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L'estaca

Lluís Llach
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ITALIANO 2 [Lorenzo Masetti, 2005]
IL RECINTOIL PALO
  
Disse un vecchio a un bambinoIl vecchio Siset mi parlava
lo vedi quel recinto làdi buon'ora sul portone
se tu gli vai vicinomentre aspettavamo il sole
vedrai si può sradicare vedevamo passare i carri
  
Lo guardò fisso il bambinoSiset, non vedi il palo
poi disse andiamo a provaral quale siamo tutti legati?
ma senza sega e picconeSe non riusciamo a liberarcene
io non so come farnon potremo mai camminare
  
Se tu lo tiri per di quiSe tiriamo tutti insieme cadrà
mentre io lo spingo verso làe non può durare a lungo
vedrai che cade cade cadedi sicuro cade, cade cade
già comincia a vacillargià dev'essere ben marcito
  
Se tu lo tiri per di quiSe io tiro forte di qui
mentre io lo spingo verso làe tu tiri forte di là,
vedrai che cade cade cadesicuro che cade, cade, cade
e vivremo in libertàe potremo liberarci
  
Il vecchio era assai fortePerò, Siset, è già passato molto tempo
ma quando avanzò l'etàe le mani mi si stanno scorticando
la sua energia si dispersee quando mi manca la forza
e più non potè lavorardiventa più spesso e più grande.
  
ma per fortuna il bambinoLo so bene che è marcio
debole e gracile allorma il fatto, Siset, è che pesa tanto
prese del vecchio la forzache a volte le forze mi abbandonano
e si rimise al lavorTornami a ripetere la tua canzone
  
Se tu lo tiri per di quiSe tiriamo tutti insieme, cadrà
mentre io lo spingo verso làe non può durare a lungo
vedrai che cade cade cadedi sicuro cade, cade cade
già comincia a vacillargià dev'essere ben marcito
  
Se tu lo tiri per di quiSe io tiro forte di qui
mentre io lo spingo verso làe tu tiri forte di là,
vedrai che cade cade cadesicuro che cade, cade, cade
e vivremo in libertà.e potremo liberarci
  
Tanti recinti abbattutiIl vecchio Siset ormai non dice niente
ma tanti ne restano ancorse l'è portato via un vento cattivo
per quanti ne han costruitilui sa bene in che direzione
li raderemo al suoled io sono ancora sotto il portone
  
continueremo a cantareE quando passano i nuovi ragazzi
la solita vecchia canzonAlzo la voce per cantare
finchè là sull'orizzonteL'ultimo canto di Siset,
non sarà libero il soll'ultimo che mi insegnò
  
Se tu lo tiri per di quiSe tiriamo tutti insieme, cadrà
mentre io lo spingo verso làe non può durare a lungo
vedrai che cade cade cadedi sicuro cade, cade cade
già comincia a vacillargià dev'essere ben marcito
  
Se tu lo tiri per di quiSe io tiro forte di qui
mentre io lo spingo verso làe tu tiri forte di là,
vedrai che cade cade cadesicuro che cade, cade, cade
e vivremo in libertà.e potremo liberarci.


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