13 de maio
[2000]
Parole e musica di Caetano Veloso
Dall’album “Noites do norte”
Il 13 maggio del 1888 l’ultima reggente dell’Impero del Brasile, “dona Isabel Cristina Leopoldina Augusta Micaela Gabriela Rafaela Gonzaga de Bragança e Bourbon”, più semplicemente chiamata Princesa Isabel, firmò la cosiddetta “Lei Áurea” con cui veniva abolita la schiavitù in Brasile. Si trattava in realtà della ratifica di un dato di fatto, perché fin dal 1883 si erano succeduta le ordinanze locali di liberazione degli schiavi. La prima città ad adottarla, il 1 gennaio del 1883, fu Acarate, oggi non a caso chiamata Redenção, nello Stato del Ceará.
Il 13 maggio di ogni anno si festeggia quella data fatidica con una gran festa, con fuochi artificiali e piatti tipici, come la “maniçoba”, o “feijoada paraense”, una pietanza a base di manioca, carne e riso.
Parole e musica di Caetano Veloso
Dall’album “Noites do norte”
Il 13 maggio del 1888 l’ultima reggente dell’Impero del Brasile, “dona Isabel Cristina Leopoldina Augusta Micaela Gabriela Rafaela Gonzaga de Bragança e Bourbon”, più semplicemente chiamata Princesa Isabel, firmò la cosiddetta “Lei Áurea” con cui veniva abolita la schiavitù in Brasile. Si trattava in realtà della ratifica di un dato di fatto, perché fin dal 1883 si erano succeduta le ordinanze locali di liberazione degli schiavi. La prima città ad adottarla, il 1 gennaio del 1883, fu Acarate, oggi non a caso chiamata Redenção, nello Stato del Ceará.
Il 13 maggio di ogni anno si festeggia quella data fatidica con una gran festa, con fuochi artificiali e piatti tipici, come la “maniçoba”, o “feijoada paraense”, una pietanza a base di manioca, carne e riso.
Dia 13 de maio em Santo Amaro
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 26/3/2013 - 09:06
Noites do norte
[2000]
Musica di Caetano Veloso
Testo adattato da versi di Joaquim Aurélio Barreto Nabuco de Araújo (1849-1910), politico, diplomatico, storico e giurista brasiliano che lottò contro la schiavitù e che al proposito ebbe a dire: “O verdadeiro patriotismo é o que concilia a pátria com a humanidade”, concetto piuttosto avanzato per l’epoca.
Musica di Caetano Veloso
Testo adattato da versi di Joaquim Aurélio Barreto Nabuco de Araújo (1849-1910), politico, diplomatico, storico e giurista brasiliano che lottò contro la schiavitù e che al proposito ebbe a dire: “O verdadeiro patriotismo é o que concilia a pátria com a humanidade”, concetto piuttosto avanzato per l’epoca.
A escravidão permanecerá por
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 26/3/2013 - 08:38
Alegria, alegria
[1967]
Parole e musica di Caetano Veloso
Singolo poi incluso nell’album “Caetano Veloso”
Una passeggiata in una giornata di sole nel Brasile in piena dittatura, in piena libertà e senza documenti, senza fucile, senza niente in tasca o nelle mani… Perché no?
Una canzone che divenne l’inno del 1967, un inno di protesta, e l’esordio del movimento “tropicalista”.
Parole e musica di Caetano Veloso
Singolo poi incluso nell’album “Caetano Veloso”
Una passeggiata in una giornata di sole nel Brasile in piena dittatura, in piena libertà e senza documenti, senza fucile, senza niente in tasca o nelle mani… Perché no?
Una canzone che divenne l’inno del 1967, un inno di protesta, e l’esordio del movimento “tropicalista”.
Caminhando contra o vento
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 26/3/2013 - 08:07
Milho aos pombos
[1981]
Parole e musica di Zé Geraldo
Dall’album “Zé Geraldo”
“... e mentre tutto questo accade, io me ne sto al parco a dar da mangiare ai piccioni”
Parole e musica di Zé Geraldo
Dall’album “Zé Geraldo”
“... e mentre tutto questo accade, io me ne sto al parco a dar da mangiare ai piccioni”
Enquanto esses comandantes loucos
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 25/3/2013 - 22:44
Sina de caboclo
[1964]
Scritta da João do Vale (1934-1996), musicista e cantautore del Maranhão, e Jocastro Bezerra de Aquino.
Nell’album di Nara Leão, la “Musa della Bossa Nova” (1942-1989, morta troppo presto di un tumore al cervello), intitolato “Opinião de Nara”, un disco che uscì proprio nell’anno dell’avvento della dittatura in Brasile e che contiene una dura condanna della repressione militare ed una denuncia delle misere condizioni di vita del popolo brasiliano.
Canzone del contadino povero sfruttato dal latifondista, costretto a “plantar prá dividir com quem não plantou nada”…
Scritta da João do Vale (1934-1996), musicista e cantautore del Maranhão, e Jocastro Bezerra de Aquino.
Nell’album di Nara Leão, la “Musa della Bossa Nova” (1942-1989, morta troppo presto di un tumore al cervello), intitolato “Opinião de Nara”, un disco che uscì proprio nell’anno dell’avvento della dittatura in Brasile e che contiene una dura condanna della repressione militare ed una denuncia delle misere condizioni di vita del popolo brasiliano.
Canzone del contadino povero sfruttato dal latifondista, costretto a “plantar prá dividir com quem não plantou nada”…
Mas plantar prá dividir
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 25/3/2013 - 15:52
Derradeira primavera
[1964]
Scritta da Tom Jobim (1927-1994, il creatore del movimento della Bossa Nova) e Vinícius de Moraes.
Nell’album di Nara Leão, la “Musa della Bossa Nova” (1942-1989, morta troppo presto di un tumore al cervello), intitolato “Opinião de Nara”, un disco che uscì proprio nell’anno dell’avvento della dittatura in Brasile e che contiene una dura condanna della repressione militare ed una denuncia delle misere condizioni di vita del popolo brasiliano.
“Dammi la mano, non ci resta che un’ultima canzone, l’ultima voce di un poeta cantore, in quest’ultima primavera” …
Non so se si potesse esprimere meglio il sentimento nei confronti della dittatura appena instauratasi e che sarebbe durata più di 20 anni…
Scritta da Tom Jobim (1927-1994, il creatore del movimento della Bossa Nova) e Vinícius de Moraes.
Nell’album di Nara Leão, la “Musa della Bossa Nova” (1942-1989, morta troppo presto di un tumore al cervello), intitolato “Opinião de Nara”, un disco che uscì proprio nell’anno dell’avvento della dittatura in Brasile e che contiene una dura condanna della repressione militare ed una denuncia delle misere condizioni di vita del popolo brasiliano.
“Dammi la mano, non ci resta che un’ultima canzone, l’ultima voce di un poeta cantore, in quest’ultima primavera” …
Non so se si potesse esprimere meglio il sentimento nei confronti della dittatura appena instauratasi e che sarebbe durata più di 20 anni…
Põe a mão na minha mão
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 25/3/2013 - 15:08
Acender as velas
[1964]
Parole e musica di Zé Keti, nome d’arte di José Flores de Jesus, (1921-1999), cantante e compositore di samba.
Nell’album di Nara Leão, la “Musa della Bossa Nova” (1942-1989), intitolato “Opinião de Nara”, un disco che uscì proprio nell’anno dell’avvento della dittatura in Brasile e che contiene una dura condanna della repressione militare ed una denuncia delle misere condizioni di vita del popolo brasiliano.
Una canzone che racconta di come nelle favelas brasiliane (così come nelle “callampas” cilene, o nelle “villas miseria” argentine ed in ogni baraccopoli latinoamericana) la gente fosse così abbandonata da morire, magari per una stupidaggine, senza alcun soccorso…
“E la gente muore senza voler morire…”
Parole e musica di Zé Keti, nome d’arte di José Flores de Jesus, (1921-1999), cantante e compositore di samba.
Nell’album di Nara Leão, la “Musa della Bossa Nova” (1942-1989), intitolato “Opinião de Nara”, un disco che uscì proprio nell’anno dell’avvento della dittatura in Brasile e che contiene una dura condanna della repressione militare ed una denuncia delle misere condizioni di vita del popolo brasiliano.
Una canzone che racconta di come nelle favelas brasiliane (così come nelle “callampas” cilene, o nelle “villas miseria” argentine ed in ogni baraccopoli latinoamericana) la gente fosse così abbandonata da morire, magari per una stupidaggine, senza alcun soccorso…
“E la gente muore senza voler morire…”
Acender as velas já é profissão
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 25/3/2013 - 14:53
La vie s'écoule, la vie s'enfuit
Tradução portuguesa de Riccardo Venturi
25 de março de 2013
25 de março de 2013
A VIDA PASSA, A VIDA FOGE
(continuer)
(continuer)
25/3/2013 - 13:18
O subdesenvolvido
[1961]
Parole di Francisco “Chico” de Assis
Musica di Carlos Lyra
Originariamente inclusa in «Um americano em Brasília», piece teatrale di Francisco “Chico” de Assis e Nelson Lins e Barros, fu poi incisa l’anno seguente dal Conjunto CPC nel disco autoprodotto “O Povo canta” realizzato dal Centro Popular de Cultura, un collettivo nato nel 1961 all’interno dell’União Nacional de Estudantes (UNE) di Rio de Janeiro.
In poco più di due anni di attività il CPC produsse documentari, libri, spettacoli teatrali ed il disco da cui è tratta questa canzone.
Poi, insieme all’intero paese, fu travolto dalla dittatura militare.
Canzone parodistica sulla storia del Brasile ed il neocolonialismo americano di cui era vittima in quegli anni...
Parole di Francisco “Chico” de Assis
Musica di Carlos Lyra
Originariamente inclusa in «Um americano em Brasília», piece teatrale di Francisco “Chico” de Assis e Nelson Lins e Barros, fu poi incisa l’anno seguente dal Conjunto CPC nel disco autoprodotto “O Povo canta” realizzato dal Centro Popular de Cultura, un collettivo nato nel 1961 all’interno dell’União Nacional de Estudantes (UNE) di Rio de Janeiro.
In poco più di due anni di attività il CPC produsse documentari, libri, spettacoli teatrali ed il disco da cui è tratta questa canzone.
Poi, insieme all’intero paese, fu travolto dalla dittatura militare.
Canzone parodistica sulla storia del Brasile ed il neocolonialismo americano di cui era vittima in quegli anni...
O Brasil é uma terra de amores
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 24/3/2013 - 21:37
Grileiro vem, pedra vai
[1962]
Parole e musica di Raphael de Carvalho.
Interpretata negli anni 70 da Soledad Bravo nell’album “Cantos revolucionarios de América Latina”
Originariamente nel disco autoprodotto “O Povo canta” realizzato dal Centro Popular de Cultura, un collettivo nato nel 1961 all’interno dell’União Nacional de Estudantes (UNE) di Rio de Janeiro.
In poco più di due anni di attività il CPC produsse documentari, libri, spettacoli teatrali ed il disco da cui è tratta questa canzone.
Poi, insieme all’intero paese, fu travolto dalla dittatura militare.
“Grileiro” era un faccendiere con il compito di produrre falsi atti di proprietà per conto di qualche grosso proprietario o speculatore e cacciare così dai terreni d’interesse quanti li occupassero. Il termine deriva dal fatto che i documenti falsi venivano conservati in una scatola con dei grilli in modo che risultassero “antichizzati” dall’azione... (continuer)
Parole e musica di Raphael de Carvalho.
Interpretata negli anni 70 da Soledad Bravo nell’album “Cantos revolucionarios de América Latina”
Originariamente nel disco autoprodotto “O Povo canta” realizzato dal Centro Popular de Cultura, un collettivo nato nel 1961 all’interno dell’União Nacional de Estudantes (UNE) di Rio de Janeiro.
In poco più di due anni di attività il CPC produsse documentari, libri, spettacoli teatrali ed il disco da cui è tratta questa canzone.
Poi, insieme all’intero paese, fu travolto dalla dittatura militare.
“Grileiro” era un faccendiere con il compito di produrre falsi atti di proprietà per conto di qualche grosso proprietario o speculatore e cacciare così dai terreni d’interesse quanti li occupassero. Il termine deriva dal fatto che i documenti falsi venivano conservati in una scatola con dei grilli in modo che risultassero “antichizzati” dall’azione... (continuer)
Grileiro vem, pedra vai
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 24/3/2013 - 20:46
Brasil já vai a guerra
[1960]
Parole e musica di Juca Chaves
Dall’album “As musicas proibidas“ pubblicato nel 1968.
La dittatura militare in Brasile ebbe formalmente inizio nel 1964 ma anche lì - così come in Argentina e in molti altri paesi latinoamericani - non si può certo dire che i governi precedenti fossero stati democratici. E’ il caso di quello di Getulio Vargas, un nazionalista, populista e parafascista che fu presidente del Brasile dal 1930 al 1945 e poi ancora per qualche anno nel dopoguerra. Con Vargas e grazie all’impegno nel conflitto mondiale a fianco degli USA (una decisione puramente opportunistica, che Vargas era ideologicamente molto più vicino a Mussolini ed Hitler), l’esercito brasiliano accrebbe sempre di più la sua influenza fino - come si è detto - alla presa del potere con il golpe del 1964.
Questa canzone fu scritta dal grande umorista, cantautore e compositore Juca Chaves quando nel... (continuer)
Parole e musica di Juca Chaves
Dall’album “As musicas proibidas“ pubblicato nel 1968.
La dittatura militare in Brasile ebbe formalmente inizio nel 1964 ma anche lì - così come in Argentina e in molti altri paesi latinoamericani - non si può certo dire che i governi precedenti fossero stati democratici. E’ il caso di quello di Getulio Vargas, un nazionalista, populista e parafascista che fu presidente del Brasile dal 1930 al 1945 e poi ancora per qualche anno nel dopoguerra. Con Vargas e grazie all’impegno nel conflitto mondiale a fianco degli USA (una decisione puramente opportunistica, che Vargas era ideologicamente molto più vicino a Mussolini ed Hitler), l’esercito brasiliano accrebbe sempre di più la sua influenza fino - come si è detto - alla presa del potere con il golpe del 1964.
Questa canzone fu scritta dal grande umorista, cantautore e compositore Juca Chaves quando nel... (continuer)
Brasil já vai a guerra, comprou um porta-aviões
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 24/3/2013 - 17:35
Zambi
[1965]
Scritta da Edu Lobo e Vinícius de Moraes Vinicius de Moraes
Dall’album “A musica de Edu Lobo por Edu Lobo”, con la partecipazione del Tamba Trio.
Interpretata anche da Elis Regina nel disco “O fino do fino” dello stesso anno.
Gli africani tratti in schiavitù dai trafficanti portoghesi cominciarono ad essere trasportati in Brasile fina dalle ultime decadi del XVI secolo. Le loro condizioni di vita nella colonia erano terribili. Molti fuggirono creando degli insediamenti, detti “quilombos”, perennemente minacciati dalle truppe portoghesi o dagli eserciti privati dei latifondisti. La schiavitù in Brasile venne formalmente abolita solo nel 1888.
“Zambi” (o “Nzambi” o “Nzambi Mpungu” o“Olorun”) è il dio supremo della religione animista afro-brasiliana Candomblé. E’ il creatore di tutte le altre divinità (“Orixás”), non ha una forma (e quindi non ha una rappresentazione,... (continuer)
Scritta da Edu Lobo e Vinícius de Moraes Vinicius de Moraes
Dall’album “A musica de Edu Lobo por Edu Lobo”, con la partecipazione del Tamba Trio.
Interpretata anche da Elis Regina nel disco “O fino do fino” dello stesso anno.
Gli africani tratti in schiavitù dai trafficanti portoghesi cominciarono ad essere trasportati in Brasile fina dalle ultime decadi del XVI secolo. Le loro condizioni di vita nella colonia erano terribili. Molti fuggirono creando degli insediamenti, detti “quilombos”, perennemente minacciati dalle truppe portoghesi o dagli eserciti privati dei latifondisti. La schiavitù in Brasile venne formalmente abolita solo nel 1888.
“Zambi” (o “Nzambi” o “Nzambi Mpungu” o“Olorun”) è il dio supremo della religione animista afro-brasiliana Candomblé. E’ il creatore di tutte le altre divinità (“Orixás”), non ha una forma (e quindi non ha una rappresentazione,... (continuer)
É Zambi no açoite, ei, ei, é Zambi
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 21/3/2013 - 14:34
Quem é essa mulher
Madres Coraje, Homenaje a las Madres de Plaza de Mayo Realizado por Emilio Cartoy Diaz para Tea Imagen y Radio Tea.
Quem é essa mulher
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 14/3/2013 - 10:04
Onde o sol castiga mais
[1971]
Una canzone sicuramente autobiografica, composta da Bandeira all’inizio della sua carriera artistica, dopo tre anni di servizio militare trascorsi in Angola in un reparto di radiotrasmissioni.
Non si tratta certamente di una canzone pacifista nè contiene una condanna esplicita delle guerre coloniali, ma mi sembra che descriva bene il sentimento di sconforto, di paura, di insensatezza che doveva serpeggiare tra i giovani portoghesi sbattuti a combattere in quelle terre lontane, ostili, sotto un sole feroce, costretti ad uccidere per non morire, pregando Dio di riuscire a sopravvivere...
E furono proprio quei giovani soldati stanchi di guerra che, di lì a poco, posero fine alla dittatura salazarista ed al colonialismo portoghese.
Una canzone sicuramente autobiografica, composta da Bandeira all’inizio della sua carriera artistica, dopo tre anni di servizio militare trascorsi in Angola in un reparto di radiotrasmissioni.
Non si tratta certamente di una canzone pacifista nè contiene una condanna esplicita delle guerre coloniali, ma mi sembra che descriva bene il sentimento di sconforto, di paura, di insensatezza che doveva serpeggiare tra i giovani portoghesi sbattuti a combattere in quelle terre lontane, ostili, sotto un sole feroce, costretti ad uccidere per non morire, pregando Dio di riuscire a sopravvivere...
E furono proprio quei giovani soldati stanchi di guerra che, di lì a poco, posero fine alla dittatura salazarista ed al colonialismo portoghese.
Quem nunca viu, quem nunca andou a combater
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 7/3/2013 - 21:18
Lá vêm os nossos soldados
[1977]
Letra e música: José Afonso
Testo e musica: José Afonso
Do espetáculo teatral "Barracas 1975"
Dallo spettacolo teatrale "Barracas 1975"
Canzone composta per lo spettacolo teatrale “Barracas 1975”, dedicato alla rivoluzione portoghese, scritto dal drammaturgo e sociologo francese Richard Demarcy e presentato al festival di Avignone nel 1977 dalla compagnia Théâtre de la Commune di Aubervilliers, con la direzione di Teresa Mota, attrice e regista teatrale portoghese, compagna di Demarcy.
Alla colonna sonora collaborò, oltre che Zeca Afonso, anche Paco Ibáñez.
[1977]
Letra e música: José Afonso
Testo e musica: José Afonso
Do espetáculo teatral "Barracas 1975"
Dallo spettacolo teatrale "Barracas 1975"
Canzone composta per lo spettacolo teatrale “Barracas 1975”, dedicato alla rivoluzione portoghese, scritto dal drammaturgo e sociologo francese Richard Demarcy e presentato al festival di Avignone nel 1977 dalla compagnia Théâtre de la Commune di Aubervilliers, con la direzione di Teresa Mota, attrice e regista teatrale portoghese, compagna di Demarcy.
Alla colonna sonora collaborò, oltre che Zeca Afonso, anche Paco Ibáñez.
Lá vêm os nossos soldados
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 6/3/2013 - 13:30
Ich lese von der Panzerschlacht
EU LEIO ACERCA DA BATALHA DE TANQUES
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 8/2/2013 - 14:12
Gedenktafe für im Krieg des Hitler gegen Frankreich gefallene
EPITÁFIO A UM CAÍDO NA GUERRA DE HITLER CONTRA A FRANÇA
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 8/2/2013 - 11:49
Gedenktafel für 4000, die im Krieg des Hitler gegen Norwegen versenkt wurden
EPITÁFIO PARA 4000, QUE NA GUERRA DE HITLER CONTRA A NORUEGA MORRERAM AFOGADOS
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 8/2/2013 - 11:18
Die Pfeifen (Auf der Flucht)
NA RETIRADA (OS FLAUTINS)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 7/2/2013 - 14:46
Finnische Landschaft (Frühling 1942)
PRIMAVERA (PAISAGEM FINLANDESA)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 7/2/2013 - 14:18
Mein junger Sohn fragt mich (Der Sohn II)
O MEU JOVEM FILHO PERGUNTOU-ME (O FILHO II)
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 1/2/2013 - 09:38
Ballata degli impiccati
Tradução portuguesa de Riccardo Venturi
7 de janeiro de 2013
7 de janeiro de 2013
BALADA DOS ENFORCADOS
(continuer)
(continuer)
7/1/2013 - 18:42
Ballata dell'emigrazione
Versão portuguesa de Riccardo Venturi
18 de dezembro de 2012
A cançãο foi escrita por Alberto D'Amico, mas é mais conhecida na versão interpretada pela grande folklorista italiana Giovanna Marini. Descreve perfeitamente as condições horríveis que o emigrante devia suportar. Hoje, os migrantes que procuram sobreviver são o objeto da nossa exclusão e, por isso, decidimos atualizá-la. Giovanna Marini, mestra incontestável da canção italiana, aceitou cantá-la junto com nós e para nós.
Marco Rovelli, desde o livrete de “A música nas ruas!”
18 de dezembro de 2012
A cançãο foi escrita por Alberto D'Amico, mas é mais conhecida na versão interpretada pela grande folklorista italiana Giovanna Marini. Descreve perfeitamente as condições horríveis que o emigrante devia suportar. Hoje, os migrantes que procuram sobreviver são o objeto da nossa exclusão e, por isso, decidimos atualizá-la. Giovanna Marini, mestra incontestável da canção italiana, aceitou cantá-la junto com nós e para nós.
Marco Rovelli, desde o livrete de “A música nas ruas!”
CANTO DA EMIGRAÇÃO
(continuer)
(continuer)
19/12/2012 - 01:11
E contra a dita a gente grita!
[2011]
Parole di Rogério Charraz, ispirate alla poesia “A dita dura” di José Carlos De Vasconcelos (1940-), giornalista, avvocato, politico e poeta portoghese.
Parte recitata scritta da Pedro Branco e interpretata da José Mário Branco
Dall’album “A chave”
Dalle dittature di ieri alle “democradure” di oggi…
Anche i portoghesi – come noi, come i greci gli spagnoli e tanti altri - ne sanno qualcosa…
Parole di Rogério Charraz, ispirate alla poesia “A dita dura” di José Carlos De Vasconcelos (1940-), giornalista, avvocato, politico e poeta portoghese.
Parte recitata scritta da Pedro Branco e interpretata da José Mário Branco
Dall’album “A chave”
Dalle dittature di ieri alle “democradure” di oggi…
Anche i portoghesi – come noi, come i greci gli spagnoli e tanti altri - ne sanno qualcosa…
A dita rói
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 18/12/2012 - 14:32
Que força é essa?
[1971]
Parole e musica di Sérgio Godinho
Nell’album "Os sobreviventes"
Parole e musica di Sérgio Godinho
Nell’album "Os sobreviventes"
Vi-te a trabalhar o dia inteiro
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 18/12/2012 - 13:12
Já o tempo se habitua
[1969]
Parole e musica di José Zeca Afonso
Nell’album “Contos velhos, rumos novos”
Nel 1969, l’anno in cui uscì questo disco, il Portogallo si trovava in una fase di transizione politica che viene definita “Primavera marcelista”, perché il dittatore Salazar era ormai fuori combattimento a causa di un ictus ed il suo successore, il giurista Marcelo Caetano, sembrava deciso a lavorare per la modernizzazione del paese ed il riconoscimento della libertà di espressione e di organizzazione… Speranza vana: venne solo cambiato nome alla PIDE ma per il resto tutto continuò come prima, specie per quel che riguarda la guerra coloniale… Nell’aprile del 1969, quando il presidente dell’Associazione Accademica di Coimbra fu arrestato per aver rifiutato durante un evento pubblico di dare la parola al presidente della Repubblica Américo Tomás, un vecchio generale della Marina militare, e... (continuer)
[1969]
Parole e musica di José Zeca Afonso
Nell’album “Contos velhos, rumos novos”
Nel 1969, l’anno in cui uscì questo disco, il Portogallo si trovava in una fase di transizione politica che viene definita “Primavera marcelista”, perché il dittatore Salazar era ormai fuori combattimento a causa di un ictus ed il suo successore, il giurista Marcelo Caetano, sembrava deciso a lavorare per la modernizzazione del paese ed il riconoscimento della libertà di espressione e di organizzazione… Speranza vana: venne solo cambiato nome alla PIDE ma per il resto tutto continuò come prima, specie per quel che riguarda la guerra coloniale… Nell’aprile del 1969, quando il presidente dell’Associazione Accademica di Coimbra fu arrestato per aver rifiutato durante un evento pubblico di dare la parola al presidente della Repubblica Américo Tomás, un vecchio generale della Marina militare, e... (continuer)
Já o tempo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 17/12/2012 - 15:39
Eh! Companheiro
[1973?]
Parole di Sérgio Godinho
Musica di José Mário Branco
Nell’album "Margem de certa maneira", 1973.
Parole di Sérgio Godinho
Musica di José Mário Branco
Nell’album "Margem de certa maneira", 1973.
Eh! Companheiro aqui estou
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 17/12/2012 - 14:43
Cantiga para quem sonha
[1971?]
Parole di Carlos Duarte Leonel Neves (1921-1996), matematico, meteorologo e poeta portoghese
Musica di João Figueiredo Gomes (?)
Interpretata da Goes (1933-2012), medico e musicista portoghese, esponente del “fado de Coimbra”, nel suo album intitolato “Canções de amor e de esperança” pubblicato nel 1971.
Parole di Carlos Duarte Leonel Neves (1921-1996), matematico, meteorologo e poeta portoghese
Musica di João Figueiredo Gomes (?)
Interpretata da Goes (1933-2012), medico e musicista portoghese, esponente del “fado de Coimbra”, nel suo album intitolato “Canções de amor e de esperança” pubblicato nel 1971.
Tu que tens dez reis de esperança e de amor
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 17/12/2012 - 14:18
É preciso acreditar
[1971]
Parole di Carlos Duarte Leonel Neves (1921-1996), matematico, meteorologo e poeta portoghese
Musica di Luís Fernando de Sousa Pires de Goes (1933-2012), medico e musicista portoghese, esponente del “fado de Coimbra”
Nell’album di Luiz Goes intitolato “Canções de amor e de esperança” pubblicato nel 1971.
Parole di Carlos Duarte Leonel Neves (1921-1996), matematico, meteorologo e poeta portoghese
Musica di Luís Fernando de Sousa Pires de Goes (1933-2012), medico e musicista portoghese, esponente del “fado de Coimbra”
Nell’album di Luiz Goes intitolato “Canções de amor e de esperança” pubblicato nel 1971.
É preciso acreditar,
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 17/12/2012 - 13:54
Cantiga dum marginal do século XIX
[1975]
Parole e musica di Vitorino Salomé Vieira
Album “Semear salsa ao reguinho”
Parole e musica di Vitorino Salomé Vieira
Album “Semear salsa ao reguinho”
Não me pergunto onde vou
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 17/12/2012 - 13:34
Monangambé
[1961]
Versi di António Jacinto do Amaral Martins (1924-1991), scrittore e poeta angolano, militante dell’Movimento di liberazione (MPLA), dalla poesia intitolata “Monangamba” nella raccolta “Poemas” pubblicata nel 1961.
Musica di Rui Alberto Vieira Dias Rodrigues Mingas, atleta, cantante e politico angolano, dall’LP “Africa negra” del 1969.
“Monangambé” significa (in una non so quale delle 40 lingue bantu e khoisan che si parlano in Angola) “contrattato”, ad indicare i neri che in epoca coloniale venivano reclutati per lavorare (= buttare il sangue) nelle piantagioni di caffè dei bianchi, molto spesso assai lontane dai villaggi d’origine….
Versi di António Jacinto do Amaral Martins (1924-1991), scrittore e poeta angolano, militante dell’Movimento di liberazione (MPLA), dalla poesia intitolata “Monangamba” nella raccolta “Poemas” pubblicata nel 1961.
Musica di Rui Alberto Vieira Dias Rodrigues Mingas, atleta, cantante e politico angolano, dall’LP “Africa negra” del 1969.
“Monangambé” significa (in una non so quale delle 40 lingue bantu e khoisan che si parlano in Angola) “contrattato”, ad indicare i neri che in epoca coloniale venivano reclutati per lavorare (= buttare il sangue) nelle piantagioni di caffè dei bianchi, molto spesso assai lontane dai villaggi d’origine….
Naquela roça grande não tem chuva
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 17/12/2012 - 11:30
Cantilena
[1947]
Versi di Sebastião Artur Cardoso da Gama (1924-1952), poeta e docente portoghese, dalla raccolta
“Cabo da Boa Esperança” pubblicta nel 1947.
Musica di Francisco Fanhais
Nell’EP “Padre Fanhais” pubblicato nel 1969
All’epoca Francisco Fanhais era sacerdote (non so se in seguito sia tornato allo stato laicale). Dopo questo EP e, soprattutto, dopo il disco “Canções da Cidade Nova” dell’anno seguente, la dittatura gli impedì di cantare, di insegnare e di esercitare il sacerdozio. Nel 1971 fu costretto all’esilio, trasferendosi in Francia dove partecipò attivamente alla Liga de Unidade e Acção Revolucionária (LUAR), movimento politico antifascista fondato da esuli portoghesi.
Versi di Sebastião Artur Cardoso da Gama (1924-1952), poeta e docente portoghese, dalla raccolta
“Cabo da Boa Esperança” pubblicta nel 1947.
Musica di Francisco Fanhais
Nell’EP “Padre Fanhais” pubblicato nel 1969
All’epoca Francisco Fanhais era sacerdote (non so se in seguito sia tornato allo stato laicale). Dopo questo EP e, soprattutto, dopo il disco “Canções da Cidade Nova” dell’anno seguente, la dittatura gli impedì di cantare, di insegnare e di esercitare il sacerdozio. Nel 1971 fu costretto all’esilio, trasferendosi in Francia dove partecipò attivamente alla Liga de Unidade e Acção Revolucionária (LUAR), movimento politico antifascista fondato da esuli portoghesi.
Cortaram as asas
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 14/12/2012 - 13:23
Como hei-de amar serenamente
[1970]
Versi di Fernando Santiago Mendes de Assis Pacheco (1937-1995), giornalista, critico letterario, traduttore e scrittore portoghese.
Musica di Adriano Correia de Oliveira, con arrangiamento di Rui Pato e Carlos Alberto Miniz.
Dall’album “Cantaremos”
Versi di Fernando Santiago Mendes de Assis Pacheco (1937-1995), giornalista, critico letterario, traduttore e scrittore portoghese.
Musica di Adriano Correia de Oliveira, con arrangiamento di Rui Pato e Carlos Alberto Miniz.
Dall’album “Cantaremos”
Como hei-de amar serenamente
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 14/12/2012 - 11:29
E Alegre se fez triste
[1964?]
Versi di Manuel Alegre
Musica di José Niza (1938-2011), medico, compositore e deputato portoghese.
Dal disco intitolato “Gente de aqui e de agora” del 1971
Ho datato (con riserva) questa poesia al 1964 perché ho la netta sensazione che Manuel Alegre la scrisse quando quell’anno fu costretto ad andare in esilio rifugiandosi ad Algeri, dove attraverso la radio A Voz da Liberdade continuò la sua lotta contro il regime fascista.
E credo che “E Alegre se fez triste” fosse diretta proprio all’amico Adriano Correia de Oliveira che invece rimase coraggiosamente in Portogallo continuando a cantare contro la dittatura.
Versi di Manuel Alegre
Musica di José Niza (1938-2011), medico, compositore e deputato portoghese.
Dal disco intitolato “Gente de aqui e de agora” del 1971
Ho datato (con riserva) questa poesia al 1964 perché ho la netta sensazione che Manuel Alegre la scrisse quando quell’anno fu costretto ad andare in esilio rifugiandosi ad Algeri, dove attraverso la radio A Voz da Liberdade continuò la sua lotta contro il regime fascista.
E credo che “E Alegre se fez triste” fosse diretta proprio all’amico Adriano Correia de Oliveira che invece rimase coraggiosamente in Portogallo continuando a cantare contro la dittatura.
Aquela clara madrugada
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 14/12/2012 - 11:13
O menino negro não entrou na roda
[1958?]
Versi di Geraldo Bessa Victor (1917-1990), poeta angolano.
Musica di Luís Cília
Dal disco “Portugal-Angola: chants de lutte” pubblicato da Le Chant Du Monde nel 1964
In seguito rieditata nell’album “Meu País” del 1973
Versi di Geraldo Bessa Victor (1917-1990), poeta angolano.
Musica di Luís Cília
Dal disco “Portugal-Angola: chants de lutte” pubblicato da Le Chant Du Monde nel 1964
In seguito rieditata nell’album “Meu País” del 1973
O menino negro não entrou na roda
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 14/12/2012 - 10:42
Guitarras como tristeza
[1964]
Versi di Rui Namorado, poeta portoghese, oggi docente di economia all’Università di Coimbra. Suo il blog O Grande Zoo
Musica di Luís Cília
Dal disco “Portugal-Angola: chants de lutte” (Le Chant Du Monde)
In seguito rieditata nell’album “Meu País” del 1973
Versi di Rui Namorado, poeta portoghese, oggi docente di economia all’Università di Coimbra. Suo il blog O Grande Zoo
Musica di Luís Cília
Dal disco “Portugal-Angola: chants de lutte” (Le Chant Du Monde)
In seguito rieditata nell’album “Meu País” del 1973
Guitarras como tristeza
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 14/12/2012 - 10:29
Sei que me esperas
[1973]
Versi del giornalista e poeta antifascista portoghese João Apolinário (1924-1988), l’autore di É preciso avisar toda a gente e di Recuso-me.
Musica di Luís Cília
Dal disco intitolato “Contra a ideia da violência a violência da ideia” (Le Chant Du Monde)
Versi del giornalista e poeta antifascista portoghese João Apolinário (1924-1988), l’autore di É preciso avisar toda a gente e di Recuso-me.
Musica di Luís Cília
Dal disco intitolato “Contra a ideia da violência a violência da ideia” (Le Chant Du Monde)
Sei que me esperas lutas e confias
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 14/12/2012 - 10:20
O que menos importa
[1964]
Versi di Daniel Damásio Ascensão Filipe (1925-1964), poeta capoverdiano.
Musica di Luís Cília
Dal disco “Portugal-Angola: chants de lutte” (Le Chant Du Monde)
In seguito rieditata nell’album “Meu País” del 1973
Versi di Daniel Damásio Ascensão Filipe (1925-1964), poeta capoverdiano.
Emigrato con la famiglia in Portogallo che era ancora un bambino, Daniel Filipe fece gli studi liceali a Lisbona, Divenne poi giornalista e poeta e veemente oppositore della dittatura salazarista, cosa che gli valse arresti e torture. Morì prematuramente, a soli 39 anni, nel 1964.
Musica di Luís Cília
Dal disco “Portugal-Angola: chants de lutte” (Le Chant Du Monde)
In seguito rieditata nell’album “Meu País” del 1973
O que menos importa é o fato surrado
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 14/12/2012 - 10:11
Sou barco
[1964]
Versi di António Borges Coelho (1928-), storico, poeta e studioso di teatro portoghese.
Musica di Luís Cília
Dal disco “Portugal-Angola: chants de lutte” (Le Chant Du Monde)
In seguito rieditata nell’album “Meu País” del 1973
Come da nota in francese riportata sul disco, durante la dittatura salazarista António Borges Coelho fu incarcerato per sei anni a Peniche, una fortezza-prigione in riva al mare. E’ lì che compose questi versi.
La canzone è stata interpretata, tra gli altri, anche da Adriano Correia de Oliveira nel suo LP di esordio del 1967.
Versi di António Borges Coelho (1928-), storico, poeta e studioso di teatro portoghese.
Musica di Luís Cília
Dal disco “Portugal-Angola: chants de lutte” (Le Chant Du Monde)
In seguito rieditata nell’album “Meu País” del 1973
Come da nota in francese riportata sul disco, durante la dittatura salazarista António Borges Coelho fu incarcerato per sei anni a Peniche, una fortezza-prigione in riva al mare. E’ lì che compose questi versi.
La canzone è stata interpretata, tra gli altri, anche da Adriano Correia de Oliveira nel suo LP di esordio del 1967.
Sou barco abandonado
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 14/12/2012 - 10:01
Aqui ficas
[1964]
Versi di José Gomes Ferreira (1900-1985), scrittore e poeta portoghese.
Musica di Luís Cília
Dal disco “Portugal-Angola: chants de lutte” (Le Chant Du Monde)
In seguito rieditata nell’album “Meu País” del 1973
Versi di José Gomes Ferreira (1900-1985), scrittore e poeta portoghese.
Musica di Luís Cília
Dal disco “Portugal-Angola: chants de lutte” (Le Chant Du Monde)
In seguito rieditata nell’album “Meu País” del 1973
Aqui ficas, melodia
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 14/12/2012 - 09:48
As brumas do futuro
[2000]
Parole di Pedro Ayres de Magalhães (1960-), chitarrista e compositore portoghese, uno dei fondatori dei Madredeus.
Musica di António Victorino Goulart de Medeiros e Almeida (1940-), compositore, pianista e scrittore portoghese.
Interpretata da Teresa Salgueiro e Madredeus
Dalla colonna sonora del film di Maria de Medeiros “Capitães de Abril” (“Capitani d’Aprile”)
Parole di Pedro Ayres de Magalhães (1960-), chitarrista e compositore portoghese, uno dei fondatori dei Madredeus.
Musica di António Victorino Goulart de Medeiros e Almeida (1940-), compositore, pianista e scrittore portoghese.
Interpretata da Teresa Salgueiro e Madredeus
Dalla colonna sonora del film di Maria de Medeiros “Capitães de Abril” (“Capitani d’Aprile”)
Sim, foi assim que a minha mão
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 14/12/2012 - 09:30
Post-scriptum
[1965]
Versi tratti da una poesia di Manuel Alegre, dalla raccolta “Praça da canção”.
Musica di Adriano Correia de Oliveira
Il brano che degnamente chiude il disco di Adriano Correia de Oliveira “O canto e as armas” pubblicato nel 1969.
Versi che ricordano molto quelli di Liberté di Paul Éluard…
Quella che segue è la versione di Adriano Correia de Oliveira, non perfettamente coincidente con il testo originale di Manuel Alegre
Versi tratti da una poesia di Manuel Alegre, dalla raccolta “Praça da canção”.
Musica di Adriano Correia de Oliveira
Il brano che degnamente chiude il disco di Adriano Correia de Oliveira “O canto e as armas” pubblicato nel 1969.
Versi che ricordano molto quelli di Liberté di Paul Éluard…
Quella che segue è la versione di Adriano Correia de Oliveira, non perfettamente coincidente con il testo originale di Manuel Alegre
Sobre esta página escrevo o teu nome
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/12/2012 - 15:55
Canto da nossa tristeza
[1965]
Versi di Manuel Alegre, dalla raccolta “Praça da canção”.
Musica di Luís Filipe Colaço
Nel disco di Adriano Correia de Oliveira “O canto e as armas” pubblicato nel 1969.
Una nota curiosa: la canzone è stata anche interpretata in portoghese da una vecchia conoscenza delle CCG e, in particolare del suo “Greek Team”… Si tratta del musicista e cantante greco Yorgos Dalaras / Γιώργος Νταλάρας che l’ha incisa nel 2006 in un suo disco dedicato alla Rivoluzione portoghese intitolato “Τα τραγούδια της επανάστασης των Γαρυφάλλων”…
Versi di Manuel Alegre, dalla raccolta “Praça da canção”.
Musica di Luís Filipe Colaço
Nel disco di Adriano Correia de Oliveira “O canto e as armas” pubblicato nel 1969.
Una nota curiosa: la canzone è stata anche interpretata in portoghese da una vecchia conoscenza delle CCG e, in particolare del suo “Greek Team”… Si tratta del musicista e cantante greco Yorgos Dalaras / Γιώργος Νταλάρας che l’ha incisa nel 2006 in un suo disco dedicato alla Rivoluzione portoghese intitolato “Τα τραγούδια της επανάστασης των Γαρυφάλλων”…
Tristeza porque és tão triste?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/12/2012 - 15:13
Por aquele caminho
Parole di José Zeca Afonso
Musica di José Zeca Afonso, Adriano Correia de Oliveira e Rui Pato (1946-), medico cardiologo, compositore e musicista polistrumentista.
Nel disco di Adriano Correia de Oliveira “O canto e as armas” pubblicato nel 1969.
Musica di José Zeca Afonso, Adriano Correia de Oliveira e Rui Pato (1946-), medico cardiologo, compositore e musicista polistrumentista.
Nel disco di Adriano Correia de Oliveira “O canto e as armas” pubblicato nel 1969.
Por aquele caminho
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/12/2012 - 14:49
Regresso
[1965]
Versi di Manuel Alegre, dalla raccolta “Praça da canção”.
Musica di Adriano Correia de Oliveira e Rui Pato (1946-), medico cardiologo, compositore e musicista polistrumentista.
Nel disco di Adriano Correia de Oliveira “O canto e as armas” pubblicato nel 1969.
Versi di Manuel Alegre, dalla raccolta “Praça da canção”.
Musica di Adriano Correia de Oliveira e Rui Pato (1946-), medico cardiologo, compositore e musicista polistrumentista.
Nel disco di Adriano Correia de Oliveira “O canto e as armas” pubblicato nel 1969.
E contudo perdendo-te encontraste.
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/12/2012 - 14:23
A batalha de Alcácer-Quibir
[1967]
Versi di Manuel Alegre, dalla raccolta “O canto e as armas”
Musica di Adriano Correia de Oliveira e Rui Pato (1946-), medico cardiologo, compositore e musicista polistrumentista.
In apertura del disco di Adriano Correia de Oliveira “O canto e as armas” pubblicato nel 1969.
In seguito incisa dallo stesso Alegre con musica di Carlos Paredes (1925-2004, grande compositore e chitarrista) nel disco “É preciso um país” pubblicato nel 1975.
Ksar el-Kebir, in portoghese Alcácer-Quibir, è una località del nord-ovest del Marocco il cui nome è indissolubilmente legato alla disfatta subita nel 1578 dall’esercito del tracotante e stupido Sebastiano I re del Portogallo il quale, desideroso di menare un po’ le mani e di cristianizzare un po’ di infedeli, andò a stuzzicare il sultano Abd al Malik I che s’incazzò non poco e scatenò contro i portoghesi alcune decine di migliaia... (continuer)
Versi di Manuel Alegre, dalla raccolta “O canto e as armas”
Musica di Adriano Correia de Oliveira e Rui Pato (1946-), medico cardiologo, compositore e musicista polistrumentista.
In apertura del disco di Adriano Correia de Oliveira “O canto e as armas” pubblicato nel 1969.
In seguito incisa dallo stesso Alegre con musica di Carlos Paredes (1925-2004, grande compositore e chitarrista) nel disco “É preciso um país” pubblicato nel 1975.
Ksar el-Kebir, in portoghese Alcácer-Quibir, è una località del nord-ovest del Marocco il cui nome è indissolubilmente legato alla disfatta subita nel 1578 dall’esercito del tracotante e stupido Sebastiano I re del Portogallo il quale, desideroso di menare un po’ le mani e di cristianizzare un po’ di infedeli, andò a stuzzicare il sultano Abd al Malik I che s’incazzò non poco e scatenò contro i portoghesi alcune decine di migliaia... (continuer)
As armas ferem de morte o cavalo branco
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/12/2012 - 14:12
E de súbito um sino
[1967]
Versi di Manuel Alegre, dalla raccolta “O canto e as armas”
Musica di Adriano Correia de Oliveira
In apertura del disco di Adriano Correia de Oliveira “O canto e as armas”
In seguito incisa dallo stesso Alegre con musica di Carlos Paredes (1925-2004, grande compositore e chitarrista) nel disco “É preciso um país” pubblicato nel 1975.
Tributo di Alegre al popolo portoghese, “tua guitarra, povo, teu génio, teu sangue…”
Versi di Manuel Alegre, dalla raccolta “O canto e as armas”
Musica di Adriano Correia de Oliveira
In apertura del disco di Adriano Correia de Oliveira “O canto e as armas”
In seguito incisa dallo stesso Alegre con musica di Carlos Paredes (1925-2004, grande compositore e chitarrista) nel disco “É preciso um país” pubblicato nel 1975.
Tributo di Alegre al popolo portoghese, “tua guitarra, povo, teu génio, teu sangue…”
Eis como tudo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/12/2012 - 13:47
Cantiga de amigo
[1971]
Parole di Luís Oliveira de Andrade (1935-1993), in arte Luís Pignatelli, poeta e scrittore portoghese.
Musica di José Niza (1938-2011), medico, compositore e deputato portoghese.
Dal disco intitolato “Gente de aqui e de agora”
Nella poesia medievale gallego-portoghese le “cantigas de amigo” erano poesie cortesi, brevi composizioni nelle quali la voce di una donna innamorata si rivolgeva all’amigo - il pretendente, l’amante, lo sposo – lontano per mare o per guerra.
I versi di Luís Pignatelli sono certamente ispirati a quelli ben più antichi di “Ondas do mar de Vigo”, una “cantiga de amigo” composta tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo dal trovatore gallego Martim Codax:
Ondas do mar de Vigo,
se vistes meu amigo!
E ai, Deus!, se verrá cedo!
Ondas do mar levado,
se vistes meu amado!
E ai Deus!, se verrá cedo!
Se vistes meu amigo,
o por... (continuer)
Parole di Luís Oliveira de Andrade (1935-1993), in arte Luís Pignatelli, poeta e scrittore portoghese.
Musica di José Niza (1938-2011), medico, compositore e deputato portoghese.
Dal disco intitolato “Gente de aqui e de agora”
Nella poesia medievale gallego-portoghese le “cantigas de amigo” erano poesie cortesi, brevi composizioni nelle quali la voce di una donna innamorata si rivolgeva all’amigo - il pretendente, l’amante, lo sposo – lontano per mare o per guerra.
I versi di Luís Pignatelli sono certamente ispirati a quelli ben più antichi di “Ondas do mar de Vigo”, una “cantiga de amigo” composta tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo dal trovatore gallego Martim Codax:
Ondas do mar de Vigo,
se vistes meu amigo!
E ai, Deus!, se verrá cedo!
Ondas do mar levado,
se vistes meu amado!
E ai Deus!, se verrá cedo!
Se vistes meu amigo,
o por... (continuer)
Se sabedes novas do meu amigo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/12/2012 - 12:17
Cachimbo da paz
[1997]
Parole Gabriel Contino, Bollado Emecê (Lulu Santos) e Memê
Musica di Gabriel Contino e Lulu Santos
Dall’album intitolato “Quebra-Cabeça”
Eseguita da Gabriel o Pensador con Lulu Santos
Una canzone sulla stretta relazione tra proibizionismo, guerra alla droga e violenza.
Parole Gabriel Contino, Bollado Emecê (Lulu Santos) e Memê
Musica di Gabriel Contino e Lulu Santos
Dall’album intitolato “Quebra-Cabeça”
Eseguita da Gabriel o Pensador con Lulu Santos
Una canzone sulla stretta relazione tra proibizionismo, guerra alla droga e violenza.
A criminalidade toma conta da cidade
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/12/2012 - 10:21
Bala perdida
[1997]
Parole e musica di Gabriel Contino.
Dall’album intitolato “Quebra-Cabeça”
Una canzone contro la violenza che affligge la società brasiliana…
Parole e musica di Gabriel Contino.
Dall’album intitolato “Quebra-Cabeça”
Una canzone contro la violenza che affligge la società brasiliana…
Bom dia, mulher
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/12/2012 - 10:03
Fdp³
[1995]
Parole e musica di Gabriel Contino.
Dall’album intitolato “Ainda É Só o Começo”
Qui Gabriel Contino “o Pensador, insieme all’amico rapper Jorge Tito, se la prende con gli imbonitori delle varie chiese e sette religiose, con la violenza della polizia, con la corruzione dei politici e anche con la violenza domestica, con i “filha da puta” che ammazzano di botte figli e compagne…
Parole e musica di Gabriel Contino.
Dall’album intitolato “Ainda É Só o Começo”
Qui Gabriel Contino “o Pensador, insieme all’amico rapper Jorge Tito, se la prende con gli imbonitori delle varie chiese e sette religiose, con la violenza della polizia, con la corruzione dei politici e anche con la violenza domestica, con i “filha da puta” che ammazzano di botte figli e compagne…
Os filha da puta vivem arrumando desculpa
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/12/2012 - 09:53
O resto do mundo
[1993]
Parole e musica di Gabriel Contino.
Dall’album di esordio intitolato “Gabriel o Pensador”
Parole e musica di Gabriel Contino.
Dall’album di esordio intitolato “Gabriel o Pensador”
Eu queria morar numa favela
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/12/2012 - 09:21
Lavagem cerebral
[1993]
Parole e musica di Gabriel Contino.
Dall’album di esordio intitolato “Gabriel o Pensador”
Parole e musica di Gabriel Contino.
Dall’album di esordio intitolato “Gabriel o Pensador”
Racismo preconceito e discriminação em geral
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/12/2012 - 09:08
Indecência militar
[1993]
Parole e musica di Gabriel Contino.
Dall’album di esordio intitolato “Gabriel o Pensador”
Parole e musica di Gabriel Contino.
Dall’album di esordio intitolato “Gabriel o Pensador”
Na porta do local do alistamento militar (indecência) esperando pela hora de entrar
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/12/2012 - 09:03
Pátria
[1967]
Versi di António Ferreira Guedes, poeta portoghese.
Musica di António Portugal e Adriano Correia de Oliveira
Dall’album d’esordio intitolato semplicemente “Adriano Correia de Oliveira”
E che mi dite di questa? Semplicemente “devastante”!
(Ora però basta con Correia de Oliveira e con i portoghesi, ché mi struggo troppo…)
Versi di António Ferreira Guedes, poeta portoghese.
Musica di António Portugal e Adriano Correia de Oliveira
Dall’album d’esordio intitolato semplicemente “Adriano Correia de Oliveira”
E che mi dite di questa? Semplicemente “devastante”!
(Ora però basta con Correia de Oliveira e con i portoghesi, ché mi struggo troppo…)
A minha boca é um cravo
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 13/12/2012 - 08:40
Tão forte sopra o vento
Una canzone inclusa in una raccolta postuma del 1983 intitolata “Memória de Adriano”
Non so a quando risalga e chi ne abbia scritto i versi…
Non so a quando risalga e chi ne abbia scritto i versi…
Tão forte sopra o vento na campina
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 12/12/2012 - 16:20
Saudade pedra e espada
[1970]
Versi di Manuel Alegre
Musica di Roberto Machado
Album “Cantaremos”
Se la libertà è una nostalgia, la nostalgia va trasformata in libertà, con le idee e con il sangue, con la pietra e con la spada, con ogni mezzo necessario…
Molto bella anche questa, le parole ma anche quell’arpeggio sospeso…
Versi di Manuel Alegre
Musica di Roberto Machado
Album “Cantaremos”
Se la libertà è una nostalgia, la nostalgia va trasformata in libertà, con le idee e con il sangue, con la pietra e con la spada, con ogni mezzo necessario…
Molto bella anche questa, le parole ma anche quell’arpeggio sospeso…
Escrevo saudade com o mesmo vento
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 12/12/2012 - 16:06
Roseira brava
[1971]
Versi di António Ferreira Guedes, poeta portoghese.
Musica di José Niza (1938-2011), medico, compositore e deputato portoghese.
Canzone che apre il disco intitolato “Gente de aqui e de agora”
La rosa selvatica (Rosa canina L.), una pianta tenace, antenata di tutte le Rose, che qui diventa allusione al popolo portoghese sotto la dittatura salazarista, un popolo capace di dare amore a chi non lo meritava e che in cambio riceveva solo l’odio che ne minava le radici…
Versi di António Ferreira Guedes, poeta portoghese.
Musica di José Niza (1938-2011), medico, compositore e deputato portoghese.
Canzone che apre il disco intitolato “Gente de aqui e de agora”
La rosa selvatica (Rosa canina L.), una pianta tenace, antenata di tutte le Rose, che qui diventa allusione al popolo portoghese sotto la dittatura salazarista, un popolo capace di dare amore a chi non lo meritava e che in cambio riceveva solo l’odio che ne minava le radici…
Roseira brava, roseira
(continuer)
(continuer)
envoyé par Dead End 12/12/2012 - 15:51
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Singolo del 1967 poi incluso nell’album “Canto Geral”, uno dei dischi più espliciti contro la dittatura miitare che in quegli anni andava consolidandosi e allungando i suoi tentacoli sulla società brasiliana.
L’Aroeira, o Arrueira, è una pianta della famiglia delle Anacardiacee presente in diverse varietà in Brasile. In Europa ne è presente una, il Lentisco, diffusa soprattutto in Portogallo. Ha un legno molto resistente, duro e compatto, e infatti è usata pe la costruzione di travi e montanti ma anche bastoni e fruste usate dai mandriani per governare il bestiame..
“Ma il bastone di Aroeira che hanno usato contro il popolo, un giorno sarà il popolo ad usarlo finchè si spezzerà, sarà la vendetta dell’Aroeira che si abbatterà sulla schiena di chi ha dato oridine di picchiare…”
Più esplicito di così!
Geraldo Vandré, dopo questa canzone e soprattutto dopo Pra não dizer... (continuer)