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For Sarah Baartman

For Sarah Baartman
(2017)
Album: Creature

Sarah Baartman era una donna africana dell'etnia Khoikhoi che fu esibite nel Freak Show nel XIX secolo in Europa sotto il nome di Venere ottentotta.

Saartjie Baartman nacque nel 1789 da una famiglia di etnia khoikhoi, nelle vicinanze del fiume Gamtoos nell'odierno Sudafrica. Rimase orfana a causa di un raid di un commando sudafricano. Saartjie, pronunciato "Sahr-ki", è la forma Afrikaans del suo nome; sta per "piccola Sara", in cui il diminutivo era probabilmente dovuto alla sua bassa statura (era alta 1 metro e 35 centimetri), e le fu assegnato dalla famiglia di boeri di Città del Capo presso cui lavorò come schiava. Il suo nome di nascita è sconosciuto.

Hendrick Cezar, il fratello del suo proprietario, suggerì di portarla in Inghilterra come fenomeno da baraccone, promettendole un sicuro benessere. Saartjie fu trasferita a Londra nel 1810.

Baartman fu esibita... (Continues)
(One, two...one, two)
(Continues)
2019/5/11 - 23:56
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Sonia

Sonia
Album LEGACY! LEGACY! (2019)
Featuring Nitty Scott

Il nuovo album della cantante e poetessa Jamila Woods è dedicato a dodici figure di poetesse, attiviste e musicisti e che l'hanno ispirata. Il lavoro affronta le questioni che costituiscono il cuore pulsante della produzione musicale e letteraria di Jamila, ovvero, da un lato, il recupero e la messa in valore delle radici afroamericane, dall’altro, l’autoaffermazione dell’identità femminile, tema spinoso, ancora più difficile se affrontato nella comunità nera.

Leggi la recensione su Coeurs & Choeurs


How did the poet Sonia Sanchez inspire this song?

She has a poem written in the voice of an enslaved black woman that repeats this refrain: “It was bad.” She was on “Def Poetry Jam” doing this jazz inflection with her voice, and she was like, “It was baaaad,” stretching it out so long. I saw her perform it in person last summer... (Continues)
Once upon a time, little girl on the grind
(Continues)
2019/5/11 - 23:26
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End of History

End of History
(2019)
Album: Age of Unreason

La domanda chiave si nasconde nell’intensissima “End Of History”: At the end of history nobody will be innocent/Of naked crimes against eternity/Tell me how do you want to be remembered/For generosity or a fucking monstrosity? Quando la storia sarà finita, quando anche questo periodo di mortificante disumanità sarà solo un ricordo, saremo ricordati come persone generose o deplorevoli mostri? Un quesito che ci fa riflettere, ci fa male e ci colpisce. Come una pietra. Come un pianeta. Come una fottuta bomba atomica.

dalla recensione di Giuseppe Loris Ienco su IFB - Indie For Bunnies
Halcyon days are not a thing
(Continues)
2019/5/11 - 22:57
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Age of Unreason

Age of Unreason
(2019)

Il titolo della canzone e anche dell'ultimo album dei Bad Religion è un riferimento al saggio The Age of Reason (L'età della ragione) del filosofo americano del 1700 Thomas Paine che critica la religione istituzionalizzata e l'infallibilità biblica in favore della ragione.

Secoli dopo siamo invece nell'età dell'irrazionalità degli scemi del pensiero unico. Ma noi possiamo ancora fare qualcosa e decretare che la penna è più potente di ogni pistola.
Just to think that not so long ago was a man who risked his life
(Continues)
2019/5/11 - 22:47
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The Kids Are Alt-Right

The Kids Are Alt-Right
(2018)

Pubblicata come singolo, la canzone fa il verso nel titolo al famoso pezzo degli Who The Kids are Alright e cita nel ritornello Everybody Needs Somebody to Love. La canzone è una sarcastica descrizione della Nuova Destra statunitense capeggiata da Donald Trump
Jackboots crackin' on a polished floor
(Continues)
2019/5/11 - 22:33
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Good Morning Revolution

Good Morning Revolution
[1932]
Versi di Langston Hughes, pubblicati nell'omonima raccolta di suoi inediti ("Good Morning Revolution: Uncollected Writings of Social Protest", 1976)
Li trovo messi in musica da tal William Bender Jr. (forse parente del musicologo e critico musicale William Bender, scomparso nel 2014) nel suo album "As Is Tape" (2016)
Testo trovato qui

Un testo potentissimo, scritto da colui che all'epoca fu definito "a red devil in a black skin"...
E a quei tempi ci voleva molto coraggio ad essere negro e comunista...
Good-morning, Revolution:
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/11 - 22:20
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I, Too, Sing America

I, Too, Sing America
La poesia di Hughes è stata messa in musica anche dal grande Leonard Bernstein, in "Songfest - A Cycle Of American Poems For Six Singers And Orchestra" (1977)
B.B. 2019/5/11 - 16:13
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Dis, Quand Reviendras-tu ?

Dis, Quand Reviendras-tu ?
DIMMI QUANDO TORNERAI
(Continues)
2019/5/11 - 13:54
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Lily

Lily
LILY
(Continues)
2019/5/11 - 13:50

L’Année philosophique

L’Année philosophique
L’Année philosophique

Lettre de prison 26
4 juin 1935


Dialogue Maïeutique

D’une année à l’autre, les occupations du prisonnier Levi, isolé dans sa cellule, évoluent. Ainsi, dit Marco Valdo M.I., si lors de sa première incarcération, l’ambiance était poétique ; cette année (1935) serait philosophique.

Qu’est-ce que c’est cette histoire ?, dit Lucien Lane. D’où vient qu’il y ait eu une année poétique et une autre philosophique ? Serait-ce comme l’année du Chat, du Chien, de l’Ours ou pourquoi pas, de l’Âne ? J’avoue ne pas trop comprendre.

Et je te comprends, Lucien l’âne mon ami. Il faut se reporter aux conditions de ses séjours en prison et se souvenir que comme prisonnier politique, il est en isolement et que de ce fait, il dispose d’énormément de temps vide. Et comme le peintre ne peut pas peindre, ni dessiner ; comme l’écrivain ne peut écrire que de courtes lettres et encore, deux... (Continues)
Ici, l’an dernier était poétique,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/5/11 - 11:53
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One Better Day

One Better Day
[1984]
Scritta da Graham McPherson
Singolo estratto dall'album dei Madness intitolato "Keep Moving"
Testo trovato su Genius

"We grew up in Thatchers Britain BUT we had some great and politically aware bands and not the X Fucktor manufactured shit. Where are the new movement bands. We had The Specials, UB40, Madness and many more. The voice of disenchanted youth. It saddens me that there is none if that. Christ, even simply red were political." (commento di jools Pirog su YouTube)

Il video fu girato in Arlington Road a Camden Town, Londra, dove ha sede la Arlington House, storico ostello per gli homeless attivo dal 1905... Vi soggiornarono anche George Orwell e Brendan Behan.
Arlington house, address: no fixed abode
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/11 - 11:39

Gun

Gun
[1984]
Scritta da Graham McPherson
Singolo estratto dall'album dei Madness intitolato "Keep Moving"
Testo trovato su Genius
I read a brand new paper
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/11 - 11:23
Song Itineraries: Weapons: our daily home war
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Dalla pace del mare lontano

Dalla pace del mare lontano
[2003]

Album : Dalla pace del mare lontano
Parole di R.Kunstler
Musica di R.Kunstler e S.Cammariere


Video del 2017
Regia di Cosimo Damiano Damato



Cammariere issa un pianoforte nel mare, le prime note scatenano una tempesta la cui marea inghiotte il pianoforte che si trasforma in una grande arca musicale e Cammariere assume le sembianze di Noè. “La musica ci salverà” è la metafora del cartoon: il diluvio è nel pieno della sua potenza, Cammariere-Noè continua a suonare e a traghettare la sua arca in mezzo al mare. Dalla terra ferma gli animali cercano di raggiungere l’arca.

Ogni animale ricorda nella fisicità disegnata un cantautore italiano, un vero omaggio alla musica di ieri e di oggi: dal gatto Gino Paoli al cavallo Fabrizio De Andrè, dal ragno Lucio Dalla al principe rospo Francesco De Gregori. Le scene apocalittiche si susseguono mentre Cammariere-Noè, “ripreso” con una superotto... (Continues)
Dalla pace del mare lontano
(Continues)
Contributed by adriana 2019/5/11 - 07:59

Ho sognato la pace

Ho sognato la pace
[1940]
Versi di Astro Mari (1911-1988), clarinettista, paroliere e compositore, l'autore di Addio Juna
Musica di Eldo Di Lazzaro (1902-1968), cantante e compositore
Grazie a DQ82 per aver reperito il testo su Musica leggera italiana - Il canzoniere della radio

Questa canzone fu composta tra la fine del 1939 e l'inizio del 1940, in un periodo davvero particolare per l'Italia e per l'Europa. La guerra era già conclamata, con i carrarmati nazisti – e quelli sovietici da est - che travolgevano la Polonia, mentre sul fronte occidentale (non) si combatteva una sitzkrieg, una drôle de guerre, una bore war. L'Italia fascista, nonostante l'alleanza con la Germania, si dichiarava non belligerante e in molti – memori del cupo terror, il ricordo ancora vivissimo della carneficina della Grande Guerra – speravano che la guerra non tornasse, come testimonia questa canzone.
Tanti guardavano al "Balcone",... (Continues)
Quando l'autunno stendeva nel ciel
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/10 - 00:16
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Giulio

Giulio
per me è l'ennesimo testo retorico, insignificante, di questo cantautore che, invecchiando, è peggiorato sempre più, per i miei gusti
Giovanni 2019/5/9 - 20:33
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La escalera de Mauthausen

La escalera de Mauthausen
Fallece el último español que sobrevivió al campo de concentración nazi de Buchenwald

Vicente García Riestra tenía 94 años y pasó 15 meses entre las alambradas de Buchenwald
2019/5/9 - 17:43
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La guerra di Piero

La guerra di Piero
NAPOLETANO / NEAPOLITAN - Enzo Avitabile

Esecuzione, elaborazione e riadattamento del testo in napoletano di Enzo Avitabile. Premio alla carriera “De Andrè” 2019.

LA GUERRA DI PIERO
(Continues)
2019/5/9 - 16:52
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Self Evident

Self Evident
Riccardo Venturi, 08/09-05-2019
SELBSTVERSTÄNDLICH
(Continues)
2019/5/9 - 11:36
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Confine

Confine
(2019)
Ginevra Di Marco e Cristina Donà

Testo di Francesco Gazzè (fratello e autore dei testi delle canzoni di Max Gazzè)
Musica di Ginevra di Marco, Cristina Donà, Francesco Magnelli

Dal nuovo album nato dalla collaborazione di due bellissime voci della musica italiana una canzone sui migranti che tentano di passare il muro tra Messico e USA
Passi come una scia di ombre
(Continues)
2019/5/8 - 23:45
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In the Name of the Holocaust

In the Name of the Holocaust
[1942]
Composizione per piano preparato, scritta per il danzatore e coreografo Merce Cunningham, che di Cage fu collaboratore e compagno di vita per oltre 40 anni, fino alla morte del compositore nel 1992.

John Cage compose "In the Name of the Holocaust" nei primi anni della sua sperimentazione sui rumori, basata sull'intuizione che uno strumento classico come il pianoforte potesse essere "preparato", con l'inserimento di oggetti estranei, come lamine di metallo, tra le corde, e suonato anche direttamente sulle stesse, per essere trasformato in uno strumento percussivo, persino violento, l'antitesi della sua classicità intrinseca.

"In the Name of the Holocaust" è fra le prime composizioni per pianoforte preparato e fu ispirata dalle notizie che arrivavano dalla guerra in Europa, dalla Polonia e dalla Cecoslovacchia occupate dai nazisti. Infatti la composizione fu accompagnata e seguita da un'altra, andata perduta, intitolata "Lidice", dedicata al Massacro di Lidice, Praga, del 10 giugno 1942.
[Strumentale]
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/8 - 21:58
Song Itineraries: Anti-war classical music
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Addio Juna

Addio Juna
Ciao Dq82, leggo solo ora il tuo intervento del settembre 2018.

Che Buti fosse stato il primo interprete di "Faccetta Nera" l'aveo già scritto nel primo commento del 2012.

Per quanto riguarda "Ho sognato la pace", non conoscendone il testo - e ti ringrazio di averlo condiviso - mi ero limitato a sottolineare come in quegli anni anche solo pronunciare la parola "pace" potesse essere inteso come sovversivo...

Ora leggo il testo da te contribuito, ma non mi pare proprio che si tratti di un elogio del Duce: "Triste ogni casa nel muto vegliar... lo sguardo smarrito verso il "Balcone"...

Doveva essere la fine del 1939. La canzone fu poi pubblicata su Il Canzoniere della Radio dell'aprile 1940. Erano i mesi in cui l'Italia si dichiarava "non belligerante", ma poi Mussolini la sprofondò nella guerra nel successivo giugno...

Tutti quindi erano appesi a quel "Balcone" e molti, come in questa... (Continues)
B.B. 2019/5/8 - 21:18
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Ò sentito sparà il cannone

Anonymous
Ò sentito sparà il cannone
SENTO IL ROMBO DEL CANNONE

Sento il rombo del cannone è un canto di guerra assai significativo, tanto diffuso nella memoria popolare quanto poco diffuso nei canzonieri a stampa (non compare nemmeno nella pure ottima antologia di Savona-Straniero del 1981!) né nel repertorio dei cori alpini. Come mai?
Credo sia per la sua assoluta antieroicità, cioè totale assenza di retorica guerriera.

Quello del cannone è un rombo (ecco la “formula” testuale che abbiamo eletto a titolo del nostro libro, proprio per la sua emblematicità!) che incute terrore, che fa tremare la terra e gli uomini. I cannoni a lunga gittata, gli obici pesanti da 420, con il loro fragore annichiliscono la massa dei combattenti, ne incrinano il sistema nervoso, li fanno “uscir fuori di testa”. Il disegno di Morando messo in copertina (quel soldato raggomitolato su sé stesso, che si tappa le orecchie, sotto la vampa delle esplosioni)... (Continues)
SENTO IL ROMBO DEL CANNONE
(Continues)
2019/5/7 - 14:48
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Ítaca

Ítaca
(testo e musica di Francesco Camattini)
liberamente tratta da una poesia di C. Kavafis
Ormeggi (2009)

Itaca
Se per Itaca volgi il tuo viaggio
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/5/7 - 12:33
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Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen

Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
SECONDO RAPPORTO SUL SOLDATO IGNOTO SOTTO L’ARCO DI TRIONFO
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/5/7 - 10:26
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La ballata di Franco Serantini

La ballata di Franco Serantini
The ballad rewritten in English by Riccardo Venturi, 07-05-2019 09:53
La ballata riscritta in inglese da Riccardo Venturi
La ballade réécrite en anglais par Riccardo Venturi
Riccardo Venturi sopeutti laulun englanniksi



Francesco (Franco) Serantini was born in Cagliari on Sardinia on 16th July 1951 and abandoned at birth. He was given both his names by an official of a literary bent or a priest or policeman who had seen in the paper recently mention of the Romagnol writer of the same name, an author of picturesque novels, one of which was I Bastardi.

He was adopted at the age of two by a childless couple. After the death of the adoptive mother he went to live with his maternal grandparents at Campobello di Licata. At the age of 9, he was transferred to an institution in Cagliari.

In 1968 he was sent to the Institute for the Observation of Minors and from there to the Pietro Thouar reformatory... (Continues)
THE BALLAD OF FRANCO SERANTINI
(Continues)
2019/5/7 - 09:57

I morti.

Antiwar Songs Blog
I morti.
Scritto da Riccardo Venturi il 14 maggio 2012, a quarant’anni dall’assassinio di Franco Serantini, dopo una grossa manifestazione a Pisa in suo ricordo. I morti hanno cose da dire, chi parecchie e chi poche. Si fa solo una gran finta d’ascoltarle, però; si preferisce metter loro in bocca le nostre. Funziona come nella pubblicità, ci fanno da […]
Antiwar Songs Staff 2019-05-07 08:01:00
It was the seventh of May,
on the election day...
Riccardo Venturi 2019/5/7 - 07:46
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Il general Cadorna

Anonymous
Il general Cadorna
"La moglie di Cecco Beppe" cantata da Nanni Svampa

tratto dal CD "Nanni Svampa - Antologia della Canzone Milanese e Lombarda - Vol.4 -. In Filanda, in Risaia, a Soldà"

Come giustamente sottolineato a suo tempo da Gian Piero Testa queste strofette sono da cantare sulla stessa aria de "La moglie di Cecco Beppe" (la quale era proprio la famosa Sissi).
LA MOGLIE DI CECCO BEPPE
(Continues)
2019/5/6 - 23:48

Lettera aperta (a favore del concittadino Gino Girolimoni)

Lettera aperta (a favore del concittadino Gino Girolimoni)
[2007]
Testo
/ Lyrics / Paroles / Sanat: Salvatore Ferraro
Musica / Music / Musique / Sävel:
Presi per Caso
(Claudio Bracci - chitarra
Stefano Bracci - basso elettrico
Salvatore Ferraro - chitarra e tastiera
Nando Giuseppetti - batteria e percussioni
Marco Nasini - voce)
Album / Albumi: Lettera aperta (a favore del concittadino Gino G.)



Girolimoni: Il mostro non era lui ma...chi lo sa?
di Daniele Barbieri (da La bottega del Barbieri, 6 maggio 2019)

Il 9 maggio 1927 l’Agenzia Stefani scrisse che dopo «laboriose indagini» erano state raccolte «prove irrefutabili» contro Gino Girolimoni. Il criminologo Samuele Ottolenghi – seguace di Cesare Lombroso – individuò nei tratti somatici dell’arrestato i chiarissimi segni del criminale. Mussolini era contento: il «mostro di Roma» non faceva più ombra al suo regime di (preteso) ordine. Già dopo il primo omicidio Benito Mussolini aveva... (Continues)
Ehi signor Buono se bussiamo oggi al tuo trono
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/5/6 - 20:42
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Talkin' John Birch Paranoid Blues (John Birch Society)

Talkin' John Birch Paranoid Blues (John Birch Society)
Carissimo Sandro, pur essendo la mia traduzione oramai "atavica", avevo presente la storia di Betty Ross anche nel 2001. Ma hai ragione: forse all'epoca mi sono lasciato fuorviare un po' da una vecchia traduzione che avevo visto già in un vecchio volumetto Newton Compton degli anni '70, dove la cosa veniva tradotta con un'esclamazione generica. Invece sembra proprio che il riferimento a Betty Ross vada in qualche modo, e opportunamente, mantenuto. Guarda un po' se secondo te può andare il modo in cui l'ho modificata, pensando di coglierne il senso...e fammi sapere! Ciao e grazie per la segnalazione.
Riccardo Venturi 2019/5/6 - 07:05
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Grândola vila morena

Grândola vila morena
A HORA DA LIBERDADE

2019/5/5 - 23:52
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Qualcosa cambia

Qualcosa cambia
(2019)
Prima canzone dall'album "La terra sotto i piedi"

Non smettiamo di provarci, di credere che qualcosa possa cambiare. In meglio. La Siria guarita, le navi nei porti!
Dicevano che non era possibile
(Continues)
2019/5/5 - 21:45
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Todos nosotros

Todos nosotros
[1978]
Parole di Rafael Baladés
Musica di Juan Luís Serrano "Tío Luis"
Lato B di "Ira roja", unico disco di questa effimera band madrileña
Ellos tienen la razón
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/5/5 - 21:13
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Global Seed Vault

Global Seed Vault
Per prima cosa traduco la nota wikipediana tedesca:


Pericolo derivante dal riscaldamento globale

Lo Svalbard Global Seed Vault è stato originariamente progettato in modo che i semi in esso immagazzinati possano sopravvivere per un lungo periodo senza danni anche in caso di un'avaria completa dei sistemi di raffreddamento e senza sorveglianza umana. Tuttavia, quando nel 2017, in seguito a una primavera calda, della condensa è penetrata attraverso le pareti del tunnel di ingresso, si è avuta l'urgenza di una riorganizzazione: i prevedibili problemi derivati dal cambiamento climatico globale sono stati tradotti in iniziative concrete tese a migliorie tecniche e strutturali dell'impianto di conservazione. Tra i progetti, la ricostruzione di un tunnel di accesso in calcestruzzo con pareti impermeabili, scanalature di drenaggio intorno al Seed Vault e la posa di impianti tecnici di riscaldamento... (Continues)
Riccardo Venturi 2019/5/5 - 20:09
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Lola

Lola
[2011]

Album : Rebi Rivale
Si sente se ascolti in silenzio
(Continues)
Contributed by adriana 2019/5/5 - 20:05
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Tutto si dimentica

Tutto si dimentica
[2019]

Album : Tutto si dimentica
Tutto si dimentica e tu lo sai bene,
(Continues)
Contributed by adriana 2019/5/5 - 19:47
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Lavorare per il male

Lavorare per il male
It was actually not difficult because all the catchphrases of the business slang were translated at Reverso Context
WORKING FOR EVIL
(Continues)
2019/5/5 - 18:39




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