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Terezín-Lied

anonimo
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OriginaleVersione italiana di Francesco Mazzocchi
TEREZÍN-LIEDCANZONE DI TEREZÍN
  
Ich bitte nicht lachen Sie über die Sachen,Vi prego di non ridere sulle cose,
Die täglich mir hier oft passiern,che tutti i giorni qui mi succedono,
Die Öfen, die Löcher, die Stühlchen, die Dächer,i forni, i buchi, le seggioline, i tetti,
Mich kann das aber gar nicht mehr geniern.ma questo non lo posso proprio più sopportare.
Ich find es entsetzlich, wenn jemand so plötzlichTrovo spaventoso, quando qualcuno così improvviso
So stürmisch ´nen Redeschwall lässt los,così violento spara una raffica di parole,
Gespart wird da mit Worten nicht, mit zarten,qui si risparmia non con le parole, con quelle gentili,
Es kann halt niemand warten,non si può trattenere proprio nessuno,
Wenns auch ein Unsinn bloß.anche se è una pura scemenza.
Ja das geht nicht, so mancher es versteht nicht,Sì, questo non va, questo qualcuno non lo capisce,
Ich hör nur zu und red nichtio sto a sentire e non parlo
Und sage nur:e dico solo:
  
Ja wir in Terezín,Sì, noi a Terezín,
Wir nehmen´s Leben sehr leicht hin,noi prendiamo la vita molto alla leggera,
Denn wenn es anders wär,perché se fosse altrimenti,
Wärs ein Malheur.sarebbe una disgrazia.
Es gibt hier schöne Fraun,Ci sono belle donne,
Ein Vergnügen sie anzuschaun,un piacere guardarle,
Drum nehm ganz gern ich hinperciò io prendo molto volentieri
Terezín.Terezín.
Bin frei von jeder SchuldSono libero da ogni colpa
Und habe deshalb viel Geduld,e perciò ho molta pazienza,
Wenn in der Brust das Herz auch voller Sehnsucht ist,anche se nel petto il cuore è pieno di nostalgia,
Ja wir in Terezín,Sì, noi a Terezín,
Wir nehmen´s Leben sehr leicht hinnoi prendiamo la vita molto alla leggera
Und lieben unser kleines Terezín.ed amiamo la nostra piccola Terezín.
  
Sollt ich hier mal sterben, wird man nach mir erbenSe io dovessi un giorno morire qui, si erediterà da me
Die Garderobe und das Ghettogeld,i vestiti ed il denaro del ghetto (1),
Ich rausch durch den Äther, begrüß meine VäterIo frullo nell’aria, saluto i miei padri
Und bin schon nicht mehr hier auf dieser Welt.e già non sono più qui su questo mondo.
Erzähl meinen Lieben, was ich hier getrieben,Racconto ai miei cari che cosa ho fatto qui,
Wie einfach wir gelebt ganz ohne Frag,come abbiamo vissuto semplicemente senza problemi,
Bei Kaffee, bei Rübe und bei Suppe,con caffè, con rape e con minestra,
Bei Fleisch nur durch die Lupe,con carne solo con la lente,
Und das fast jeden Tag,e questo quasi ogni giorno,
Auch Knödl mit Creme vom süßen Mädel,anche Knödel con crema dalla dolce ragazza,
Von Hunger keine Spur, da sagt ich nur:di fame nessuna traccia, e dico solo:
  
Ja wir in Terezín,Sì noi a Terezín,
Wir nehmen´s Leben sehr leicht hin,noi prendiamo la vita molto alla leggera,
Denn wenn es anders wär,perché se fosse altrimenti,
Wärs ein Malheur.sarebbe una disgrazia.
Es gibt hier schöne Fraun,Ci sono belle donne,
Ein Vergnügen sie anzuschaun,un piacere guardarle,
Drum nehm ganz gern ich hinperciò io prendo molto volentieri
Terezín.Terezín.
Bin frei von jeder SchuldSono libero da ogni colpa
Und habe deshalb viel Geduld,e perciò ho molta pazienza,
Wenn in der Brust das Herz auch voller Sehnsucht ist,anche se nel petto il cuore è pieno di nostalgia,
Ja wir in Terezín,Sì noi a Terezín,
Wir nehmen´s Leben sehr leicht hinnoi prendiamo la vita molto alla leggera
Und lieben unser kleines Terezín.ed amiamo la nostra piccola Terezín.
(1) Ghettogeld tradotto con denaro del ghetto era una forma di moneta provvisoria analoga al Lagergeld di antica origine: comparso per la prima volta nella guerra dei sette anni (1756-1763) in un campo di prigionia presso Dresda per gli ufficiali prussiani prigionieri dell’armata austriaca, consisteva in buoni aventi valore solo all’interno del campo, che venivano consegnati ai prigionieri con un valore nominale pari a quello del denaro contante che veniva loro sequestrato, in modo da togliere loro un mezzo necessario in un’eventuale evasione. In tempi più recenti anche la Convenzione di Ginevra del 27 luglio 1929 aveva regolamentato questo problema per i prigionieri di guerra. Funzione analoga ebbe anche il Ghettogeld, introdotto nell’aprile 1940 nel ghetto di Litzmannstadt e poi in diversi campi di concentramento in luogo del marco tedesco e dello złoty polacco.


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