Una ragione per vivere
Ratti della SabinaLa ricerca per il testo originale non è terminata, ho quindi ... | |
Scendo gli alti sentieri di montagna verso la vallata dov'è la mia capanna passo passo mi allontano dal cielo stellato corro verso i luoghi dove ho udito cantare per me le prime ninnenanne della mia dura infanzia. Scorre il ruscello e morde i sassi cullando i pesci intimoriti dalla stessa loro ombra i salici piangenti s'incurvano specchiandosi nelle acque serpeggianti. Splendidi cavalieri appaiono lontano in groppa a purosangue,che nitriscono all'eco del canto nostalgico dei nostri pastori kurdi un canto che ti prende l'anima e vivifica lo spirito, della nostra fede pura,del nostro desiderio ardente essere liberi e vivere liberi in questa terra dai mille incantesimi rossa nel sangue prezioso delle nostre giovani vite dei nostri bambini orfani,delle nostre donne martiri. Anche per noi,Kurdi,verrà pure un giorno di gioia e felicità,una ragione per vivere. | CANZONE POPOLARE CURDA Scendo il sentiero dall'alto dei monti verso la piana dov'è la mia casa m'allontano dal cielo stellato, passo passo verso i luoghi dove mi hanno cantato le prime ninnananne, tristezza infantile. Scorre il ruscello, mastica le pietre, i pesciolini che spaventa un'ombra, i salici piangenti curvi a specchio sulle volute serpeggianti d'onde. Splendidi da lontano i cavalieri, nel nitrito di razza loro è l'eco del canto del pastore che rincuora a speranza nostalgia, intatta fede, ardenti desideri. Libertà d'un paese incantatore, d'una rosa che un giorno fiorirà, da giovane sangue irrorata! |