Tango de las madres locas
Carlos CanoVersione italiana di Alberto Cesa | |
TANGO DELLE MADRI FOLLI Tutti i giovedì dell'anno, alle undici del mattino, A Plaza de Mayo, con pioggia, freddo o caldo, ti aspetterò vita mia davanti alla Casa Rosada, la spina del tuo sguardo inchiodata nel mio cuore. Mi dicono che non te ne sei andato, mio bene, che ti hanno fatto scomparire, che ti hanno visto nel fosso cantando "Yira" di Carlos Gardel che subito ti sei dissolto, che ti hanno cancellato dalla faccia della terra, che neppure sei nato, che una madre mezza matta ti ha inventato. Con le Malvine o senza Malvine grido il tuo nome agli angoli delle strade mentre i generali ballano il tango nei portici. Tango delle madri folli. Versi di amore e silenzio. Vivi se li sono presi e vivi li vogliamo. Con le Malvine o senza Malvine. Dov'è Pedro? Dov'è Lydia? Con le Malvine o senza Malvine grido il tuo nome agli angoli delle strade. Ogni volta che dicono "patria" penso al popolo e mi metto a tremare per le miserie che vengono e i fantasmi della solitudine. Petronila che ti hanno fatto? Che brutta cera che hai! Quella che mi ha lasciato Videla - A me Galtieri, vedi... | TANGO DELLA PLAZA DE MAYO Tutti i giovedì dell'anno alle undici del mattino sulla plaza de Mayo con la pioggia il freddo o il sole ti aspetterò vita mia alla casa Rosada la spina del tuo sguardo piantata dentro al cuore Mi han detto che non sei partita amore mio che ti han fatta sparire che ti han vista camminare sulla strada cantando un canto popolare di allegria e poi ti han portata via ti han cancellata dalla terra tu che non sei neanche nata dicon loro che una madre impazzita ti ha inventata Con il fuoco dentro al cuore grido il tuo nome il mio dolore mentre signori e generali ballano il tango come animali tango de las madres locas coplas di amore e di silenzio vivi li han portati via i nostri figli e vivi noi li rivogliamo Voi che avete infangato la nostra bella terra Argentina guardate il volto di Juanita e spiegate al mondo dove è finita Quando parlano di patria quei signori penso ai compagni e comincio a tremare per la miseria che viene con i fantasmi del dolore Juanita mia dove ti han portata tu che eri ancora una bambina che i generali ti han rubata in questa notte assassina Con il fuoco dentro al cuore grido il tuo nome il mio dolore mentre signori e generali ballano il tango come animali tango de las madres locas coplas di amore e di silenzio vivi li han portati via i nostri figli e vivi noi li rivogliamo Come potete chiamar patria la nostra bella terra argentina voi che al mondo nascondete la vostra mano... nera… e… assassina |