Le Poinçonneur des Lilas
Serge GainsbourgVersione italiana di Giangilberto Monti dall’album “Maledette... | |
IL BIGLIETTAIO DI LILAS Sono il bigliettaio di Lilas quello che vedi ma non guardi mai e non c’è sole sotto terra Strana crociera Per fare in fretta e che finisca Ho un Reader Digest nella tasca Leggo quel che è scritto con le dita Di gente che a Miami fa la vita Io faccio lo schiavo sulla linea Sotto in cantina non ci son mestier da inetti Io faccio buchi sui biglietti Faccio buchi, mini buchi, sempre solo buchi Mini buchi, solo buchi, solo sempre buchi Buchi in prima classe, di seconda classe Faccio buchi, solo buchi, sempre solo buchi Mini buchi, tanti buchi, sempre solo buchi Tutti buchi, tanti buchi, sempre buchi, solo buchi. Sono il bigliettaio di Lilas Per Invalides cambiate ad Opéra Vivo nel cuore della festa Ho nella testa Coriandoli come un biglietto Di carnevale fin dentro al letto Sotto questo cielo di piastrelle Le luci dei convogli sono stelle Allora sogno e quello è il solo svago Sono ondivago e nella nebbia alla banchina una nave si avvicina Per portarmi via dal buco dove faccio buchi tanti buchi, solo buchi, sempre solo buchi quella prende il largo, la testa è uno svacco così resto nel mio buco a fare un altro buco solo buchi, tanti buchi, sempre solo buchi Sono il bigliettaio di Lilas Arts et Metiers fino a Levallois Non ne posso più e non mi vergogno Da questa fogna Di andare via troverò il modo, E appenderò il cappello al chiodo Verrà poi quel giorno sono certo Che me ne andrò per strada all’aria aperta Nella natura inizierò il mio viaggio Pago il pedaggio Ma se il mio sogno non lo vale evaderò all’orizzontale Faccio buchi, mini buchi, sempre solo buchi Mini buchi, solo buchi, solo sempre buchi c’è da andare fuori, meglio farsi fuori solo un buco, un altro buco, un ultimo buco mi metteranno in un gran buco, senza buchi, niente buchi, mai più buchi, niente buchi, basta buchi, mai più. | IL CONTROLLORE DEL METRÒ Sono un controllore da metrò incrocio folle che non rivedrò niente sole sottoterra qui vado in palla e per uccidere la noia sfoglio articoli di moda. Scrivono i soliti problemi che i ricchi se la spassano a Miami invece qui faccio lo schiavo e nel mio covo come un mestiere d'altri tempi faccio buchi nei biglietti. Faccio buchi, tanti buchi, sempre solo buchi tutti buchi, solo buchi, solo sempre buchi buchi d'alta classe o di ultima classe faccio buchi, solo buchi, sempre solo buchi tutti buchi, tanti buchi, sempre solo buchi tutti buchi, tanti buchi, sempre buchi, solo buchi. Sono un controllore da metrò da qui cambiate e poi che ne so vivo nel cuore del pianeta e la mia meta sono coriandoli di carta un carnevale sulla porta. Per cielo solo piastrelle e corrispondenze per stelle a volte sogno, divago e vedo un lago sul binario c'è una nave la foschia mi porta altrove. Per uscire da quel buco dove faccio buchi tanti buchi, solo buchi, sempre solo buchi ma la nave sbaglia sento che deraglia così resto nel mio buco a fare un altro buco solo buchi, tanti buchi, sempre solo buchi tutti buchi, tanti buchi, sempre buchi, solo buchi. Sono il controllore del metrò per l'Operà si cambia tra un bel po' ma che palle questa fogna è una vergogna fosse per me sarei una diva e al guardaroba la divisa. Ma son sicuro che un giorno alla natura ritorno me ne andrò via in qualunque posto ad ogni costo e se di tempo non ne avrò anche da morto partirò Faccio buchi, tanti buchi, sempre solo buchi tutti buchi, solo buchi, solo sempre buchi è un binario storto da spararsi un colpo farsi un buco, solo un buco, un piccolo buco solo un buco, un altro buco, un ultimo buco e finirò in un grande buco lì nessuno farà buchi mai più buchi, niente buchi, basta buchi, mai più. |