Sùra el Pont de Dragòti
Charlie CinelliVersione italiana | |
SOPRA IL PONTE DI DRAGÒTI (Franco Molinari) | IL PONTE |
C’era nell’aria profumo di Primavera Era il 3 aprile del ‘41 Sopra il Ponte di Dragòti Che la sera di luna piena non passa nessuno Ero bloccato al di qua del Ponte Dietro un mucchietto di terra insaccata Avevo una gran paura Perché ogni secondo arrivava una mitragliata | C’era nell’aria odore di Primavera 1941 Su quel Ponte di Dragòti nella sera di luna non c'era nessuno Ero bloccato al di qua del Ponte Dietro un mucchio di terra insacchettata una fifa addosso ogni secondo arrivava una mitragliata |
Roba da matti, lì dovevo passare Proprio li in cima, in mezzo a quell’inferno Non ero un eroe Ma dovevo andare e prego il Padre Eterno | Non c'era tempo per le domande con gli occhi chiusi in mezzo a quell’inferno ma quale eroe però dovevo andare e prego il Padre Eterno |
E via di corsa, a salti, a capitomboli Lungo questo ponte che non finiva più Quando arriva uno scoppio, e prendo una botta, cado in terra e non mi muovo più | E via di corsa, a salti, a testa giù quel ponte che non finiva più Quando qualcosa inciampo e cado giù rimango a terra e non mi muovo più |
Mamma che paura, mamma che spavento Qui mi fanno la pelle, son bell’e morto Quando vicino a me Sento un lamento di uno che non ha più fiato | Ma che paura, mamma che spavento maldetto il giorno che son nato poi vicino a me Sento una voce che non ha più fiato |
Allungo una mano e tocco un’altra mano Che mi cerca, trema, gli occhi velati Sotto questa luna bastarda Mi guardano spaventati | Con una mano sento un’altra mano mi cerca e due occhi velati Sotto questa luna bastarda Mi guardano spaventati |
E poi una voce la vicino che mi dice Mi vuoi capire, io prendo il volo Ho paura, sono contento ugualmente Perché vicino, accanto a te, non muoio da solo | E poi una voce: stai qui adesso lo vedi adesso, capisci, vado, io prendo il volo Ho paura ma va bene lo stesso Perché così vicino a te, io non muoio solo |
Poi infila un’altra mano nel sacco Tira fuori una manciata di castagne Le hanno mandate da casa le mie bambine Soldato tienile tu | l’altra mano cerca nelle tasche e prende una collana di castagne Le hanno mandate da casa le mie bimbe Soldato tienile tu |
Chi sei grido, chi sei, non chiederlo Sono un Alpino nato sull’Adamello Per morire disperato qui in Albania Sotto un altro cielo | "Chi sei?" grido io, non domandare Sono nato là sull’Adamello Per morire qui, disperato Sotto un altro cielo |
Chiude gli occhi ed io resto lì Con le castagne in mano, non so cosa fare Ma nel mio cuore, dentro me Sento il bisogno di piangere, di piangere | Poi chiude gli occhi ed io, io resto lì Con un pugno di castagne da stringere Ma nel mio cuore, dentro di me Sento il bisogno di piangere, di piangere |
Dietro al Golico si nasconde la luna piena E nella notte tornata scura, Cala un silenzio greve e disperato Tace la mitraglia Ormai si sente appena l’acqua che scorre E il pianto di un soldato. | Dietro al Golico si nasconde la luna piena E nella notte tornata scura, Cala un silenzio greve e disperato Tace la mitraglia Ormai si sente appena l’acqua che scorre E il pianto di un soldato. |