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Georges Brassens: Les passantes

GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCG
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La versione italiana di Fabrizio De André.
PROLAZNICE

Želim posvetiti ovu pjesmu
Svim ženama koje volimo
Kroz par tajnovitih trenutaka
Onima koje jedva poznajemo
Koje vuče druga sudbina
I koje nikada više ne pronađemo

Onima koje se pojavljuju
Po prozorima na sekundu
I koje okretno iščeznu
Ali čije vitke figure
Graciozne i tanke
Ostavljaju ozarene dojmove

Suputnici, sa putovanja
Čije oči, najljepši pejsaž
Čine puteve kraćima
Kojoj smo, možda, jedini shvatljivi
Ali je ipak ispustismo
Ne pruživši joj ruku

Finim i gipkim valcerima
Što se čine tužni i bezočni
Jednoj karnevalskoj noći
Onima ostavljenim nepoznatima
I nikada se ne povrativši
Zakovitlati neki drugi bal

Onima, već prisvojenima
Što, proživljavajući dane sive
Bivaju netko drugi
Tjeraju te, beskorisnog glupana
Da vidiš melankoliju
Beznadne sutrašnjice

Drage i upečatljive slike
Nadanja propalih dana
Sutra će te odvesti u zaborav
I malo sreće kad zahvati te
Dosta je da iščeznu sjećanja
Puteva iz starijih epizoda

Ali ako nam manjka života
I razmišljamo zbog zavisti
O svoj toj nazretoj sreći
O poljupcima kojih se ne usudismo
O srcima ostavljenim u iščekivanju
O očima nikada prozretim

I tada, u umornim večerima
U namnožavanju samoće
Duhova iz sjećanja
Plačemo za dalekim usnama
Svih onih divnih prolaznica
Koje nismo uspjeli zadržati
LE PASSANTI

Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
a quella conosciuta appena
non c'era tempo e valeva la pena
di perderci un secolo in più.

A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in là
e ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità.

Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
e magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere senza seguirla
senza averle sfiorato la mano.

A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato, inutile pazzia,
vedere il fondo della malinconia
di un avvenire disperato.

Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
per poco che la felicità ritorni
è molto raro che ci si ricordi
degli episodi del cammino.

Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarti
di quelle felicità intraviste
dei baci che non si è osato dare
delle occasioni lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti.

Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine,
una maniera di viversi insieme,
si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere.


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