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Río Verde

anonimo
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”Tale gloriosa fine ebbe questo valoroso cavaliere Don Alonso de Aguilar. Ora, sulla sua morte c'è discordanza tra i Poeti che hanno scritto Romances su questa storia, perché il primo, il cui Romance è quello che abbiamo raccontato, dice che quella Battaglia, e rotta dei Cristiani, avvenne nella Sierra Nevada. L'altro Poeta, che ha composto il Romance del Río Verde, dice che quella Battaglia avvenne nella Sierra Bermeja; non so quale scegliere. Il Lettore potrà fare la sua scelta, poiché importa poco se sia morto qua o là dato che tutto quanto si chiama Alpujarra. Mi pare comunque, ed è così, che tale Battaglia abbia avuto luogo in Sierra Bermeja, come dichiara un Romance antichissimo, che dice a questo modo:”

Río Verde, Río Verde
tinto è di sangue vivo,
tra di te e la Sierra Bermeja
morì gran Cavalleria.

Morirono Duchi e Conti,
Signori di gran valore;
là morì Urdiales,
uomo valente e stimato.

Va fuggendo Saavedra
su per un pendio,
lo inseguiva un Rinnegato
che assai bene lo conosceva.

Facendo grande strepito
diceva a questo modo:
Eccoti, eccoti, Saavedra
che sì bene ti conoscevo:

Ben ti ho visto provocare
sulla piazza di Siviglia,
bene conobbi i tuoi genitori
e tua moglie Doña Elvira.

Sette anni fui tuo prigioniero,
mala vita mi hai fatto fare,
e ora tu sarai mio,
o mi costerà la vita.

Saavedra che lo aveva udito
come un Leone si rivoltava,
il Moro gli tirò un giavellotto
e si avviò in altura.

Saavedra con la sua lancia
i più di mille Mori che c'erano
lo fecero in mille pezzi
con il furore che avevano.

Frattanto don Alonso
combatteva con gran forza,
gli avevano ucciso il cavallo,
gli serviva da riparo,

E vicino a una gran rocca
con valore si difendeva:
molti Mori li aveva uccisi
però poco gli serviva;

Perché lo attaccano in molti
e gli fan grosse ferite,
tante che cadde là morto
tra la gente nemica.

Anche il Conte di Ureña
con gravi e molte ferite
esce dalla Battaglia
portato via da una guida,

Che sapeva bene il sentiero
che dalla Sierra usciva:
molti Mori lascia morti
per il suo grande valore:

Scappano pure alcuni
al seguito del buon Conte;
Don Alonso restò là morto
guadagnandosi nuova vita
con una fama immortale
della sua forza e valentia.
“Algunos poetas, teniendo noticia de que la muerte de Don Alonso de Aguilar, fue en Sierra Bermeja, alumbrados de las Coronicas Reales, haviendo visto este Romance passado, no saltò un Poeta que hizo otro nuevo à la misma materia aplicado à él, dice assi:”

Rio verde, Rio verde,
quanto cuerpo en ti se baña
de Christianos, y de Moros
muertos por la dura espada;

Y tus hondas cristalinas
de roxa sangre se esmaltan,
que entre Moros, y Christianos
se trabò muy gran batalla.

Murieron Duques, y Condes,
grandes señores de salva;
muriò gente de valia,
de la Nobleza de España.

En ti muriò don Alonso,
que de Aguilar se llamaba:
el valeroso Urdiales,
con don Alonso acababa.

Por un ladera arriba
el buen Saavedra marcha;
natural es de Sevilla,
de la gente mas granada.

Trás dél iba un Renegado,
desta manera le habla:
Date, date, Saavedra,
no huyas de la batalla,

Yo te conocí muy bien,
gran tiempo estuve en tu casa
y en la Ciudad de Sevilla
bien te vide jugar cañas.

Conocì à tu Padre, y Madre,
y a tu Muger Doña Clara;
siete años fui tu cautivo,
Malamente me tratabas,

Y ahora lo serás mio,
si Mahoma me ayudaba;
y tambien te trataré,
Como tu à mi me tratabas.

Saavedra que lo oyera,
al Moro bolviò la cara,
tiròle el Moro una flecha,
pero nunca lo acertára.

Mas hiriòle Sayavedra
De una muy cruel lanzada,
muerto cayò el Renegado
Sin poder hablar palabra.

Saavedra fue cercado
de mucha Mòra canalla,
y al cabo cayò alli muerto
de una muy mala lanzada.

Don Alonso en este tiempo
bravamente peleaba,
que el cavallo le havian muerto,
y le tiene por muralla.

Mas cargaron tantos Moros,
que mal le hieren, y tratan;
de la sangre que perdia
Don Alonso se desmaya.

Al fin, al fin cayò muerto
al pié de un peña alta
tambien el Conde de Ureña
mal herido se escapaba,
por guiarle un Adalid,
que sabe bien las entradas.

Muchos salen con el Conde,
que le siguen las pisadas;
muerto queda don Alonso,
y eterna fama ganada.


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