Lingua   

Lavoro tra le pecore e li cani

anonimo
Pagina della canzone con tutte le versioni


OriginaleAltra versione raccolta a Polino, Terni, sempre nel 1973, da...
LAVORO TRA LE PECORE E LI CANI

Se avessi conosciuto lo padrone,
ti giuro, mi sarei fatto frate,
ti giuro, mi sarei fatto frate.

Io invece avrei preso lo bastone
e tante ne darei di bastonate,
e tante ne darei di bastonate.

Lavoro tra le pecore e li cani
pe' fa magnà l'agnelli alli padroni,
pe' fa magnà l'agnelli alli padroni.

Ce so' venuti coll'americani
e a noi ce fa magnare li bastoni,
e a noi ce fa magnare li bastoni.

E IO DORMO FRA LE PECORE E LI CANI

E io dormo tra le pecore e li cani
pe' fa' mangia' l'agnelli a li signori
pe' fa' mangia' l'agnelli a li signori.

E li signori so' tanto gentile
e come la scorza lo mese d'aprile
come la scorza lo mese d'aprile.

E si parla d'Andreotti quel gobbetto
certo l'aspetta lì un angoletto
certo l'aspetta lì un angoletto.

E certo l'aspetta lì un angoletto
ché quel che ha fatto ha fatto per dispetto
ché quel che ha fatto ha fatto per dispetto.

E se ti metti ti metti a guardare
guarda che ci governa anche un Leone (*)
guarda che ci governa anche un Leone.

Un Leone selvaggio che ci fa soffrire
che vuole il sangue del lavoratore
che vuole il sangue del lavoratore.

E bella che siete nata per rubare
gliel'hai rubati li raggi a lo sole
gliel'hai rubati li raggi a lo sole.

E gliel'hai rubati li raggi a lo sole
e all'uccellino gli hai rubate l'ale
e all'uccellino gli hai rubate l'ale.

[?] fate giostizia
e ditel’a l'amor mio che torni in grazia
e ditel’a l'amor mio che torni in grazia.


Pagina della canzone con tutte le versioni

Pagina principale CCG


hosted by inventati.org