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Ol’ Man River

Paul Robeson
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Una delle versioni offerte da Paul Robeson. Questa (condensata)...
VECCHIO FIUME

C'è un vecchio chamato Mississippi,
e quel vecchio vorrei essere io,
che gliene importa se il mondo è nei guai,
che gliene importa se il paese non è libero

Vecchio Fiume, Vecchio Fiume,
deve sapere qualcosa, però non dice niente
continua solo a scorrere
continua solo a scorrer via

Non pianta patate, non pianta cotone
e quel che si pianta sarà presto dimenticato
ma il Vecchio Fiume,
lui continua solo a scorrere

Tu ed io, sudiamo e fatichiamo
tutto il corpo fa male e è tormentato dal dolore,
tira la chiatta! tira su quella balla! [1]
Ti ubriachi un po' e finisci in galera

Ah, mi sono davvero rotto di provarci, [2]
sono stanco di vivere e ho paura di morire
ma il Vecchio Fiume,
lui continua solo a scorrere

Tutti i negri lavorano sul Mississippi,
tutti i negri lavorano mentre i bianchi giocano
tiriamo quelle barche dall'alba al tramonto
senza riposarci fino al giorno del giudizio

(Non guardiamo su, non guardiamo giù,
non oseresti mai far arrabbiare il boss bianco,
giù in ginocchio e china la testa
e tira quella fune finché non sei morto)

Fammi andare via dal Mississippi
fammi andare via dal boss bianco,
mostrami quel fiume chiamato il Giordano,
quello è il vecchio fiume che vorrei passare)

(Vecchio Fiume, Vecchio Fiume,
deve sapere qualcosa, però non dice niente
continua solo a scorrere,
continua solo a scorrer via)

Vecchio, piatto fiume
che sempre continua a scorrere

(Non pianta patate, non pianta cotone
e quel che si pianta sarà presto dimenticato
ma il Vecchio Fiume,
lui continua solo a scorrere)

Vecchio, piatto fiume
che canta sempre questa canzone

(Tu ed io, sudiamo e fatichiamo
tutto il corpo fa male e è tormentato dal dolore,
tira la chiatta! tira su quella balla!
Ti ubriachi un po' e finisci in galera)

Ah, mi sono davvero rotto di provarci,
sono stanco di vivere e ho paura di morire
ma il Vecchio Fiume,
lui continua solo a scorrere!
OL’ MAN RIVER

There's an ol' man called de Mississippi;
That's the ol' man I don't like to be!
What does he care if the world's got troubles?
What does he care if the land ain't free.

Ol' Man River, that Ol' Man River
He mus' know sumpin', but don't say nuthin',
He jes' keeps rollin',
He keeps on rollin' along.

He don't plant taters, he don't plant cotton,
An' dem dat plants 'em is soon forgotten,
But Ol' Man River,
He jes' keeps rollin' along

You an' me, we sweat an' strain,
Body all achin' an' racked wid pain -
Tote that barge and lift that bale,
You show a little grit and you lands in jail.

But I keeps laffin' instead of cryin'
I must keep fightin' until I'm dyin'
And Ol' Man River,
He just keeps rollin' along.
[1] Questo verso riporta non solo al durissimo lavoro degli stivatori di cotone (Lif' dat bale!), ma anche a quello, possibilmente ancor più duro e tremendo, degli alatori (Tote dat barge!). Difficile immaginare cos'era il lavoro dell'alatore: tirare controcorrente, per mezzo di lunghissime e grosse funi, le chiatte stracariche di balle di cotone e altra roba, trascinandole dalle alzaie del fiume ("alzaia", in italiano, viene chiamata sia la fune di alaggio, sia l'apposito camminamento lungofiume che in francese si chiama proprio "chemin d'alage"). In Europa l'alaggio veniva effettuato perlopiù con animali (specialmente robusti buoi), ma sul Mississippi veniva ovviamente affidato a bestie considerate ben più inferiori di un bove, i negri.

[2] Il senso dell'espressione inglese (weary an' sick) è forte, e altrettanto forte e esplicito deve essere secondo me reso in italiano.


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