Terra in bocca
I GigantiOriginale | Version française - Marco Valdo M.I. – 2009 |
TERRA IN BOCCA LATO A / SIDE ONE Largo iniziale – molto largo – avanti Lungo e disteso t’hanno trovato Con quattro colpi piantati nel petto A tradimento t’hanno sparato Senza neanche darti il sospetto Ora tu giaci senza le scarpe Dentro a un cespuglio di biancospino Mentre sul mare vanno le barche Che ti ricordano fin da bambino Qualcuno corre già nella via Mentre passando la polizia Porta il tuo corpo ormai senza vita Alla tua casa ancora assopita “Quel giorno il paese si svegliava come sempre, come tutti i giorni, al rintocco del mattutino, con le prime donne sedute sui gradini delle loro case, con le reti stese ad asciugare, con il primo odore di pane, con le voci dei contadini nei campi, e il mare in lontananza, che ascolta, e racconta” Son solo cento case, tutto il paese, una gran chiesa con il campanile, un bar-tabacchi senza pretese, tutto raccolto sembra un cortile Quattro strade strette strette Che portano in piazza Una donna, due donne, Un vecchio, un bambino Con le brocche sulla testa Una lunga processione Scende al centro del paese Per comprare solo acqua In questo maledetto paese Son vent’anni che il Comune Ha promesso un acquedotto Ma promesso solamente Il raccolto sta morendo Qui da noi non piove mai Siamo stanchi di aspettare L’acqua non arriva mai... L’acqua non arriva mai... L’acqua non arriva mai... C’è solo un carrettiere Che ad ogni ora passa con l’acqua, quella da bere La vende a 10 lire al bicchiere Chi non ha soldi non la può bere I patriarchi di due famiglie Come se fossero due nazioni Scendono in campo in mille battaglie Sono nemici da generazioni Lunedì....Sparatoria nel mercato del pesce Martedì...Col tritolo fan saltare una casa Mercoledì...In campagna hanno ucciso un pastore Giovedì...Han gettato l’autobotte dal molo Venerdì...Han trovato una cisterna inquinata Poi di sabato...Tutto il paese è rimasto senz’acqua Ma di domenica, ma di domenica Tutti alla piazza, a festeggiare il santo del giorno Tutti salutano, tutto è normale “Don Vincenzo carissimo, salutammo a vossia Baciamo le mani don Gaetano, ossequi alla signora” Nel paese un’esplosione violenta......Fa crollare come in guerra una casa Martedì ......arrivano i carabinieri......Per fare un verbale Ma di domenica, ma di domenica Tutti alla piazza, a festeggiare il santo del giorno Tutti salutano, tutto è normale Non è successo niente di normale Avanti tutto – brutto momento – plim plim “I was in Sicily in 1936 Sun and sea like in California, wonderful! No one washes teeth, Just someone drink milk: terrible!” Poi nel paese bianco di sole Scorre in silenzio il tuo funerale Piange la gente, sboccian le viole E una ragazza si sente male Tu, pieno di sole Lei, bianca di sale Un tramonto che moriva in mare Così è nato il vostro amore Tu che di domenica cercavi il suo sguardo Tra la gente nella chiesa Lei che sorrideva di nascosto Timorosa del rimprovero di Dio Vi parlate già da un anno Son contenti i genitori Poi le nozze si faranno Io, io ero stato scelto Per essere compare Tu, pieno di sole Lei, bianca di sale Un tramonto che moriva in mare Così è nato il vostro amore Tu che di domenica cercavi il suo sguardo Tra la gente nella chiesa Lei che sorrideva di nascosto Timorosa del rimprovero di Dio Vi parlate già da un anno Son contenti i genitori Poi le nozze si faranno Io, io ero stato scelto Per essere compare Tu, pieno di sole Lei, bianca di sale “Io, ho il sole nel cuore e tu mi illumini” Plim plim al parossismo – delicato andante Si scompone in mille suoni Un lamento di campane Lenta e funebre magia Che in paese più nessuno fa dormire Se parlavo di tuo padre E del dramma di un paese Dove regna l’omertà Ti chiudevi nel silenzio e non parlavi quasi mai Sì, nello sguardo innocente, c’era solo ingenuità Tu pieno di sole, lei bianca di sale Queste immagini sono per me ricordi Di un amore semplice, di un amore facile Del tuo amore disperato che non vuol morire Testardo come un asino, violento come un temporale Fragile come un bambino che ha paura La miseria porta in grembo La violenza come un figlio Che per crescere dovrà Divorare tutto il bene, solo il male lascerà Il tuo mondo si è fermato Niente conta ormai per te Brucia la tua gioventù E nessun avvenimento vale più Di ogni appuntamento Che tu davi a lei Sì, nello sguardo innocente, c’era solo ingenuità Tu pieno di sole, lei bianca di sale Queste immagini sono per me ricordi Di un amore semplice, di un amore facile Del tuo amore disperato che non vuol morire Testardo come un asino, violento come un temporale Fragile come un bambino che ha paura Tu che di domenica cercavi il suo sguardo Tra la gente nella chiesa Lei che sorrideva di nascosto Timorosa del rimprovero di Dio Tu pieno di sole, lei bianca di sale Queste immagini sono per me ricordi Di un amore semplice, di un amore facile Del tuo amore disperato che non vuol morire Del tuo amore calpestato Del tuo amore calpestato, ferito e ucciso Rumori – fine incombente * LATO B / SIDE TWO Fine lontana – allegro per niente No, non era più un mistero, lo sapevano in paese, lo sapeva il mondo intero le mie mani ho rovinato lavorando sotto il sole che bruciava le colline ogni zolla ho frantumato ogni angolo di terra fino in fondo al mio podere queste mani hanno scavato ma l’acqua no, no, no, non l’ho trovata mai Qualcuno poi m’ha consigliato Di pensare ai fatti miei Eran questioni personali Ho risposto: “andate via, faccio quello che mi pare Questa terra è casa mia” Loro mi hanno minacciato, il mio orgoglio hanno ferito per amore ho mentito ed in faccia gli ho gridato “Ho trovato l’acqua e la regalo a tutti” Ho trovato nella stalla Il mio mulo sgozzato Poi di notte hanno incendiato i granai Qualche giorno dopo mi han tagliato le viti Per farmi paura, per farmi paura No no no no, non ce n’ho, no, no, continuerò Per farmi paura, per farmi paura No no no no, non ce n’ho, no, no, continuerò Loro mi hanno minacciato, il mio orgoglio hanno ferito per amore ho mentito ed in faccia gli ho gridato “Ho trovato l’acqua e la regalo a tutti” “Perché voi non riuscite a capire quello che sta dicendo?” “Io ho il sole nel cuore...e tu m’illumini” Tanto va la gatta al lardo – su e giù Lungo e disteso t’hanno trovato Con quattro colpi piantati nel petto A tradimento t’hanno sparato..... Quando il tuo corpo hanno trovato Senza scarpe e senza vita I tuoi occhi neri sbarrati nel vuoto Davanti alla morte Avevano fotografato la paura Quando il tuo corpo hanno trovato Senza scarpe e senza vita Nella tua bocca Ancora spalancata Ad invocare l’ultimo aiuto C’era solo terra e non respiro Nel tuo letto di morte Col tuo vestito di festa Ti hanno vegliato due giorni Ti ha visto tutto il paese Ti hanno baciato le mani Accarezzato i capelli Hanno sfilato in silenzio Son tutti senza parole La casa è piena di gente La gente piange e poi prega Ogni preghiera è una rosa Ti hanno coperto di fiori Ed io, seduto su una sedia guardo tutto ma Non ho il coraggio di guardarti A chi debbo ringraziare per questo figlio morto Per questo mio dolore e questo mio dolore, per questo mio dolore, per questo mio dolore A chi debbo ringraziare, a chi debbo ringraziare La mano che ti ha ucciso L’egoismo del potere O il mio orgoglio smisurato, il senso che io dò all’onore Sapevo di non potere Lottare con le montagne Ma ero pronto a pagare Pagare io di persona Come potevo pensare Io che ti ho dato la vita Di regalarti alla morte Parlare non serve a niente Ora il tuo corpo ha un vestito Coperto solo di fiori Abbandonato sul letto Sopra il tuo letto di morte Ed io, seduto su una sedia guardo tutto ma Non ho il coraggio di guardarti A chi debbo ringraziare per questo figlio morto Per questo mio dolore e questo mio dolore, per questo mio dolore, per questo mio dolore A chi debbo ringraziare, a chi debbo ringraziare Tua madre, la terra, in una nuova ferita Coprirà il tuo corpo come un germoglio di grano Che morirebbe d’inverno senza spuntare mai No no no, non è vero Questa è solo fantasia Questa terra ti odierà Scaverà dentro di te Il tuo volto sfigurerà Ma cosa resterà di.... Tua madre, la terra, ti pianterà nel cuore Radici di rose per darti la vita Ogni anno in primavera Quando il sole tornerà No no no, non è vero Questa è solo poesia Questa terra ti odierà Scaverà dentro di te Il tuo volto sfigurerà Ma cosa resterà, cosa resterà di.... Resterà soltanto, solamente il mio rimorso Come un’ombra no no no, non mi lascerà Urlerà di notte Di notte nel silenzio No no non mi distruggerà, non mi distruggerà Io piango, io piango, io piango So chi devo ringraziare Ma so che devo fare Sì, so chi devo ringraziare Ora so che devo fare Lui certamente conosce chi è stato E già lo aspetta al crocevia E quando passa Lungo il fossato Gli spara in faccia E così sia.... “Addì 18 agosto 1936, in contrada Sorci è stato ritrovato un morto sparato...... 19 agosto ’36, all’altezza delle terrazze del Buonconvento è stato trovato un morto sparato... 20 agosto ‘36, alla presenza di tre guardie, e mia, si costituisce Calogero Sonnino, dichiarandosi l’uccisore dell’uomo trovato alle terrazze del Buonconvento, e padre del ragazzo trovato ucciso in contrada Sorci... 22 agosto 1936, tramite la mia persona Sonnino fa sapere alla famiglia di volere il figlio sepolto nel suo podere 25 agosto 1936, alla presenza del medico legale, del curato, del sepoltore, di sette congiunti, e mia, si procede alla tumulazione, durante lo scavo, all’improvviso, dalla terra........” Larghissimo – dentro tutto “Calogero Sonnino aveva ragione, aveva perduto un figlio ma aveva trovato l’acqua. Sì, ma se tuo padre aveva ragione, tu.....” Io ho il sole nel mio cuore... Io ho il sole e tu m’illumini Io ho il sole nel mio cuore... Io ho il sole e tu m’illumini Alba di notte – rimbalzello triste Lungo e disteso t’hanno trovato Con quattro colpi piantati nel petto A tradimento t’hanno sparato Senza neanche darti il sospetto Ora tu giaci senza le scarpe Dentro a un cespuglio di biancospino Mentre sul mare vanno le barche Che ti ricordano fin da bambino Qualcuno corre già nella via Mentre passando la polizia Porta il tuo corpo ormai senza vita Alla tua casa ancora assopita Qualcuno corre già nella via Mentre passando la polizia Porta il tuo corpo ormai senza vita Alla tua casa ancora assopita Quando ti vedono i tuoi parenti Si levano subito pianti e lamenti S’alza tuo padre con la doppietta Corre ansimando per fare vendetta Lui certamente conosce chi è stato E già lo aspetta al crocevia Poi quando passa Lungo il fossato Gli spara in faccia E così sia.... Poi nel paese bianco di sole Scorre in silenzio il tuo funerale Piange la gente, sboccian le viole E una ragazza si sente male Dentro la terra t’hanno calato Davanti al mare il tuo primo amore Non puoi far nulla del tuo passato Per te non corrono più le ore Dentro la terra t’hanno calato Davanti al mare il tuo primo amore Non puoi far nulla del tuo passato Per te non corrono più le ore Quante speranze, quante illusioni Tu ti eri fatto su questa terra Le hanno abbattute senza ragioni Come si abbatte un soldato in guerra Lungo e disteso t’hanno trovato Con quattro colpi piantati nel petto Tu ti credevi quasi immortale Hai sedici anni, ma sei morto lo stesso Rimbalzello compiacente – ossessivo ma non troppo – fine | LA TERRE EN BOUCHE On t'a retrouvé étendu de tout ton long Avec quatre trous rouges au côté droit Ils t'ont abattu en traître Sans même te laisser une chance À présent, tu gis sans tes chaussures Dans un buisson d'aubépine Pendant que sur la mer s'en vont les barques Qui se souviennent de toi encore enfant. Déjà quelqu'un court sur la route Pendant que passe la police On emporte ton corps désormais sans vie À ta maison encore assoupie. Ce jour-là le village s'éveillait comme toujours, comme tous les autres jours, au carillon du matin, avec les premières femmes assises sur les escaliers de leurs maisons, avec les filets étendus à sécher, avec l'odeur du premier pain, avec les voix des paysans dans les champs et la mer au loin qui écoute et raconte. Il y a seulement cent maisons, tout le village, Une grande église avec son clocher, Un bar-tabac sans prétention. Le tout rassemblé, on dirait une cour. Quatre rues étroites Qui conduisent à la place Une femme, deux femmes, Un vieux, un enfant; Avec leurs brocs sur a tête Une longue procession Descend au centre du village Juste pour acheter l'eau. Dans ce maudit pays Il y a vingt ans que la Commune A promis un aqueduc Mais seulement promis. La récolte meurt Ici chez nous, il ne pleut jamais. Nous sommes fatigués d'attendre L'eau n'arrive jamais... L'eau n'arrive jamais... L'eau n'arrive jamais... Il y a seulement un charretier Qui à toute heure passe avec l'eau, celle à boire Il la vend dix lires le verre Qui n'a pas d'argent ne peut la boire. Les patriarches de deux familles Comme si ce fût de deux nations S'affrontent en mille batailles Ils sont ennemis depuis des générations. Lundi … Fusillade au marché aux poissons Mardi … Une maison saute à la dynamite Mercredi... Dans la campagne, on a tué un berger Jeudi... On a jeté du môle le camion-citerne. Vendredi... On a trouvé une citerne empoisonnée Puis, Samedi... Tout le village est resté sans eau Mais dimanche, mais dimanche Tous sur la place, à fêter le saint du jour, Tous saluent, tout est normal. « Don Vincenzo très cher, nous vous saluons Nous vous baisons les mains, Don Gaetano, hommages à Madame » Dans le pays, une explosion violente... comme à la guerre, fait crouler une maison Mardi... arrivent les carabiniers... Pour faire un procès-verbal. Mais dimanche, mais dimanche Tous sur la place, à fêter le saint du jour, Tous saluent, tout est normal. Il ne s'est rien passé de normal. “I was in Sicily in 1936 Sun and sea like in California, wonderful! No one washes teeth, Just someone drink milk: terrible!” Puis dans le village blanc de soleil Passe en silence ton enterrement Les gens pleurent, se lamentent les violons Et une fille se sent mal. Toi plein de soleil Elle, blanche de sel Un coucher de soleil qui mourait en mer Ainsi est né votre amour Toi qui le dimanche cherchait son regard Parmi les gens à l'église Elle qui souriait en cachette Par crainte de la désapprobation divine. Vous vous parliez depuis un an déjà Vos parents étaient contents Et les noces allaient se faire Moi, moi, j'avais été choisi Pour être témoin. Toi plein de soleil Elle, blanche de sel Un coucher de soleil qui mourait en mer Ainsi est né votre amour Toi qui le dimanche cherchait son regard Parmi les gens à l'église Elle qui souriait en cachette Par crainte de la désapprobation divine. Vous vous parliez depuis un an déjà Vos parents étaient contents Et les noces allaient se faire Moi, moi, j'avais été choisi Pour être témoin. Toi plein de soleil Elle, blanche de sel « Moi, j'ai le soleil au cœur et toi, tu m'illumines » Le lamento des cloches Se décompose en mille morceaux Magie lente et funèbre Au village, plus personne n'arrive à dormir Si on parlait de ton père Et du drame d'un pays Où règne l'omertà Tu t'enfermais dans le silence et tu ne parlais presque jamais. Oui, dans ton regard innocent, il y avait seulement de l'ingénuité Toi plein de soleil, elle blanche de sel. Ces images sont pour moi des souvenirs D'un amour simple, d'un amour facile De ton amour désespéré qui ne veut pas mourir Têtu comme un âne, violent comme un orage Fragile comme un enfant qui a peur. La misère porte comme un enfant La violence en son giron Qui pour croître devra Dévorer tout le bien et seul laissera le mal. Ton monde s'est arrêté Rien ne compte plus désormais pour toi Ta jeunesse brûlée Et aucun événement ne vaut plus Qu'aucun des rendez-vous Que tu lui donnais. Oui, dans ton regard innocent, il y avait seulement de l'ingénuité Toi plein de soleil, elle blanche de sel. Ces images sont pour moi des souvenirs D'un amour simple, d'un amour facile De ton amour désespéré qui ne veut pas mourir Têtu comme un âne, violent comme un orage Fragile comme un enfant qui a peur. Toi qui le dimanche cherchait son regard Parmi les gens à l'église Elle qui souriait en cachette Par crainte de la désapprobation divine. Toi plein de soleil, elle blanche de sel. Ces images sont pour moi des souvenirs D'un amour simple, d'un amour facile De ton amour désespéré qui ne veut pas mourir De ton amour piétiné De ton amour piétiné, blessé et tué. Non, il n'y avait plus de mystère, On le savait dans le pays, le monde entier le savait Mes mains ont retourné en travaillant sous le soleil Qui brûlait les collines J'ai craqué chaque motte Chaque coin de terre jusqu'au fond du fond de mon terrain Ces mains ont creusé Mais l'eau non, non, non, je ne l'ai jamais trouvée. Ensuite, quelqu'un m'a conseillé De penser à mes affaires C'étaient des questions personnelles J'ai répondu : « Va-t-en, je fais ce qu'il me plaît. Cette terre, c'est chez moi. » Alors, ils m'ont menacé. Ils ont blessé mon orgueil. Par amour, j'ai menti Et en face, je leur ai crié : « J'ai trouvé l'eau et je la donne à tous ». J'ai trouvé dans l'étable Mon mulet égorgé Puis, de nuit, ils ont incendié mes greniers. Un jour après, ils m'ont taillé les vignes. Pour me faire peur, pour me faire peur Non non non, pas peur, non, non, je continuerai Pour me faire peur, pour me faire peur Non non non, pas peur, non, non, je continuerai Alors, ils m'ont menacé. Ils ont blessé mon orgueil. Par amour, j'ai menti Et en face, je leur ai crié : « J'ai trouvé l'eau et je la donne à tous ». « Pourquoi ne voulez-vous pas comprendre ce que je dis ? » « Moi, j'ai le soleil au cœur... et tu m'illumines » On t'a retrouvé étendu de tout ton long Avec quatre trous rouges au côté droit Ils t'ont abattu en traître... Quand on a trouvé ton corps Sans chaussures et sans vie Tes yeux noirs écarquillés dans le vide Avaient photographié la peur Quand on a trouvé ton corps Sans chaussures et sans vie Dans ta bouche Encore béante D'invoquer l'ultime secours Il y avait seulement la terre et pas de souffle. Sur ton lit de mort Avec ton habit de fête On t'a veillé deux jours Tout le pays t'a rendu visite On t'a baisé les mains Caressé les cheveux. On a défilé en silence Tous sans un mot La maison est remplie de gens Les gens pleurent et puis, prient Chaque prière est une rose On t'a couvert de fleurs Et moi, assis sur une chaise je regarde tout mais Je n'ai pas le courage de te regarder. Qui dois-je remercier pour ce fils mort Pour ma douleur Et cette douleur, pour ma douleur, pour cette douleur Qui dois-je remercier, qui dois-je remercier La main qui t'a tué L'égoïsme du pouvoir Ou mon orgueil démesuré Le sens que je donne à l'honneur. Je savais ne pouvoir Lutter contre les montagnes Mais j'étais prêt à payer Payer, moi, en personne, Comment pouvais-je penser Moi qui t'ai donné la vie De te donner la mort. Parler ne sert à rien. À présent ton corps a un habit Couvert seulement de fleurs Abandonné sur le lit Sur ton lit de mort. Et moi, assis sur une chaise je regarde tout mais Je n'ai pas le courage de te regarder. Qui dois-je remercier pour ce fils mort Pour ma douleur Et cette douleur, pour ma douleur, pour cette douleur Qui dois-je remercier, qui dois-je remercier Ta mère, la terre, en une nouvelle blessure Couvrira ton corps comme un germe de blé Qui mourrait dans l'hiver Sans jamais pousser. Non non non, ce n'est pas vrai C'est seulement un rêve Cette terre te détestera Elle creusera au-dedans de toi Elle défigurera ton visage Mais que restera-t-il de... Ta mère, la terre, te plantera dans le cœur Des racines de rose pour te redonner vie Chaque année au printemps Quand reviendra le soleil. Non non non, ce n'est pas vrai C'est seulement poésie Cette terre te détestera Elle creusera au-dedans de toi Elle défigurera ton visage Mais que restera-t-il, que restera-t-il de... Seul restera, seulement mon remords Comme une ombre non non non, ne me laissera pas Il hurlera de nuit De nuit dans le silence Non non, il ne me détruira pas, il ne me détruira pas Je pleure, je pleure, je pleure Je sais qui je dois remercier Et je sais ce que je dois faire Si, je sais qui je dois remercier Maintenant, je sais ce que je dois faire. Lui certainement sait qui c'était Et l'attend déjà au croisement Et quand il passe Le long du fossé Il tire dans sa face Et ainsi ce fut... « Aujourd'hui 18 août 1936, dans le hameau de Sorci a été retrouvé mort abattu... 19 août 1936, à la hauteur des terrasses du Buonconvento a été trouvé mort abattu... 20 août 1936, en présence de trois gardes, et moi, s'est constitué Calogero Sonnino, se déclarant l'assassin de l'homme trouvé aux terrasses du Buonconvento, et père du garçon trouvé assassiné dans le hameau de Sorci... 22 août 1936, par mon entremise Sonnino fait savoir à sa famille de vouloir que son fils soit enterré dans son terrain, 25 août 1936, en présence du médecin légiste, du curé, du fossoyeur, de sept conjoints et moi, on procède à l'inhumation, durant le creusement, à l'improviste, de la terre... » « Calogero Sonnino avait raison, il avait perdu un fils, mais il avait trouvé l'eau. Si, mais si ton père avait raison, toi... » Moi, j'ai le soleil au cœur... Moi j'ai le soleil et tu m'illumines Moi, j'ai le soleil au cœur... Moi j'ai le soleil et tu m'illumines On t'a retrouvé étendu de tout ton long Avec quatre trous rouges au côté droit Ils t'ont abattu en traître Sans même te laisser une chance À présent, tu gis sans tes chaussures Dans un buisson d'aubépine Pendant que sur la mer s'en vont les barques Qui se souviennent de toi encore enfant. Déjà quelqu'un court sur la route Pendant que passe la police On emporte ton corps désormais sans vie À ta maison encore assoupie. Déjà quelqu'un court sur la route Pendant que passe la police On emporte ton corps désormais sans vie À ta maison encore assoupie. Quand tes parents te voient Pleurs et lamentations s'élèvent subitement Se lève ton père avec son fusil Et tout haletant court faire vengeance Lui certainement sait qui c'était Et l'attend déjà au croisement Et quand il passe Le long du fossé Il tire dans sa face Et ainsi ce fut... Puis dans le pays blanc de soleil Avance en silence ton enterrement Les gens pleurent, se lamentent les violons Et une fille se sent mal. Dans la terre, ils t'ont descendu Devant la mer, ton premier amour Ne peut plus rien faire de ton passé Pour toi, les heures ne passent plus Dans la terre, ils t'ont descendu Devant la mer, ton premier amour Ne peut plus rien faire de ton passé Pour toi, les heures ne passent plus. Combien d'espérances, combien d'illusions T'étais-tu faites sur cette terre Qu'ils ont abattues sans raison Comme on abat un soldat à la guerre On t'a retrouvé étendu de tout ton long Avec quatre trous rouges au côté droit Tu te croyais quasi immortel Tu as seize ans, mais tu es mort quand même. |