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La exiliada del sur

Inti-Illimani
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Traduzione dell'ultima strofa
L'ESILIATA DEL SUD

Lasciai un occhio a Los Lagos per una casuale distrazione ;
l'altro rimase a Parral tra i vini di una bettola.
Ricordo quante disgrazie vide la mia anima di bambina,
miserie e tradimenti intrecciano i miei pensieri;
tra le acque ed il vento mi perdo in lontananza.

Il mio braccio destro rimase a Buìn, signori ascoltatori,
l'altro a San Vicente, non so per quale motivo;
il mio petto in Curacautín, lo vedo in un giardinetto,
le mie mani a Maitencillo salutano Pelequén,
la mia camicia a Perilauquén raccoglie dei pesciolini.

Mi si è incastrato a San Rosendo un piede a un angolo di strada,
l'altro, alla Quiriquina è affondato nel mare;
il mio cuore scontento batteva a fatica a Temuco
e ho pianto a Calchuco, per il freddo di una brinata;
vado e indirizzo il cammino verso la costa di Chacabuco.

Lasciati i nervi a Granero, il sangue a San Sebastian,
nella città di Chillán la stanchezza mi ha annientata;
una camminata a Cabrero mi ha spaccato le reni
e in una strada di Itata mi si è rotto lo strumento;
mi dirigo verso Nascimiento una mattina d'argento.

Mentre sbarcava a Riñihue han visto Violeta Parra,
con la chitarra senza corde, e il bambù senza foglie:
uno stormo di canarini è sceso a farle un concerto;
mentre sbarcava a Riñihue han visto Violeta Parra,
mentre sbarcava a Riñihue han visto Violeta Parra.
Uno stormo di uccelli
venne per farle un concerto
con il suo fratellino Roberto
e Cochepe [*] formano un trio
che canta sulla riva del fiume
e nel viavai dei porti.
[*] "Cochepe: soprannome che il nonno José Calixto aveva dato a Eduardo Parra Sandoval [fratello di Violeta]"
Da: "Mi hermana Violeta Parra: su vida y obra en décimas" di Eduardo Parra Sandoval.


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