Leur bon Dieu
Eugène PottierVersione italiana di Salvo Lo Galbo | |
IL LORO BUON DIO Al cittadino Joseph Durand, di Lione. Dio geloso, cupa solfa, incubo di bambini istupiditi, ora è tempo, vecchio orco, di dirti qualche verità. Il paradiso, l’inferno : fole un po’ vecchie che fanno sorridere un libero pensatore. Buon Dio delle bigotte, non sei che un buffone. Ci hai fatto insegnare da Roma, davanti a quella palla rossa che Giosuè, all’anima dell’astronomo !, un giorno ha fermato il sole. Il tuo mondo lo raffazzoni in sei giorni, onnipotente un po’ alla carlona. Buon Dio dei miracoli, non sei che un cretino. La guerra si fa su tuo comando, ti s’invoca in tutti e due i campi. Come a due cani pronti a azzannarsi fai grrr ! grrr ! a quei banditi. I capi assassini li benedici e li imebri col tuo furore. Buon Dio dei massacri, non sei che un tagliagole ! Li conosciamo, i tuoi predicozzi poi ti si vede, caro amicaccio, leccare il culo alle persecuzioni e annusare i San Bartolommei. Per te i roghi sono leccornie, sei tu che dai la torcia a Rodin. Buon Dio delle torture, non sei che un mascalzone. Gesù Cristo t’ha unto le ruote, avete fatto comunella. San Pietro ti tira le suole appena ci si dedica al vitello d’oro. Dei compari degli inferi sei sempre tu il più magnaccione, Buon Dio dei vampiri, Non sei che un imbroglione. | IL VOSTRO BUON DIO Dio, orco avido, funesto incubo nell’oscurità di bimbi rintontiti, questo è il tempo della verità. Di cieli e inferni, un pensatore libero ride ormai; ché tu, buon dio, sei un buffone e niente di più. Ci hanno insegnato, le tue Rome, che un giorno Giosuè fermò in mezzo al cielo il sole! Eccome, all’anima di Niccolò*! Miracoloso IgnoranTrino che fa in sei giorni il mondo, tu buon dio, sei un cretino e niente di più. La guerra, se gli animi arsi non sono in nome tuo, non va. Come a due cani per scannarsi, gli fai “Ksss! Ksss!” di qua e di là. E gli assassini sono sacri, gli assassinati, non son più. Buon Dio dei massacri, il cane sei tu. Le conosciamo le tue laudi, e i sanbartolomei, però, sei in prima fila che li applaudi, e annusi il culo a ogni falò. Sono per te dolci sospiri roghi ed appesi a testa in giù. Buon Dio dei martiri, la strega sei tu. Gesù ti dà ai cingoli l’olio: avete fatto società col Santo Spirito, il Petrolio. Inscindibile trinità! E dei compari dell’Inferno Sei tu a fottere di più. Buon Dio e Padre Eterno, il porco sei tu Ma ormai che la maschera casca, vedremo dietro cosa c’è. E dietro c’è una sola tasca di sfruttatori, papi e re. Tempo è che il popolo si allei e quella tasca avrà per sé e non tema déi né niente, perché il niente tu sei, buon dio che non c’è. |
* Niccolò: Copernico, naturalmente. |