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Terra in bocca

I Giganti
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OriginaleVersion française - Marco Valdo M.I. – 2009
TERRA IN BOCCA

LATO A / SIDE ONE

Largo iniziale – molto largo – avanti

Lungo e disteso t’hanno trovato
Con quattro colpi piantati nel petto
A tradimento t’hanno sparato
Senza neanche darti il sospetto

Ora tu giaci senza le scarpe
Dentro a un cespuglio di biancospino
Mentre sul mare vanno le barche
Che ti ricordano fin da bambino

Qualcuno corre già nella via
Mentre passando la polizia
Porta il tuo corpo ormai senza vita
Alla tua casa ancora assopita

“Quel giorno il paese si svegliava come sempre, come tutti i giorni, al rintocco del mattutino, con le prime
donne sedute sui gradini delle loro case, con le reti stese ad asciugare, con il primo odore di pane, con le voci
dei contadini nei campi, e il mare in lontananza, che ascolta, e racconta”

Son solo cento case, tutto il paese,
una gran chiesa con il campanile,
un bar-tabacchi senza pretese,
tutto raccolto sembra un cortile

Quattro strade strette strette
Che portano in piazza
Una donna, due donne,
Un vecchio, un bambino
Con le brocche sulla testa
Una lunga processione
Scende al centro del paese
Per comprare solo acqua

In questo maledetto paese
Son vent’anni che il Comune
Ha promesso un acquedotto
Ma promesso solamente
Il raccolto sta morendo
Qui da noi non piove mai
Siamo stanchi di aspettare
L’acqua non arriva mai...
L’acqua non arriva mai...
L’acqua non arriva mai...

C’è solo un carrettiere
Che ad ogni ora passa con l’acqua, quella da bere
La vende a 10 lire al bicchiere
Chi non ha soldi non la può bere

I patriarchi di due famiglie
Come se fossero due nazioni
Scendono in campo in mille battaglie
Sono nemici da generazioni

Lunedì....Sparatoria nel mercato del pesce
Martedì...Col tritolo fan saltare una casa
Mercoledì...In campagna hanno ucciso un pastore
Giovedì...Han gettato l’autobotte dal molo
Venerdì...Han trovato una cisterna inquinata
Poi di sabato...Tutto il paese è rimasto senz’acqua
Ma di domenica, ma di domenica
Tutti alla piazza, a festeggiare il santo del giorno
Tutti salutano, tutto è normale

“Don Vincenzo carissimo, salutammo a vossia
Baciamo le mani don Gaetano, ossequi alla signora”

Nel paese un’esplosione violenta......Fa crollare come in guerra una casa
Martedì ......arrivano i carabinieri......Per fare un verbale

Ma di domenica, ma di domenica
Tutti alla piazza, a festeggiare il santo del giorno
Tutti salutano, tutto è normale

Non è successo niente di normale

Avanti tutto – brutto momento – plim plim

“I was in Sicily in 1936
Sun and sea like in California, wonderful!
No one washes teeth,
Just someone drink milk: terrible!”

Poi nel paese bianco di sole
Scorre in silenzio il tuo funerale
Piange la gente, sboccian le viole
E una ragazza si sente male

Tu, pieno di sole
Lei, bianca di sale
Un tramonto che moriva in mare
Così è nato il vostro amore
Tu che di domenica cercavi il suo sguardo
Tra la gente nella chiesa
Lei che sorrideva di nascosto
Timorosa del rimprovero di Dio

Vi parlate già da un anno
Son contenti i genitori
Poi le nozze si faranno
Io, io ero stato scelto
Per essere compare

Tu, pieno di sole
Lei, bianca di sale
Un tramonto che moriva in mare
Così è nato il vostro amore
Tu che di domenica cercavi il suo sguardo
Tra la gente nella chiesa
Lei che sorrideva di nascosto
Timorosa del rimprovero di Dio

Vi parlate già da un anno
Son contenti i genitori
Poi le nozze si faranno
Io, io ero stato scelto
Per essere compare

Tu, pieno di sole
Lei, bianca di sale

“Io, ho il sole nel cuore e tu mi illumini”

Plim plim al parossismo – delicato andante

Si scompone in mille suoni
Un lamento di campane
Lenta e funebre magia
Che in paese più nessuno fa dormire
Se parlavo di tuo padre
E del dramma di un paese
Dove regna l’omertà
Ti chiudevi nel silenzio e non parlavi quasi mai

Sì, nello sguardo innocente, c’era solo ingenuità
Tu pieno di sole, lei bianca di sale
Queste immagini sono per me ricordi
Di un amore semplice, di un amore facile
Del tuo amore disperato che non vuol morire
Testardo come un asino, violento come un temporale
Fragile come un bambino che ha paura

La miseria porta in grembo
La violenza come un figlio
Che per crescere dovrà
Divorare tutto il bene, solo il male lascerà

Il tuo mondo si è fermato
Niente conta ormai per te
Brucia la tua gioventù
E nessun avvenimento vale più
Di ogni appuntamento
Che tu davi a lei

Sì, nello sguardo innocente, c’era solo ingenuità
Tu pieno di sole, lei bianca di sale
Queste immagini sono per me ricordi
Di un amore semplice, di un amore facile
Del tuo amore disperato che non vuol morire
Testardo come un asino, violento come un temporale
Fragile come un bambino che ha paura

Tu che di domenica cercavi il suo sguardo
Tra la gente nella chiesa
Lei che sorrideva di nascosto
Timorosa del rimprovero di Dio

Tu pieno di sole, lei bianca di sale
Queste immagini sono per me ricordi
Di un amore semplice, di un amore facile
Del tuo amore disperato che non vuol morire
Del tuo amore calpestato
Del tuo amore calpestato, ferito e ucciso

Rumori – fine incombente

*

LATO B / SIDE TWO

Fine lontana – allegro per niente

No, non era più un mistero,
lo sapevano in paese, lo sapeva il mondo intero
le mie mani ho rovinato lavorando sotto il sole
che bruciava le colline
ogni zolla ho frantumato
ogni angolo di terra fino in fondo al mio podere
queste mani hanno scavato
ma l’acqua no, no, no, non l’ho trovata mai

Qualcuno poi m’ha consigliato
Di pensare ai fatti miei
Eran questioni personali
Ho risposto: “andate via, faccio quello che mi pare
Questa terra è casa mia”
Loro mi hanno minacciato,
il mio orgoglio hanno ferito
per amore ho mentito
ed in faccia gli ho gridato
“Ho trovato l’acqua e la regalo a tutti”

Ho trovato nella stalla
Il mio mulo sgozzato
Poi di notte hanno incendiato i granai
Qualche giorno dopo mi han tagliato le viti
Per farmi paura, per farmi paura
No no no no, non ce n’ho, no, no, continuerò
Per farmi paura, per farmi paura
No no no no, non ce n’ho, no, no, continuerò

Loro mi hanno minacciato,
il mio orgoglio hanno ferito
per amore ho mentito
ed in faccia gli ho gridato
“Ho trovato l’acqua e la regalo a tutti”

“Perché voi non riuscite a capire quello che sta dicendo?”
“Io ho il sole nel cuore...e tu m’illumini”

Tanto va la gatta al lardo – su e giù

Lungo e disteso t’hanno trovato
Con quattro colpi piantati nel petto
A tradimento t’hanno sparato.....
Quando il tuo corpo hanno trovato
Senza scarpe e senza vita
I tuoi occhi neri sbarrati nel vuoto
Davanti alla morte
Avevano fotografato la paura
Quando il tuo corpo hanno trovato
Senza scarpe e senza vita
Nella tua bocca
Ancora spalancata
Ad invocare l’ultimo aiuto
C’era solo terra e non respiro

Nel tuo letto di morte
Col tuo vestito di festa
Ti hanno vegliato due giorni
Ti ha visto tutto il paese
Ti hanno baciato le mani
Accarezzato i capelli
Hanno sfilato in silenzio
Son tutti senza parole
La casa è piena di gente
La gente piange e poi prega
Ogni preghiera è una rosa
Ti hanno coperto di fiori

Ed io, seduto su una sedia guardo tutto ma
Non ho il coraggio di guardarti

A chi debbo ringraziare per questo figlio morto
Per questo mio dolore
e questo mio dolore, per questo mio dolore, per questo mio dolore
A chi debbo ringraziare, a chi debbo ringraziare
La mano che ti ha ucciso
L’egoismo del potere
O il mio orgoglio smisurato,
il senso che io dò all’onore

Sapevo di non potere
Lottare con le montagne
Ma ero pronto a pagare
Pagare io di persona
Come potevo pensare
Io che ti ho dato la vita
Di regalarti alla morte
Parlare non serve a niente
Ora il tuo corpo ha un vestito
Coperto solo di fiori
Abbandonato sul letto
Sopra il tuo letto di morte

Ed io, seduto su una sedia guardo tutto ma
Non ho il coraggio di guardarti

A chi debbo ringraziare per questo figlio morto
Per questo mio dolore
e questo mio dolore, per questo mio dolore, per questo mio dolore
A chi debbo ringraziare, a chi debbo ringraziare

Tua madre, la terra, in una nuova ferita
Coprirà il tuo corpo come un germoglio di grano
Che morirebbe d’inverno
senza spuntare mai

No no no, non è vero
Questa è solo fantasia
Questa terra ti odierà
Scaverà dentro di te
Il tuo volto sfigurerà
Ma cosa resterà di....

Tua madre, la terra, ti pianterà nel cuore
Radici di rose per darti la vita
Ogni anno in primavera
Quando il sole tornerà

No no no, non è vero
Questa è solo poesia
Questa terra ti odierà
Scaverà dentro di te
Il tuo volto sfigurerà
Ma cosa resterà, cosa resterà di....

Resterà soltanto, solamente il mio rimorso
Come un’ombra no no no, non mi lascerà
Urlerà di notte
Di notte nel silenzio
No no non mi distruggerà, non mi distruggerà

Io piango, io piango, io piango
So chi devo ringraziare
Ma so che devo fare
Sì, so chi devo ringraziare
Ora so che devo fare

Lui certamente conosce chi è stato
E già lo aspetta al crocevia
E quando passa
Lungo il fossato
Gli spara in faccia
E così sia....

“Addì 18 agosto 1936, in contrada Sorci è stato ritrovato un morto sparato......
19 agosto ’36, all’altezza delle terrazze del Buonconvento è stato trovato un morto sparato...
20 agosto ‘36, alla presenza di tre guardie, e mia, si costituisce Calogero Sonnino, dichiarandosi l’uccisore
dell’uomo trovato alle terrazze del Buonconvento, e padre del ragazzo trovato ucciso in contrada Sorci...
22 agosto 1936, tramite la mia persona Sonnino fa sapere alla famiglia di volere il figlio sepolto nel suo
podere
25 agosto 1936, alla presenza del medico legale, del curato, del sepoltore, di sette congiunti, e mia, si
procede alla tumulazione, durante lo scavo, all’improvviso, dalla terra........”

Larghissimo – dentro tutto

“Calogero Sonnino aveva ragione, aveva perduto un figlio ma aveva trovato l’acqua.
Sì, ma se tuo padre aveva ragione, tu.....”

Io ho il sole nel mio cuore... Io ho il sole e tu m’illumini
Io ho il sole nel mio cuore... Io ho il sole e tu m’illumini

Alba di notte – rimbalzello triste

Lungo e disteso t’hanno trovato
Con quattro colpi piantati nel petto
A tradimento t’hanno sparato
Senza neanche darti il sospetto
Ora tu giaci senza le scarpe
Dentro a un cespuglio di biancospino
Mentre sul mare vanno le barche
Che ti ricordano fin da bambino

Qualcuno corre già nella via
Mentre passando la polizia
Porta il tuo corpo ormai senza vita
Alla tua casa ancora assopita
Qualcuno corre già nella via
Mentre passando la polizia
Porta il tuo corpo ormai senza vita
Alla tua casa ancora assopita

Quando ti vedono i tuoi parenti
Si levano subito pianti e lamenti
S’alza tuo padre con la doppietta
Corre ansimando per fare vendetta

Lui certamente conosce chi è stato
E già lo aspetta al crocevia
Poi quando passa
Lungo il fossato
Gli spara in faccia
E così sia....

Poi nel paese bianco di sole
Scorre in silenzio il tuo funerale
Piange la gente, sboccian le viole
E una ragazza si sente male

Dentro la terra t’hanno calato
Davanti al mare il tuo primo amore
Non puoi far nulla del tuo passato
Per te non corrono più le ore
Dentro la terra t’hanno calato
Davanti al mare il tuo primo amore
Non puoi far nulla del tuo passato
Per te non corrono più le ore

Quante speranze, quante illusioni
Tu ti eri fatto su questa terra
Le hanno abbattute senza ragioni
Come si abbatte un soldato in guerra
Lungo e disteso t’hanno trovato
Con quattro colpi piantati nel petto
Tu ti credevi quasi immortale
Hai sedici anni, ma sei morto lo stesso

Rimbalzello compiacente – ossessivo ma non troppo – fine
LA TERRE EN BOUCHE

On t'a retrouvé étendu de tout ton long
Avec quatre trous rouges au côté droit
Ils t'ont abattu en traître
Sans même te laisser une chance

À présent, tu gis sans tes chaussures
Dans un buisson d'aubépine
Pendant que sur la mer s'en vont les barques
Qui se souviennent de toi encore enfant.

Déjà quelqu'un court sur la route
Pendant que passe la police
On emporte ton corps désormais sans vie
À ta maison encore assoupie.

Ce jour-là le village s'éveillait comme toujours, comme tous les autres jours, au carillon du matin, avec les premières femmes assises sur les escaliers de leurs maisons, avec les filets étendus à sécher, avec l'odeur du premier pain, avec les voix des paysans dans les champs et la mer au loin qui écoute et raconte.

Il y a seulement cent maisons, tout le village,
Une grande église avec son clocher,
Un bar-tabac sans prétention.
Le tout rassemblé, on dirait une cour.

Quatre rues étroites
Qui conduisent à la place
Une femme, deux femmes,
Un vieux, un enfant;
Avec leurs brocs sur a tête
Une longue procession
Descend au centre du village
Juste pour acheter l'eau.

Dans ce maudit pays
Il y a vingt ans que la Commune
A promis un aqueduc
Mais seulement promis.
La récolte meurt
Ici chez nous, il ne pleut jamais.
Nous sommes fatigués d'attendre
L'eau n'arrive jamais...
L'eau n'arrive jamais...
L'eau n'arrive jamais...

Il y a seulement un charretier
Qui à toute heure passe avec l'eau, celle à boire
Il la vend dix lires le verre
Qui n'a pas d'argent ne peut la boire.

Les patriarches de deux familles
Comme si ce fût de deux nations
S'affrontent en mille batailles
Ils sont ennemis depuis des générations.

Lundi … Fusillade au marché aux poissons
Mardi … Une maison saute à la dynamite
Mercredi... Dans la campagne, on a tué un berger
Jeudi... On a jeté du môle le camion-citerne.
Vendredi... On a trouvé une citerne empoisonnée
Puis, Samedi... Tout le village est resté sans eau
Mais dimanche, mais dimanche
Tous sur la place, à fêter le saint du jour,
Tous saluent, tout est normal.

« Don Vincenzo très cher, nous vous saluons
Nous vous baisons les mains, Don Gaetano, hommages à Madame »
Dans le pays, une explosion violente... comme à la guerre, fait crouler une maison
Mardi... arrivent les carabiniers... Pour faire un procès-verbal.
Mais dimanche, mais dimanche
Tous sur la place, à fêter le saint du jour,
Tous saluent, tout est normal.
Il ne s'est rien passé de normal.

“I was in Sicily in 1936
Sun and sea like in California, wonderful!
No one washes teeth,
Just someone drink milk: terrible!”

Puis dans le village blanc de soleil
Passe en silence ton enterrement
Les gens pleurent, se lamentent les violons
Et une fille se sent mal.

Toi plein de soleil
Elle, blanche de sel
Un coucher de soleil qui mourait en mer
Ainsi est né votre amour
Toi qui le dimanche cherchait son regard
Parmi les gens à l'église
Elle qui souriait en cachette
Par crainte de la désapprobation divine.

Vous vous parliez depuis un an déjà
Vos parents étaient contents
Et les noces allaient se faire
Moi, moi, j'avais été choisi
Pour être témoin.

Toi plein de soleil
Elle, blanche de sel
Un coucher de soleil qui mourait en mer
Ainsi est né votre amour
Toi qui le dimanche cherchait son regard
Parmi les gens à l'église
Elle qui souriait en cachette
Par crainte de la désapprobation divine.


Vous vous parliez depuis un an déjà
Vos parents étaient contents
Et les noces allaient se faire
Moi, moi, j'avais été choisi
Pour être témoin.

Toi plein de soleil
Elle, blanche de sel

« Moi, j'ai le soleil au cœur et toi, tu m'illumines »

Le lamento des cloches
Se décompose en mille morceaux
Magie lente et funèbre
Au village, plus personne n'arrive à dormir
Si on parlait de ton père
Et du drame d'un pays
Où règne l'omertà
Tu t'enfermais dans le silence et tu ne parlais presque jamais.

Oui, dans ton regard innocent, il y avait seulement de l'ingénuité
Toi plein de soleil, elle blanche de sel.
Ces images sont pour moi des souvenirs
D'un amour simple, d'un amour facile
De ton amour désespéré qui ne veut pas mourir
Têtu comme un âne, violent comme un orage
Fragile comme un enfant qui a peur.

La misère porte comme un enfant
La violence en son giron
Qui pour croître devra
Dévorer tout le bien et seul laissera le mal.

Ton monde s'est arrêté
Rien ne compte plus désormais pour toi
Ta jeunesse brûlée
Et aucun événement ne vaut plus
Qu'aucun des rendez-vous
Que tu lui donnais.

Oui, dans ton regard innocent, il y avait seulement de l'ingénuité
Toi plein de soleil, elle blanche de sel.
Ces images sont pour moi des souvenirs
D'un amour simple, d'un amour facile
De ton amour désespéré qui ne veut pas mourir
Têtu comme un âne, violent comme un orage
Fragile comme un enfant qui a peur.

Toi qui le dimanche cherchait son regard
Parmi les gens à l'église
Elle qui souriait en cachette
Par crainte de la désapprobation divine.

Toi plein de soleil, elle blanche de sel.
Ces images sont pour moi des souvenirs
D'un amour simple, d'un amour facile
De ton amour désespéré qui ne veut pas mourir
De ton amour piétiné
De ton amour piétiné, blessé et tué.

Non, il n'y avait plus de mystère,
On le savait dans le pays, le monde entier le savait
Mes mains ont retourné en travaillant sous le soleil
Qui brûlait les collines
J'ai craqué chaque motte
Chaque coin de terre jusqu'au fond du fond de mon terrain
Ces mains ont creusé
Mais l'eau non, non, non, je ne l'ai jamais trouvée.

Ensuite, quelqu'un m'a conseillé
De penser à mes affaires
C'étaient des questions personnelles
J'ai répondu : « Va-t-en, je fais ce qu'il me plaît.
Cette terre, c'est chez moi. »
Alors, ils m'ont menacé.
Ils ont blessé mon orgueil.
Par amour, j'ai menti
Et en face, je leur ai crié :
« J'ai trouvé l'eau et je la donne à tous ».

J'ai trouvé dans l'étable
Mon mulet égorgé
Puis, de nuit, ils ont incendié mes greniers.
Un jour après, ils m'ont taillé les vignes.
Pour me faire peur, pour me faire peur
Non non non, pas peur, non, non, je continuerai
Pour me faire peur, pour me faire peur
Non non non, pas peur, non, non, je continuerai

Alors, ils m'ont menacé.
Ils ont blessé mon orgueil.
Par amour, j'ai menti
Et en face, je leur ai crié :
« J'ai trouvé l'eau et je la donne à tous ».

« Pourquoi ne voulez-vous pas comprendre ce que je dis ? »
« Moi, j'ai le soleil au cœur... et tu m'illumines »

On t'a retrouvé étendu de tout ton long
Avec quatre trous rouges au côté droit
Ils t'ont abattu en traître...
Quand on a trouvé ton corps
Sans chaussures et sans vie
Tes yeux noirs écarquillés dans le vide
Avaient photographié la peur
Quand on a trouvé ton corps
Sans chaussures et sans vie
Dans ta bouche
Encore béante
D'invoquer l'ultime secours
Il y avait seulement la terre et pas de souffle.

Sur ton lit de mort
Avec ton habit de fête
On t'a veillé deux jours
Tout le pays t'a rendu visite
On t'a baisé les mains
Caressé les cheveux.
On a défilé en silence
Tous sans un mot
La maison est remplie de gens
Les gens pleurent et puis, prient
Chaque prière est une rose
On t'a couvert de fleurs

Et moi, assis sur une chaise je regarde tout mais
Je n'ai pas le courage de te regarder.

Qui dois-je remercier pour ce fils mort
Pour ma douleur
Et cette douleur, pour ma douleur, pour cette douleur
Qui dois-je remercier, qui dois-je remercier
La main qui t'a tué
L'égoïsme du pouvoir
Ou mon orgueil démesuré
Le sens que je donne à l'honneur.

Je savais ne pouvoir
Lutter contre les montagnes
Mais j'étais prêt à payer
Payer, moi, en personne,
Comment pouvais-je penser
Moi qui t'ai donné la vie
De te donner la mort.
Parler ne sert à rien.
À présent ton corps a un habit
Couvert seulement de fleurs
Abandonné sur le lit
Sur ton lit de mort.

Et moi, assis sur une chaise je regarde tout mais
Je n'ai pas le courage de te regarder.

Qui dois-je remercier pour ce fils mort
Pour ma douleur
Et cette douleur, pour ma douleur, pour cette douleur
Qui dois-je remercier, qui dois-je remercier

Ta mère, la terre, en une nouvelle blessure
Couvrira ton corps comme un germe de blé
Qui mourrait dans l'hiver
Sans jamais pousser.

Non non non, ce n'est pas vrai
C'est seulement un rêve
Cette terre te détestera
Elle creusera au-dedans de toi
Elle défigurera ton visage
Mais que restera-t-il de...

Ta mère, la terre, te plantera dans le cœur
Des racines de rose pour te redonner vie
Chaque année au printemps
Quand reviendra le soleil.

Non non non, ce n'est pas vrai
C'est seulement poésie
Cette terre te détestera
Elle creusera au-dedans de toi
Elle défigurera ton visage
Mais que restera-t-il, que restera-t-il de...

Seul restera, seulement mon remords
Comme une ombre non non non, ne me laissera pas
Il hurlera de nuit
De nuit dans le silence
Non non, il ne me détruira pas, il ne me détruira pas

Je pleure, je pleure, je pleure
Je sais qui je dois remercier
Et je sais ce que je dois faire
Si, je sais qui je dois remercier
Maintenant, je sais ce que je dois faire.

Lui certainement sait qui c'était
Et l'attend déjà au croisement
Et quand il passe
Le long du fossé
Il tire dans sa face
Et ainsi ce fut...

« Aujourd'hui 18 août 1936, dans le hameau de Sorci a été retrouvé mort abattu...
19 août 1936, à la hauteur des terrasses du Buonconvento a été trouvé mort abattu...
20 août 1936, en présence de trois gardes, et moi, s'est constitué Calogero Sonnino, se déclarant
l'assassin
de l'homme trouvé aux terrasses du Buonconvento, et père du garçon trouvé assassiné dans le hameau de Sorci...
22 août 1936, par mon entremise Sonnino fait savoir à sa famille de vouloir que son fils soit enterré dans son terrain,
25 août 1936, en présence du médecin légiste, du curé, du fossoyeur, de sept conjoints et moi,
on
procède à l'inhumation, durant le creusement, à l'improviste, de la terre... »

« Calogero Sonnino avait raison, il avait perdu un fils, mais il avait trouvé l'eau.
Si, mais si ton père avait raison, toi... »
Moi, j'ai le soleil au cœur... Moi j'ai le soleil et tu m'illumines
Moi, j'ai le soleil au cœur... Moi j'ai le soleil et tu m'illumines

On t'a retrouvé étendu de tout ton long
Avec quatre trous rouges au côté droit
Ils t'ont abattu en traître
Sans même te laisser une chance
À présent, tu gis sans tes chaussures
Dans un buisson d'aubépine
Pendant que sur la mer s'en vont les barques
Qui se souviennent de toi encore enfant.

Déjà quelqu'un court sur la route
Pendant que passe la police
On emporte ton corps désormais sans vie
À ta maison encore assoupie.
Déjà quelqu'un court sur la route
Pendant que passe la police
On emporte ton corps désormais sans vie
À ta maison encore assoupie.

Quand tes parents te voient
Pleurs et lamentations s'élèvent subitement
Se lève ton père avec son fusil
Et tout haletant court faire vengeance

Lui certainement sait qui c'était
Et l'attend déjà au croisement
Et quand il passe
Le long du fossé
Il tire dans sa face
Et ainsi ce fut...

Puis dans le pays blanc de soleil
Avance en silence ton enterrement
Les gens pleurent, se lamentent les violons
Et une fille se sent mal.

Dans la terre, ils t'ont descendu
Devant la mer, ton premier amour
Ne peut plus rien faire de ton passé
Pour toi, les heures ne passent plus
Dans la terre, ils t'ont descendu
Devant la mer, ton premier amour
Ne peut plus rien faire de ton passé
Pour toi, les heures ne passent plus.

Combien d'espérances, combien d'illusions
T'étais-tu faites sur cette terre
Qu'ils ont abattues sans raison
Comme on abat un soldat à la guerre
On t'a retrouvé étendu de tout ton long
Avec quatre trous rouges au côté droit
Tu te croyais quasi immortel
Tu as seize ans, mais tu es mort quand même.


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