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Masters Of War

Bob Dylan
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ITALIANO / ITALIAN [9] - Luca Taddia
PADRONI DELLA GUERRA

Voi signori e padroni
della guerra, voi che
fate le bombe, i droni,
i cannoni, anche se
vi nascondete dietro
telecamere o
torri di vetro, è vetro,
e chi siete lo so.

Cosa avete mai fatto
per non buttarlo giù?
Per voi il mondo è un giocatto-
lo e non val di più.
Ci date una pistola,
ma non ci siete lì
dove il piombo ci vola
vicino così.

Ci mentite, da Giuda,
che la guerra è per noi,
eroi di carne cruda
che ingrassa sol voi,
ma io so, la menzogna,
leggervi in testa e
negli sguardi; una fogna
più chiara non c’è.

Dopo aver caricate
le mitraglie per noi,
vi sedete e guardate
ed uccidete poi,
senza volti né nomi,
questa mia gioventù
con ipocriti encomi
una volta di più.

Il terrore più immondo
che vi dobbiamo è
di portar figli al mondo
ridotto com’è.
Minacciate neanche
nato il mio voi già
che non valete il sangue
dell’umanità.

Chi son io? Con che basi
parlo? Mi si dirà
che non so niente o quasi,
che è la giovane età…
Ma da quello che fate,
se una cosa la so
è che non vi perdona
in persona dio, no!

Vi illudete che sono
tanti i dollari da
comperarvi il perdono
quando il giorno verrà
che la morte vi esamina,
e scoprirete che
non vi ricompra l’anima
l’oro di tutti i re.

Spero che voi moriate
quanto prima, e verrò
alle vostre parate
per mio conto, però.
Finché spiove, rimango
a guardarvi laggiù,
a impastarvi nel fango
uno sputo di più.
SIGNORI DELLA GUERRA

Voi potenti signori
voi coi vostri cannoni
Con le vostre testate
e coi vostri aeroplani
Non c’è muro che basti
e non c’è scrivania
Io vi leggo la testa
come fosse la mia

Cos’avete inventato
che non serva a disfare?
Il mio mondo per voi
è un giochetto banale
Mi passate un fucile
poi correte al riparo
E non cè traccia di voi
già dopo il primo sparo

Voi caricate un fucile
agli altri tocca sparare
Mentre voi osservate il conto
dei morti aumentare
Dalle vostre tenute
insieme ad altre cose belle
Come il sangue dei ventenni
risucchiato dalle zolle

Siete voi voi la causa
del terrore più tremendo
Il terrore di mettere
dei figli al mondo
Per bloccare mio figlio
nel mondo dei non nati
Schifo voi ed il sangue
che vi ha generati

Io che cosa ne so
per entrare nel merito
Voi direte che son fuori
e che parlo a sproposito
Forse è vero - di quel che fate
non sappiamo abbastanza
Ma farebbe orrore a Cristo
questo basta e ci avanza

Posso chiedervi una cosa?
‘Sto denaro è così buono
Ma davvero è così forte
da comprarvi il perdono?
Sarà pure ma se in cielo
ci si va con un pedaggio
Non c’è oro in tutto il mondo
che vi compri il passaggio

Io mi auguro che moriate
e che moriate fra poco
Seguirò il vostro feretro
in un pomeriggio opaco
Veglierò sui becchini
ché vi interrino correttamente
E non me ne andrò senza esser certo
che siate morti veramente


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