Original | Versione italiana di Stanislava |
MOBILIZACE | MOBILITAZIONE |
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Dovolej' mi, pane generále, | Permettetemi [1], signor generale, |
abych je uctivě pozdravil | di salutarvi con riverenza |
a z eventuelní války nenadálé | e di giustificare in anticipo la mia assenza |
abych se jim předem omluvil, | in un'eventuale guerra improvvisa. |
kdyby zítra namísto snídaně | Se domani invece della colazione |
začalo se mobilizovat, | cominciasse la mobilitazione, |
těko bych moh' kráčet odhodlaně | io difficilmente potrei andare con passo risoluto |
do války se zaangaovat. | e impegnarmi nella guerra. |
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Museli by nejdřív přemluvit mou enu, | Dovreste prima di tutto convincere mia moglie, |
kdybych se jí od snídaně zved', | se mi alzassi e abbandonassi la colazione. |
nerada mě poutí do terénu, | Mi manda malvolentieri in campo: |
to bych se bál vrátit z války domů zpět, | avrei paura a tornarmene poi dalla guerra a casa. |
co by tomu řekli moji kluci, | Che ne direbbero i miei figlioli |
kdybysem se válce věnoval, | se mi dedicassi alla guerra? |
vdycky jsem měl tisíc výmluv, hergot kruci, | Perbacco, avevo sempre mille scuse pronte |
ne abych si s nimi na vojáky hrál. | per non giocare con loro ai soldati. |
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Co by tomu řeklo moje zdraví, | Che ne direbbe la mia salute? |
to kdy se zkazí, u se nespraví, | Quella, quando si rovina, non si rimette più. |
vdyť i na klinikách lékaři kdy slaví, | Del resto anche i medici quando festeggiano nelle cliniche |
tak připíjejí hlavně na zdraví, | brindano più che altro alla salute. |
co by řek' můj nadřízený z práce, | Che direbbe il mio principale al lavoro? |
ten kdy mě pět minut nevidí, | Se lui non mi vede per cinque minuti, |
u to pozoruji ve obálce | già lo noto nella busta paga |
ztrátou výkonnostních prémií. | dai mancati premi di produzione. |
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Co by řek' můj přítel z Marylandu, | Che direbbe il mio amico di Maryland |
kdybych tam někde v Americe stanoval, | se mettessi la tenda là in America da qualche parte? |
často píe sice: přijeď o víkendu, | È vero che scrive spesso: Vieni nel fine settimana, |
ale s jakou by mě asi přivítal, | ma che benvenuto mi darebbe mai? |
těko bych moh' kráčet odhodlaně | Difficilmente potrei andare con passo risoluto |
a do války ruksak pakovat, | e preparare lo zaino per andare in guerra |
kdyby zítra namísto snídaně | se domani invece della colazione |
začalo se mobilizovat. | cominciasse la mobilitazione. |
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Závěrem chci poníeně prosit, | Per concludere vorrei pregarvi umilmente: |
kdyby si chtěli najít jinou zábavu, | se vi voleste trovare un altro passatempo, |
u nás nemá kdo v kýblech maltu nosit | da noi manca gente per portare i secchi con la malta |
v akci "Z" za novou Ostravu, | nel progetto “Z“ per il rinnovo di Ostrava [2]. |
venku by jim zčervenaly tváře, | Stando fuori le vostre guance diverrebbero rosse, |
lid by na ně přestal hledět úkosem, | il popolo smetterebbe di guardarvi storto, |
já bych nyní nečuměl do kalamáře | io adesso non starei a fissare il calamaio |
a ili bychom vichni rovnou za nosem. | e tutti potremmo dire nella vita pane al pane e vino al vino [3]. |
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[1] Nell'originale, per rivolgersi al generale, viene usata la forma della terza persona plurale, Loro. È una forma di cortesia sentita come antiquata e in totale disuso nel ceco contemporaneo. Nella traduzione italiana uso la forma “voi”, anche se le due forme hanno avuto storie un po' diverse, ma è per avvicinare più possibile il tono del testo originale. Il “Loro” qui introduce un tono molto umile e sottomesso che poi va a contrastarsi con il contenuto effettivo della lettera, specialmente con la proposta al generale nell'ultima strofa, creando così lo spirito comico della canzone.
[2] Akce Z (progetto Z o piano Z) erano progetti tipici del periodo del regime in Cecoslovacchia con il fine di migliorare o rinnovare spazi urbani (es. pulizia dei centri abitati). Il lavoro in questi progetti non era retribuito. Ostrava, la città che qui si intende rinnovare, è la terza città più grande della Repubblica Ceca divisa tra le regioni Moravia e Slesia. L'autore della canzone ha vissuto a Ostrava dai suoi 10 anni e nel suo modo di cantare si sente l'accento tipico della zona.
[3] Ho pensato a un modo di dire italiano che esprimesse più o meno lo stesso concetto contenuto nell'originale, questo forse può andare. Tradotto letteralmente sarebbe “vivremmo tutti dritto nella direzione del proprio naso”. “Rovnou za nosem” è un modo scherzoso per dare indicazioni sui luoghi, più simpatico (o più pesante, dipende...) del semplice “vai dritto”. Qui è usato in modo figurato che è un po' insolito ma si capisce bene, cioè che tutto nella vita sarebbe più semplice e chiaro, senza dover fingere e fare tanti giri di parole.