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Vamos, estudiantes

Daniel Viglietti
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OriginaleVersione italiana di Riccardo Venturi
VAMOS, ESTUDIANTES

Vamos, estudiantes,
por calles y plazas,
vamos, que la vida
nos llama.

Vamos, compañeros,
con la frente alta,
quien lucha por algo
lo alcanza.

Hoy son brazos,
mañana, ¿qué serán?
¿qué serán, qué serán?

Hoy son piedras,
es cosa de pensar,
de pensar, ¡de pensar!

Vamos caminando,
los puños cerrados
y los corazones
alzados.

Vamos como un río
por calles y esquinas
gritando lo que dijo
Artigas(*).

Los tiranos
un día temblarán.
Temblarán, temblarán.

Viento frío
les vamos a arrimar.
¡A arrimar, a arrimar!

Somos aire nuevo
de la primavera,
contra nuestra voz
no hay barreras.

Sobre el aire oscuro
vamos a vencer,
andamos formando
un amanecer.

(*) José Gervasio Artigas (1764 - 1850), eroe nazionale uruguayano, quello che disse "Tiemblen los tiranos de haber excitado nuestro enojo!"
ANDIAMO, STUDENTI

Andiamo, studenti
per strade e per piazze,
andiamo, ché la vita
ci chiama.

Andiamo, compagni,
a fronte alta
chi lotta per qualcosa
la ottiene.

Oggi sono braccia,
domani che saranno?
Che saranno? Che saranno?

Oggi sono pietre,
bisogna pensarci,
pensarci! Pensarci!

Andiamo in cammino
coi pugni chiusi
e i cuori
in alto.

Andiamo come un fiume
per strade e cantonate
gridando quel che disse
Artigas.

I tiranni
un giorno tremeranno.
Tremeranno, tremeranno.

Vento freddo,
ci stiamo avvicinando.
Avvicinando! Avvicinando!

Siamo l'aria nuova
della primavera,
contro le nostre voci
non ci sono barriere.

Quell'aria scura
la vinceremo,
stiamo costruendo
un'alba nuova.


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