Sotto il vulcano
LitfibaCanta con noi Augusto - I Grifoni | |
AUGUSTO | CANTA CON NOI AUGUSTO |
Caro Augusto, ciao, come stai? Ti scrivo mentre fuori sale la nebbia mi sembra di vederti sbucare qui intorno c’è solo pianura | Ti racconteremo una storia di strada ci ricorderai di quei posti non saranno mai rimossi non saranno mai rimossi. |
un vecchio airone che prova a volare Se chiudo gli occhi ti sento parlare vedo il tuo pugno dritto su in cielo ci hai insegnato a pensare e cantare | Ci canterai una canzone ogni sua vibrazione te racconti un'emozione non è il volto di chi muore |
Da quando ci hai salutato è rimasta solo una scia Di sicuro non ti sei scordato della tua sana follia delle tue donne e della voglia di andare di quel tuo grande vuoto a riempire che se poi parti, lui se ne va via da quel film che tu chiamavi vita | Canta con noi Augusto canta per il giusto e non sarà mai più la fame sarà il quadro a raccontare la vita e il suo trabocchetto un libro chiuso mai più letto Canta con noi Augusto |
Caro Augusto, ci mancano parole e ti prego ritorna a cantare per far tacere chi si sente sicuro, pulito e fiero e predica il vero ancora Augusto è giunta l’ora di andare, aspettando una nuova chiamata ma prima o poi passeremo a trovarti con un biglietto di sola andata… | E dietro quella barba scura nascondevi i tuoi sorrisi lo stupore di quei visi un mazzo di fiori recisi |
Dalle tue parti ora che si dice? Qui il mondo cammina all’indietro consuma scarpe in terre bruciate facciamo file per cercare lavoro | Viveva in te il nostro sogno il canto dolce di un marinaio che non lasciava la sua nave da Novellara con amore |
Hai ancora quel tuo vecchio Mercedes? E la chitarra dalle corde scordate? Il pennello, la tela e i colori con quei cavalli pronti a scappare | Canta con noi Augusto canta per il giusto e non sarà mai più la fame sarà il quadro a raccontare la vita e il suo trabocchetto un libro chiuso mai più letto Canta con noi Augusto |