giorni di aprile del 1820 si verificarono parecchi scontri tra manifestanti ed esercito e ‎polizia. Le forze della repressione ebbero la meglio,... (continuer)
We're a' met thegither here tae sit an' tae crack,‎
(continuer)
envoyé par Bernart 24/7/2013 - 15:11
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Fourpence a Day

Fourpence a Day
‎[inizio 900?]‎
Canzone che Ewan MacColl apprese da tal John Gowland, un minatore in pensione di Middleton-‎in-Teesdale, nella contea inglese di Durham.‎
Nel disco “Shuttle and Cage” pubblicato nel 1957.‎



Una volta estratto dalla miniera il carbone va “lavato” per separare la frazione combustibile dal ‎materiale sterile. Oggi l’operazione è automatica, attraverso macchinari che usano un processo ‎gravimetrico basato su di una miscela di acqua e magnetite, ma un tempo veniva svolta a mano, ed ‎erano i ragazzini dagli 8/9 anni in su a farlo, sottopagati e sfruttati peggio dei loro padri… Il ‎‎“washer boy” o “coal-breaker boy” arrivava a lavorare fino a 12 ore al giorno per 4 centesimi di ‎paga, o al massimo 9 per i ragazzi più grandi, quelli prossimi a scendere in miniera…‎
Ore's a-waiting in the tubs, snow's upon t'fell,
(continuer)
envoyé par Bernart 24/7/2013 - 14:35
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The Blantyre Explosion

The Blantyre Explosion
‎[1877]‎
Canzone di autore anonimo incisa per primo da Ewan MacColl nel suo disco “Shuttle and Cage” ‎pubblicato nel 1957.‎

Il 22 ottobre del 1877 si verificò una devastante esplosione in due pozzi della William Dixon's ‎Blantyre Colliery a Blantyre, Scozia. ‎
Morirono 207 minatori che lasciarono un centinaio di vedove e circa 250 orfani.‎

By Clyde’s bonny banks as I sadly did wander,‎
(continuer)
envoyé par Bernart 24/7/2013 - 13:52
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Four-Loom Weaver

Four-Loom Weaver
‎[1819-20]‎
Una canzone sulla grande crisi delle tradizionali manifatture tessili inglesi occorsa all’inizio ‎dell’800 in concomitanza con la comparsa dei primi telai meccanici.‎
Testo trovato su English Folk Music

Fu Ewan MacColl a raccoglierne alcune strofe nei primi anni 50 nel Lancashire (poi nella ‎raccolta “World Library of Folk and Primitive Music – England” curata da Alan Lomax).‎

Nel 1963 la incise Albert Lancaster Lloyd nel suo “The ‎Iron Muse - A Panorama of Industrial Folk Music”.‎

Ma la versione più bella resta questa di June Tabor e ‎‎Maddy Prior nel loro album del 1976 “Silly Sisters”‎

Dai commenti ai video pubblicati su YouTube apprendo che la canzone dovrebbe risalire ‎esattamente al 1790 e che Ewan MacColl la incise anche nel suo disco “Shuttle and Cage” ‎pubblicato nel 1957.‎
I'm a four-loom weaver as many a one knows;
(continuer)
envoyé par Bernart 24/7/2013 - 13:14
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Cut-Price Hero

Cut-Price Hero
‎[1973]‎
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Peggy Seeger.‎



Poi anche in “Hot Blast” del 1978, sempre con la Seeger.‎

Una canzone contro gli “eroi a buon mercato”, populisti, nazionalisti, capipopolo e dittatori di ogni ‎risma ed epoca…‎
Present-day hero,‎
(continuer)
envoyé par Dead End 8/3/2013 - 10:42
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Black and White

Black and White
‎[1964]‎
Parole e musica di Ewan MacColl‎
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Peggy Seeger.‎



Come anche The Ballad of Sharpeville, un’altra canzone sul massacro di Sharpeville, Sudafrica, 21 marzo 1960…‎


The apples ripe upon the bough
(continuer)
envoyé par Dead End 8/3/2013 - 09:48
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The Ballad of Ho Chi Minh

The Ballad of Ho Chi Minh
Vietnam TV3: La Ballata di Ho Chi Minh in epoca digitale

Giugno 2011: Una trasmissione della III Rete della TV di stato della Repubblica Socialista del Vietnam. Anche un'occasione per sentire la lingua dalla pronuncia più difficile del mondo.

Riccardo Venturi 13/11/2012 - 00:01
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The Lag's Song

The Lag's Song
My recollection of the verses 1-2 below is a little different:

The prison is sleeping, the night watch is keeping
His watch over 700 men
And behind every cell door, a sleeping lag is dreaming,
"Oh , to be free again!"

The prison is sleeping, the night stars are keeping
The watch over us 700 men.
....
Nazar Büyüm 9/4/2012 - 10:23
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Daddy What Did You Do in the Strike?‎

Daddy What Did You Do in the Strike?‎
‎[1984]‎

Daddy What Did You Do In The ‎Strike?, copertina dell’audiocassetta che circolava tra i minatori inglesi durante lo sciopero del ‎‎1984/85 che durò per più di un anno e che si concluse con la sconfitta del NUM e dei lavoratori…‎
It was in the year of '84 shit really hit the fan
(continuer)
envoyé par Bartleby 19/3/2012 - 10:13
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Fehér László lovat lopott

Fehér László lovat lopott
[1904/05]

Da “Magyar népdalok” (Canti popolari ungheresi), edito a Budapest nel 1963.
Canzone popolare magiara risalente chissà a quando, visto che il testo compare già in raccolte ottocentesche.

E’ nei primi anni del 900 che il grande compositore ungherese conobbe il linguista ed etnomusicologo (e pure lui compositore) Zoltán Kodály ed insieme visitarono i villaggi magiari più remoti raccogliendo antiche canzoni e melodie popolari. Tutta l’opera successiva di Bartók fu fortemente influenzata dalle radici folkloriche del suo paese.

“Fehér László ha rubato un cavallo” fu poi tradotta in inglese dal folksinger Albert Lancaster Lloyd (1908-1982), amico e collaboratore di Ewan MacColl, con il titolo di “Laszlo Thea stole a stallion” e quindi approdò in America dove fu ripresa ed adattata da Judy Collins e da Bob Dylan che ne fecero due loro grandi successi, rispettivamente “Anathea” (da “Anna... (continuer)
Fehér László lovat lopott
(continuer)
envoyé par Bartleby 28/7/2011 - 11:47
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Miner's Wife

Miner's Wife
This short song was written for the documentary Radio Ballad, The Big Hewer, first broadcast by the BBC in 1961. A number of interviews were conducted with miners' wives and the greatest concern seemed to be the dangers in the pit, a subject which worried the women as much as the miners themselves. One woman described it as as "a constant war of nerves".

http://raymondfolk.wetpaint.com/page/E...

1989:] The miners' strike [of 1984/85] lasted 358 days, and [...] cost fourteen deaths (one of them officially a murder), nearly 10,000 arrests, thousands of injuries to both miners and police, and over £7 billion of taxpayers' money. It was a dispute about pit closures and the future of mining communities that was seen by much of the media and the public in more simple terms, as a show of strength between a hard-line left-winger, Arthur Scargill, the miners' leader, and an apostle of market forces,... (continuer)
Every day for weeks and weeks on end he's gone to join the battle
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 16/6/2011 - 11:00
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The Big Hewer

The Big Hewer
[1961]
Si tratta della canzone che dà il titolo ad una delle “radio ballads”, i documentari musicali sulle diverse realtà sociali inglesi che MacColl e la Seeger, insieme al produttore della BBC Charles Parker, realizzarono tra il 1958 ed il 1964.
La trascrizione integrale della puntata.

Fu poi inclusa in diversi dischi di MacColl, a cominciare proprio da “The Big Hewer” del 1967, incisione su vinile di quella trasmissione radiofonica dedicata in particolare ai minatori del carbone del Northumberland, Durham, South Wales ed East Midlands.
Testo da Mudcat Café

Il “Big Hewer” è il minatore per antonomasia, lo spirito immortale dei minatori del carbone, una figura mitica e leggendaria analoga, per esempio, al “Casey Jones” degli operai delle ferrovie o al “John Henry” dei lavoratori di colore, insomma, un “supereroe” creato, a partire da episodi e personaggi reali, dal sudore, dalla fatica,... (continuer)
Out of the dirt and darkness I was born, go down!
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 16/6/2011 - 10:51
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March With Us Today

March With Us Today
[1961]
Album “New Briton Gazette, Vol. 2”, Folkways Records, 1962, con Ewan MacColl
Su di una melodia tradizionale inglese.

Una delle tante canzoni nate nell’ambito del movimento inglese Campaign for Nuclear Disarmament (CND) e cantate durante le marce di protesta da Aldermaston, sede dell’Atomic Weapons Establishment (AWE), a Londra che si tennero regolarmente dal 1958 al 1964.
Si veda anche, per esempio, There’s Better Things For You già presente su questo sito.
O, I heard a man in the street
(continuer)
envoyé par Bartleby 15/6/2011 - 13:52




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