Everything Is Broken
Splendida cover della grande Bettye Lavette, dall'ultimo album "Thankful N’ Thoughtful".
Bernart Bartleby 8/9/2014 - 22:49
Jota carcelera
"Andalussa" no, amigo: es una jota aragonesa. Abrazos.
Gustavo Sierra Fernández 8/9/2014 - 19:20
Who's Gonna Stand Up and Save the Earth?
"Protect EARTH. Our HEART !"
Complimenti per la traduzione ed il commento !
;-)
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Are Buonamici by ONTARIO band 8/9/2014 - 17:47
A Fabrizio Ceruso
Comitato proletario Fabrizio Ceruso di Tivoli e Comitati autonomi operai di Roma
San Basilio e Fabrizio Ceruso, 40 anni dopo: la lotta per il diritto alla casa. Una testimonianza
da Baruda
40 anni son passati da quell’assassinio,
40 anni son passati da una pagina di lotta straordinaria e mai rivissuta
40 anni da quelle giornate che per i compagni di Roma sono state lo spartiacque.
Chi ha vissuto quella campale, lunghissima, accorata battaglia c’ha lasciato brandelli di cuore mai più tornati al loro posto,
chi ha vissuto quell’esperienza la porta dentro ancora col fuoco che brucia.
Pubblico qui la testimonianza di Sandro Padula
QUI una pagina di ricordo e QUI la trasmissione di R.O.R. con una ricostruzione di quelle giornate.
San Basilio, 8 settembre 1974: Fabrizio Ceruso e la lotta per il diritto alla casa
di Sandro Padula
Il contesto e la dinamica della battaglia determinatasi l’8 settembre 1974 a San Basilio non sono facili da spiegare. Alcuni testimoni... (continuer)
CCG/AWS Staff 8/9/2014 - 17:33
Reject All American
[1995]
La canzone che dà il titolo all’ultimo album delle Bikini Kill.
Self-explanatory, come si dice…
La canzone che dà il titolo all’ultimo album delle Bikini Kill.
Self-explanatory, come si dice…
Regimented
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/9/2014 - 16:24
Liar
[1991]
Nell’album d’esordio delle Bikini Kill, intitolato “Revolution Girl Style Now!”
“Bugiardo! Mangi carne, odii i negri e picchi tua moglie… E’ tutto collegato.”
Nell’album d’esordio delle Bikini Kill, intitolato “Revolution Girl Style Now!”
“Bugiardo! Mangi carne, odii i negri e picchi tua moglie… E’ tutto collegato.”
Betty's got the back of her dress all ripped out
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/9/2014 - 16:12
Sognando
È UNA CANZONE CHE STRIZZA IL CUORE:DON BAKI HA TRATTATO UN TEMA TERRIBILE CON EStrema poetica
delicatezza.È una canzone che turba perché ci costringe a chiederci "chi è il matto?",e chi siamo noi che,con le nostre regole imposte,procediamo tanto dolore?.Bravo DON Baki
delicatezza.È una canzone che turba perché ci costringe a chiederci "chi è il matto?",e chi siamo noi che,con le nostre regole imposte,procediamo tanto dolore?.Bravo DON Baki
Fabrizia 8/9/2014 - 14:19
Girl Soldier
[1993?]
Un brano inedito inserito nella recente ristampa (2014) dello split album “Yeah Yeah Yeah Yeah” originariamente pubblicato oltre 20 anni fa…
Un brano inedito inserito nella recente ristampa (2014) dello split album “Yeah Yeah Yeah Yeah” originariamente pubblicato oltre 20 anni fa…
Guess you didn’t notice
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/9/2014 - 12:22
Not a Bad Man
[2013]
Parole e musica di Patricia J. Griffin
Nell’album intitolato “American Kid”
“The American Kid album deals with death in a number of ways. This song tells the story of a young soldier who is sent to fight in Iraq. He makes it back to America, but is traumatized by what he saw there.
Griffin explained the song's backstory to The Daily Telegraph: "There was a marine who had returned home from Iraq to Austin, Texas, where I live," she said. "A lot of kids got lured in by the marketing campaign and joined up and they weren't really sure who they were fighting. It was after 9/11 and the Twin Towers had come down and these boys were going to go to fight. For me, that was a very terrifying time to be in America and to be an American. Lots of our soldiers came home really damaged after they realised they were harming people they didn't know."
"I read a story in a paper about a family... (continuer)
Parole e musica di Patricia J. Griffin
Nell’album intitolato “American Kid”
“The American Kid album deals with death in a number of ways. This song tells the story of a young soldier who is sent to fight in Iraq. He makes it back to America, but is traumatized by what he saw there.
Griffin explained the song's backstory to The Daily Telegraph: "There was a marine who had returned home from Iraq to Austin, Texas, where I live," she said. "A lot of kids got lured in by the marketing campaign and joined up and they weren't really sure who they were fighting. It was after 9/11 and the Twin Towers had come down and these boys were going to go to fight. For me, that was a very terrifying time to be in America and to be an American. Lots of our soldiers came home really damaged after they realised they were harming people they didn't know."
"I read a story in a paper about a family... (continuer)
I am not a bad man
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/9/2014 - 12:05
Morning Falling
[2014]
Scritta da David Crosby e James Raymond, suo figlio.
Nell’album intitolato “Croz”
Una canzone sui droni americani, spesso autori di stragi degli innocenti…
Scritta da David Crosby e James Raymond, suo figlio.
Nell’album intitolato “Croz”
Una canzone sui droni americani, spesso autori di stragi degli innocenti…
His open eyes
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/9/2014 - 11:54
Parcours:
Drônes de merde
Time Has Come Today
[1966]
Scritta da Joseph e Willie Chambers.
Singolo poi incluso nell’album “The Time Has Come” del 1967.
Del brano gli autori diedero numerose versioni. Quella estesa supera gli 11 minuti di durata.
Anche le cover sono numerose. Celebri quelle offerte dai Ramones, da Joan Jett e da Steve Earle.
“This song spoke to the younger generation that was fighting for civil rights, social justice and an end to the Vietnam War. The lyrics are somewhat ambiguous, but the constant repetition of the word "Time!" makes it clear that the song is a call to action.” (Songfacts)
Scritta da Joseph e Willie Chambers.
Singolo poi incluso nell’album “The Time Has Come” del 1967.
Del brano gli autori diedero numerose versioni. Quella estesa supera gli 11 minuti di durata.
Anche le cover sono numerose. Celebri quelle offerte dai Ramones, da Joan Jett e da Steve Earle.
“This song spoke to the younger generation that was fighting for civil rights, social justice and an end to the Vietnam War. The lyrics are somewhat ambiguous, but the constant repetition of the word "Time!" makes it clear that the song is a call to action.” (Songfacts)
Time has come today
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/9/2014 - 10:31
Rise
[2011]
Parole e musica di Oluseun Anikulapo Kuti, in arte Seun Kuti, figlio del leggendario pioniere dell’afrobeat Fela Kuti. Oggi Seun guida la storica formazione del padre, gli Egypt 80.
Per rendersi conto dei danni incalcolabili, diretti ed indiretti, prodotti dal neocolonialismo basta pensare un attimo alla Nigeria, col nord in mano all’Islam radicale e flagellato dal Boko Haram ed il sud in perenne subbuglio, dal Movimento per la sopravvivenza del popolo Ogoni dei primi anni 90 fino al Movimento per l'emancipazione del Delta del Niger del primo decennio dei 2000…
Parole e musica di Oluseun Anikulapo Kuti, in arte Seun Kuti, figlio del leggendario pioniere dell’afrobeat Fela Kuti. Oggi Seun guida la storica formazione del padre, gli Egypt 80.
Per rendersi conto dei danni incalcolabili, diretti ed indiretti, prodotti dal neocolonialismo basta pensare un attimo alla Nigeria, col nord in mano all’Islam radicale e flagellato dal Boko Haram ed il sud in perenne subbuglio, dal Movimento per la sopravvivenza del popolo Ogoni dei primi anni 90 fino al Movimento per l'emancipazione del Delta del Niger del primo decennio dei 2000…
Our ear don full for your words
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 8/9/2014 - 08:53
L'eccidio di Civitella
anonyme
[1944]
Sull'eccidio di Civitella della Chiana del 29 giugno 1944 è già presente la canzone Renzino della Casa del Vento; questo è invece un componimento popolare coevo, con tutta probabilità opera di un cantastorie (il testo proviene da Wikitesti, ma si trova anche sul Deposito; fu registrato il 15 maggio 1966 a Gebbia di Civitella e se ne parla in M. Gatteschi, Il canto popolare aretino. La ricerca di Diego Carpitella, Le Balze, Arezzo, 2004.)
L'eccidio di Civitella
L'eccidio di Civitella fu una strage compiuta dalle truppe naziste il 29 giugno 1944 nelle località di Civitella in Val di Chiana, Cornia e San Pancrazio, in provincia di Arezzo, che cagionò l'uccisione di 244 civili.
La conformazione montuosa e la presenza di fitti boschi nel territorio circostante il centro abitato di Civitella in Val di Chiana, in provincia di Arezzo, avevano contribuito, all'indomani dell'occupazione... (continuer)
Sull'eccidio di Civitella della Chiana del 29 giugno 1944 è già presente la canzone Renzino della Casa del Vento; questo è invece un componimento popolare coevo, con tutta probabilità opera di un cantastorie (il testo proviene da Wikitesti, ma si trova anche sul Deposito; fu registrato il 15 maggio 1966 a Gebbia di Civitella e se ne parla in M. Gatteschi, Il canto popolare aretino. La ricerca di Diego Carpitella, Le Balze, Arezzo, 2004.)
L'eccidio di Civitella
L'eccidio di Civitella fu una strage compiuta dalle truppe naziste il 29 giugno 1944 nelle località di Civitella in Val di Chiana, Cornia e San Pancrazio, in provincia di Arezzo, che cagionò l'uccisione di 244 civili.
La conformazione montuosa e la presenza di fitti boschi nel territorio circostante il centro abitato di Civitella in Val di Chiana, in provincia di Arezzo, avevano contribuito, all'indomani dell'occupazione... (continuer)
Vollono a dire non sarò un signore
(continuer)
(continuer)
8/9/2014 - 00:50
Elisa Berti e Guido Tramagnini
anonyme
[ca. 1911]
L'eterno tema del ritorno dalla guerra del giovane soldato che ha lasciato a casa la fidanzata o la moglie e che, dato per morto, la ritrova sposata con un altro, è tema di decine di canzoni, alcune delle quali assai belle e tragiche (si pensi solo alla terribile Canzone del soldato di Vladimir Vysotskij). Con questa canzone popolare fiorentina dei tempi della guerra di Libia (1911), però, il tema è rivisitato...alla fiorentina; e se, in gastronomia, “alla fiorentina” rimanda alla famosa bistecca, in questo genere di canzoni rimanda alla più perfida delle prese per il culo. Il giovane (e malaccorto) soldato, certo di sposarsi con la fidanzatina al suo ritorno, le consegna non solo la casa presa in affitto, ma anche la bella sommetta di quattromila lire; solo che la guerra va per le lunghe, e lui smette di scriverle. Conseguenza logica: l'Elisa si dà pace e si sposa un altro. Proprio... (continuer)
L'eterno tema del ritorno dalla guerra del giovane soldato che ha lasciato a casa la fidanzata o la moglie e che, dato per morto, la ritrova sposata con un altro, è tema di decine di canzoni, alcune delle quali assai belle e tragiche (si pensi solo alla terribile Canzone del soldato di Vladimir Vysotskij). Con questa canzone popolare fiorentina dei tempi della guerra di Libia (1911), però, il tema è rivisitato...alla fiorentina; e se, in gastronomia, “alla fiorentina” rimanda alla famosa bistecca, in questo genere di canzoni rimanda alla più perfida delle prese per il culo. Il giovane (e malaccorto) soldato, certo di sposarsi con la fidanzatina al suo ritorno, le consegna non solo la casa presa in affitto, ma anche la bella sommetta di quattromila lire; solo che la guerra va per le lunghe, e lui smette di scriverle. Conseguenza logica: l'Elisa si dà pace e si sposa un altro. Proprio... (continuer)
Elisa Berti e Guido Tramagnini
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 8/9/2014 - 00:21
E i' venticinque luglio
anonyme
[1943]
Si tratta di una strofa popolare intonata nel quartiere d'Oltrarno, a Firenze, all'indomani della caduta di Benito Mussolini col "Gran Consiglio del Fascismo" del 25 luglio 1943. Quartiere popolare di tradizioni fortemente antifasciste, l'Oltrarno fiorentino (San Frediano e Santo Spirito) lottò duramente già nel 1921, subendo una durissima repressione; repressione che si ripeté, ancor più terribile, con l'occupazione nazifascista a partire dal settembre del 1943 (si ricordino le numerose stragi, a partire da quella di piazza Tasso del 17 luglio 1944, i diciassette fucilati delle Cascine e l'attività dei cecchini che sparavano sui passanti e sulle donne in coda per l'acqua e per il pane nei giorni precedenti la liberazione di Firenze). Fu in Oltrarno dove fu più violenta la lotta partigiana, e dove entrò la Brigata Partigiana "Vittorio Sinigaglia". La breve strofa popolare esemplifica alla perfezione i sentimenti che allora aveva la popolazione d'Oltrarno, e che ha ancora.
Si tratta di una strofa popolare intonata nel quartiere d'Oltrarno, a Firenze, all'indomani della caduta di Benito Mussolini col "Gran Consiglio del Fascismo" del 25 luglio 1943. Quartiere popolare di tradizioni fortemente antifasciste, l'Oltrarno fiorentino (San Frediano e Santo Spirito) lottò duramente già nel 1921, subendo una durissima repressione; repressione che si ripeté, ancor più terribile, con l'occupazione nazifascista a partire dal settembre del 1943 (si ricordino le numerose stragi, a partire da quella di piazza Tasso del 17 luglio 1944, i diciassette fucilati delle Cascine e l'attività dei cecchini che sparavano sui passanti e sulle donne in coda per l'acqua e per il pane nei giorni precedenti la liberazione di Firenze). Fu in Oltrarno dove fu più violenta la lotta partigiana, e dove entrò la Brigata Partigiana "Vittorio Sinigaglia". La breve strofa popolare esemplifica alla perfezione i sentimenti che allora aveva la popolazione d'Oltrarno, e che ha ancora.
E i' venticinque luglio
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 7/9/2014 - 23:23
Franco
Chanson italienne – Franco – Paolo Pietrangeli – s.d.
Ohlàlà, la tête que tu nous fais, Lucien l'âne mon ami… Reprends tes esprits, détends-toi, je comprends bien ton désarroi. Mais, tu le sais pourtant qu'il y a plein de gens qui portent ce prénom de Franco. Allons, il ne s'agit pas du tout d'une canzone qui ferait le panégyrique de ce sinistre tyran espagnol.
Tu ne te trompais pas, Marco Valdo M.I. mon ami, j'étais plus que perplexe quand j'ai vu ce titre… Je suis très sensible aux titres et là, je te l'avoue, j'étais pour le moins étonné. Mais, dis-moi alors de qui, de quoi il est vraiment question…
Comme tu l'imagines, il s'agit d'un homme prénommé Franco, comme je te l'ai dit, c'est un prénom fort répandu. Donc, le Franco dont il est question ici, je te l'assure était un type bien, un gars que tu aurais eu saisir à rencontrer… Il exerçait l'honorable profession de « chercheur en... (continuer)
Ohlàlà, la tête que tu nous fais, Lucien l'âne mon ami… Reprends tes esprits, détends-toi, je comprends bien ton désarroi. Mais, tu le sais pourtant qu'il y a plein de gens qui portent ce prénom de Franco. Allons, il ne s'agit pas du tout d'une canzone qui ferait le panégyrique de ce sinistre tyran espagnol.
Tu ne te trompais pas, Marco Valdo M.I. mon ami, j'étais plus que perplexe quand j'ai vu ce titre… Je suis très sensible aux titres et là, je te l'avoue, j'étais pour le moins étonné. Mais, dis-moi alors de qui, de quoi il est vraiment question…
Comme tu l'imagines, il s'agit d'un homme prénommé Franco, comme je te l'ai dit, c'est un prénom fort répandu. Donc, le Franco dont il est question ici, je te l'assure était un type bien, un gars que tu aurais eu saisir à rencontrer… Il exerçait l'honorable profession de « chercheur en... (continuer)
FRANCO
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 7/9/2014 - 22:54
Entula
Banda Bassotti
2014
Banditi senza tempo
registrato dal vivo al Rising Love di Roma il 22 febbraio 2014
feat . Enzo Saporito
2014
Banditi senza tempo
registrato dal vivo al Rising Love di Roma il 22 febbraio 2014
feat . Enzo Saporito
Levántate viento y sopla, sopla como nunca
(continuer)
(continuer)
envoyé par dq82 7/9/2014 - 09:25
Allez voir mes voisins
Dall'album "Le pays de ton corps" (1971)
Si vous voulez parler de ces pays lointains
(continuer)
(continuer)
envoyé par Andrea 6/9/2014 - 20:17
Parcours:
Exil et exiliés
O Fallada, da du hangest (Ein Pferd klagt an)
Je présente ici une traduction quasi-littérale, car je pense que l'essentiel de ce texte est son sens. Rythme et rime me semblent secondaires. Le contexte de ce poème est la terrible année 1923 en Allemagne, et la famine qu'elle engendra.
De plus, la traduction française ci-dessus (de Marco Valdo M.I.), qui est retraduite de la traduction italienne, est largement fausse, elle méritait donc une correction.
De plus, la traduction française ci-dessus (de Marco Valdo M.I.), qui est retraduite de la traduction italienne, est largement fausse, elle méritait donc une correction.
Malgré mon épuisement, je tirais ma charrette
(continuer)
(continuer)
envoyé par Notwen 6/9/2014 - 17:41
Veličenstvo Kat
Infinite grazie al tuo intervento. Con te si cresce. Devo ancora fare la prova orale... ma alla prima bottata pare che bangli :)
krzyś 6/9/2014 - 02:52
Tract
Tract
Canzone française – Tract – Marco Valdo M.I. – 2014
Le Livre Blanc 10
Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.
Évidemment, mon ami Lucien l'âne, comme dans toute affaire qui fait l'objet de polémiques, de communiqués, de rétraction… On voit fleurir d'autres types de réactions. Ainsi voit-on surgir de ce qui était un vide vertigineux des libelles, des feuillets, des feuilles, des papiers, des tracts. D'où sortent-ils ? On ne sait… Mais ils sont là…
Oh, les libelles et tout ça, les tracts, je connais ça. J'en ai vu depuis fort longtemps ; dès qu'on a pu imprimer, même rudimentairement, dès... (continuer)
Canzone française – Tract – Marco Valdo M.I. – 2014
Le Livre Blanc 10
Opéra-récit contemporain en multiples épisodes, tiré du roman de Pavel KOHOUT « WEISSBUCH » publié en langue allemande – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1970 et particulièrement de l'édition française de « L'HOMME QUI MARCHAIT AU PLAFOND », traduction de Dagmar et Georges Daillant, publiée chez Juillard à Paris en 1972.
Évidemment, mon ami Lucien l'âne, comme dans toute affaire qui fait l'objet de polémiques, de communiqués, de rétraction… On voit fleurir d'autres types de réactions. Ainsi voit-on surgir de ce qui était un vide vertigineux des libelles, des feuillets, des feuilles, des papiers, des tracts. D'où sortent-ils ? On ne sait… Mais ils sont là…
Oh, les libelles et tout ça, les tracts, je connais ça. J'en ai vu depuis fort longtemps ; dès qu'on a pu imprimer, même rudimentairement, dès... (continuer)
Comme les ours,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 5/9/2014 - 23:26
Tasche verdi
Sull'aria di "Montagne verdi".
Mi ricordo le tasche verdi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa 5/9/2014 - 10:41
Nell'Ucraina dell'Est
[2014]
Testo di Ahmed il Lavavetri
sull'aria di...beh, secondo me ci arrivate da soli!
Testo di Ahmed il Lavavetri
sull'aria di...beh, secondo me ci arrivate da soli!
Nell'Ucraina dell'Est
(continuer)
(continuer)
4/9/2014 - 19:13
Parcours:
Guerre en Ukraine
Tęczowa swasta
[2014]
Maciej Maleńczuk & Psychodancing
Testo e musica di Maciej Maleńczuk
Da http://teksciory.interia.pl/
Maciej Maleńczuk with band Psychodancing declare, that we are pacifists. All the symbols used in this movie serve social reconciliation, we do not promote hate, separatism, gay, xenophobia or racism of any kind. This is a peaceful artistic act and should be received as such.
Maciej Maleńczuk & Psychodancing
Testo e musica di Maciej Maleńczuk
Da http://teksciory.interia.pl/
Maciej Maleńczuk with band Psychodancing declare, that we are pacifists. All the symbols used in this movie serve social reconciliation, we do not promote hate, separatism, gay, xenophobia or racism of any kind. This is a peaceful artistic act and should be received as such.
Tęczowa Swastyka przez miasto przemyka,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 4/9/2014 - 10:45
Sługi za szlugi
[2014]
Testo di Maciej Maleńczuk
Musica di Branimir Stulić (gruppo Azra)
Dall'album dei Yugopolis intitolato "Best of" in uscita il 15 settembre 2014
Da http://teksciory.interia.pl/
Testo di Maciej Maleńczuk
Musica di Branimir Stulić (gruppo Azra)
Dall'album dei Yugopolis intitolato "Best of" in uscita il 15 settembre 2014
Da http://teksciory.interia.pl/
Siedzą sługi, palą szlugi, sumienia nie mają,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Krzysiek Wrona 4/9/2014 - 09:51
No One Is There
[1968]
Parole di Christa Päffgen, in arte Nico.
Musica di Nico e John Cale.
Nel disco intitolato “The Marble Index”
Durante un concerto al Saltlageret di Copenhagen nel 1982 Nico introdusse così questa sua canzone: “This song I wrote for Richard Nixon on a Halloween. I want to dedicate it to Ronald Reagan.”
Parole di Christa Päffgen, in arte Nico.
Musica di Nico e John Cale.
Nel disco intitolato “The Marble Index”
Durante un concerto al Saltlageret di Copenhagen nel 1982 Nico introdusse così questa sua canzone: “This song I wrote for Richard Nixon on a Halloween. I want to dedicate it to Ronald Reagan.”
Across from behind my window screen
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 4/9/2014 - 09:41
Il sogno
Chanson italienne – Il sogno – Franca Rame – 1977
Paroles de Dario Fo et Franca Rame
Musique de Fiorenzo Carpi
La vie est un rêve… Ainsi parlait Calderon de la Barca vers 1635. Enfin, il l'écrivait sous forme de pièce de théâtre : « La vida es sueño ». Une histoire assez alambiquée dont je ne t'entretiendrai pas. Mais il reste ce titre plus grand que l'aventure de Sigismond… Donc, le rêve...
Ou le cauchemar ou le fantôme ou le fantasme… ou comme le spectre qui hante le Manifeste du parti communiste, dont accoucha le couple Karl Marx et Friedrich Engels, il y a un peu plus d'un siècle. Ou l'esprit comme celui qui se cachait dans la [https://www.youtube.com/watch?v=69S4GTFJg3A|queue du chat]], dit Lucien l'âne en éclatant d'un rire franc et massif.
Certes, mais la canzone de Fo et Rame n'a pas de prétention, elle raconte un rêve qui rêve du monde d'au-delà de la Guerre de Cent Mille Ans,... (continuer)
Paroles de Dario Fo et Franca Rame
Musique de Fiorenzo Carpi
La vie est un rêve… Ainsi parlait Calderon de la Barca vers 1635. Enfin, il l'écrivait sous forme de pièce de théâtre : « La vida es sueño ». Une histoire assez alambiquée dont je ne t'entretiendrai pas. Mais il reste ce titre plus grand que l'aventure de Sigismond… Donc, le rêve...
Ou le cauchemar ou le fantôme ou le fantasme… ou comme le spectre qui hante le Manifeste du parti communiste, dont accoucha le couple Karl Marx et Friedrich Engels, il y a un peu plus d'un siècle. Ou l'esprit comme celui qui se cachait dans la [https://www.youtube.com/watch?v=69S4GTFJg3A|queue du chat]], dit Lucien l'âne en éclatant d'un rire franc et massif.
Certes, mais la canzone de Fo et Rame n'a pas de prétention, elle raconte un rêve qui rêve du monde d'au-delà de la Guerre de Cent Mille Ans,... (continuer)
LE RÊVE
(continuer)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 3/9/2014 - 20:37
Frozen Warnings
[1968]
Parole di Christa Päffgen, in arte Nico.
Musica di Nico e John Cale.
Nel disco intitolato “The Marble Index”
Christa Päffgen vide l’orrore della guerra con gli occhi di una bimba. Nel ‘40, quando aveva solo due anni, la sua famiglia dovette sfollare nei dintorni di Berlino ed il padre, richiamato sotto le armi, morì poco dopo per i danni cerebrali subiti a causa di un’esplosione. Nella Berlino occupata la bellissima Christa fu subito notata da stilisti e fotografi, ma non solo da loro: nel 1953 fu stuprata da un soldato americano.
Insomma, Nico respirò la guerra, la morte e la violenza fin dalla tenera infanzia: non sorprende quindi che sia poi diventata l’algida e intensa artista che conosciamo, con quella voce profonda ed inquietante e le sue atmosfere spesso spettrali, una “sacerdotessa delle tenebre” come venne definita…
Non so se questa “Frozen Warnings” possa essere considerata... (continuer)
Parole di Christa Päffgen, in arte Nico.
Musica di Nico e John Cale.
Nel disco intitolato “The Marble Index”
Christa Päffgen vide l’orrore della guerra con gli occhi di una bimba. Nel ‘40, quando aveva solo due anni, la sua famiglia dovette sfollare nei dintorni di Berlino ed il padre, richiamato sotto le armi, morì poco dopo per i danni cerebrali subiti a causa di un’esplosione. Nella Berlino occupata la bellissima Christa fu subito notata da stilisti e fotografi, ma non solo da loro: nel 1953 fu stuprata da un soldato americano.
Insomma, Nico respirò la guerra, la morte e la violenza fin dalla tenera infanzia: non sorprende quindi che sia poi diventata l’algida e intensa artista che conosciamo, con quella voce profonda ed inquietante e le sue atmosfere spesso spettrali, una “sacerdotessa delle tenebre” come venne definita…
Non so se questa “Frozen Warnings” possa essere considerata... (continuer)
Friar hermit stumbles over
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/9/2014 - 15:58
For No One
[1974]
Scritta da John Lees
Nell’album intitolato “Everyone Is Everybody Else”
Scritta da John Lees
Nell’album intitolato “Everyone Is Everybody Else”
Please lay down your pistols and your rifles
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/9/2014 - 14:59
Each One Lost
[2009]
Parole e musica di Bruce Cockburn.
Nell’album intitolato “Small Source of Comfort” pubblicato nel 2011.
"On the way into Kandahar Airfield from Ottawa, our little group spend a few hours at Camp Mirage, a Canadian staging base in the Middle East. As we were about to board our next plane, we found ourselves part of a Ramp Ceremony, honouring the remains of two young Canadian Forces members who had been killed that day and were being sent home. One of the saddest and most moving scenes I've ever been privileged to witness...this song is dedicated to the memory of Major Yannick Pépin and Corporal Jean-Francois Drouin." (Bruce Cockburn)
Una canzone scritta in memoria di due soldati canadesi abbattuti in Afghanistan – dove Bruce Cockburn si era recato in visita al fratello, ufficiale medico – piena di dolore e di pietà ma che al tempo stesso rifiuta la retorica patriottarda e, anzi,... (continuer)
Parole e musica di Bruce Cockburn.
Nell’album intitolato “Small Source of Comfort” pubblicato nel 2011.
"On the way into Kandahar Airfield from Ottawa, our little group spend a few hours at Camp Mirage, a Canadian staging base in the Middle East. As we were about to board our next plane, we found ourselves part of a Ramp Ceremony, honouring the remains of two young Canadian Forces members who had been killed that day and were being sent home. One of the saddest and most moving scenes I've ever been privileged to witness...this song is dedicated to the memory of Major Yannick Pépin and Corporal Jean-Francois Drouin." (Bruce Cockburn)
Una canzone scritta in memoria di due soldati canadesi abbattuti in Afghanistan – dove Bruce Cockburn si era recato in visita al fratello, ufficiale medico – piena di dolore e di pietà ma che al tempo stesso rifiuta la retorica patriottarda e, anzi,... (continuer)
Under the big lights
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 3/9/2014 - 14:39
Sergio Endrigo: Il dolce Paese
"Borgosesia, niente sovvenzioni per i residenti indiani non solidali con i marò"
E' l'ultima iniziativa di Gianluca Buonanno, sindaco di Borgosesia, provincia di Vercelli.
Pur essendo di origine pugliese, il buon Buonanno è un acceso leghista ma proveniente dal Movimento Sociale e da Alleanza Nazionale, proprio la feccia della feccia, un verde-nero tendente alla camicia bruna.
E così nella piemontese Borgosesia un sindaco pugliese fascio-leghista vorrebbere costringere i residenti di origine indiana (magari ce ne sarà anche qualcuno del Kerala) che abbiano diritto a qualsiasi contributo pubblico erogato da Comune a dichiarare nero su bianco la loro solidarietà con i marò italiani responsabili dell'assassinio di due pescatori indiani, pena l'esclusione dalla sovvenzione.
Gentaglia come 'sto Buonanno, un amministratore pubblico che ignora la Costituzione e la legge, un razzista ed un fascista... (continuer)
E' l'ultima iniziativa di Gianluca Buonanno, sindaco di Borgosesia, provincia di Vercelli.
Pur essendo di origine pugliese, il buon Buonanno è un acceso leghista ma proveniente dal Movimento Sociale e da Alleanza Nazionale, proprio la feccia della feccia, un verde-nero tendente alla camicia bruna.
E così nella piemontese Borgosesia un sindaco pugliese fascio-leghista vorrebbere costringere i residenti di origine indiana (magari ce ne sarà anche qualcuno del Kerala) che abbiano diritto a qualsiasi contributo pubblico erogato da Comune a dichiarare nero su bianco la loro solidarietà con i marò italiani responsabili dell'assassinio di due pescatori indiani, pena l'esclusione dalla sovvenzione.
Gentaglia come 'sto Buonanno, un amministratore pubblico che ignora la Costituzione e la legge, un razzista ed un fascista... (continuer)
Bernart Bartleby 3/9/2014 - 09:14
Il caso Kappler
[1977]
Testo e musica di Santo Catanuto
Archivio Proletario Internazionale, Milano
Testo e musica di Santo Catanuto
Archivio Proletario Internazionale, Milano
"La fuga del nazista Kappler, concordata tra il governo Craxi e il cancellierato tedesco, mostra ancora una volta il vero volto dello stato che agisce nel torbido, come sua consuetudine, ammantandosi, invece, sul piano dell'immagine e dello spettacolo, con vesti modernizzate e accattivanti. Un'occasione per mettere in luce un meccanismo noto, fin troppo noto a tutti, che però riesce a passare nell'indifferenza quotidiana dei più e soprattutto riesce a rintanarsi nel materiale rimosso in occasione del rito elettoralistico." - Santo Catanuto, da Catanuto-Schirone, op. cit., p. 320.
Non importa esserci stato.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Riccardo Venturi 2/9/2014 - 23:13
Waltz for George
[1942/2012]
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani musicali campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
“The War Room” si chiude con immagini di valzer (tratte da “Listen To Britain”, film di propaganda del 1942) in memoria di quanti persero la vita (come George Willgoose) e di quanti tornarono bastonati da Dunkirk, battaglia che, come ebbe a dire lo storico e giornalista americano William L. Shirer “fu la fine dell’inizio per gli inglesi; ma, per i francesi, fu l’inizio della fine”…... (continuer)
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani musicali campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
“The War Room” si chiude con immagini di valzer (tratte da “Listen To Britain”, film di propaganda del 1942) in memoria di quanti persero la vita (come George Willgoose) e di quanti tornarono bastonati da Dunkirk, battaglia che, come ebbe a dire lo storico e giornalista americano William L. Shirer “fu la fine dell’inizio per gli inglesi; ma, per i francesi, fu l’inizio della fine”…... (continuer)
For days and nights, ships of all kinds have flied to and fro across the channel under the fierce onslaught of the enemy’s bombers
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/9/2014 - 16:34
Dig for Victory
[1941/2012]
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
I cosiddetti “Victory gardens” o “War gardens” si diffusero, su impulso governativo, negli USA, in Gran Bretagna, in Canada e in Germany sia nel primo che nel secondo conflitto mondiale. L’obiettivo non era solo e tanto l’autarchia di guerra ma il coinvolgimento della popolazione civile nel “service on the Home Front”, per tenere alto il morale sul fronte interno…
Resta il fatto che furono molti di più i civili impegnati a scavar fosse per i morti che quelli a cui la vanga servì per piantare i piselli…
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
I cosiddetti “Victory gardens” o “War gardens” si diffusero, su impulso governativo, negli USA, in Gran Bretagna, in Canada e in Germany sia nel primo che nel secondo conflitto mondiale. L’obiettivo non era solo e tanto l’autarchia di guerra ma il coinvolgimento della popolazione civile nel “service on the Home Front”, per tenere alto il morale sul fronte interno…
Resta il fatto che furono molti di più i civili impegnati a scavar fosse per i morti che quelli a cui la vanga servì per piantare i piselli…
Have you joined the ranks of this great new army?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/9/2014 - 14:50
Svalutation
[1976]
Scritta da Adriano Celentano, Vito Pallavicini, Luciano Beretta e Gino Santercole.
Nell’LP eponimo.
A metà degli anni '70, l'anima "folk" e acustica di Celentano ('Yuppi du') combatte con la sua voglia di ritmo e di un ritorno alle origini che trova espressione in brani ad elevato tasso percussivo come 'Prisencolinensinanciusol' o nei classici del rock rivisitati nell'album "Nostalrock" (curioso notare come nel 1975 John Lennon avrebbe compiuto un'operazione analoga nel disco "Rock'n'roll").
Alla fine quest'ultima tendenza prevale, e porta, nel 1976, a 'Svalutation', un rock costruito su una chitarra ritmica impeccabile e un incedere che oscilla tra Bill Haley (il rocker cui probabilmente Celentano deve di più dal punto di vista vocale) e l'Elvis Presley di 'Hound dog' e 'Jailhouse rock'.
Al di là della ritmica accattivante, il brano passa alla storia per il suo argomento: insieme... (continuer)
Scritta da Adriano Celentano, Vito Pallavicini, Luciano Beretta e Gino Santercole.
Nell’LP eponimo.
A metà degli anni '70, l'anima "folk" e acustica di Celentano ('Yuppi du') combatte con la sua voglia di ritmo e di un ritorno alle origini che trova espressione in brani ad elevato tasso percussivo come 'Prisencolinensinanciusol' o nei classici del rock rivisitati nell'album "Nostalrock" (curioso notare come nel 1975 John Lennon avrebbe compiuto un'operazione analoga nel disco "Rock'n'roll").
Alla fine quest'ultima tendenza prevale, e porta, nel 1976, a 'Svalutation', un rock costruito su una chitarra ritmica impeccabile e un incedere che oscilla tra Bill Haley (il rocker cui probabilmente Celentano deve di più dal punto di vista vocale) e l'Elvis Presley di 'Hound dog' e 'Jailhouse rock'.
Al di là della ritmica accattivante, il brano passa alla storia per il suo argomento: insieme... (continuer)
Eh la benzina ogni giorno costa sempre di più
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/9/2014 - 12:32
London Can Take It
[1940-41/2012]
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
“Londra può farcela!”… Intanto i bombardamenti tedeschi sulla Gran Bretagna del 1940-41 fecero nella sola Londra 45.000 morti e 139.000 feriti…
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
“Londra può farcela!”… Intanto i bombardamenti tedeschi sulla Gran Bretagna del 1940-41 fecero nella sola Londra 45.000 morti e 139.000 feriti…
Now it’s eight o’clock
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/9/2014 - 11:38
Spitfire
[1940?/2012]
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Poi nell’album “Inform - Educate - Entertain” del 2013
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
Propongo il brano nello spirito con cui – credo – l’abbiano campionato i Public Service Broadcasting, cioè il delirio dell’uomo che vorrebbe emulare la natura, e in questo caso il volo di un uccello, ma è capace soltanto di creare un perfetto simulacro d’acciaio che “respira fuoco e sputa morte e distruzione”, the Spitfire bird, l’uccello sputafuoco…
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Poi nell’album “Inform - Educate - Entertain” del 2013
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
Propongo il brano nello spirito con cui – credo – l’abbiano campionato i Public Service Broadcasting, cioè il delirio dell’uomo che vorrebbe emulare la natura, e in questo caso il volo di un uccello, ma è capace soltanto di creare un perfetto simulacro d’acciaio che “respira fuoco e sputa morte e distruzione”, the Spitfire bird, l’uccello sputafuoco…
The birds fly a lot better than we do
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/9/2014 - 11:23
If War Should Come
[1939/2012]
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
Il testo qui utilizzato è tratto dall’omonimo filmato “If War Should Come” realizzato nel settembre del 1939 dalla GPO Film Unit per conto del Governo britannico. L’intento era quello di fornire alla popolazione civile dettagliate – quanto inutili e ridicole – istruzioni su come affrontare la guerra portata sul suolo nazionale. Con l’enfasi patriottarda che sempre sottolinea... (continuer)
Dall’EP intitolato “The War Room”, scritto e prodotto da J. Willgoose, Esq
Il disco è dedicato alla memoria di George Willgoose (1914-1940), un parente dell’autore, morto durante la battaglia di Dunkirk (o Dunkerque) del maggio-giugno 1940.
Il duo londinese Public Service Broadcasting crea brani di musica elettronica campionando i contenuti di vecchi film e documentari di informazione e propaganda, con l’obiettivo di “insegnare le lezioni del passato attraverso la musica del futuro”… Un’operazione suggestiva…
Il testo qui utilizzato è tratto dall’omonimo filmato “If War Should Come” realizzato nel settembre del 1939 dalla GPO Film Unit per conto del Governo britannico. L’intento era quello di fornire alla popolazione civile dettagliate – quanto inutili e ridicole – istruzioni su come affrontare la guerra portata sul suolo nazionale. Con l’enfasi patriottarda che sempre sottolinea... (continuer)
“No one in this country of ours wants war
(continuer)
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 2/9/2014 - 10:42
Лёнька Королёв, или Песня про Лёньку Королёва
da questo sito
LOŃKA KRÓL
(continuer)
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envoyé par Krzysiek Wrona 2/9/2014 - 00:23
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