Grodek
Georg TraklTraduzione italiana di Vera Degli Alberti e E. Innerkofler. | |
GRODEK | GRODEK |
I boschi d'autunno rombano a sera d'armi mortali, e le auree pianure e i laghi celesti, sui quali rotola il sole più lugubre; abbraccia la notte i guerrieri moribondi, il lamento selvaggio delle loro labbra straziate. Quieto s'agglomera nel saliceto - nube scarlatta, dimora d'un Dio corrucciato... il sangue versato, frescura lunare; tutte le strade convergono in nero marciume. Sotto le rame d'oro del bosco silente, sotto le stelle, l'ombra della sorella barcolla a salutare le anime eroiche, le teste lorde di sangue; e nel canneto sommessi suonano i cupi flauti autunnali. Oh lutto orgoglioso! Altari di bronzo, un immenso dolore nutre, quest'oggi, la fiamma cocente dell'anima, i non nati nipoti. | La sera risuonano i boschi autunnali di armi mortali, le dorate pianure e gli azzurri laghi e in alto il sole più cupo precipita il corso; avvolge la notte guerrieri morenti, il selvaggio lamento delle lor bocche infrante. Ma silenziosa raccogliesi nel saliceto rossa nuvola, dove un dio furente dimora, Il sangue versato, lunare frescura; tutte le strade sboccano in nera putredine. Sotto i rami dorati della notte e di stelle oscilla l’ombra della sorella per la selva che tace a salutare gli spiriti degli eroi, i sanguinanti capi; e sommessi risuonano ne canneto gli oscuri flauti dell’autunno. O più fiero lutto! Voi bronzei altari, l’ardente fiamma dello spirito nutre oggi un possente dolore, i nipoti non nati. |