| Traduzione italiana di Riccardo Venturi
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TAMO DALEKO | LAGGIÙ, LONTANO |
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Tamo daleko, daleko od mora, | Laggiù, lontano, lontano dal mare, |
tamo je selo moje, tamo je Srbija. | laggiù c'è il mio paese, laggiù c'è la Serbia. |
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Tamo daleko, gde cveću nema kraj, | Laggiù, lontano, dove non c'è confine ai fiori, |
tamo su najdraži moji, tamo je moj zavičaj. | laggiù stanno i miei più cari, laggiù c'è il mio paese natìo. |
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Tamo daleko, kraj Save i Dunava, | Laggiù, lontano, vicino alla Sava e al Danubio, |
tamo je radost moja, tamo je Beograd. | laggiù c'è la mia gioia, laggiù c'è Belgrado. |
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Tamo gde dušman sve ruši i obara, | Laggiù, dove il nemico tutto abbatte e distrugge, |
Tamo su moji dvori, tamo je Kolubara. | laggiù ci son le mie case [1], laggiù c'è la Kolubara. [2] |
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Tamo daleko, gde sunce već ne sija, | Laggiù, lontano, dove il sole più non splende, |
tamo je ljubav moja, tamo je Šumadija. | laggiù c'è il mio amore, laggiù c'è la Šumadija. [3] |
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Tamo gde hladna protiče Morava, | Laggiù dove fredda scorre la Morava, [4] |
tamo mi ikona osta, tamo je moja slava. | laggiù c'è ancora la mia icona, laggiù c'è il mio santo di famiglia. [5] |
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Tamo u brda Đetine gde je put, | Laggiù dove c'è una strada sull'altura della Đetinja, [6] |
tamo mi suza majke, preliva svaki skut. | laggiù il pianto di mia madre trabocca ogni falda. |
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Tamo gde Timok pozdravlja Veljkov-grad, | Laggiù dove il Timok saluta Veljkov-grad, [7] |
tamo mi spališe crkvu, u kojoj se venčah mlad. | laggiù hanno bruciato la chiesa dove mi ero sposato da giovane. |
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Tamo gde Drina uništen kvasi gaj, | Laggiù dove la Drina bagna un boschetto distrutto, |
tamo mi ljubav osta, tamo je moj rodni kraj. | laggiù c'è ancora il mio amore, laggiù c'è la mia terra natìa. |
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Tamo daleko, gde cveta limun žut, | Laggiù, lontano, dove giallo sboccia il limone, |
tamo je srpskoj vojsci, jedini bio put. | laggiù per l'esercito Serbo c'è stata una sola via. |
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Tamo daleko, gde cveta beli krin, | Laggiù, lontano, dove sboccia il bianco giglio, |
tamo su život dali, zajedno otac i sin. | laggiù han dato la vita, insieme, il padre e il figlio. |
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Bez otadžbine, na Krfu živeh ja, | Io vissi a Corfù, senza più una patria, |
ali sam klicao uvek, živela Srbija! | ma ho gridato sempre: viva la Serbia! |
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[2] La Kolubara è un fiume della Serbia occidentale. Presso di esso si svolse la battaglia della Kolubara tra il 16 novembre e il 15 dicembre 1914, tra l'esercito serbo e quello austroungarico. Fu una nettissima vittoria serba, la quale pose fine al terzo tentativo austroungarico di invadere il paese. Come dire: per gli austroungarici, con la Serbia che avrebbero dovuto schiacciare in pochi giorni, fu invece tutt'altro che una breve passeggiata.
[3] La Šumadija è la boscosissima e fertile regione centrale della Serbia (šuma significa “foresta” in serbo). Purtroppo per lei e per tutti noi, è anche parecchio ricca di uranio e torio. Per le sue caratteristiche è sempre stata terra di fuorilegge, bande, hajduci e rivolte: fu nella Šumadija che ebbe inizio il Risorgimento serbo, con la “Prima Rivolta Serba” (1804-1813) che si concluse con la liberazione della regione (e di Belgrado) dall'Impero Ottomano. Nominare la Šumadija ha per i serbi un fortissimo valore evocativo.
[4] In diverse versioni, la Morava scorre invece tiha (“tranquilla, placida, silenziosa”) invece di “fredda”.
[5] La slava (dalla parola panslava che significa sia “gloria” che “fede”) è in Serbia il “santo di famiglia” che si ritrova spesso anche nell'Italia meridionale (e non solo): il “santo protettore della famiglia”, il santo a cui è una famiglia è tradizionalmente votata. Diverse versioni del Tamo Daleko hanno qui krsna slava, che è propriamente la “festa del santo di famiglia” e che corrispondeva, per molti, alla festa dell'onomastico (assai più importante e sentita del compleanno).
[6] La Đetinja, o Đetina, è un fiume affluente della Morava. Il suo nome significa “fiume dei bambini”. Secondo una leggenda, gli Ottomani, per punire gli abitanti di Uzičan dopo una rivolta, presero tutti i bambini del paese e li annegarono nel fiume.
[7] Ennesimo fiume in una terra che ne è ricca in tutto il sistema danubiano. Il Timok è in realtà una serie di fiumi che, a un certo punto, confluiscono in uno solo; per un breve tratto segna il confine tra Serbia e Bulgaria.