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Un giudice

Fabrizio De André
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OriginaleDAL GIUDICE - la parodia di Elio e le Storie Tese dedicata al...
UN GIUDICEDAL GIUDICE
Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura,
ve lo rivelan gli occhi e le battute della gente,
o la curiosità di una ragazza irriverente,
che li avvicina solo per un suo dubbio impertinente:
vuole scoprir se è vero quanto si dice intorno ai nani,
che siano i più forniti della virtù meno apparente,
fra tutte le virtù la più indecente.
Cosa vuol dire avere
un metro e mezzo di statura
ve lo rivelan gli occhi
e le battute della gente
o la curiosità
di una ragazza minorenne
che si avvicina solo
per un suo dubbio minorenne
vuole scoprir se è vero
quanto si dice intorno ai nani
che siano i più forniti
del macchinario e del contante
per la depilazione
permanente
Passano gli anni i mesi, e se li conti anche i minuti.
È triste trovarsi adulti senza essere cresciuti,
la maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo,
fino a dire che un nano è una carogna di sicuro,
perché ha il cuore troppo, troppo vicino al buco del culo.
Passano gli anni, i mesi
e se li conti anche i minuti
è triste trovarsi adulti
senza essere cresciuti
la maldicenza insiste
batte la lingua sul tamburo
fino a dire che un nano
è una carogna di sicuro
perché ha il cuore troppo
troppo vicino
al buco del culo
Fu nelle notti insonni vegliate al lume del rancore
che preparai gli esami, diventai procuratore,
per imboccar la strada che dalle panche di una cattedrale
porta alla sacrestia, quindi alla cattedra di un tribunale:
giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male.
Fu nelle notti insonni
vegliate al lume di Arcòre
che preparai il discorso
da fare al procuratore
io che imboccai la strada
che da cantante confidenziale
porta a Milano Due
quindi nell’aula di un tribunale
da un giudice esponente
del partito
che mi vuol male
E allora la mia statura non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi mi diceva "Vostro Onore"
e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio,
prima di genuflettermi nell'ora dell'addio,
non conoscendo affatto la statura di Dio.
E allora la mia statura
non dispensò più buonumore
quando alla sbarra in piedi
io pensavo vostro onore
di affidarvi al boia
sarà un piacere del tutto mio
prima di genuflettervi
nell’ora dell’addio
non conoscete affatto
la statura
di io


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