La lechera
Violeta ParraLa versione riportata da Ángel Parra (v. Introduzione) | |
LA MUNGITRICE [1] Non perché sono una mungitrice E non ho altro sostegno Che il tepore del latte Quando lo sto mungendo, Che gli consegnerò la mia vita, Che già me ne resta poca; Non perché è sua la terra, Tutto quel che sto guardando. Fittavolo e padrone Son due cose diverse. Ne scampi Iddio. Fittavolo e padrone Son due cose diverse. “Però, padrone, se oggi non ce la faccio A andare coi miei piedi alla stalla, Il mondo mi si arrovescia E quasi mi sento bruciare.” “Devo fare una consegna, Mi manca la manodopera”. Queste furono le parole Che rispose il possidente. E tuttavia la mungitrice Per non perdere il lavoro Cominciò a mungere la Tinta [2] Con gli occhi gonfi, Però maneggiando la Garofana Cadde morta nella stalla. Dicon che il padrone al villaggio Si trascinò assai spaventato. Fior fiore: Per tutti quelli che mi ascoltano, Fior fiore di rampicante. Qui vi ho contato la storia Di questa valente mungitrice. | LA LECHERA No porque yo sea lechera y no tengo más amparo que el calorcito ’e la leche cuando yo la estoy sacando. No porque es suya la casa Y todo lo que estoy mirando Voy a entregarle la poca Vida que me va quedando. Inquilino y patrón, dos cosas son con distinción. Inquilino y patrón, oro y terrón. Sin embargo la lechera Por no perder su trabajo Empezó a ordeñar La Pinta Con los ojos entelados, Y al manear a la la Clávela [1] cayó muerta en el establo. Inquilino y patrón, dos cosas son con distinción. Inquilino y patrón, oro y terrón. |
[1] Así acentuada en esta versión. |
[2] Si tratta di nomi di mucche, che sono stati tradotti.