Chimes Of Freedom
Bob DylanTraducanzone in italiano di Andrea Buriani | |
CAMPANE DI LIBERTÀ | CAMPANE DI LIBERTA’ |
Lontano, tra la fine del tramonto e lo scampanìo spezzato di mezzanotte, ci riparammo sotto le arcate mentre il tuono esplodeva con fragore Mentre maestose campane di lampi colpivano ombre negli abissi Simili a lampeggianti campane di libertà Lampeggianti per i guerrieri, la cui forza è non combattere Lampeggianti per i rifugiati sull'inerme via della fuga E per ognuno e per tutti i poveri soldati nella notte E vedemmo al di sopra le lampeggianti campane di libertà | Lontano, tra il morire del giorno e del tempo in un solo rintocco, riparammo in un androne, e i tuoni a frotte. Maestosi lampi nel cielo, tra le ombre noi lì sotto, quei bagliori di libertà sfidavan la notte. Bagliori per i guerrieri la cui forza è il non lottare, bagliori pei rifugiati ed i migranti in mezzo al mare, per quei poveri soldati che chiedon solo di tornare, sono campane di libertà nella notte |
Attraverso la fornace della città che si scioglieva, inaspettatamente guardammo Con visi nascosti mentre i muri si restringevano Mentre l'eco delle campane nuziali prima della pioggia sferzante Si dissolveva nelle campane di fulmini Che suonavano per il ribelle, che suonavano per il miserabile Che suonavano per lo sfortunato, l'abbandonato e il rifiutato Che suonavano per l'escluso, messo costantemente al rogo E vedemmo al di sopra le lampeggianti campane di libertà | Di laggiù, dalla fusa fornace, di nascosto potemmo osservare increduli l’assottigliarsi dei muri di città. Mentre il suono di un canto nuziale nella pioggia andava a svanire, tra lo sfolgorio di quei lampi: campane di libertà suonavano per il ribelle, suonavan per lo sfruttato, suonavano per l’escluso, per l’offeso e il condannato, suonavano per chi è solo e chi al rogo è poi bruciato, e su di noi lampi nel cielo: campane di libertà |
Attraverso il folle mistico martellare della selvaggia incessante grandine Il cielo esplodeva i suoi poemi in nuda meraviglia Che il tintinnare delle campane della chiesa soffiava lontano nella notte Lasciando solo campane di fulmini e il loro tuono Che colpiva per il gentile, che colpiva per il mite Che colpiva per i guardiani e i protettori della mente Ed il poeta ed il pittore ??? giusto tempo E vedemmo al di sopra le lampeggianti campane di libertà | E nel mistico, folle rullare, della grandine il martellare, esplodeva il poema del cielo, nell’incredulità che un dolce suono d’altare si potesse così allontanare, lasciandoli lì a sferzare quei lampi in libertà, che colpivano per i gentili, per i miti e la povera gente, colpivan per i custodi del sapere e della mente, per i pittori e i poeti lontani, oltre il limite di questo tempo: e su di noi lampi nel cielo: campane di libertà |
Attraverso la deserta cattedrale della sera, la pioggia svelava racconti Per le nude forme senza volto nè posizione Suonava per le lingue con nessun posto in cui portare i propri pensieri Tutte costrette in situazioni scontate Suonava per il sordo ed il cieco, suonava per il muto Per la bistrattata madre senza marito, la prostituta ingiuriata Per il delinquente da poco, incatenato, imbrogliato ed inseguito E vedemmo al di sopra le lampeggianti campane di libertà | Nella spoglia cattedrale, chiare storie da pioggia portate per nude forme senza nè facce nè posizioni riecheggiavano in lingue mai nate e nemmeno mai pensate all’interno di prese-per-comodo situazioni, riecheggiavano per il sordo, per il cieco e per il muto, per la madre senza un marito e per l’offesa prostituta, per chi è imprigionato perché qualcuno lo ha tradito, e su di noi lampi nel cielo: campane di libertà |
Sebbene la bianca cortina di una nuvola mandasse bagliori in un angolo lontano E l'ipnotica nebbia acquiginosa si stesse lentamente alzando Lampi elettrici ancora colpivano come dardi, lanciati non per quelli Condannati a vagare oppure per quelli impossibilitati a vagare Suonavano per quelli che cercano sui loro sentieri di ricerca senza parole Per gli amanti con la solitudine nei cuori con una storia troppo personale E per ogni gentile anima innocua messa ingiustamente dentro una prigione E vedemmo al di sopra le lampeggianti campane di libertà | In uno squarcio remoto di cielo bianca una nuvola là si esauriva mentre la nebbia gonfia ed ipnotica lenta saliva. Ma di lampi ancora infuocata quaggiù la pioggia dura colpiva per chiunque costretto a restare, e chi invece partiva. Colpiva per chi va cercando sui suoi passi le perse parole e gli amanti rimasti soli con una segreta storia nel cuore, per le anime gentili imprigionate dal dolore, e su di noi lampi nel cielo: campane di libertà |
Con gli occhi splendenti di sorriso, ricordo quando fummo presi In trappola dal non scorrere delle ore perchè stavano sospese Mentre ascoltavamo un'ultima volta e guardavamo con un ultimo sguardo Incantati e sommersi finchè cessò lo scampanìo Che suonava per i malati, le cui ferite non possono essere lenite Per le schiere dei confusi, accusati, maltrattati, quelli disillusi o peggio E per ogni uomo imprigionato nell'intero universo E vedemmo al di sopra le lampeggianti campane di libertà | Ore ed ore restammo rapiti dal non rincorrersi più del tempo poi tornammo con un sorriso da quell’oblio e rinati guardammo stupiti quei sussulti da fine del mondo fino quando udimmo cessare lo scampanio che suonava per i malati che han lottato eppure hanno perso, per le schiere dei confusi, dei maltrattati e chi è diverso, per ogni uomo imprigionato in questo immenso universo, e su di noi lampi nel cielo: campane di libertà |